Il Sacro Bosco, meglio conosciuto come il Parco dei Mostri di Bomarzo non è il solito giardino dove ammirare solo aiuole fiorite e siepi ben tagliate. Qui, tra alberi e sentieri, vi aspettano sorprendenti statue di creature gigantesche scolpite nella pietra e un’atmosfera magica.
Questo ovviamente se ci andate il mattino presto e fuori stagione, perché se ci andate in alta stagione e nelle ore di punta la folla potrebbe essere l’aspetto più rilevante.
Ad ogni modo quando visiterete questo luogo scoprirete un mix unico di arte, mito e natura che si trova solo tra le colline della provincia di Viterbo.
ATTENZIONE: le indicazioni presenti negli articoli sono fornite gratuitamente a scopo divulgativo e potrebbero essere non aggiornate o incomplete. Prima di acquistare, di prenotare o di partire, consultate sempre i siti ufficiali. Alcuni link in questo articolo sono link di affiliazione (anche i link ad Amazon*). Gli articoli aggiornati o pubblicati a partire da febbraio 2024 riportano un asterisco* accanto ai link di affiliazione.
Indice dell’articolo (clic per aprire)
Passeggiare nel Sacro Bosco significa entrare in un universo dove draghi, orchi e sfingi sembrano usciti da un sogno bizzarro. Non è un caso che l’architetto Pirro Ligorio, già celebre per aver lavorato a San Pietro dopo Michelangelo, abbia dato vita a questo strano regno su commissione di Vicino Orsini (al secolo Pier Francesco Orsini), uno spirito decisamente fuori dagli schemi.
Storia del Parco dei Mostri di Bomarzo
Diversamente dai giardini classici dell’epoca, il Parco di Bomarzo fu concepito come un luogo di meraviglia, dove natura e arte si fondono tra gigantesche sculture in pietra e vegetazione lussureggiante. Queste opere, spesso inquietanti e grottesche, rappresentano animali, mostri, divinità e figure mitologiche.
I protagonisti della nascita e della riscoperta del Sacro Bosco
Pier Francesco Orsini è la figura centrale della nascita del Parco. Dopo la morte della moglie Giulia Farnese, egli volle creare il Sacro Bosco come atto d’amore e consolazione.
Il progetto fu affidato a Pirro Ligorio, noto per aver lavorato anche alla Basilica di San Pietro dopo la morte di Michelangelo, che fu incaricato di progettare le sculture e la disposizione del parco. Le opere invece furono portate a termine presumibilmente da Simone Moschino, anche se non ne esiste la certezza documentata (fonte Wikipedia).
Con tutta probabilità non mancarono anche artisti e scalpellini della zona, il cui contributo materiale rese possibile la nascita delle enormi figure di pietra, anche se i loro nomi non sono citati.

Alla morte dell’Orsini il parco rimase dimenticato per circa 400 anni, fino a quando, nel 1954, fu acquistato dalla famiglia Bettini che ne curò il restauro fino alla fine degli anni ’70 del secolo scorso.
Ma solo con Instagram il parco è divenuto veramente una meta imperdibile!
Il Contesto Rinascimentale
Il Parco dei Mostri sorge in pieno Rinascimento, periodo in cui l’arte e l’architettura tendono all’armonia e alla misura. Ma il Parco dei Mostri di Bomarzo, o il Boschetto, come lo aveva chiamato inizialmente l’Orsini, si distingue e quasi stona: le sue sculture non celebrano il bello classico, ma la meraviglia, il bizzarro e il simbolismo nascosto.
Molti altri giardini rinascimentali, come quelli di Villa d’Este o Villa Lante, sono ordinati e geometrici. Qui invece regna la fantasia, il disordine studiato e la sorpresa continua.

Tutte le Sculture del Parco dei Mostri
Se siete stanchi delle solite destinazioni e siete pronti a lasciare da parte i preconcetti, il Parco dei Mostri vi farà domandare se siete finiti in una fiaba, un incubo oppure in una delle trovate architettoniche più affascinanti del Rinascimento italiano.
Non appena mettete piede nel Sacro Bosco, infatti, venite accolti dalle due Sfingi, una delle quali riporta sul piedistallo proprio questa domanda:
TU CH’ENTRI QUA PON MENTE PARTE A PARTE
ET DIMMI POI SE TANTE MARAVIGLIE
SIEN FATTE PER INGANNO O PUR PER ARTE
Sotto la sfinge di sinistra:
CHI CON CIGLIA INARCATE ET LABBRA STRETTE
NON VA PER QUESTO LOCO
MANCO AMMIRA LE FAMOSE DEL MONDO MOLI SETTE
Qui si parla delle sette meraviglie del mondo e le labbra strette a mantenere il segreto…

