Yasuni: un Parco Nazionale nell’Amazzonia ecuadoriana

Parco Nazionale Yasuni, la foresta amazzonica in Ecuador

Il Parco nazionale Yasuni è un parco nazionale nel cuore della foresta amazzonica dell’Ecuador. Si estende per quasi 10.000 chilometri quadrati, tra il fiume Napo e il fiume Curaray, a circa 250 chilometri da Quito, nell’est del paese. Il parco è Riserva della Biosfera dal 1989 grazie alla biodiversità del territorio. Al suo interno è ancora possibile trovare tribù che vivono in stato di isolamento dal resto del mondo, non per forza, ma per scelta.

Informazioni sul parco Yasuni

Lo Yasuní è situtato nel cuore dell’Amazzonia, in una zona ad alta piovosità con folta vegetazione, che contribuisce in modo significativo a rendere l’habitat adatto a molteplici specie di esseri viventi.

Il parco ha probabilmente la più alta concentrazione di specie di anfibi del mondo per chilometro quadro e tantissimi rettili. Infatti, a dispetto delle dimensioni relativamente piccole, il parco può annoverare al suo interno circa un terzo di tutte le specie di anfibi e rettili del bacino dell’Amazzonia, oltre a un numero significativo di specie di pesci.

Sono poi presenti quasi 600 specie di uccelli, oltre a diverse specie di pipistrelli. Tanto per darvi dei numeri in un solo ettaro lo Yasuni ha più di 100.000 specie di insetti che equivale a circa tutte le specie del Nord America.

Per ogni tipologia di essere vivente la proporzione è simile.

Tempo di lettura stimato: 12 minuti

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Giacimenti di petrolio nello Yasuni

Purtroppo, o per fortuna, a seconda dell’interlocutore, nel sottosuolo del parco Yasuni giace circa il 20% delle riserve petrolifere ecuadoriane.

Su pressioni internazionali il presidente Rafael Correa lanciò nel 2007 l’iniziativa Yasuni-ITT per proteggere la foresta amazzonica e le risorse naturali del parco contro lo sfruttamento petrolifero, ma nel 2013 per ragioni prevalentemente economiche il progetto fu abbandonato.

Estrazione del petrolio amazzonia ecuadoriana
Estrazione del petrolio nell’Amazzonia ecuadoriana

Il nostro viaggio nel parco Yasuni

Andare in Amazzonia per conto proprio non è impossibile. L’unica cosa di cui avrete realmente necessità sarà molto tempo. Tempo per organizzare gli spostamenti e raggiungere i posti desiderati, avere i permessi ecc.

L’alternativa è affidarsi ad un tour operator, meglio ancora se locale. E così abbiamo fatto.

Normalmente la gente si ferma all’interno del parco da due a tre giorni, anche a causa del costo della permanenza. Con due giorni di tempo, uno sarà di viaggio, il secondo, se avrete fortuna con il tempo, sarà di corsa.

Per visitare questo lembo di foresta amazzonica noi abbiamo scelto di affidarci ad un tour operator locale, il Napo Cultural Center, gestito dalla tribù locale Kichwa Añangu. Parlerò della comunità in un altro articolo.

Perché la tribù locale Kichwa Añangu

Abbiamo scelto di affidarci a loro per sfruttare la loro conoscenza del territorio, conoscere le abitudini locali e passare un po’ di tempo all’interno della foresta, per un esperienza vera, seppur nelle comodità di un lodge, dove fra le altre cose si mangia in maniera eccellente.

Si parte dal porto Francisco de Orellana, comunemente chiamato El Coca.  Con un paio d’ore su una lancia a motore sull’imponente Rio Napo, fra  secche e piccole rapide si giunge a destinazione. Il Napo Cultural Center è integrato nella comunità locale che lo gestisce, la tribù locale Kichwa Añangu, appunto.

