Il Parco Nazionale Kruger, paradiso degli animali

Parco Nazionale Kruger – Sudafrica

Il Parco Nazionale Kruger con un’estensione di oltre 20.000 chilometri quadrati è la più grande riserva del Sudafrica. Per comprenderne le dimensioni basti pensare che il parco misura circa 350 chilometri da nord a sud e 67 km da est a ovest.

Il Parco Nazionale Kruger si trova ai confini nordorientali del Sudafrica e confina con lo Zimbabwe ed il Mozambico, zone dalle quali arrivano peraltro le insidie più grandi per quanto riguarda il deprecabile fenomeno del bracconaggio, del quale il parco tutt’oggi soffre. Inutile dire che la zona è stata individuata come “riserva internazionale dell’uomo e della biosfera” dall’UNESCO.

Mappa del parco dal sito ufficiale: clicca qui per la mappa (apre in una nuova finestra e richiede un po’ di tempo per caricare)

ATTENZIONE: le indicazioni presenti negli articoli sono fornite gratuitamente a scopo divulgativo e potrebbero essere non aggiornate o incomplete. Prima di acquistare, di prenotare o di partire, consultate sempre i siti ufficiali. Alcuni link in questo articolo sono link di affiliazione (anche i link ad Amazon*). Gli articoli aggiornati o pubblicati a partire da febbraio 2024 riportano un asterisco* accanto ai link di affiliazione.

Genetta Parco Kruger

Uno degli inconti speciali nel Parco Kruger: la Genetta

Visitare il Parco Nazionale Kruger

Il Parco Nazionale Kruger può essere visitato in modo autonomo con la propria auto, visto che le strade al suo interno sono per la maggior parte asfaltate. Anche senza l’aiuto di un ranger e prendendosi del tempo per osservare con attenzione è possibile avvistare tantissimi animali, soprattutto durante la stagione secca, quando la vegetazione è più rada.

Occorre seguire però alcune regole fondamentali, necessarie per la propria sicurezza e per evitare incidenti diplomatici con altri visitatori

Innanzitutto all’interno del Parco non è consentito scendere dall’auto a meno di trovarsi in una delle poche aree di sosta dove questo è espressamente consentito. Allo stesso modo non è possibile guidare al di fuori dei percorsi segnati ed in ogni caso la velocità massima è limitata e controllata anche tramite autovelox dai ranger, nei posti e alle ore più impensati.

Orari del Parco Kruger

Nel Parco Nazionale Kruger non è possibile circolare di notte, esistono orari prestabiliti per poter uscire e rientrare nei campi nei quali si soggiorna, e questi orari di solito coincidono con l’alba ed il tramonto. In ogni caso è sempre disponibile una tabella per facile consultazione.

Al di fuori di questi orari i ranger a volte organizzano attività di gruppo alle quali è facile aggregarsi, tipo safari a piedi o gite notturne di gruppo a bordo di fuoristrada.

Orari Parco Nazionale Kruger
Parco Nazionale Kruger Sudafrica Massimo Basso

Etiquette

Parlo di incidenti diplomatici. 
Nonostante le persone siano ovviamente in vacanza, gli invasati ed i maleducati non mancano in nessun luogo. Ve ne accorgerete per esempio quando si avvista un leone. In poco tempo una piccola folla si accalca per vederlo e molta gente cerca di prevaricare gli altri per fare la foto più bella. Se potete scegliete le zone meno affollate per godervi lo spettacolo in tranquillità (la vostra e quella degli animali).

Ingresso al Parco Nazionale Kruger

Tutti coloro che entrano nel Parco Kruger sono soggetti ad una tassa di ingresso denominata Conservation Fee di circa 20 euro al giorno a persona. In alternativa è possibile acquistare una sorta di abbonamento annuale chiamato Wild Card che vale anche per la maggior parte degli altri parchi del Sudafrica.

La tessera è acquistabile all’ingresso di ogni parco nazionale ed è nominativa. Il prezzo varia in base alle diverse formule proposte e la versione che include tutti i parchi gestiti da Sanparks costa all’incirca 40 euro a persona o circa 80 euro per una famiglia fino a 7 persone con massimo 2 adulti.

