Wat Phra That Doi Suthep a Chiang Mai

Il Wat Phra That Doi Suthep è uno dei templi più importanti della Thailandia del nord e si trova a circa 15 chilometri dal centro di Chiang Mai, ad un’altitudine di circa 1060 metri (vedilo sulla mia mappa), su di una collina dalla quale si può godere del panorama di Chiang Mai e di buona parte della valle.

Una volta arrivati da Chiang Mai, si accede al Wat Phra That Doi Suthep arrampicandosi lungo una scalinata di 309 gradini, fiancheggiata da due lunghissimi Naga, I serpenti mitologici. La particolarità dei serpenti di questa scalinata è che a seconda del punto di vista, ovvero, guardandoli dall’alto in basso, o dal basso in alto, essi cambiano colore, dal giallo al verde acceso, un effetto ottenuto posizionando in maniera particolare le scaglie colorate del corpo. 

Per coloro che non amano le scarpinate, è possibile arrivare in cima alla collina anche con una piccola funicolare e scendere poi la scalinata, invece che salirla: meno impegnativo, ma sicuramente anche meno suggestivo.

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La leggenda dell’Elefante Bianco

Sulle origini del Tempio Wat Phra That Doi Suthep non esistono notizie certe, ma la data di costruzione viene fatta risalire al 1383, quando fu costruito il primo Stupa. Sulla nascita e sul luogo di costruzione esistono tuttavia numerose leggende, fra le quali la più popolare è quella dell’Elefante Bianco.

Si narra che Sumanathera, un Monaco buddista vissuto nel XIV secolo, in un sogno ricevette la rivelazione che alcune reliquie del Buddha erano sotterrate da qualche parte in una zona chiamata Pang Cha, nei pressi di Chiang Mai.

Il Monaco, ispirato, cominciò a cercare nel luogo che gli era stato rivelato in sogno e dopo non molto tempo trovò la reliquia, che alcuni dicono fosse un osso della spalla del Buddha (anche se su questo aspetto le fonti non sono tutte concordi). Il Monaco sosteneva che la reliquia era dotata di poteri magici e per questo decise di donarla a Re Dharmmaraja, sovrano del Regno di Sukhotai. 

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Elefante Bianco Wat Phra That Doi Suthep a Chiang Mai
Elefante Bianco Wat Phra That Doi Suthep a Chiang Mai

Quando la reliquia fu portata al cospetto del Sovrano, però, questa non mostrò nessuna delle doti magiche di cui raccontava il Monaco e perciò il Re decise di non accettare il regalo e invitò il Monaco ad andarsene e portando con sé le reliquie.

Nel frattempo, Re Nu Naone, sovrano del Regno Lanna, sentì parlare dell’accaduto e invitò a corte il monaco, perché gli portasse la reliquia.

Sumanathera portò la reliquia nell’attuale Lamphun, nel nord della Thailandia, ma appena la postò al cospetto del Re, questa si spezzò in due parti. Uno dei pezzi fu collocato in un tempio a Suandok, mentre l’altro fu usato per adornare un elefante bianco, segno di buon auspicio, che fu poi lasciato libero. 

Wat Phra That Doi Suthep a Chiang Mai > https://www.massimobasso.com/wat-phra-that-doi-suthep-chiang-mai/

Una volta liberato l’elefante si diresse verso la sommità del Doi Suthep e, dopo aver barrito tre volte, cadde senza vita. L’avvenimento fu considerato un messaggio del cielo e così il sovrano fece costruire quello che oggi è il Wat Phra That Doi Suthepproprio nel punto in cui l’elefante morì.

Il nome del Tempio fu Wat Phra That Doi Suthep è prorpio riferito a questa reliquia: Phra è un appellativo onorifico del Buddha, e That significa reliquia, il Tempio con la Reliquia del Buddha a Doi Suthep.

La Reliquia si trova oggi nella sezione arrotondata della Chedi proprio sopra la sezione ottagonale dentellata e sotto la sezione ad anello. La Chedi è completamente rivestita con fogli d’oro, e caratterizzata da un basamento con svariate immagini del Buddha, una parte superiore con una serie di livelli concentrici e un’estremità affusolata ed appuntita.

