I 10 luoghi più belli dello Stato di Washington e molto altro (scommetto che li contate..)
Lo Stato di Washington si trova nel Nord Ovest degli Stati Uniti al confine col Canada. È un territorio magnifico e selvaggio, dove la natura svolge ancora un ruolo di primo piano.
E’ una terra fatta di coste frastagliate e selvagge, foreste primordiali e montagne selvagge.
In questo itinerario andiamo alla ricerca di spiagge solitarie e di panorami selvaggi, toccando tutte le destinazioni imperdibili, dalla Olympic Peninsula alle North Cascades al Mount Rainier.
Ultima in ordine cronologico e snobbata in questo articolo, la fantastica città di smeraldo, la piovosa ed intrigante Seattle dei grandi contrasti.
Se poi avete tempo proseguite verso sud: La costa dell’Oregon e l’entroterra “on the road” oppure dirigetevi verso est: Da Seattle a Yellowstone con qualche divagazione
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ATTENZIONE: le indicazioni presenti negli articoli sono fornite gratuitamente a scopo divulgativo e potrebbero essere non aggiornate o incomplete. Prima di acquistare, di prenotare o di partire, consultate sempre i siti ufficiali. Alcuni link in questo articolo sono link di affiliazione (anche i link ad Amazon*). Gli articoli aggiornati o pubblicati a partire da febbraio 2024 riportano un asterisco* accanto ai link di affiliazione.
Indice dell'articolo (clic per aprire)
Il periodo migliore per visitare lo Stato di Washington
Non c’è un momento sbagliato per una vacanza nello Stato di Washington, ciascuna stagione ha delle ottime opportunità, ma sicuramente l’estate è il periodo che permette di vedere tutto. Alcuni luoghi sono difficilmente accessibili in inverno e altri sono addirittura chiusi, quindi programmate prima di partire.
- Primavera: marzo pazzerello.. Il tempo è instabile, piovoso, nevoso e a volte inaspettatamente soleggiato e gradevole. Aspettatevi di tutto, anche di divertirvi! Una giacca antipioggia e stivali impermeabili sono l’abbigliamento ideale per una vacanza ben riuscita, ma questo tutto l’anno. Sperando di non usarli mai!
- Estate. I passi di montagna sono sgomberi dalla neve e le giornate sono più lunghe. L’estate è un periodo eccellente per visitare tutti e tre i parchi nazionali dello Stato di Washington e anche sulle spiagge il tempo è più piacevole. Verso fine estate il tempo di solito è anche più asciutto e stabile.
- Autunno. Settembre e ottobre sono mesi eccellenti per visitare lo Stato di Washington. L’intenso turismo estivo va scemando come le temperature. Le foreste, soprattutto quelle di larici, assumono un nuovo colore, molte attività estive sono ancora aperte e la maggior parte dei passi di alta montagna di Washington non chiudono che verso fine ottobre. Un’ottima alternativa!
- L’inverno è dedicato allo sci ed alle escursioni con le ciaspole. Dimenticate le spiagge, eccezion fatta per i fotografi che in questo periodo possono cogliere occasioni memorabili.
Dati climatici riferiti a Seattle
Isole San Juan
L’arcipelago delle San Juan Islands sono un angolo di paradiso in mezzo alla baia del Puget Sound e un luogo privilegiato per vedere, fra l’altro, le balene e le orche che stazionano in questa zona durante tutto l’arco dell’anno. La baia si trova tra Seattle, negli USA, Vancouver, in Canada e Victoria, capitale della British Columbia canadese sull’isola di Vancouver. Le isole sono in territorio Statunitense, ma sono facilmente raggiungibili anche dal Canada e vi assicuro che la traversata da sola vale la visita.
Il metodo più semplice ed economico è prendere un traghetto dello Washington State Ferry da Anacortes, ma è possibile anche arrivarci in aereo, in idrovolante o con una barca privata. Ovviamente potete traghettare l’auto. Anacortes si trova a circa 130 km o un’ora e mezza di macchina da Seattle (se non è venerdì sera). Bisogna imboccare la I5 verso nord e seguirla fino all’incrocio con la State Route 20 (la stessa che porta alle North Cascades citate più avanti). Seguite la SR 20 in direzione ovest fino al porto.
Ferry dello Stato di Washington
I biglietti in teoria possono essere acquistati sul posto, ma, soprattutto se contate di traghettare anche l’auto, è meglio prenotare da questa pagina (dovete creare un account).
I biglietti e le prenotazioni viaggiano separatamente (che complicazione) i biglietti possono essere acquistati da questa pagina e con un costo di meno di 100$ potete traghettare l’auto e due passeggeri.
