Cinque escursioni nelle Dolomiti Agordine per i più avventurosi
Le Dolomiti Agordine, patrimonio Unesco, sono il cuore del sistema dei Monti Pallidi. Questa zona, ingiustamente meno famosa delle vicine Valli Ladine, racchiude una varietà di montagne e di paesini che conservano uno spirito autentico.
Sono sedici comuni che presidiano una zona dove ogni nome evoca una storia, sia essa un’impresa eroica della Grande Guerra, alpinistica o sportiva come i passi dolomitici del Pordoi e del Fedaia.
Da Livinallongo del Col di Lana si passa a Rocca Pietore, con la Marmolada, a Sottoguda, uno dei borghi più belli d’Italia. Più in basso Alleghe con il suo lago, Taibon Agordino, San Tomaso Agordino, Falcade e Cencenighe Agordino. Senza dimenticare Selva di Cadore e Colle Santa Lucia più in alto nella valle
Il tutto sotto lo sguardo vigile della Civetta e presidiati da montagne imponenti quali il Pelmo, l’Agner, le Pale di San Lucano e del Focobon.

Fedaia e Pordoi in bicicletta
Un bel giro in bicicletta nelle Dolomiti Agordine è sicuramente una gita imperdibile. Per chi ama questo mezzo pedalare in mezzo alle montagne più celebrate del mondo non è solo un piacere, è quasi un obbligo. Anche se non siete allenati oggigiorno è possibile affittare una bici elettrica (a pedalata assistita) e farsi un bel giro.
La gita che vi propongo porta via una giornata intera. Si parte da Alleghe, dove si possono anche affittare le biciclette, e ritorna nello stesso luogo affrontando i passi Fedaia e Pordoi. Un totale di circa 78 chilometri e quasi 2.000 metri di dislivello.
Si affrontano salite storiche e si viaggia in un panorama incredibile, ripercorrendo le imprese di Pantani, Coppi e Bartali, riscoprendo la storia della Grande Guerra al Sacrario Militare di Pian di Salesei. Una gita di storia, natura e sport.
Se usate una bici a pedalata assistita e non siete allenati portatevi il caricabatteria e prevedete una sosta al primo Passo o a Canazei per ricaricare.
Se volete maggiori informazioni su questo giro leggete l’articolo Passo Fedaia e Passo Pordoi in bicicletta.
Qui la traccia GPS su Google https://goo.gl/maps/YJVAgyCNoMWng4kL7

La Zipline Civetta San Tomaso
La Zipline Civetta a San Tomaso Agordino è tanto semplice quanto adrenalinica!
Due funi sospese nell’aria che tagliano in due la valle, con una stazione intermedia. Un percorso di ben un chilometro e seicento metri che scende di quasi trecento metri d’altitudine. L’ho scritto in lettere perché da’ l’idea di quanto sia lungo!
Ci si aggancia al cavo e poi via, sospesi in aria, sfrecciando in alcuni punti a 160 metri d’altezza dal suolo. Se riuscite ad aprire gli occhi (!!) si possono ammirare le splendide montagne e tutta la vallata dell’Agordino.
Insomma, un po’ come volare..
La struttura si trova a San Tomaso Agordino, a pochi km da Alleghe e Falcade. E’ possibile prenotare in anticipo il giro sulla Zipline San Tomaso per non rischiare di non trovare posto (https://www.ziplinesantomaso.it). Nel 2020 causa Covid la struttura è rimasta chiusa, ma il 2021 a partire dal 19 giugno è aperta nei weekend.. promette bene.
La Galleria del Lagazuoi ed i sentieri di guerra nelle Dolomiti Agordine
Il 20 giugno del 1917 sul Lagazuoi venne fatta esplodere una galleria di Mina decisiva per le sorti della guerra in Agordino. Un’opera ciclopica che segnò le sorti di molti uomini e costò uno sforzo incredibile di sudore e vite umane.
Durante la Grande Guerra le postazioni austriache erano appostate sull’anticima del Lagazuoi e minacciavano tutta la valle. Per conquistare la vetta i soldati italiani costruirono un sistema di gallerie a spirale per arrivare fin sotto le postazioni nemiche e piazzare gli esplosivi.
Le gallerie partono dalla Cengia Martini e salgono all’anticima del Lagazuoi e fra il 1997 ed il 2004 sono state oggetto di recupero grazie al lavoro degli Alpini della Brigata Alpina Tridentina e ai volontari della Sezione di Treviso dell’Associazione Nazionale Alpini.
La galleria oggi può essere considerata una sorta di ferrata al coperto che sale la pancia della montagna e che può essere una valida escursione anche nei giorni di tempo incerto.
La maggior parte delle persone la percorre in discesa sfruttando per la salita la Funivia del piccolo Lagazuoi. Chi vuole può partire a piedi dal Passo Falzarego e salire seguendo il Sentiero del Fronte fino al bivio, svoltando poi a sinistra per arrivare all’imbocco della galleria.
Consigliatissima una deviazione per visitare l’intera cengia ed i resti dei baraccamenti.
La galleria esce sull’anticima del Piccolo Lagazuoi con circa 650 metri di dislivello e poco più di un chilometro di percorso.
Qui si trova il rifugio, dove è possibile consumare un ottimo spuntino od un lauto pranzo. Si può scendere a piedi per il sentiero o sfruttare la funivia, utile soprattutto se nel frattempo il tempo promette pioggia.

Civetta Adventure Park
Altra escursione adrenalinica in totale sicurezza è una giornata al Civetta Adventure Park, ai piani di Pezze’, proprio sopra Alleghe. Il luogo, proprio sotto le pareti della Civetta, nel cuore delle Dolomiti Agordine, si raggiunge risalendo anche in auto la strada che parte vicino alla piazza, in centro al paese. Ci si muove fra gli alberi, ad altezze variabili a seconda dell’età e del coraggio degli avventurieri. Ci sono passaggi su tronchi, passerelle mobili ed instabili, ponti tibetani e brevi zipline. Il tutto sempre in totale sicurezza, agganciati a funi d’acciaio. Ci si diverte e si fa un po’ di esercizio fisico.
Il passaggio più difficile? Per me la liana: lasciarsi andare nel vuoto fa veramente impressione! (https://www.civettaadventurepark.com )

La ferrata del Sass de Rocia
Si parte dalla frazione Ronch di Laste, parcheggiando in centro al paese e seguendo le indicazioni per l’attacco della ferrata. L’avvicinamento non è estremo, 10 minuti circa e anche la ferrata è una delle più semplici: l’ideale per cominciare.
Munitevi di tutta l’attrezzatura, magari affittandola se non ne avete una vostra o affidandovi ad una guida se non siete esperti. Ricordatevi che siete in montagna.
La ferrata pur essendo semplice presenta un buon mix di situazioni: dalla parete liscia alla scaletta, al ponte sospeso, insomma c’è di che divertirsi e fare esperienza. In genere l’itinerario completo richiede fra le 2 e le 3 ore.
Ce ne sono di più difficili, come la Eterna o la Punta Penia, nel gruppo della Marmolada oppure le più blasonate e anche più complicate Tissi e Alleghesi.
Per cambiare zona si possono raggiungere il passo Giau o il Falzarego e provare la Ra Gusela o la ferrata dell’Averau.. insomma è difficile scegliere perché ce ne sono tantissime e tutte belle.

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