Colorado e Wyoming: la Natura, il West e la Frontiera Americana
Oggi viaggiamo fra Colorado e Wyoming, un itinerario poco noto, che ha come punto di arrivo e di partenza Denver.
L’itinerario prevede la visita di molti parchi, fra i quali alcuni meno noti, ma non per questo meno spettacolari ed interessanti. Si visiteranno Il Custer National Park, Fort Laramie, Le Black Hills, Mount Rushmore, la Devils Tower, Yellowstone e le Rocky Mountains.
Nel caso aveste più tempo, potete trovare eventuali estensioni o un itinerario alternativo nei parchi del sud-ovest degli Stati Uniti.
Ho visitato personalmente tutti i luoghi, alcuni non recentemente, ma a parte eventuali variazioni nell’accoglienza, il panorama non è mutato nel tempo e posso assicurare che è un viaggio memorabile fra storia e natura.
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Mappa e Itinerario
Il percorso del viaggio fra Colorado e Wyoming, escluse le deviazioni, misura circa 2.800 km. Se non si ha tempo sufficiente e si è disposti a spendere un po’ di più, si può interrompere il viaggio arrivati a Yellowstone e prevedere un rientro in aereo, senza mancare una visita a Jackson Hole, la Cortina del Wyoming.
L’aeroporto più vicino a Yellowstone è West Yellowstone (WYS), con voli operati da Delta e United e coincidenze per Denver. Ai tempi del Covid i prezzi partono dai 200 euro, dipende dalla stagione.
Potete vedere al mappa da qui:https://goo.gl/maps/BGsr9Nfwm9X6fKo4A
Denver: comincia il viaggio tra Colorado e Wyoming
Denver è soprannominata Mile High City (la città alta un miglio) infatti si trova a 1609 metri sul livello del mare. La capitale del Colorado si erge alta ai confini occidentali delle grandi pianure americane, apparendo quasi come un’oasi nella sconfinata prateria.
La città è stata e rimane tuttora il centro culturale e commerciale della Middle America ed un importante hub di smistamento del traffico aereo, soprattutto per le compagnie aeree United e Delta.
La sua invidiabile posizione vicina alle Rocky Mountains (Montagne Rocciose) la rende la destinazione perfetta per chi vuole visitare una grande città americana ed al contempo vivere l’esperienza di una destinazione tranquilla e selvaggia, con la possibilità di fare entrambe le cose nella stessa giornata.
Cheyenne
La prima tappa dell’itinerario fra Colorado e Wyoming è Cheyenne. In questa anonima città potreste voler visitare l’Old West Museum, ma se non siete mai stati in questa parte degli Stati Uniti, potrebbe essere una tappa tattica per il primo giorno, la città è tranquilla e gli hotel costano poco.
- La distanza da Denver è di circa 160 km, circa 2 ore prevedendo delle soste per ammirare il paesaggio o fare rifornimento. In alternativa si può proseguire per Fort Laramie, altri 170 km circa altre 2 ore.
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Fort Laramie
Il forte è una pietra miliare nella storia della frontiera americana. Fu utilizzato prima come avamposto per il commercio di pellicce e poi come presidio militare. Nei circa sessant’anni di massimo utilizzo, Fort Laramie svolse un ruolo strategico nella trasformazione degli Stati Uniti, ospitando nel tempo cacciatori di pellicce, commercianti, nativi americani, missionari, emigranti, soldati, minatori, allevatori e proprietari terrieri.
Sono riprodotte le case dei militari e momenti di vita nel forte, oltre al rudere del vecchio fortino. Non è la destinazione sulla quale costruire un viaggio, ma essendo di strada merita una visita, con la possibilità di immedesimarsi in un passato ed una vita lontana dai nostri schemi.
- Per visitare il sito occorrono 2 o 3 ore.
Custer State Park (si sconfina in South Dakota)
Una piccola deviazione dall’itinerario fra Colorado e Wyoming, infatti il parco si trova in South Dakota. Il piccolo e molto interessante Custer State Park è famoso per la presenza di numerosi animali selvatici, le strade panoramiche ed i siti storici. Il Custer è una delle migliori destinazioni americane per la varietà di fauna selvatica che è possibile trovare all’interno dei confini del parco. Inoltre i panorami sono veramente uno spettacolo per gli occhi.
Per visitare il parco senza escursioni a piedi occorrono da mezza a una giornata. Spettacolari sono le mandrie di bisonti, che anche grazie a questo parco hanno avuto la possibilità di sopravvivere all’estinzione.
- Custer State Park dista circa 300 km da Fort Laramie, 4 ore.