Link al sito ufficiale https://www.sanparks.org/wild_new/tourism/pricing.php

Antilopi Parco Nazionale Kruger - Sudafrica

Sistemazioni

All’interno del parco ci sono diversi tipi di sistemazioni: molte si trovano all’interno dei campi principali che sono gestiti da Sanparks, l’ente che gestisce i parchi Sudafricani. Queste sistemazioni possono essere bungalow, capanne e piccoli lodges, accanto ai quali di solito ci sono posti per le tende o piccoli camper. Questi sono i campi principali: Berg-en-Dal, Crocodile Bridge, Letaba, Lower Sabie, Mopani, Olifants, Orpen, Pretoriuskop, Punda Maria, Satara, Shingwedzi, Skukuza e Tsendze. All’interno dei campi ci sono anche ristoranti e servizi.

Oltre a questo ci sono campi più remoti e spartani, i cosiddetti bushweld camps e sistemazioni lussuose come i bush lodges o i Luxury lodges

Qui di seguito un piccolo prospetto sui campi più vicini alle varie entrate.

Ingresso Crocodile Bridge

Biyamiti, Crocodile Bridge, Lower Sabie

Ingresso Giriyondo

Bateleur, Boulders, Letaba, Mopani, Shingwedzi, Tsendze

Ingresso Malelane

Berg-En-Dal, Biyamiti, Malelane

Ingresso Numbi

Pretoriuskop

Ingresso Orpen

Balule, Maroela, Olifants, Orpen, Roodewal, Satara, Talamati, Tamboti

Ingresso Pafuri

Punda Maria

Ingresso Paul Kruger

Lower Sabie, Skukuza

Ingresso Phabeni

Pretoriuskop, Skukuza

Ingresso Phalaborwa

Balule, Boulders, Letaba, Mopani, Olifants, Roodewal, Shimuwini, Tsendze

Ingresso Punda Maria

Bateleur, Punda Maria, Shingwedzi, Sirheni

Prezzi delle sistemazioni all’interno del Parco Kruger

Premesso che non è lo scopo di questo articolo fornire un elenco dettagliato dei prezzi, ritengo comunque utile riportare alcuni esempi, allo scopo di rendere un’idea di quella che può essere una spesa per l’alloggio all’interno del parco.

Partiamo dalla soluzione più economica, ovvero il posto tenda. Il costo di un posto tenda all’interno di uno dei campi, che ho provato personalmente, parte da meno di venti euro nella bassa stagione fino a circa 25/30 euro in alta stagione, sulla base di due persone. I piccoli rifugi o Hut vanno dai 35 ai 45 euro circa, mentre i bungalow vanno dagli 80 ai 100 euro circa sempre sulla base di due persone.

Per quanto riguarda le attività collettive invece una gita notturna può costare da venti euro in su, mentre una passeggiata mattutina nel bush alla ricerca degli animali parte dai 40 euro per persona

Ingresso Mopani - Parco Nazionale Kruger - Sudafrica

L’area del Grande Kruger

Tutta questa abbondanza di animali è favorita da un sistema di aree protette, per lo più private, che circondano il parco dalla parte sudafricana. Il sistema è noto come Greater Kruger Area, un tempo interrotta da staccionate e recinzioni, oggi in gran parte libera.

Le aree protette adiacenti sono paradisi per i turisti ed i prezzi ovviamente riflettono il lusso e le comodità. Solo per citarne alcune fra le più note qui troviamo il Sabi Sand, Balule e Timbavati. Gli animali sono liberi di sconfinare anche nel vicino Mozambico, nel Parco Nazionale del Limpopo, ed in Zimbabwe, nel parco Gonarezhou. Se da un lato questo estende ulteriormente l’area protetta, dall’altro espone gli animali al rischio di bracconaggio, per la difficoltà di controllare un’area transfrontaliera così vasta.

Licaone Parco Kruger

Storia antica della regione

La regione del Parco Nazionale Kruger era abitata già un milione e mezzo anni fa, nella zona sono stati trovati reperti che lo confermano. Il popolo San, i boscimani, sono invece arrivati nella regione circa 100.000 anni fa. Successive invasioni dapprima da una popolazione chiamata Nguni nel terzo secolo AC e poi gli arabi dal IX secolo in poi costrinsero i San ad abbandonare almeno in gran parte la zona. Alcuni resti della cittadella di pietra di Thulamela e la presenza di circa 200 miniere di ferro indicano che nello stesso periodo un’altra civiltà fioriva nella zona nord del parco, ma su questa non ci sono grandi informazioni.

Il primo europeo a esplorare la zona fu Francois de Cuiper, olandese della Compagnia olandese delle Indie.

