Il passo Fedaia ed il passo Pordoi in bicicletta da Alleghe
Il passo Fedaia ed il passo Pordoi evocano le epiche imprese ciclistiche del Giro d’Italia. Dalla fuga del Pirata durante la salita al passo Fedaia ai molteplici passaggi vittoriosi di Fausto Coppi su quella cima che è stata soprannominata col suo nome: la Cima Coppi.
Per passare una bella giornata estiva cosa c’è di meglio che immergersi nella natura e nella storia e tentare di immaginarsi per una volta campioni?
Partiamo!
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Salire da Alleghe al Passo Fedaia
Da Alleghe si parte lungo la ciclabile che parte appena fuori dal paese, si sorpassa Caprile, dove si può cogliere l’occasione per fare una bella colazione nella piazzetta del paese allo storico Hotel Alla Posta, dotato di un’ottima pasticceria. Si lascia il paese e si sale con pendenze moderate verso il passo Fedaia raggiungendo la frazione si raggiunge Sottoguda. Qui potete dare un’occhiata al paesino e programmare di ritornare per una gita ai Famosi Serrai, una gola che penetra nell’anima della montagna in un panorama inusuale e fiabesco.
Si raggiunge quindi la frazione di Malga Ciapela, punto di partenza della funivia della Marmolada, da questo punto parte la salita vera a propria che con pendenze importanti ed ampi tornanti porta al passo.
Nel 1998 proprio su questa salita il “pirata” Pantani andò in fuga conquistando la maglia rosa in una delle sue epiche imprese che io personalmente rimpiango come ricordi di un’era di sport ancora vero e duro.
Informazioni tecniche sull’itinerario
Si parte da Alleghe a quota circa 1000 metri e si percorrono 12,65 chilometri con circa 1.050 metri di dislivello positivo e pressoché zero dislivello negativo. Si arriva al Passo Fedaia a quota 2055 metri, con una pendenza media di circa l’8% ed una pendenza massima del 18%.
Dal Passo Fedaia a Canazei
Lasciato il passo Fedaia comincia una discesa con ampi tornanti perfetta per gli amanti delle discese veloci, anche se occorre prestare attenzione alle auto in transito, specialmente in Agosto. Si passano alcuni paravalanghe con pendenze elevate, fino all’8% ed ampi tornanti, poi la valle si apre e sulla sinistra si possono ammirare le vette minori del gruppo della Marmolada.
Si sorpassano diversi paesini, le frazioni di Penia e di Alba di Canazei e finalmente si arriva a Canazei. E’ possible andare in paese o procedere direttamente seguendo le indicazioni per passo Sella / passo Pordoi.
Per chi ha una bicicletta a pedalata assistita è possibile fare una sosta “tecnica” a Canazei per ricaricare almeno parzialmente la batteria prima della nuova salita. Molti hotel e ristoranti sono disponibili e vi metteranno a disposizione una presa alla quale collegarvi, anche lungo il percorso ci sono alcune strutture.
Io non l’ho fatto ed a circa tre chilometri dal passo sono rimasto a secco. Era la mia prima volta con una bici a pedalata assistita e non avevo esperienza.
Vi posso assicurare che con bici di quel genere gli ultimi tre chilometri del passo sono una pedalata impegnativa.. ma col senno di poi fattibile!
Informazioni tecniche sull’itinerario
Dal Passo Fedaia a quota 2055 si scende verso Canazei a quota 1448 per 14 km perdendo circa 600 metri di quota con una pendenza media del 4,4% circa e punte del 7-8%.
Salita al Passo Pordoi da Canazei
Uscendo dal paese si seguono le indicazioni per Passo Sella e Passo Pordoi, che prevedono un pezzo di strada in comune. La salita si snoda fra ampi tornanti in mezzo al bosco e con pendenza abbastanza regolare per tutto il percorso. Dopo circa cinque chilometri e mezzo si giunge al bivio per passo Sella. Qui occorre tenere la destra e continuare la salita.
Il percorso ora è in comune con il Sellaronda, il giro dei quattro passi intorno al gruppo del Sella, fattibile anche con gli sci.
Si prosegue sempre per tornanti, ne dovrete contare ben 27 prima di arrivare alla tanto agognata fine della salita. Ogni tanto si incontra una sopraelevata che in inverno funge da ponte per le piste da sci, occasionalmente qualche scoiattolo fa capolino dalla foresta.
Nell’ultimo tratto si esce dal bosco e si intravede la cima, si può ammirare il Sass Pordoi e sembra che il passo sia lì, ma non arriva mai. Abbassate la testa e pedalate!
Al passo si trova il monumento a Fausto Coppi, proprio accanto alla funivia Sass Pordoi, sulla sinistra arrivando da Canazei. Cercatelo, perché non è così appariscente.