Mount Rushmore e Crazy Horse Memorial
Chi non ha visto le facce di quattro presidenti americani scolpite nella montagna? Ecco, questo è Mount Rushmore, distante 50 / 100 km dal parco Custer, circa 1-2 ore, dipende da dove ci si trova esattamente. Per i curiosi si tratta dei presidenti Theodore Roosevelt, Abraham Lincoln, George Washington e Thomas Jefferson. Ovviamente sempre una piccola deviazione da Colorado e Wyoming, anche questo sito si trova ancora in South Dakota.
Al di là delle sculture e del fatto di poter dire di esserci stati, il parco non ha altra attrattiva, ma val bene una visita. Per un giro, fotografie e qualche immancabile selfie occorrono 2 o 3 ore.
Crazy Horse Memorial
Fa da contraltare a questa celebrazione tutta yankee il Crazy Horse Memorial, una iniziativa privata che sta immortalando nella roccia di una montagna il capo Indiano Cavallo Pazzo. Il sito è distante poco più di 25 km o 35 minuti e tutt’ora in costruzione.
Sturgis
Per gli amanti dell’epopea motociclistica è possibile visitare Sturgis dove annualmente ad agosto si tiene uno dei più grandi raduni motociclistici d’America, vera mecca per gli amanti dell’Harley (80km e 1 ora da Mt. Rushmore). Si tratta più di un pellegrinaggio che di una vera e propria visita, salvo che ci si trovi nel bel mezzo del raduno.. per amatori.
Black Hills
Nei dintorni del parco Custer è possibile visitare le Black Hills, un tempo luogo sacro per gli indiani ed oggetto di dispute e delle conseguenti guerre indiane del 1800. La regione inizialmente riserva indiana fu invasa dai cercatori d’oro che ne reclamarono lo sfruttamento dando vita a violenti scontri. Oggi l’oro non viene più estratto e la meta è soprattutto sfruttata per il turismo. Una splendida destinazione per i panorami, luogo ideale per il trekking ed il relax.
Devils Tower
La Devils Tower, brutto nome per un posto sacro agli indiani, è un’altra tappa iconica in questo itinerario fra Colorado e Wyoming. Questo è stato il primo National Monument, nel 24 settembre 1906. Una torre in mezzo alla pianura, molto suggestiva e fotogenica, spesso meta di scalatori soprattutto locali. La zona ha avuto il suo momento di celebrità grazie ad una scena del film “Incontri ravvicinati del terzo tipo” di Steven Spielberg, ma se ci si trova nei paraggi val bene una visita. La distanza da Mt Rushmore non è proibitiva, circa 200 km o 2 ore e mezza circa. Per la visita calcolare 2 ore circa, consigliata passeggiata con avvistamento piccoli animali, soprattutto i cani della prateria, visivamente simili ad una marmotta.
Non ci sono centri visitatori, per mangiare occorre raggiungere le piccolissime Hulett o Sundance, a circa 15 minuti dalla Tower, nel caso si voglia andare verso Buffalo, invece la cittadina di Moorcroft.
Buffalo
Buffalo è una storica cittadina del west. La strada principale di Buffalo ha molti edifici storici, per la maggior parte in attività e ben conservati. Interessante il Jim Gatchell Museum che ha oltre 15.000 manufatti del vecchio West americano. A breve distanza si trovano molti altri siti storici del Wyoming tra cui
Attraversando le Bighorn Mountains
Si lascia Buffalo e ci si dirige verso nord sulla I14. Dopo pochi chilometri comincia una strada panoramica sensazionale: circa 90 km sulla cresta delle Big Horn Mountains.
La strada si snoda tra fitte foreste, cascate e profondi canyon lungo il fiume Powder fino a raggiungere Greybull (2 ore senza soste e circa 200 km)
Il tempo di percorrenza ovviamente dipende dagli interessi del visitatore e dal periodo dell’anno. In questi luoghi è quasi impossibile non fermarsi per godere dello straordinario scenario e dei numerosi punti di interesse. Lungo la strada ammirate le Shell Falls, con un paesaggio spettacolare.. attenzione, il sito chiude alle 17:30 ed è aperto da metà maggio a metà settembre.
Sempre sulle Bighorn Mountains potrete ammirare Medicine Wheel. Si tratta di un monumento formato da pietre piane disposte in circolo a disegnare una ruota con 28 raggi. Per raggiungerlo occorre percorrere un bel sentiero panoramico molto semplice, un’oretta fra andata e ritorno, valido anche per il bel panorama.
Altra meta degna di nota è Devil’s Canyon Overlook dal quale si gode di una vista sul canyon è stupenda. Il punto panoramico è raggiungibile direttamente con l’auto.