Nel 1845 un italiano, João Albasini, fu il primo colono della zona, aprendo così il via alle carovane.

Ma la vera scoperta fu l’oro nel 1873, con il quale cominciarono le minacce per l’integrità del posto e che costituì il primo pericolo per la fauna locale.

Bucorvo Cafro - Parco Nazionale Kruger - Sudafrica

Bucero o Bucorvo Cafro – Parco Nazionale Kruger – Sudafrica

Nascita e storia del moderno parco Kruger

L’esigenza di creare una riserva nel Kruger si fece sentire nel 1896 dopo che il virus della peste bovina fece strage di gran parte degli animali selvatici e domestici dell’area. Per preservare il posto si decise di creare una piccola riserva statale intorno al fiume Sabie. Nonostante lo stanziamento dei primi fondi nel 1898, lo scoppio della Seconda guerra boera fermò il progetto fino al 1902, quando l’area della riserva fu estesa fino al fiume Olifants.

La parte settentrionale della regione divenne invece area protetta nel 1903, non senza problemi, dovuti soprattutto al bracconaggio.

La trasformazione in un Parco Nazionale

Nel 1912 fu costruita una ferrovia che attraversava la riserva. Fu questa l’occasione per il signor Stevenson-Hamilton, uno dei primi guardiani del parco per sfruttare la situazione, creando dei punti di ristoro ed aprendo in pratica il parco al primo sfruttamento turistico.

Nel 1926 l’amministrazione britannica stabilì che la riserva diventasse il primo Parco Nazionale del Sudafrica, battezzandolo col nome Kruger National Park in onore del leader boero Paul Kruger e come segno di riconciliazione dopo la guerra.

Il parco fu aperto al pubblico nel 1927 e già nel 1935 contava oltre 25.000 presenze.

Nel 1991 Il Direttore del Parco Nazional intraprese numerose azioni per modernizzare il parco. Ad esempio furono rimosse le staccionate che delimitavano i confini del Parco Nazionale Kruger, in maniera da permettere agli animali di spostarsi oltre i confini del parco. Nel 1998 il Kruger fu annesso al Parco transfrontaliero del Grande Limpopo, mentre nel 2002 fu aperto l’aeroporto internazionale Kruger Mpumalanga, anche se a dispetto del nome al momento la maggior parte dei voli è domestico.

Oggi, il parco viene visitato da oltre un milione di turisti l’anno.

Giraffa Parco Nazionale Kruger - Sudafrica

Periodi migliori per visitare il Parco

Il Parco Nazionale Kruger si trova sul tropico del Capricorno, è pertanto intuibile come il clima in questo angolo di mondo sia prevalentemente tropicale. In linea di massima le stagioni sono invertite rispetto a quelle dell’emisfero boreale, pertanto possiamo aspettarci che la stagione fredda corrisponda più o meno alla nostra estate, ma anche durante l’inverno australe il Parco Nazionale Kruger gode di temperature piacevolmente calde, soprattutto durante il giorno. La stagione più fredda ha il vantaggio di corrispondere anche alla stagione meno piovosa nel parco. Giugno, luglio e agosto sono i mesi più secchi anche se le temperature notturne possono a volte scendere sotto i dieci gradi.

Generalmente le temperature non scendono sotto lo zero, anche se può capitare , ma durante il giorno superano comunque facilmente i 25 gradi.

Le prime piogge iniziano in ottobre e dalla metà di ottobre all’inizio di marzo il clima nel Parco Nazionale Kruger è molto caldo e spesso piovoso, i mesi con le maggiori precipitazioni sono generalmente dicembre, gennaio e febbraio. La stagione della pioggia ha comunque un fascino particolare perché porta con se’ fioriture ed erba verde, paesaggi rilassanti e cieli incredibili.

In genere il maggiore afflusso si ha nei mesi secchi, quando è più facile avvistare gli animali, magari all’abbeveraggio nelle pozze d’acqua.

Flora e Fauna del parco Kruger

L’estensione del Parco Nazionale Kruger Park fa sì che al suo interno si possano trovare differenti tipi di suolo e di vegetazione, che determinano anche gli animali che si possono trovare nelle varie zone.

Nel nord possiamo incontrare zone sabbiose con vegetazione bassa ed i mitici Baobab, nella zona sudoccidentale troviamo invece foreste a volte intricate, che ospitano mopane, acacie e sicomori. La zona della pianura centrale è dominata dalla savana, con erba abbastanza alta, che rende difficile avvistare gli animali se non si ha un’auto abbastanza alta. Il tutto comprende 6 macro categorie di ecosistemi, osservabili anche da chi di flora se ne intende poco come me e che danno la possibilità di viaggiare attraverso ambienti molto differenti tra loro.