I bungalow sono carini e comodi, perfettamente in sintonia con la foresta amazzonica, c’è inoltre un grosso locale comune, aperto su tutti i lati, che funge da ristorante, bar e centro di ritrovo. Niente folla, il posto ci è sembrato da subito molto intimo e all’arrivo una guida locale della comunità e una guida naturalistica erano lì ad accoglierci, per accompagnarci nelle escursioni durante la nostra permanenza.

Ma parliano dell’esperienza.

Visitare il bacino dell’Amazzonia

Durante questo viaggio ho dovuto smontare delle convinzioni. Poi vi dirò il perché.

Non vi starò a fare un diario dettagliato di come ho passato questi giorni, ma racconterò di alcune esperienze interessanti che è possibile fare all’interno del parco. Parlerò delle torri di osservazione, di un’esplorazione in canoa nel Cano Negro con tanto di assalto di un caimano, di una escursione nella foresta e dei Clay Licks, le pareti di argilla dove si radunano i pappagalli.

Parco Nazionale Yasuni Amazzonia Ecuador
Panorama da una torre di osservazioni nel parco Yasuni

Le torri di osservazione nel parco Yasuni

Sono sempre stato diffidente nei confronti delle torri di osservazione, principalmente perché dalle torri è difficile fare belle fotografie, ma anche perché dalle torri che avevo visitato fino a quel momento difficilmente avevo visto qualcosa di interessante. 

Diciamocela tutta, se andate su una torre, per sperare di vedere qualcosa dovete essere attrezzati almeno con un cannocchiale (o spotting scope che dir si voglia) e la nostra guida ce l’aveva.

Poi dovete essere esperti del luogo ed appassionati all’osservazione. La nostra guida era esperta, anche brava ad individuare gli animali e gli uccelli.. sull’appassionato.. avrei qualcosa da ridire. Ma per quello abbiamo sfruttato almeno in un caso la guida di un’altra coppia di visitatori.

Curioso era che noi, appassionati di birdwatching avevamo una guida al quale dovevo insegnare il nome degli uccelli. In compenso gli altri nostri temporanei compagni di viaggio che non sembravano interessati più di tanto avevano una guida veramente esperta nel campo.

Come succede a volte in queste situazioni nel giro di pochi minuti i gruppetti si erano rimescolati: noi con la guida dei vicini a confabulare su specie di uccelli e e scimmie, cercando nuovi avvistamenti, mentre gli altri si rilassavano al fresco della sera.

Faccio una dovuta digressione.. la nostra guida era comunque eccezionale, ma meno esperta di birdwatching.

Parco Nazionale Yasuni Amazzonia Ecuador
Altro panorama della foresta amazzonica del parco Yasuni

Cosa abbiamo visto

Dalle torri è possibile avere una vista privilegiata, in parte perché nella foresta gli alberi sono talmente alti e fitti che molti uccelli ed animali per prendere un po’ di luce almeno ogni tanto si fanno un viaggetto sulla chioma, in parte perché alcune specie vivono solo sulla chioma degli alberi.

Inoltre guardando dall’alto in basso si ha una luce favorevole ed è molto più semplice ammirare i colori, al contrario di quando si osserva guardando dal basso in controluce. Altro punto eccezionale di queste torri è che sono interamente integrate in un albero locale, il che le rende ancor più interessanti.

Nel corso delle tre serate sulle due torri di osservazione abbiamo visto parecchie specie, purtroppo senza la possibilità di fare sempre belle foto a quello che avvistavamo. In compenso abbiamo avuto l’opportunità di vedere da vicino gli araçari, alcune specie di scimmie e di uccelli, di osservare stormi di parrocchetti e di are (ara macao) in volo. Di vedere, anche se solo col cannocchiale i tucani e molte specie di scimmie che non vi sto ad elencare per non tediarvi.

Insomma, vi basti sapere che l’ultima sera, contrariamente a quanto mi sarei aspettato, non essendoci in programma nessuna nuova escursione, ho voluto passare le nostre ultime ore nella foresta ad osservare dalla torre.