Fausto Coppi durante il giro d’Italia transitò su questa cima per primo ben cinque volte tra il 1947 ed il 1954.
Informazioni tecniche sull’itinerario
Si percorrono 13 chilometri con partenza da Canazei a quota 1.448 metri e arrivo a Passo Pordoi a quota 2.239 metri, 789 metri di dislivello ed una pendenza media del 6% circa con punte fino al 9%.
Comincia la discesa infinita dal passo Pordoi
Seguendo il mio percorso da questo punto in poi non ci sono più salite di rilievo, a parte un falso piano in leggera salita sulla piana di Pieve di Livinallongo ed un altro falso piano prima di arrivare a Saviner di Laste. Questo percorso è utile se non si vuole più fare fatica o nel caso che le batterie della bici a pedalata assistita siano finite (come è capitato a me..). In alternativa dopo Pieve di Livinallongo è possibile seguire la SR48 fino alla frazione Cernadoi e girare a destra all’incrocio con la SR203, ma senza evidenti benefici.
Discesa da Passo Pordoi ad Arabba
La discesa dal Passo Pordoi ad Arabba si presenta ampia e con spazi aperti costeggiando i gruppi del Sella e della Marmolada. Ci si lascia scivolare con una pendenza abbastanza costante che non presenta difficoltà, in uno scenario da sogno, fra ampie pareti di roccia e prati verdeggianti. Prima di arrivare ad Arabba si incrocia una piccola frazione con alcuni hotels fra i quali il delizioso AlpenRose e si arriva finalmente in centro paese.
Informazioni tecniche sull’itinerario
Partenza da Passo Pordoi a quota 2.239 metri e arrivo ad Arabba a quota 1.602 metri con dislivello in discesa di 637 metri ed una pendenza media del 6% con punte del 10%, per una lunghezza totale di 9,2 chilometri
Da Arabba a Saviner di Laste, il Sacrario di Pian de Salesei
Uscendo da Arabba si prosegue sulla strada SR48 in discesa al bivio. Dopo circa 9,3 chilometri da Arabba, si abbandona la SR 48 e si imbocca la Provinciale 563 in discesa sulla destra. Si perde velocemente quota con ripidi tornanti fino ad arrivare al Sacrario Militare di Pian de Salesei, ben visibile con la sua forma a croce fin dai primi tornanti.
Qui sono raccolte le spoglie di tutti i soldati caduti sul Col di Lana e sulla Marmolada durante la Prima Guerra Mondiale, trasferiti dai vari cimiteri della zona.
La struttura fu costruita ampliando un vecchio cimitero del 1922, del quale rimane solo la cappella in fondo al viale, che custodisce le immagini di una Via Crucis ed una tomba che raccoglie le spoglie dei militari rimasti senza un nome.
Lungo il viale di accesso al Sacrario 14 cippi recano il nome di altrettanti campi di battaglia.
Il progetto curato dall’architetto Giovanni Greppi e dallo scultore Giannino Castiglioni è una struttura aperta che ospita le spoglie dei 685 caduti riconosciuti (tra cui 19 austro-ungarici). Ogni tomba è decorata con la scritta Presente, oltre al nome ed al ruolo del soldato.
E’ d’obbligo un minuto di raccoglimento prima di ripartire, dobbiamo sicuramente un ringraziamento a chi è morto per consentirci oggi di vivere in una Italia indipendente.
Lasciato il Sacrario si procede sempre in discesa per poche centinaia di metri e poi in falso piano per circa 4 chilometri fino a Saviner di Laste.
Informazioni tecniche sull’itinerario
Partenza da Arabba a quota 1602 metri e arrivo a Saviner di Laste a quota 1.025 metri con dislivello in discesa di 610 metri (si risale per una cinquantina di metri in tutto) ed una pendenza media del 3,3% con punte del 9%, per una lunghezza totale di 18 chilometri.
Da Saviner di Laste ad Alleghe
Appena fuori dal paese ci si ricongiunge con l’itinerario di salita, raggiungendo nuovamente la pista ciclabile a Caprile e proseguendo più o meno in piano fino ad Alleghe
Informazioni tecniche sull’itinerario
Partenza da Saviner di Laste a quota 1.025 metri arrivo ad Alleghe a quota 970 metri con dislivello in discesa di 55 metri per una lunghezza totale di 5,1 chilometri.
Arrivo
E’ stata una giornata fantastica, adesso nessuno mi può togliere la soddisfazione di un bel gelato e di una buona fetta di torta con la panna in una delle pasticcerie di Alleghe. Abbiamo percorso quasi 74 chilometri con oltre 1.800 metri di dislivello positivo. Tenuto conto del poco allenamento (..e delle bici a pedalata assistita) proprio un bel giro!
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