Conoscere la fauna del Parco

Il Kruger ospita tantissimi animali, compresi i cosiddetti BIG FIVE (termine che personalmente mi piace poco) ovvero elefanti, leoni, bufali, leopardi e rinoceronti. All’interno del parco in verità avvistare gli animali è abbastanza semplice. Ci sono i leoni, bufali, leopardi, rinoceronti neri e bianchi, impala, ippopotami, iene, vari tipi di antilopi, facoceri, gnu, zebre e tanti, tantissimi elefanti.

Così tanti elefanti da essere diventati quasi un problema per il parco, visto il loro elevato consumo di risorse. I numeri sono importanti: nel 2015 gli elefanti che si stima vivessero nel parco erano oltre 17.000 con un tasso di crescita di oltre il 4% annuo (fonte ResearchGate) e per questo il parco, oltre a vendere ad altre riserve gli animali in sovrannumero e a ricorrere al controverso abbattimento selettivo, pare che in passato il parco abbia cominciato anche un programma di contraccezione, presto abbandonato per i problemi che i farmaci causavano sia al fisico che all’umore degli animali.

Birdwatching

Ovviamente Parco Nazionale Kruger è un oasi anche per il birdwatching, con oltre 500 specie avvistabili, soprattutto durante la stagione umida. Fra questi i più ambiti sono l’Aquila Marziale, il Kori Bustard (una specie di otarda), il Becco a Sella Africano (una cicogna dal becco colorato di giallo e rosso), il Bucero o Bucorvo Cafro e la civetta pescatrice di Pel. Personalmente sono attratto dai coloratissimi Gruccioni e per questo di solito il parco non delude.

Rettili e Anfibi

Oltre agli animali più ricercati il parco ospita anche oltre 100 specie di rettili fra i quali tantissimi coccodrilli ed il famoso Mamba Nero, oltre 50 specie di pesci e tantissimi anfibi.

animals africa Parco Nazionale Kruger
Elefanti Parco Nazionale Kruger - Sudafrica
Leone Parco Nazionale Kruger - Sudafrica

Curiosità: il Rinoceronte

Tutti sappiamo cos’è un rinoceronte, ciò che non tutti sanno è che ci sono differenti specie di rinoceronte e che alcune vivono in Asia. Oltre al rinoceronte bianco e nero africani esistono infatti il rinoceronte Indiano, il rinoceronte di Sumatra e quello di Giava.

Tutte le specie, tranne quello bianco, sono a rischio di estinzione per il pesante bracconaggio che l’animale subisce per il prezioso corno, considerato una potente medicina per la virilità. Entrambe le specie africane e il rinoceronte di Sumatra sono muniti di due corna, mentre le altre specie asiatiche ne hanno solo uno.

Il rinoceronte bianco e quello nero in realtà non hanno colorazioni molto diverse e la differenza fondamentale si può notare soprattutto nella forma delle labbra: il rinoceronte bianco ha un  muso quadrato e labbro largo, mentre quello nero ha il muso allungato e labbra prensili.

I nomi bianco e nero derivano infatti da una sorta di equivoco. In origine il rinoceronte bianco era conosciuto per il suo labbro largo, che in inglese si dice wide, poco diverso da white – bianco, da questo il nome, il nero di conseguenza.

Attenzione, anche se vale per tutti gli animali la raccomandazione di mantenersi a distanza di sicurezza, mentre il rinoceronte bianco è pacifico e tranquillo, il rinoceronte nero ha un brutto carattere e conviene fare molta attenzione a non avvicinarsi troppo.

Rinoceronte Parco Nazionale Kruger - Sudafrica

Come arrivare

Il Parco Nazionale Kruger è raggiungibile in auto da Johannesburg con un percorso di circa circa 5 ore di viaggio interessanti ed abbastanza rilassanti, anche se per gli europei non inglesi potrà sembrare strano viaggiare sulla corsia opposta al nostro comune senso di marcia (guida inglese). In alternativa è possibile atterrare a Skukuza, Nelspruit e Hoedspruit, ovviamente se non siete in un lodge che abbia una pista di atterraggio propria.. e ce ne sono..