Parco Nazionale Yasuni Amazzonia Ecuador
Torri di osservazioni a più piani, per osservare la biodiversità alle diverse altezze
Alcune foto sono in vendita su Adobe Stock

Parrocchetti, ara macao e altri pappagalli del parco Yasuni

Altra esperienza meravigliosa di questo soggiorno nella foresta amazzonica del parco Yasuni è stata la visita alle pareti di argilla o clay licks, dove i pappagalli si recano regolarmente.

I pappagalli mangiano una grande varietà di bacche e frutti, molti dei quali sarebbero tossici per il nostro organismo e lo sono anche in parte per il loro. I minerali contenuti nell’argilla contrastano la tossicità di questi frutti, riequilibrando il loro organismo, per questo ogni giorno centinaia di parrocchetti e di altri pappagalli convergono su queste pareti per nutrirsi dell’argilla.

Ovviamente ci sono una moltitudine di questi siti sparsi per la foresta, ma nel parco Yasuni ed in altri parchi solo alcuni di essi sono accessibili sotto la supervisione dei guardiaparco, se accompagnati da una guida autorizzata e dietro pagamento di una tassa governativa.

Noi ne abbiamo visitati un paio all’interno del parco. Il primo sito, accessibile solo dalla barca è spettacolare, ma fotograficamente poco sfruttabile, perché visibile da molto distante. Il secondo invece è accessibile a piedi e fotograficamente più interessante. Se ci tornassi un’altra volta mi organizzerei diversamente, ma la prima volta che visiti un luogo a volte te lo immagini diverso.

Al di là delle opportunità fotografiche, l’esperienza rimane unica e indimenticabile.

Parco Nazionale Yasuni Amazzonia Ecuador Clay Licks
Parrochetto in volo in un clay lick

Quando è il momento migliore per visitare le clay licks?

Se si desidera osservare le pareti d’argilla è necessario andare molto presto perché pappagalli e are le visitano all’alba, prima delle 7 del mattino. Non preoccupatevi, la vostra guida penserà a tutto. Tuttavia, pappagalli e are sono molto esigenti con il clima e non visitano le pareti di argilla se piove.

Queste pareti sono diventate un centro di osservazione e studio di queste specie di uccelli. La comunità di Añangu ha costruito un osservatorio proprio accanto ad una delle clay licks per permettere ai turisti di scattare foto e video dei pappagalli.

Ecco alcune foto scattate li.

Parco Nazionale Yasuni Amazzonia Ecuador Clay Licks
La foresta come un dipinto
Alcune foto sono in vendita su Adobe Stock

L’avventura non finisce qui – bonus video

Nei prossimi articoli su questo viaggio nel parco Yasuni parlerò dell’escursione nella foresta, dell’avventura nel Caño Negro, con tanto di incontro con il caimano e della comunità Kickwa Añangu.

Se ti piace la natura ci sono altri posti che ti consiglio di vedere, due su tutti: il parco nazionale di Yellowstone e il delta dell’Okawango, ovviamente sono situazioni diverse, ma i parchi sono egualmente emozionanti e visitarli è un privilegio.

Intanto godetevi la vista con questo video: nessuna sorpresa.. un minuto e mezzo dei silenziosi tramonti dell’Amazzonia!

Ciao ne’

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Se questo non ti basta scopri la foresta amazzonica in Ecuador, il parco Yasuni, un’esperienza che difficilmente ti lascerà indifferente

Se vuoi esplorare in modo più mirato puoi trovare un elenco degli articoli su Centro e Sudamerica oppure scegliere dagli argomenti presenti a fondo pagina.

Ciao, a presto!

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Appassionato di fotografie, di storia e di culture orientali, viaggia per soddisfare la sua innata curiosità.Ama il caldo e stare all'aria aperta, scoprire luoghi nuovi, conoscere persone ed abitudini, osservare la Natura. Ha una sfida con se' stesso: assaggiare i cibi più strani in circolazione.

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