Vasco da Gama: Il Navigatore che Aprì le Porte dell’Oriente

di Max

Quando pensate ai grandi esploratori che hanno cambiato il corso della storia, il nome di Vasco da Gama merita sicuramente un posto d’onore. Questo audace navigatore portoghese non solo trovò la via marittima per l’India, ma ridisegnò completamente le mappe commerciali del mondo, creando un ponte tra l’Europa e l’Asia che avrebbe influenzato i secoli a venire.

Le Origini di un Esploratore

Vasco Da Gama In Un Dipinto Del Xvii Secolo
l dipinto raffigura Vasco da Gama (1469-1524), noto per essere stato il primo europeo a raggiungere l’India via mare, circumnavigando l’Africa nel 1498. Il dipinto risale probabilmente al XVII secolo.

Nato intorno al 1469 a Sines, una piccola città costiera del Portogallo meridionale, Vasco da Gama crebbe in una famiglia della piccola nobiltà. Suo padre, Estêvão da Gama, era cavaliere dell’Ordine di Santiago e governatore di Sines. Questa posizione privilegiata permise al giovane Vasco di ricevere un grado di istruzione superiore: studiò probabilmente (le fonti non concordano tutte su questi punti) matematica, navigazione e astronomia – conoscenze che si sarebbero rivelate fondamentali per le sue future imprese.

Il Portogallo dell’epoca era una nazione proiettata verso il mare, ossessionata dall’idea di trovare nuove rotte commerciali che eludessero il controllo ottomano e veneziano sul commercio delle spezie. Fu in questo contesto di fervore esplorativo che Vasco da Gama si formò come navigatore.

La Prima Spedizione: L’Impresa che Cambiò la Storia (1497-1499)

L’8 luglio 1497, quattro navi salparono da Lisbona sotto il comando di Vasco da Gama. La flotta era composta dalla São Gabriel (nave ammiraglia), la São Rafael, la caravella Bérrio e una nave da carico. Con circa 170 uomini, Vasco da Gama intraprese quello che sarebbe diventato uno dei viaggi più significativi dell’era delle esplorazioni.

La rotta scelta fu rivoluzionaria. Invece di costeggiare l’Africa, da Gama navigò verso sud-ovest nell’Atlantico, sfruttando gli alisei in quella che venne chiamata la “volta do mar” – una manovra audace che lo portò in oceano aperto, prima di virare verso est per doppiare il Capo di Buona Speranza. Questa tecnica di navigazione, apparentemente controintuitiva, divenne il metodo standard per le future navigazioni verso l’India.

Le Tappe Cruciali del Viaggio verso l’India

Dopo aver doppiato il temuto Capo di Buona Speranza a novembre del 1497, la flotta risalì la costa orientale africana. Le soste a Mozambico, Mombasa e Malindi furono fondamentali non solo per rifornimenti, ma anche per comprendere le dinamiche commerciali dell’Oceano Indiano. A Malindi, da Gama ebbe la fortuna di ingaggiare Ahmad ibn Majid, un esperto navigatore arabo che conosceva perfettamente le rotte verso l’India.

Il 20 maggio 1498, dopo quasi un anno di navigazione, le navi portoghesi gettarono l’ancora a Calicut (oggi Kozhikode), sulla costa del Malabar. L’arrivo di Vasco da Gama in India rappresentò un momento epocale: per la prima volta, una flotta europea aveva raggiunto l’Asia circumnavigando l’Africa, stabilendo una connessione marittima diretta tra l’Europa e le ricchezze dell’Oriente.

Le Spedizioni Successive e il Consolidamento del Potere

Il successo della prima spedizione portò a ulteriori viaggi. Nel 1502, da Gama guidò una seconda spedizione con venti navi (o ventuno) da guerra, questa volta con l’obiettivo non solo commerciale ma anche militare. Questa spedizione fu caratterizzata da uno spirito più aggressivo e coloniale: furono attaccate alcune città e furono imposti tributi a dimostrazione della potenza non solo navale portoghese.

La terza e ultima spedizione di Vasco da Gama avvenne nel 1524, quando fu nominato Viceré dell’India portoghese. Purtroppo il suo regno durò poco, Vasco Da Gama morì la Vigilia di Natale del 1524, poco dopo il suo arrivo a Cochin, il suo lavoro aveva posto le basi per quello che sarebbe diventato l’Impero portoghese d’Oriente.

Dopo Vasco Da Gama Il Planisfero Di Cantino, Opera D'un Anonimo Cartografo Del 1502, Mostra Le Conoscenze Cartografiche Raccolte Dai Portoghesi Al Principio Del Xvi Secolo.
Il Planisfero di Cantino, opera d’un anonimo cartografo del 1502, mostra le conoscenze cartografiche raccolte dai portoghesi al principio del XVI secolo.

L’Eredità Duratura: L’Impero Portoghese in Asia

Le esplorazioni di Vasco da Gama aprirono letteralmente le porte dell’Asia al Portogallo, permettendo la creazione di un vasto impero commerciale che si estendeva dall’Africa all’Estremo Oriente. I portoghesi stabilirono basi strategiche e fondarono città in punti chiave lungo le rotte commerciali asiatiche.

Goa, conquistata nel 1510, divenne la “Roma dell’Oriente” (per una volta non la “Parigi d’Oriente”) e capitale dell’India portoghese, mantenendo questo status fino al 1961. Malacca, nell’attuale Malaysia, divenne un centro cruciale per il controllo del commercio delle spezie. Macao, ottenuta nel 1557, servì come porta d’accesso alla Cina e rimase sotto controllo portoghese fino al 1999.

I portoghesi lasciarono la loro impronta anche a Ceylon (Sri Lanka) con il controllo di Colombo, nelle Molucche (le famose “Isole delle Spezie”), a Timor Est, e stabilirono importanti basi commerciali a Nagasaki in Giappone, Hormuz nel Golfo Persico, e numerosi porti lungo le coste dell’India come Diu, Daman, Bassein e Mangalore.

L’influenza portoghese in Asia andò ben oltre il semplice commercio. Introdussero nuove colture, tecniche di navigazione, architettura, e persino elementi linguistici che ancora oggi sopravvivono in molte lingue asiatiche. Parole come “janela” (finestra) in malese o “pan” (pane) in giapponese testimoniano questo duraturo scambio culturale.

Le rotte aperte da Vasco da Gama rimasero arterie vitali del commercio mondiale per secoli, trasformando il Portogallo da piccola nazione periferica in una potenza globale e inaugurando quella che gli storici chiamano la prima vera globalizzazione. La sua eredità ci ricorda come il coraggio di pochi individui possa ridisegnare la geografia economica e culturale del mondo intero.

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