Io sono arrivato in auto e ho goduto di un viaggio interessante con sosta a dormire in un lodge lungo la strada dove mi sono rilassato e preparato per i miei tredici giorni nel Parco Nazionale Kruger

Punti di accesso

Qui di seguito i punti di accesso e le città più vicine

Porta ingressoCittà più vicinaDistanza in km
PhalaborwaPhalaborwa2
PhabeniHazyview10
Crocodile BridgeKomatipoort10
NumbiWhite River35
PhabeniSabie55
MalelaneNelspruit66
OrpenHoedspruit70
MalelaneJohannesburg406
Aquila Pescatrice - Parco Nazionale Kruger - Sudafrica

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Qualche consiglio per godersi al meglio il Parco Kruger

  • Se affittate un auto (senza non potete entrare, salvo che sia un viaggio organizzato) scegliete un fuoristrada. Non è necessario per le strade, ma l’altezza dell’auto permette di vedere meglio panorami ed animali. Mi raccomando, fate il pieno.
  • Fate scorta di acqua.
  • Siete all’interno di una zona a rischio malaria, non tanto nella stagione secca, quanto in quella umida. Informatevi senza allarmismi.
  • Per alloggiare all’interno del parco, prenotate con anticipo o prendetevi una tenda.
  • Partite presto per avere più possibilità di avvistare gli animali e se potete cambiate campo ogni giorno.
  • A seconda del periodo, la mattina e la sera può fare freddo, portate anche qualcosa di pesante, ma durante il giorno farà caldo.
  • Prendete un repellente per gli insetti se viaggiate nella stagione delle piogge, nelle altre stagioni non sono fastidiosi.
  • Fate attenzione agli orari di apertura e chiusura dei campi e programmate di conseguenza.
  • Attenzione agli autovelox, soprattutto al rientro in prossimità dei campi (non sto scherzando!)
  • Consultate la mia lista delle cose da mettere in valigia per il resto

La mia esperienza

Sono stato all’interno del parco 13 giorni in giugno. Per scelta mi sono portato la mia amata tendina ed ho dormito nei vari campi, spostandomi in media ogni due giorni da un campo all’altro. I campi sono recintati e non c’è alcun pericolo, se qualcuno ne avesse avuto il dubbio. Alla sera è possibile mangiare in uno dei ristoranti all’interno dei vari campi, dove si mangia bene e non si spende troppo.

Ogni giorno mi sono svegliato prima dell’alba per essere fra i primi a partire all’apertura dei cancelli e godermi la giornata al massimo. Sono stato in molte zone dell’Africa, ma devo dire che non ho mai visto csì tanti animali e così tanto diversi. Se il vostro obiettivo è vedere gli animali, questo è il parco giusto.

Una visita facilmente gestibile

Sotto l’aspetto logistico non ci sono assolutamente problemi: le strade sono per la maggior parte asfaltate e quelle non asfaltate sono percorribili agevolmente. Ho voluto visitare tutto il parco da sud a nord e ho visto ambienti anche molto differenti. Nella zona nord si gode anche di una discreta tranquillità, senza l’affollamento che capita di trovare nella zona meridionale. Prendendosi del tempo per osservare ed aspettare si ha l’occasione di fare incontri eccezionali. Puoi trovarti a tu per tu con un leone, con un elefante o anche avvistare di un animale elusivo come la genetta di cui ho messo la foto in apertura.

Devo dire che non mi sono mai annoiato e che qualche giorno in più non avrebbe guastato. Per contro devo dire che la troppa organizzazione fa perdere un po’ il gusto del selvaggio, ma per quello ci sono altri luoghi..

Per saperne di più sull’Africa

I miei viaggi in questi luoghi sono raccolti nella pagina degli articoli sull’Africa. Se vuoi un’idea per una prima avventura africana leggi l’articolo sul Parco Nazionale Kruger, Sudafrica, puoi anche curiosare tra gli ultimi articoli pubblicati, fare una ricerca (la casella è in alto) oppure scegliere dagli argomenti a fondo pagina.

E mi raccomando, dai un’occhiata a cosa mettere in valigia: la lista da stampare per il viaggio perfetto. Puoi anche stamparla e compilarla offline!

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Arrivederci presto!

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Appassionato di fotografie, di storia e di culture orientali, viaggia per soddisfare la sua innata curiosità.Ama il caldo e stare all'aria aperta, scoprire luoghi nuovi, conoscere persone ed abitudini, osservare la Natura. Ha una sfida con se' stesso: assaggiare i cibi più strani in circolazione.

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