Tarassaco in fiore
Una gita in montagna, nelle mie montagne, al colle del Croso.
Con l’occasione mi sono portato la fotocamera e ne ho approfittato per immortalare una splendida fioritura di tarassaco.
Qualche foto, con una voglia di fine art con tema il tarassaco in fiore, oltre ad una foto di Nanuq
Alcune informazioni sul Tarassaco in fiore – Taraxacum officinale
Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.
Il taràssaco comune (Taraxacum officinale, Weber ex F.H.Wigg. 1780) è una pianta a fiore (angiosperma) appartenente alla famiglia delle Asteracee.
L’epiteto specifico ne indica le virtù medicamentose, note fin dall’antichità e sfruttate con l’utilizzo delle sue radici e foglie.
È comunemente conosciuto come dente di leone, dente di cane, soffione (l’infruttescenza), cicoria selvatica, cicoria asinina, grugno di porco, ingrassaporci, insalata di porci, pisciacane, lappa, missinina, piscialletto anche con lo storpiamento del nome in tarassàco.
La fioritura avviene in primavera ma si può prolungare fino all’autunno.
Da ogni fiore si sviluppa un ciuffo di peli bianchi, originatosi dal calice modificato, che, agendo come un paracadute, agevola col vento la dispersione del seme, quando questo si stacca dal capolino.
Il tarassaco cresce spontaneamente nelle zone di pianura fino a un’altitudine di 2000 m e in alcuni casi con carattere infestante. È una pianta tipica del clima temperato e, anche se per crescere non ha bisogno di terreni e di esposizioni particolari, predilige maggiormente un suolo sciolto e gli spazi aperti, soleggiati o a mezzombra. In Italia cresce dovunque e lo si può trovare facilmente nei prati, negli incolti, lungo i sentieri e ai bordi delle strade.
Quello di cui ho bisogno è il dente di leone che fiorisce a primavera. Il giallo brillante che significa rinascita anziché distruzione. La promessa di una vita che continua, per quanto gravi siano le perdite che abbiamo subito. Di una vita che può essere ancora bella. (Suzanne Collins)