Cosa vedere nelle Isole San Juan
Le tre isole maggiori sono appunto San Juan, Orcas e Lopez Island ed ognuna ha un suo fascino. Oltre a darvi la possibilità di ammirare i daini sulle isole deserte ed a gustarvi i tramonti sorseggiando un aperitivo a Friday Harbour, le isole offrono molto di più.
Un’esperienza unica nel suo genere è fare un trekking lungo la costa alla ricerca delle balene, ma soprattutto delle orche, la possibilità di avvistarle è reale. Per chi vuole vedere più da vicino, sono disponibili Tours in barca per l’avvistamento di questi fantastici cetacei. Ovviamente non mancherà l’occasione per avvistare anche le foche, lungo la costa o, più probabilmente, vicino al porto.
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Il Parco Nazionale delle North Cascades
Il parco nazionale delle North Cascades non è un Parco Nazionale come siamo abituati a vederli negli Stati Uniti. E’ più un parco all’italiana, senza cancelli all’ingresso e soprattutto gratuito. Questa impressione l’ho avuta da subito grazie al nome, che da buon italiano ho provato tradurre in modo brusco e a trarne una conclusione.
In realtà si tratta di una zona protetta nella catena montuosa denominata Cascades che attraversa l’America in senso longitudinale dalla British Columbia canadese, attraverso lo Stato di Washington e l’Oregon, fino al nord della California, dove comincia la Sierra Nevada.
Vista la latitudine e le altezze del Parco, il periodo consigliato per la visita va dalla primavera inoltrata fino alla fine dell’estate – inizio dell’autunno. Durante l’inverno una buona parte delle strade è inaccessibile a causa della neve e del ghiaccio.
Il North Cascades Visitor Center a Newhalem chiude da fine ottobre fino ai primi di maggio, potete trovare qui tutte le informazioni anche su eventuali chiusure delle strade.
Per visitare il parco è necessario avere un’auto, i trasporti pubblici sono molto limitati e anche dopo essere arrivati risulta difficile spostarsi.
Se per visitare questa porzione dello Stato di Washington arrivate da Seattle, è necessario percorrere la State Route 20 in direzione est (in direzione opposta porta alle Isole San Juan). La strada taglia in due il parco, ma per arrivare nella zona nordoccidentale, dovrete lambire il confine canadese con la SR 542. Altre zone sono accessibili solo dal Canada.
La maggior parte dei turisti si limita a percorrere la strada e ad ammirarne i panorami, se siete dei convinti esploratori, questo è il posto che fa per voi.
Mount Rainier nello Stato di Washington
Il Mount Rainier è un vulcano spento, la cui sagoma inconfondibile fa da sfondo allo skyline di Seattle e a quello di molte altre città dello Stato di Washington. L’area del parco è selvaggia e primordiale, con pascoli, ruscelli, cascate e, ovviamente, molte foreste da esplorare, con oltre 400 km di sentieri.
Il Mount Rainier National Park è aperto tutto l’anno, tutti i giorni 24 ore su 24. Il periodo più affollato va da inizio luglio a fine agosto, complice il clima caldo e le fioriture in montagna. In primavera e in autunno il tempo può condizionare la viabilità e nei mesi invernali molte strade, strutture e ingressi sono chiusi permanentemente.
Il biglietto d’ingresso al Parco costa 30$ per ogni veicolo con meno di 15 passeggeri e vale per 7 giorni consecutivi. I biglietti possono essere acquistati in anticipo online da questa pagina.
L’ingresso più comodo per chi proviene da Seattle è quello di Nisqually, situato nell’angolo sud-ovest del parco, che è anche l’unico aperto tutto l’anno alle auto. Per arrivarci, usando un GPS conviene cercare l’indirizzo “39000 State Route 706 E, Ashford, WA 98304”, perché di solito il GPS reindirizza agli uffici del parco ad Ashford. Meglio non sbagliarsi.
Anche l’ingresso nord ovest lungo la 165 in teoria sarebbe comodo, ma le restrizioni al passaggio delle auto rendono l’accesso più complicato. Se sceglieste questa via informatevi bene.
Uno dei sentieri più accessibili da Nisqually è lo Skyline loop trail, che offre un buon panorama con uno sforzo contenuto. L’accesso si trova a circa 25 chilometri dall’ingresso del parco e proprio sotto il Monte Rainier.
Pass annuale per i parchi gestiti da NPS
Se visitate più di un parco considerate di acquistare il pass annuale “America The Beautiful” che costa 80 dollari e garantisce l’accesso a quasi tutti i parchi gestiti dal National Park Service. Il pass è valido per il proprietario e per altre 3 persone a bordo dello stesso veicolo (esclusi i minori di 15 anni per i quali l’ingresso è sempre gratuito). Ecco una pagina dove è possibile vedere tutte le aree ed i parchi dove è possibile acquistare la tessera dei parchi.