Proseguendo tra i sentieri, incontrerete il celebre Orco con la bocca spalancata, sicuramente il più fotografato, nonché copertina di questo articolo
Ecco la lista delle sculture notevoli che scoprirete (in ordine di visita, come riportate sulla brochure del Parco):
- Sfinge
- Pan-Giano
- Proteo Glauco
- Cascata
- Mausoleo
- Ercole – Caco
- Tartaruga
- Orca
- Fontana Pegaso
- Tronco e colonna
- Ninfeo
- Fontana Delfini
- Iside
- Erme
- Obelischi
- Teatro
- Casa Pendente
- Tomba
- Ariete
- Panca Etrusca
- Vaso (Cantaro)
- Orco
- Drago
- Elefante
- Cerene
- Piazzale vasi
- Nettuno
- Delfino
- Donna dormiente
- Sedili e torretta
- Panca
- Furia
- Leoni
- Echidna
- Orsi
- Piazzale Pigne
- Persefone
- Cerbero
- Tempio del Vignola
- Rotonda
Ognuna di queste opere in pietra è caratterizzata da una lavorazione grottesca che regala al parco il suo fascino unico.

Simbolismo e Significato
Dietro ogni scultura si nascondono riferimenti esoterici e simbolici. Molte figure rappresentano temi della mitologia classica o richiami all’alchimia, con significati più profondi di quel che si potrebbe pensare a prima vista.
Ad esempio, la Sfinge non è solo una statua imponente: racchiude enigmi filosofici e ammonimenti. Il Drago e l’Orco sono spesso interpretati come allegorie delle paure interiori da affrontare durante il percorso della vita.
Il percorso stesso sembra una sorta di viaggio iniziatico. Anche la Casa Pendente suggerisce la precarietà del mondo terreno, mentre Ercole rappresenta la forza d’animo necessaria per superare ogni difficoltà.

Molti hanno cercato di interpretare i messaggi che si celano nelle iscrizioni e nelle forme, ma il mistero rimane parte del fascino del Sacro Bosco. Questo mix di simboli stimola chiunque voglia cercare un senso più profondo oltre l’apparenza.
Percorso di Visita
All’ingresso, vi forniranno una mappa che vi guiderà nell’itinerario. La mappa non solo indica il sentiero principale e il senso consigliato, ma riporta anche i nomi e la posizione delle principali sculture e dei monumenti.
Per non perdersi tra statue ed i vialetti, basta seguire i cartelli e le frecce: è quasi impossibile sbagliare strada (a meno che non lo facciate per spirito di avventura).
Le mappe sono disponibili anche in PDF sul sito ufficiale, potete scaricare la mappa direttamente da qui.
Lasciatevi tentare dalle deviazioni: ogni tanto capita che, dietro un cespuglio, ci sia un elefante di pietra che non aspetta altro che essere fotografato.

Informazioni Utili per la Visita
Fate un piccolo programma e pensate di visitare con comodo in un paio d’ore, esclusi gli spostamenti.

Orari (consultare sempre il sito ufficiale)
Gli orari di apertura del parco variano secondo la stagione,
Il Parco è aperto tutti i giorni dell’anno tranne a Natale con orario continuato.
- da Novembre a Febbraio: dalle 09.00 alle 17.00
- da Marzo (con ora legale) a Settembre: dalle 09.00 alle 19.00
- ad Ottobre: dalle 09.00 alle 18.00
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.
Prezzi
Per quanto riguarda i prezzi, il biglietto intero per l’ingresso costa 13 euro (14 se lo comprate online sul sito ufficiale – aggiornato a maggio 2025), mentre sono previste tariffe ridotte di 8 euro per bambini (9 euro online sul sito ufficiale), oltre a tariffe speciali per gruppi.
Il pagamento può essere effettuato in contanti o con carte ed il biglietto può essere acquistato anche online sul sito ufficiale. Potete comprare il biglietto anche qui*, se avete già un account con GetYourGuide e volete approfittare della cancellazione gratuita fino al giorno prima. Costa 2 euro in più…
Maggiori dettagli aggiornati sugli orari e sui prezzi si trovano sul sito ufficiale.