Wat Phra That Doi Suthep a Chiang Mai
Wat Phra That Doi Suthep a Chiang Mai

Come comportarsi all’’interno del tempio (Doi Suthep e altri)

Wat Phra That Doi Suthep a Chiang Mai
Wat Phra That Doi Suthep a Chiang Mai

Ci sono un po’ di regole semplici da seguire per una pacifica e per il reciproco rispetto. Prima di tutto le scarpe. Nel cortile e nei passaggi si possono indossare le scarpe, mentre nei luoghi sacri occorre toglierle. Queste vanno lasciate negli appositi scaffali, sempre presenti all’ingresso dei templi. Non preoccupatevi, non ve le ruberà nessuno.

Non c’è alcun pericolo a togliersi le scarpe: prendetelo anche come un gesto liberatorio che vi farà sentire connessi alla terra. Se volete potete tenere le calze. Sempre a proposito dei piedi, secondo una tradizione che deriva dall’induismo, questi sono considerati la parte più impura del corpo, perché la più distante dal cielo, al contrario della testa, considerata la parte del corpo più sacra. Per questo quando vi sedete o vi inginocchiate in un luogo sacro, non dovete mai rivolgere la pianta dei piedi verso le statue del Buddha, perché è un gesto irrispettoso.

Le altre regole sono:

  • le donne non possono toccare i monaci, il perché di questo divieto è complesso, comunque per rispetto non si fa; Se una donna deve passare un oggetto o una donazione ad un monaco, meglio farlo tramite un “intermediario”;
  • bisogna mantenere un atteggiamento rispettoso ed un abbigliamento decoroso, con braccia/gambe coperte e senza vistose scollature. Per le donne vanno bene i pantaloni lunghi o le gonne sotto il ginocchio, le magliette a mezze maniche e camicie. Se indossate una canotta o un top, potete coprirvi con una stola o una pashmina, in alcuni casi se non lo fate non è permesso entrare nel tempio; Per gli uomini valgono le stesse regole, ma un paio di bermuda sono un abbigliamento accettabile, non la canotta.
  • Potete scattare fotografie, evitando selfie con pose sconvenienti o offensive. Potete fotografare anche i monaci, ma prima chiedete il permesso.
  • evitate di parlare a voce troppo alta o di urlare;

Sono poche semplici regole che vi permetteranno di vivere al meglio la vostra esperienza. Chi non le vuole rispettare, può anche restare fuori.

Wat Phra That Doi Suthep a Chiang Mai
Campane a Wat Phra That Doi Suthep a Chiang Mai

Visitare il Tempio Wat Phra That Doi Suthep

Una volta salita la lunga scalinata che porta al Wat Phra That Doi Suthep affiancata dai giganteschi Serpenti Naga, i più lunghi della Thailandia, la prima statua che si mostra è il leggendario Elefante Bianco.

Attraverso un porticato che narra di scene epiche e religiose, ornato secondo un’antica tecnica di decorazione con l’oro, si accede al cortile dal quale si eleva lo splendido Chedi dorato. Questa costruzione placcata in oro è realizzata secondo uno schema molto ricorrente nel nord della Thailandia e si compone di una base ottagonale rialzata, sulla quale è appoggiata una costruzione a metà tra una piramide ed un tronco di cono, di base ottagonale, a più anelli, con una guglia liscia ed infine una chatra (una sorta di ombrello a più livelli) dalla quale si desume la forte influenza della dominazione birmana.

I diversi livelli della costruzione rappresentano i vari stadi del cielo a cui bisogna salire per raggiungere il Nirvana, ma è anche la rappresentazione della gerarchia monarchica.

Tecnica dell'oro al Wat Phra That Doi Suthep a Chiang Mai
Tecnica dell’oro al Wat Phra That Doi Suthep a Chiang Mai

Oltre alla Chedi Dorata, il complesso comprende una Sala dell’Assemblea, chiamata Viharn, una Sala dell’Ordinazione, chiamata Ubosot, diversi Padiglioni minori ed un piccolo Museo. L’area centrale del complesso è delimitata da un Porticato dove sono posizionate numerose immagini del Buddha, mentre le pareti interne sono decorate con pitture murali che raccontano le stori dei Jataka, caratterizzato da numerose immagini del Buddha.