La tessera può essere acquistata all’ingresso del primo parco visitato oppure online al USGS online store, cosa che personalmente sconsiglio, visti i tempi di spedizione ed i possibili intoppi nelle spedizioni internazionali (non si può fare il download).
Mount Saint Helens
Se vi piacciono i vulcani, nello Stato di Washington, vicino al Mount Rainier c’è anche Mount Saint Helens National Volcanic Monument, che esplose il 27 marzo del 1980. Non preoccupatevi, non esploderà durante la vostra prossima visita (spero).
Olympic National Park
L’Olympic National Park si trova nell’angolo nord-ovest dello Stato di Washington, nell’Olympic Peninsula, un territorio immenso di 3.700 km quadrati e separato dal vicino Canada solamente dallo stretto di Juan de Fuca.
E forse uno dei parchi dove meno si può notare il passaggio del tempo. Le foreste sono rimaste in buona parte intatte e le spiagge non hanno risentito del progresso.
Più che in altri parchi la biodiversità ha libera espressione, l’area infatti comprende diversi ecosistemi, che vanno dalla costa del Pacifico, alla foresta pluviale temperata, alle montagne innevate con ghiacciai perenni.
L’Olympic National Park non è un parco affollato e offre la possibilità di fare splendidi trekking – anche brevi – con una buona probabilità di avvistare gli animali selvatici, comprese le capre di montagna (mountain goat) e, con cautela, qualche orso nero.
Ingresso e info
Port Angeles, la porta d’ingresso al parco e sede del Centro Visitatori si trova a circa due ore e mezza di auto da Seattle.
Il biglietto d’ingresso costa 30$ per ogni veicolo con meno di 15 passeggeri e vale per 7 giorni consecutivi. I biglietti possono essere acquistati in anticipo online da questa pagina. Il parco è aperto 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno, mentre i campeggi e le altre attività sono stagionali.
Anche qui potete usare il pass “America the Beautiful“
Cosa fare nell’Olympic National Park
Le passeggiate lungo le spiagge solitarie ti potrebbero regalare un incontro magico, magari non proprio da vicino, con l’aquila di mare dalla testa bianca, l’aquila simbolo d’America. Lungo la costa del Pacifico è possibile anche avvistare i pellicani e magari passare un po’ di tempo ad ammirare il loro splendido volo a pelo d’acqua.
Al Visitor Center potete trovare una brochure dei numerosi sentieri e un consiglio sui luoghi più accessibili del momento, o magari su dove fare un avvistamento memorabile. Se volete provare a fare da soli scaricate una cartina da qui, ma occhio agli orsi!
Qualche idea per l’Olympic Peninsula nello Stato di Washington
Dopo una fermata obbligatoria al centro potreste considerare alcune opzioni:
Hurricane Ridge
Dirigetevi verso Hurricane Ridge passando dalla costa alle pianure ricoperte di foreste secolari, alla zona dove gli abeti lasciano il posto alla tundra. Non capita spesso, ma con un po’ di fortuna in una giornata limpida, il panorama è mozzafiato ed arriva fino al Canada. Calcolate circa 45 minuti d’auto per la sola andata, soste escluse.
Lake Crescent
In alternativa potete andare ad Ovest. Da Port Angeles, imboccate la 101 fino a Lake Crescent, per un po’ di relax lungo le sponde del lago o una splendida passeggiata. Il lago è lungo e magari non ne vedete la fine, ma il mare è ancora lontano.
Rialto Beach
Se non dovete tornare indietro proseguite ancora verso ovest. Una volta giunti a Forks, in soli 20 minuti raggiungerete la spiaggia di Rialto, a La Push. Si sentono l’odore dell’oceano e il rumore delle onde. Magico! Se non vi basta provate First, Second e Third Beach..
La costa occidentale dello Stato di Washington
Il viaggio prosegue verso ovest e poi verso sud e la costa presenta tantissimi scorci interessanti da scoprire, per scoprirne di nuovi seguite le numerose indicazioni e non fatevi fuorviare dal fatto che la strada sia stretta.
L’unico consiglio è di programmare con cura dove pernottare, perché a volte le strutture sono piene e altre volte sono semplicemente distanti. E’ il prezzo da pagare per un ambiento più integro..
Neah Bay, riserva degli indiani Makah
Visitando la penisola vale la pena una visita alla riserva degli indiani Makah, la spettacolare Neah Bay. Il nome Makah è stato dato alla Tribù dalle tribù vicine e significa “persone generose con il cibo ” in lingua Salish. Intorno agli anni 70 una tempesta portò alla luce i resti di un antico villaggio risalente a 300-500 anni prima e una parte dei reperti ben conservati è esposta presso il museo locale.
