Cosa da sapere sul virus Ebola

Visto il crescente allarmismo sul virus Ebola ho voluto documentarmi ed ho trovato alcune fonti di informazioni che considero affidabili.

Per questo ho voluto fare una traduzione di un articolo tratto da un sito americano che mi pareva riassumesse molti aspetti, tutti gli articoli ai quali faccio riferimento sono in inglese ed anche i relativi links. Perdonate alcuni errori di traduzione.

Uno degli articoli interessanti in italiano potete trovarlo qui, sul CORRIERE.IT

Post originale: https://fabiusmaximus.com/2014/10/15/ebola-pandemic-information-myths-debuning-72414/

Tempo di lettura stimato: 12 minuti

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Cose da sapere sul virus Ebola

In breve: l’isteria sul virus ebola cresce, nutrito dalla disinformazione dei media. L’unico vero antidoto è l’informazione. Non pretendo di essere un esperto, infatti questa non è altro che una collezione di articoli presi da varie testate internazionali e tradotte almeno in parte, oltre ad una serie di link ad altri articoli in varie lingue.

Contenuti:

1 Stato dell’arte: notizie buone e cattive
2 Sfatiamo i miti dell’Ebola
3 Molto più grande dell’Ebola
4 Altri articoli sull’Ebola
5 Fonti di informazioni affidabili sull’Ebola
6 Una storia di epidemie

(1) Stato dell’arte: notizie buone e cattive

(a)  Good & bad news from the Ebola situation assessment, WHO, 14 October 2014:

Se la sorveglianza attiva sui nuovi casi continua e non saranno scoperti nuovi casi, l’OMS dichiarerà la fine dell’epidemia di Ebola in Senegal il 17 ottobre . Allo stesso modo la Nigeria, dove la quarantena scadrà il 20 ottobre.

… In Guinea, Liberia, and Sierra Leone, continuano ad esplodere nuovi casi in area che sembravano sotto controllo. Una caratteristica inusuale di questa epidemia sono il mosaico di cicliche cadute nella scoperta di nuovi casi seguite da improvvise riprese. Gli epidemiologhi non credono che l’epidemia in questi tre paesi sia ancora sotto controllo.

… Per L’OMS l’epidemia è considerata finita quando non si registrano nuovi casi per 42 giorni, con una sorveglianza attiva dimostrabile, supportata da comprovata capacità diagnostica. La sorveglianza attiva è essenziale per permettere di essere sicuri che non ci siano nuovi casi non rilevati.

Il periodo di 42 giorni è il doppio del periodo di incubazione dell’Ebola e giudicato sufficiente per dichiarare conclusa l’epidemia.

(b)  Counting the toll, from the Ebola Response Roadmap Update, WHO, 10 October 2014:

A total of 8,399 confirmed, probable, and suspected cases of Ebola virus disease (EVD) have been reported in seven affected countries up to the end of 8 October. 8,376 (99.%) were in Guinea, Liberia, & Sierra Leone. Four other nations have cases imported from them. Twenty in Nigeria, One each in Senegal, Spain, & USA.

There have been 4,033 deaths. 4,024 (99.7%) were in Guinea, Liberia, & Sierra Leone. Eight in Nigeria; one in USA.

(2) Sfatare i miti dell’Ebola

(a)  “Ebola is highly contagious – plus seven other myths about the virus“, James Ball, The Guardian, 9 October 2014 — Excerpt:

1. Ebola è molto contagioso

Paragonato con le piùcomuni malattie, l’Ebola non è particolarmente infettivo. Il rischio principale di contrarre l’Ebola proviene dai fluidi corporei di persone che sono visibilmente infette, principalmente dal sangue, saliva, vomito e (probabilmente) il sudore. Questi possono trasmettere il virus se vengono in contatto con le membrane mucose (naso bocca e similari)

Ogni paziente nell’attuale epidemia di Ebola infetta mediamente due individui (questo dato è noto come Valore R0, può essere ridotto con appropriate precauzioni) La SARS del 2003  aveva un R0 di 5, la parotite 10 e il morbillo 18

2. Se contrai l’ebola molto probabilmente morirai

Ad oggi oltre 8,000 persone sono state infettate dal virus con diagnosi confermata e di queste circa 4000 sono morte. Il rapporto è di circa il 48%, tragicamente alto, ma con il 50% di possibilità di sopravvivere.

Dato le condizioni forzatamente inadeguate dei luoghi dove il virus viene curato e le condizioni igieniche precarie, è probabile che in un paese diverso la mortalità potrebbe essere minore

b)  “What we know about transmission of the Ebola virus among humans“, Ebola situation assessment, WHO, 6 October 2014 — Excerpt:

Cosa conosciamo della trasmissione del virus Ebola

Il virus Ebola viene trasmesso tra gli umani con contatto diretto e ravvicinato con i fluidi corporei, principamente feci, sangue e vomito.