Le pareti interne del porticato sono decorate con splendide pitture murali raffiguranti scene dei Jataka, una raccolta di 547 storie di altrettante vite anteriori del Buddha.

All’interno del cortile, dietro la Chedi, ci sono una serie di immagini del Buddha in diverse posizioni (asana). Ciascuno rappresenta un giorno della settimana, leggete il mio articolo su un Buddha per ogni giorno della settimana per saperne di più. Una volta individuato il Buddha del giorno del vostro compleanno potete prendere un mestolo d’olio sacro e versarlo nella ciotola corrispondente compiendo un gesto circolare per tre volte in senso orario, come offerta di buon auspicio.

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Centro di Meditazione Vipassana

Wat Phrathat Doi Suthep è anche la sede di un conosciutissimo Centro di Meditazione Vipassana, una tecnica di meditazione tra le più antiche. La tecnica, originaria dell’India, fu praticata ed insegnata dal Buddha, che la propose come veicolo per eliminare la sofferenza, attraverso la rimozione dei pensieri negativi che condizionano l’esistenza umana.

La meditazione Vipassana è uno strumento per cambiare sé stessi attraverso l’osservazione di sé stessi. Si focalizza sulla profonda interconnessione tra la mente e il corpo, di cui può esser fatta esperienza direttamente attraverso la disciplinata attenzione delle sensazioni fisiche nel corpo, che continuamente si interconnettono e condizionano la mente. Questo viaggio basato sulla esplorazione delle comuni radici di mente e corpo dissolve le impurità mentali, e si risolve in una mente bilanciata piena di amore e compassione.

Dhamma.org

Il Doi Suthep Vipassana Meditation Center è aperto a tutti coloro che vogliono imparare le tecniche di meditazione. Occorre prenotare e accettare, per il tempo del corso, le abitudini dei monaci. Il corso per principianti dura minimo 4 giorni, il corso completo 21, vedete i dettagli sul sito (https://www.fivethousandyears.org).

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Wat Phra That Doi Suthep, dove, come e quando

Per arrivare al Tempio Doi Suthep occorrono circa 30 minuti dal centro di Chiang Mai. 

Si può raggiungere in taxi, in songthaew la classica camionetta rossa a due file (e da qui il nome) utilizzata per il trasporto pubblico in Thailandia, oppure in tuktuk. Se chiamate uno di questi mezzi concordate andata e ritorno per non trovarvi sorprese. Se avete più tempo concordate una tariffa per tutta una giornata, così avrete l’auto a disposizione        e non perderete tempo. In alternativa potete utilizzare Grab. 

Se avete la patente internazionale potete noleggiare un auto o uno scooter. In realtà lo scooter lo noleggiano anche se non avete la patente internazionale, ma potreste avere problemi in caso di incidente.

Informazioni Utili

  • Orario: 06,30-18:30
  • Biglietto: 30 bath + 20 bath eventuali per la funicolare
  • Indirizzo: Wat Phra That Doi Suthep Road Srivijaya Suthep Mueang Chiang Mai District Chiang Mai,
  • Web: https://www.doisuthep.org/

Thailandia

Paesaggi, mare, città, montagne, persone, storia, tradizioni e spiritualità: la Thailandia offre tutto questo e molto di più. Il Paese del Sorriso accoglie i visitatori con un calore ed una gentilezza unica che vi conquisterà fin dal primo giorno.

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Viaggiare è facile: tuktuk, motorini, voli convenienti e regolari servizi di autobus vi portano ovunque. Senza dimenticare una classica escursione in barca per godersi il sole ed il paesaggio.

Ciao, ci vediamo in Thailandia!

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Appassionato di fotografie, di storia e di culture orientali, viaggia per soddisfare la sua innata curiosità.Ama il caldo e stare all'aria aperta, scoprire luoghi nuovi, conoscere persone ed abitudini, osservare la Natura. Ha una sfida con se' stesso: assaggiare i cibi più strani in circolazione.

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