VOI CHE PEL MONDO GITE ERRANDO VAGHI
DI VEDER MARAVIGLIE ALTE ET STUPENDE
VENITE QUA DOVE SON FACCIE HORRENDE,
ELEFANTI, LEONI, ORSI, ORCHI ET DRAGHI
Come Arrivare al Parco dei Mostri
Bomarzo si trova in provincia di Viterbo e il parco è più facilmente raggiungibile in macchina.
Per chi arriva da lontano tramite autostrada A1, uscita Attigliano, poi pochi chilometri seguendo le indicazioni per Bomarzo. Per chi arriva da Viterbo con la Superstrada Viterbo-Orte, uscita Bomarzo.
Per chi preferisce muoversi con i mezzi pubblici, la soluzione più pratica è il treno fino alla stazione di Orte Scalo e poi con l’autobus tutti i giorni tranne la domenica. In alternativa potete prendere un taxi.
Servizi e Accessibilità
All’interno del parco sono disponibili vari servizi utili: c’è un’ area picnic immersa nel verde, un’area giochi per i più piccoli, un bar con paninoteca e c’è anche un ristorante, inaugurato nel 2021.
C’è, ovviamente, anche un piccolo negozietto per i souvenir e un bookshop dove acquistare le pubblicazioni che parlano del Sacro bosco, ma anche di altri argomenti, troverete sicuramente il modo di lasciare un pezzo di portafogli.
La visita al parco è accessibile anche a persone con mobilità ridotta, anche se alcuni sentieri possono risultare un po’ impegnativi per via del terreno irregolare. È consigliabile indossare scarpe comode e portare acqua, soprattutto nei mesi caldi.
I cani non sono ammessi, ma per gli amici a quattro zampe sono disponibili box all’ingresso dove, se sono abbastanza confidenti, li potete lasciare giusto il tempo di godervi la visita (cosa che non avrei mai potuto fare con il mio morbosissimo Amabuq)

Eventi e Attività Speciali
Il parco è disponibile anche per i matrimoni! La struttura collegata al Sacro Bosco è, infatti, riconosciuta come Casa Comunale e offre pertanto la possibilità di celebrare matrimoni civili. Per info guardate sul sito.
Controllate sul sito le eventuali le aperture serali straordinarie, come quella avvenuta il 30 agosto 2024, purtroppo non frequenti
Sistemazioni Vicino al Parco
Nei dintorni del Parco dei Mostri ci sono numerosi bed & breakfast, agriturismi e hotel per tutte le esigenze. Noi abbiamo soggiornato presso Oasi del Verde*, a Soriano nel Cimino che consiglio soprattutto per la gentilezza e le fantastiche colazioni. Altre opzioni sono strutture come La Casa del Sole* (9,1 su Booking), La Dimora nel Castello* o l’Hotel Umbria* ad Attigliano, tutte facilmente raggiungibili dal parco.
Booking.comFAQ Parco dei Mostri di Bomarzo
Se siete pronti a tuffarvi tra sculture straordinarie e alberi misteriosi, preparatevi: il Parco dei Mostri di Bomarzo non è la solita passeggiata.
Quali sono gli orari di apertura del Parco dei Mostri?
Il Parco è aperto tutti i giorni dell’anno tranne che a Natale, con orario continuato.
– da Novembre a Febbraio: dalle 09.00 alle 17.00
– da Marzo (con ora legale) a Settembre: dalle 09.00 alle 19.00
– ad Ottobre: dalle 09.00 alle 18.00
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.
Quanto tempo è consigliato dedicare per visitare il Parco dei Mostri?
Per esplorare con calma tutte le sculture e gli angoli insoliti, vi consigliamo di mettere in conto circa due ore. Gli amanti della fotografia o chi viaggia con bambini può voler trascorrere anche un po’ di tempo in più.
Chi ama fermarsi a leggere ogni cartello? Beh, pensate ad una mezza giornata.
È possibile acquistare i biglietti per il Parco dei Mostri online?
Sì, i biglietti si possono acquistare comodamente online attraverso il portale ufficiale e alcuni rivenditori autorizzati. Questo vi farà saltare eventuali code, un piccolo lusso che si apprezza soprattutto nei weekend affollati.
Verificate la disponibilità di tariffe ridotte o offerte per i gruppi prima della prenotazione. Potete comprare il biglietto anche qui*, se avete già un account con GetYourGuide e volete approfittare della cancellazione gratuita fino al giorno prima.
Quali sono le attrazioni principali all’interno del Parco dei Mostri da non perdere?
Tra le sculture imperdibili ci sono l’Orco dalla bocca spalancata, la Casa Pendente e il Drago. Non dimenticate di cercare il Nettuno e la tartaruga gigante: sono tappe perfette per una foto di gruppo.
Ogni angolo offre una sorpresa!
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