Dopo la visita al museo è possibile godersi la spiaggia, le foreste o semplicemente rilassarsi, magari pernottando in una baracca di tronchi splendidamente attrezzata per vivere una notte da pionieri.
Hoh Rainforest
La foresta pluviale di Hoh è una tra le poche foreste pluviali temperate protette e se non ne avete mai vista una, questa non ve la dovete proprio perdere.
Nella foresta di Hoh ed in quelle delle vicine valli di Queets e Quinault, le precipitazioni annuali possono raggiungere fino a 5.000 millimetri di pioggia (la città più piovosa d’Italia ne riceve in media 1.000). Gli alberi sono letteralmente ricoperti da muschi e licheni, tanto che possono sembrare quasi animati. Trovate le indicazioni lungo la 101, il Visitor Center si trova a circa 30 chilometri dalla deviazione. Nei pressi del centro tre percorsi ad anello offrono l’opportunità di addentrarsi nella foresta con relativa facilità e con percorsi per tutte le gambe.
Ruby Beach
Ruby Beach è una delle spiagge più famose al di fuori del Parco Nazionale Olympic, e ovviamente ci sono delle buone ragioni. Questa è la prima di una serie di spiagge raggiungibili semplicemente uscendo dall’autostrada 101. Niente lunghe camminate per l’acceso, ma molti tronchi su cui sedersi, rocce fotogeniche e, cosa non scontata, è accessibile anche con l’alta marea: perfetta.
Proseguendo verso sud si incontrano le spiagge di Kalaloch, tutte piccoli scorci interessanti, ma anonimi al confronto.
La costa meridionale dell’Olympic Peninsula ( e dello Stato di Washington)
Dirigetevi a sud verso Aberdeen. La costa si apre con due grandi baie, protette entrambe da lingue di terra. Sono Grey’s Harbor e Willapa Bay, ultime tappe prima di abbandonare la costa dello Stato di Washington ed avventurarvi alla scoperta della Costa dell’Oregon!
Grays Harbor
Il nome Grays Harbor (o Gray’s Harbor) non ha niente a che fare con Grey’s Anatomy di Seattle, giusto per fare subito chiarezza. La baia prende il nome dal capitano Robert Gray, che nel 1792 fu il primo uomo bianco ad esplorare la zona. Il nome alla baia fu dato in realtà dal secondo esploratore, il capitano Vancouver.
Due basse lingue di sabbia e terra separano i circa 500 chilometri quadrati della baia dall’Oceano Pacifico, lasciando spazio solo per un’apertura larga circa due 3 km.
La zona è uno dei sei principali ecosistemi estuariali sulla costa del Pacifico e annovera una delle più grandi concentrazioni di uccelli costieri sulla costa occidentale, a sud dell’Alaska. Le pianure regolarmente allagate dalle maree, le saline ed il mare aperto forniscono un habitat eccezionale per pesci e fauna selvatica.
Qui sorge il Grays Harbour National Wildlife Refuge, parte di un più grande progetto internazionale per la conservazione degli habitat degli uccelli costieri. Il WHSRN è un sistema di 114 aree protette in 18 paesi fra Nord, Centro e Sudamerica, un’ancora di salvezza per gli uccelli migratori.
Il periodo migliore per vistare questo ed il successivo Willapa NWR cade tra metà aprile e metà/fine maggio, quando centinaia di migliaia di uccelli stazionano in questa zona, prima di ripartire sulla rotta migratoria che raggiungerà i luoghi di riproduzione in Alaska.
Leggi anche La migrazione del Gambecchio dell’Alaska
La mia prima foto di un pellicano l’ho fatta qui..
Willapa Bay
Willapa Bay è il secondo estuario più grande della costa del Pacifico degli Stati Uniti. I primi coloni chiamarono la baia Shoalwater Bay (baia poco profonda) e questo nome si trova su vecchie mappe e carte geografiche della regione. E’ separata dall’oceano dalla penisola di Long Beach, che funge da riparo verso il mare aperto.
In tutta la baia l’acqua non è mai profonda e più della metà della baia si asciuga con la bassa marea. Per preservare questo ecosistema unico sono stati creati una serie di parchi statali ed il Willapa National Wildlife Refuge, dove è possibile osservare un’ampia varietà di animali selvatici.
Il rifugio fu creato per preservare l’habitat di riproduzione dei salmoni, ma qui sono anche presenti fra gli altri, il cervo di Roosevelt e l’orso nero. Il rifugio è anche importante zona di passo e riproduzione di numerose specie di uccelli, fra le quali alcune in via di estinzione, come ad esempio il piviere delle nevi, l’urietta marmorizzata ed il pellicano bruno, oltre ovviamente alle aquile di mare e altri rapaci.
Quasi quasi riparto..
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