Arrivati a Greybull ci si può fermare per la notte o proseguire fino a Cody, altri 90 km o un’ora.
Cody e Buffalo Bill
La città è stata fondata proprio dal famoso avventuriero William “Bill” Cody, detto Buffalo Bill per la fama di sterminatore di Bisonti. Non proprio un uomo da celebrare nell’era moderna, ma un personaggio molto famoso nella sua l’epoca ed un mito per molte generazioni meno “animaliste”.
Assolutamente da visitare l’Old Trail Town che offre uno scorcio sulla vita di Frontiera nel vecchio West attraverso una rara collezione di strutture e arredi autentici. Gli edifici non sono tutti originali del luogo, ma provengono da diverse località di Wyoming e nel Montana. Sono edifici storici accuratamente smontati, spostati e rimontati qui a Old Trail Town dallo storico Bob Edgar e dai suoi collaboratori.
Potrete vedere anche manufatti storici del Vecchio West e le tombe di personaggi famosi, quali ad esempio John Johnston, che è stato interpretato dall’attore Robert Redford nel film del 1972 “Jeremiah Johnson”.
Ci sono le baracche originali usate dai fuorilegge del Vecchio West Butch Cassidy e Sundance Kid e un saloon del Wyoming frequentato dalla “Hole-in-the-Wall Gang” di Cassidy, la famosa Banda del Buco. Interessante la capanna di tronchi di “Curley” un esploratore Crow che fece da guida a Custer nella battaglia del Little Big Horn nel 1876.
Ma le meraviglie di Cody non si esauriscono qui. Oltre al Buffalo Bill Center of the West che include 5 musei davvero interessanti, Cody è anche la capitale del Rodeo, almeno a quanto dicono in città. In estate gli appuntamenti sono praticamente giornalieri e trovare un posto non è difficile, una bella occasione per vivere davvero un’atmosfera western.
Yellowstone, un parco per mille esperienze
Lasciando Cody si hanno due scelte: proseguire a nord ovest verso Cooke City ed entrare a Yellowstone dalla Lamar Valley e con una strada sicuramente meno agevole, ma anche molto panoramica e un po’ selvaggia, oppure proseguire ed entrare direttamente nel parco dall’ingresso est che conduce al Lago di Yellowstone. Se non avete tantissimo tempo consiglio la seconda. Nel primo caso occorre prevedere 200 km e 3 ore, nel secondo 128 km e 2 ore.
Ovviamente il tutto è molto teorico, perché una volta entrati nel parco è possibile incontrare la fauna selvatica in qualsiasi punto del parco e le 2 ore possono diventare 6 o 8.
Visitare Yellowstone in più giorni
Molte persone, nella foga di vedere più cose possibili passano da Yellowstone limitandosi ad un veloce passaggio in auto. Questo fantastico parco merita molto di più ed occorre almeno qualche giorno per visitare le zone dei Geyser, la Lamar Valley, le formazioni calcaree di Mammoth Hot Springs e magari avere la fortuna di vedere un orso o un lupo.
Per sapere cosa fare a Yellowstone, ho trattato l’argomento a parte in questi articoli:
- Cosa Fare e quando andare a Yellowstone
- Cosa vedere a Yellowstone: un itinerario di tre giorni
- Immagini di Yellowstone in video
Cerchi un itinerario alternativo: scoprilo in un Viaggio da Seattle a Yellowstone in 3 minuti!
Lasciare Yellowstone e proseguire nell’itinerario fra Colorado e Wyoming
E’ tempo di lasciare Yellowstone, un po’ a malincuore, per dirigersi a sud. Ecco alcune possibili tappe sulla strada per Denver.
Grand Teton
Uscendo dal parco di Yellowstone verso sud si scorge sulla destra una catena montuosa, che dopo la visita ad un parco così interessante e pieno di sorprese potrebbe passare quasi inosservata. Sono i Grand Teton, un piccolo parco con imponenti cime, carinissimi laghetti alpini e ruscelli alimentati da ghiacciai. L’ambiente è più selvaggio ed aspro rispetto al vicino Yellowstone, ma anche qui è possibile osservare splendidi panorami ed una fauna eccezionale. Le attività da fare nei Grand Teton vanno dall’escursionismo al campeggio, all’alpinismo, kayak, canoa, pesca, ciclismo e rafting sul fiume. Insomma non ci si annoia..
Anche qui è possibile vedere grizzly e orsi neri, bisonti, alci, cervi e marmotte. E’ accertata la presenza dei leoni di montagna e delle linci, ma sarà molto improbabile vederli, in alternativa potrete osservare capre di montagna, pecore bighorn e tanti diversi tipi di piccoli mammiferi e uccelli.