Il virus ebola non si trasmette per via aerea. La trasmissione per via aerea implica l’inalazione di una parte infetta di virus

The Ebola virus is transmitted among humans through close and direct physical contact with infected bodily fluids, the most infectious being blood, faeces and vomit. …

Ebola non è un’infezione che si trasmette per via aerea. La diffusione per via aerea tra gli esseri umani implica l’inalazione di una dose infettiva del virus da una nuvola sospesa di piccole goccioline secche. Questa modalità di trasmissione non è stato osservato nel corso studi approfonditi del virus Ebola svolti in più decenni. … I dati epidemiologici che emergono dal focolaio non sono coerenti con la dinamica di diffusione aerea visto con i virus presenti nell’aria, come quelli che provocano il morbillo e la varicella, o il batterio che causa la tubercolosi.

In teoria, goccioline bagnate e più grandi di un individuo fortemente infetto, che ha sintomi respiratori causati da altre malattie o che vomita violentemente, potrebbero trasmettere il virus – ad una breve distanza – ad un’altra persona nelle vicinanze. Questo può accadere quando le goccioline contenenti virus sono violentemente espulse, con la tosse o starnuti (il che non significa trasmissione per via aerea), sulle mucose o su pelle  di un’altra persona che presenti tagli o abrasioni.

L’OMS non è a conoscenza di studi che in realtà documentino questa modalità di trasmissione. Al contrario, gli studi di buona qualità provenienti da precedenti epidemie di Ebola mostrano che tutti i casi sono stati infettati dal contatto diretto con i pazienti sintomatici.

Inoltre, gli scienziati non sono a conoscenza di alcun virus che abbia radicalmente cambiato il suo modo di trasmissione. Per esempio, il virus H5N1 dell’influenza aviaria, che ha causato casi umani sporadici dal 1997, è ormai endemica in polli e anatre in gran parte dell’Asia. Questo virus è stato probabilmente diffuso a molti miliardi di uccelli per almeno due decenni, ma la sua modalità di trasmissione rimane sostanzialmente invariata.

La speculazione che Ebola potrebbe mutare in una forma che potrebbe facilmente diffondersi tra gli esseri umani attraverso l’aria è proprio questo: speculazione, priva di fondamento da alcuna prova.

c) Ebola muterà in un super-bug

Scientists Rein In Fears of Ebola, a Virus Whose Mysteries Tend to Invite Speculation“, New York Times, 13 October 2014 — Excerpt:

La notizia che un infermiera completamente attrezzata si era infettata con il virus Ebola ha sollevato alcune domande inquietanti. Il virus è evoluto in una sorta di super-agente patogeno? Potrebbe mutare in qualcosa di ancora più terrificante nei mesi a venire? I biologi evoluzionisti che studiano i virus generalmente concordano le risposte a queste due domande: no, e probabilmente no.

I virus Ebola che perseguitano l’Africa occidentale oggi non sono fondamentalmente diversi da quelle delle epidemie precedenti, dicono. Ed è altamente improbabile che la selezione naturale darà ai virus la capacità di diffondersi più facilmente, in particolare per via aerea. “Sono costernato da alcune delle sciocche speculazioni che sento”, ha detto Edward Holmes, un biologo presso l’Università di Sydney in Australia. “Capisco che la gente sia preoccupata, ma in quanto scienziati dobbiamo essere molto attenti a non allarmisti.”

… I biologi evoluzionisti non vedono alcuna prova che le nuove mutazioni del virus Ebola siano responsabili per l’enorme dimensione della attuale epidemia. “E ‘molto più plausibile che la differenza sia che si è verificata in una popolazione umana diversa”, ha detto il dottor Rambaut. Invece di essere limitato ai villaggi più remoti, il virus è finito in città come Freetown, Sierra Leone, e Conakry, Guinea. La combinazione di una popolazione numerosa e di un sistema medico non in grado di controllare l’infezione ha portato ad un’epidemia. “Abbiamo un virus Ebola abbastanza standard,” ha detto il dottor Holmes. “E ‘solo nel peggior posto possibile.”

… Nel corso di milioni di anni, i virus a volte si cambiano il loro modo di infettare. “Succede in un contesto evolutivo”, ha detto il dottor Holmes. Ma sarebbe un errore, ha avvertito, immaginare che con una singola mutazione Ebola potrebbe diventare un patogeno per via aerea. Il cambiamento richiederebbe molte mutazioni in molti geni, e potrebbe essere quasi impossibile per così tante mutazioni emergere durante una singola epidemia. I virus mutati sopravviverebbero solo se fossero superiori a quelli diffusi da fluidi corporei. “Il virus sta agendo molto bene in questo momento”, ha detto il dottor Holmes. “la mutazione dovrebbe essere molto vantaggiosa per il virus per rendere necessario questo grande salto. Il Dr. Rambaut conviene che le probabilità siano estremamente basse. “I virus in genere non cambiano così radicalmente”, ha detto. Il Dr. Sabeti ha detto, “E ‘biologicamente plausibile, ma molto improbabile.”