Cercate le alci lungo le rive dello Snake River.. posso dire di averle viste lì ogni volta che ci sono andato!
Jackson Hole
Jackson Hole si trova a breve distanza dal Parco Nazionale di Yellowstone, il che la rende una destinazione ideale per le vacanze. La città attira più di 3 milioni di visitatori all’anno ed è un punto di accesso privilegiato ai parchi. Essa offre moltissime possibilità di attività ricreative all’aperto, dall’escursionismo al rafting, all’osservazione degli animali, mentre durante i mesi invernali, Jackson Hole è nota per lo sci e altre opportunità all’aperto.
Jackson è anche la sede National Elk Refuge, che durante l’inverno offre rifugio a buona parte dei cervi di Yellowstone. Nei dintorni della città è possibile, anche se non sempre facile, osservare la fauna selvatica, dai grizzly agli orsi neri, dalle alci ai cervi, dai puma ai coyote e dai lupi ai ghiottoni.
Wind River Indian Reservation
La Wind River Country del Wyoming ospita la settima riserva indiana del paese in ordine di grandezza. La riserva indiana di Wind River ospita le tribù degli Shoshone orientali e degli Arapaho del nord. I visitatori della zona possono andare a vedere i Powwow e i musei per saperne di più sulla cultura locale, o possono rilassarsi e visitare le vaste terre incontaminate della riserva (con un permesso speciale).
Per arrivare occorrono 2 ore e mezza, per circa 220 chilometri.
Parco delle Rocky Mountains
Per arrivare al Parco dell Montagne Rocciose da Wind River occorrono 6 ore e 550 Km, magari meglio programmare una sosta. L’area comprende oltre 500 km di sentieri, 147 laghi, 77 montagne, molte più alte di 3.500 metri dove è possibile e vedere alci, pecore bighorn e tanti cervi. Nel 2014, il National Geographic ha eletto il Rocky Mountain National Park come una delle destinazioni migliori per un viaggio.
Complice della popolarità indubbiamente il fatto che il parco si trovi a solo un’ora e mezza di auto da Denver, il che lo rende una meta possibile anche per una gita in giornata.
Boulder, Colorado
Sulla via del ritorno a Denver si può visitare la frizzante cittadina di Boulder, sede dell’Università del Colorado. La città offre itinerari escursionistici e piste ciclabili oltre ad una vasta selezioni di locali interessanti. Vale la visita.
Altre destinazioni intorno a Denver
Certo, dire intorno è un po’ ottimistico, per raggiungere le destinazioni occorre munirsi di auto e di tempo, ma alcune destinazioni sono possibili. Consideriamo che un viaggio in Colorado e Wyoming non si fa tutti i giorni, quindi val la pena farci un pensiero.
Dinosaur National Monument
Il sito era un tempo la terra dei dinosauri ed i loro resti sono ancora visibili incastonati nelle rocce. Il Dinosaur National Monument è un sito interessante con numerosi resti, un bel museo ed un’ottima location. Vale la visita.
Da Denver contate 4 ore, che sono invece una piccola deviazione mentre si ritorna da Jackson Hole verso le Rocky Mountains
Great Sand Dunes
Circa 400 km e 4 ore da Denver si trova il parco delle Great Sand Dunes. A dare il nome al parco sono le le gigantesche dune di sabbia, che si estendono su un’area di circa 78km quadrati.
Una porzione di deserto nel mezzo degli States, una destinazione unica.
Mesa Verde
A differenza di quanto visto precedentemente in questo viaggio, con Mesa Verde si lasciano la frontiera e la natura per immergersi in un mondo ancestrale. In questo parco si ha la possibilità infatti di visitare alcuni degli straordinari insediamenti degli Anasazi.
In realtà il termine Anasazi è stato recentemente contestato dagli attuali discendenti del popolo, le popolazioni Hopi e Zuni. Il termine in lingua Navajo significa “antichi nemici”, ed era utilizzato da un popolo che no ne raccoglie la tradizione. Il nome corretto secondo i discendenti sarebbe “Ancestral Puebloans” ovvero gli “Abitanti Ancestrali dei Pueblo”, le costruzioni di Mesa Verde, appunto.
La regione era abitata dal VI secolo, ma le costruzioni risalgono “appena” a 800 anni fa e furono abbandonate per motivi ancora sconosciuti. Le costruzioni sulle pareti rocciose a vari livelli sono spettacolari e la visita sarà memorabile.
Proseguire verso sud
Per chi vuole proseguire si può raggiungere Moab ed il parco degli Arches, se vi interessa potete consultare questi articoli:
- Visita al parco nazionale degli Arches, Utah
- Escursione negli Arches: passeggiata tra le rocce – Utah, USA
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