(3)  Molto più grande dell’Ebola

The Worst Pandemic in History“, Mark Joseph Stern, Slate, 26 December 2012 — Excerpt:

Un virus influenzale non è particolarmente complesso; è solo un tratto di RNA trasmesso tra gli animali, umani e non umani, che si è evoluto ed ha mutare abbastanza rapidamente da superare qualsiasi immunità a lungo termine. Ma un tratto di RNA può causare un sacco di danni. L’influenza spagnola ha ucciso circa 50 milioni di persone (le stime variano), di cui 675.000 negli Stati Uniti, mentre fino al 40% della popolazione mondiale è stata colpita con l’influenza.

… L’Influenza spagnola è una pandemia di una grandezza diversa rispetto all’influenza suina, l’influenza aviaria, o qualsiasi altro focolaio recente. E forse per la sua diffusione in tutto il mondo, è diventata l’influenza tipo dei tempi moderni. Prima del 1918, qualche altro virus influenzale era stato sicuramente trasmesso da uomo a uomo, ma quando l’influenza spagnola è comparsa, ha surclassato questo virus, mutando con maggiore celerità e diffondendosi con facilità. E anche se da allora è mutato ulteriormente, l’influenza spagnola resta il ceppo di base di ogni influenza diffusa fino ad oggi. Se avessimo l’influenza suina, o anche una normale influenza stagionale, avremmo quasi certamente contratto una mutazione dell’influenza spagnola.

… Il problema arriverà quando un nuovo virus influenzale emergerà, uno che spodesterà l’influenza spagnola dal sue trono. … “Si può dire con quasi assoluta certezza che gli esseri umani si troveranno ad affrontare future pandemie di influenza”, ha detto Taubenberger. “E in questo momento, non possiamo le prevedere in anticipo.”

4)  Informazioni affidabili sul virus Ebola

(a)  Debunking the hysteria:
  1. Why you’re not going to get Ebola in the U.S.“, Washington Post, 1 August 2014
  2. How calm can counter Ebola“, editorial in the Christian Science Monitor, 3 August 2014 — “Health officials say they must act as much to calm fears of Ebola as to contain the outbreak. Media-driven hysteria about Ebola doesn’t help.”
  3. Containing Hysteria About Infectious Disease“, Dr. Eugene Beresin, Psychoogy Today, 2 October 2014
  4. Out of control: How the world’s health organizations failed to stop the Ebola disaster“, Washington Post, 4 October 2014
  5. In the Face of Ebola, Stay Calm“, Anna Altman, op-ed in the New York Times, 7 October 2014
  6. The Ebola alarmists: Stoking panic will not help America fight Ebola“, The Economist, 11 October 2014
(b)  About Ebola, the disease:
  1. Ebola fact sheet, WHO, September 2014
  2. Ebola information page, Centers for Disease Control — Symptoms, methods of transmission, outbreaks
  3. Information Resources about Ebola, Centers for Disease Control — Infographics, video & podcasts, factsheets, posters
  4. “Ebola virus and U.S. preparedness: Review of research perspectives“, John Wihbey, Journalist’s Resource, 3 October 2014
  5. ‘In 1976 I discovered Ebola – now I fear an unimaginable tragedy’“, The Guardian, 4 October 2014 — A history of Ebola, by its discoverer.
  6. Controlling Ebola: next steps“, Ranu S Dhillon, Devabhaktuni Srikrishna, and Jeffrey Sachs, The Lancet, 8 October 2014

(5)  Storia delle pandemie

(a)  A nicely done graphic providing an introduction to pandemics.
(b)  The Daily Mail’s interactive graph of The World’s Deadliest Outbreaks

Con l’Africa scossa dalla recente epidemia di Ebola, l’attenzione mondiale è focalizzata esattamente sul pericolo di un focolaio di malattia incontrollabile. In questo articolo interattivo, guardiamo focolai del mondo, così come le malattie più pericolose della storia.Clicca sul titolo per vedere il grafico interattivo. Utilizzare la barra di scorrimento nella parte superiore per visualizzare la cronologia dei focolai, o fare clic su una delle malattie in basso per maggiori informazioni.(in inglese) 
Questo articolo è concesso con licenza Creative Commons Attribution 4.0 International License. from fabiusmaximus.com Image credits:CDC – National Center for Emerging and Zoonotic Infectious Diseases (NCEZID); Division of High-Consequence Pathogens and Pathology (DHCPP); Ebola Hemorrhagic Feverhttps://phil.cdc.gov/phil/home.asp

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Arrivederci presto!

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Appassionato di fotografie, di storia e di culture orientali, viaggia per soddisfare la sua innata curiosità.Ama il caldo e stare all'aria aperta, scoprire luoghi nuovi, conoscere persone ed abitudini, osservare la Natura. Ha una sfida con se' stesso: assaggiare i cibi più strani in circolazione.

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