Vacanze nell’Agordino: cosa fare e quando andare

Vacanze nell’Agordino: immergersi in una natura vera

Vacanze nell’Agordino, il cuore delle Dolomiti. Sono sedici comuni che si snodano da Livinallongo del Col di Lana passando per Rocca Pietore, sotto la Marmolada fino a Sottoguda, uno dei borghi più belli d’Italia che nomino anche se è una frazione. Vanno da Alleghe a Taibon Agordino a Colle Santa Lucia, a San Tomaso Agordino, fino ad arrivare a Cencenighe Agordino e Falcade.

Il tutto sotto lo sguardo vigile del Civetta e presidiati da montagne che evocano imprese del passato quali la Marmolada, il Pelmo, l’Agner, le Pale di San Lucano e del Focobon, il Col di Lana.

Una parte del nostro territorio sicuramente meno conosciuta rispetto alle vicine valli ladine ed a Cortina, ma più vera ed “alla mano”. Un territorio da esplorare e da scoprire in punta di piedi.

Se invece vuoi vedere delle foto delle Val Badia leggi questo articolo.

A me piace prendere alloggio a Cencenighe Agordino, un paese anonimo in realtà, ma abbastanza centrale per raggiungere qualsiasi destinazione, abbastanza in basso per avere temperature miti anche nelle giornate meno belle e di solito anche poco affollato. E’ stato un posto che ho scelto spesso per le mie vacanze nell’Agordino e ci sono affezionato.

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Vacanze nell'agordino - Panorama del monte Civetta
Panorama del monte Civetta

Perché scegliere di passare le vacanze nell’Agordino

Volete un buon motivo per scegliere di passare le vostre vacanze nell’Agordino? Ve ne voglio dare un sacco! Oltre ai miei consigli potete anche affidarvi ai personaggi famosi hanno passato le vacanze o hanno consigliato questo fantastico scorcio delle Dolomiti.

Tanto per fare un esempio Claudio Baglioni all’apice della sua notorietà scriveva una bellissima canzone “ad Agordo è così”, che si concludeva con questa frase:

“E mentre ritorniamo io mi volto ancora per veder quella manciata di stelle sull’Agner potrei dormire qui .. ad Agordo è cosi’ ad Agordo è cosi’..”.

La canzone è inserita nell’album “E tu” del 1974, e cita vari scorci ed abitudini della cittadina, provate a seguirne le orme! Qui di seguito una performance del Claudio Nazionale ad Agordo, altri video li trovate in rete

Una canzone può essere uno spunto per esplorare, ma dalle vostre vacanze nell’Agordino dovete aspettarvi molto di più!

Cosa c’è da vedere nell’Agordino

L’Agordino è il punto centrale di una zona interessantissima sotto diversi aspetti, da quello naturale, a quello geologico, storico, alpinistico e non solo.

Ovviamente il fulcro di tutto questo sono i Monti Pallidi, le nostre amate Dolomiti UNESCO, con tantissime cime visibili dal fondo valle facilmente raggiungibili.

a partire dalla zona meridionale troviamo infatti le Pale di San Martino, con le Pale di San Lucano, le Dolomiti Bellunesi (con l’omonimo parco) e le Vette Feltrine.

Nella zona più settentrionale troviamo invece cime importanti quali il fantastico ed imponente Pelmo, la Croda da Lago e la Marmolada.

A fare da corollario alla Regina delle Dolomiti troviamo infine splendide cime come l’Agner già citato, la Civetta e la Moiazza, tutte con panorami mozzafiato ed una varietà infinita di itinerari per tutti i gusti, dai più semplici ai più arditi.

Qui troviamo anche splendidi laghi come quello di Alleghe, foreste lussureggianti e gole scavate nella roccia come i Serrai di Sottoguda.

Non possiamo dimenticare i famosi passi dolomitici, croce e delizia di bikers e ciclisti. Nell’Agordino ce ne sono tantissimi: solo per citarne alcuni i famosi Fedaia e Pordoi, ambiti dai ciclisti (cliccate sul link per l’itinerario), il passo Valles, il San Pellegrino, Il Giau, per andare a Cortina, il Falzarego, il meno famoso passo Duran e altri.

Insomma c’è di che esplorare

Quando andare nelle in vacanza nell’Agordino

Le dolomiti Agordine sono una destinazione per tutto l’anno. Inutile dire che in inverno si scia quasi ovunque e che potrete trovare luoghi fantastici immersi in panorami mozzafiato.

A parte aprile e novembre che sono i mesi in genere più piovosi e anche un po’ di transizione fra stagione invernale ed estiva, in qualsiasi altro mese c’è sempre qualcosa da fare.

Durante la stagione estiva potete andare in bici, a passeggio o semplicemente rilassarvi godendo del panorama. Anche gli scalatori e gli alpinisti sicuramente troveranno pane per i loro denti, sia in parete che nelle numerose falesie. E ovviamente, come nella tradizione delle Dolomiti, non mancano le vie ferrate.

Se volete qualche consiglio sulle attività, continuate a leggere.

Escursioni per tutti durante le vacanze estive nell’Agordino

La scelta di questi itinerari da seguire durante le vacanze nell’Agordino è stata fatta sulla base della facilità di accesso al luogo e sulla fruibilità dei percorsi da parte di tutti. E’ possibile anche avventurarsi in escursioni più impegnative, fino ad arrivare a vere e proprie imprese siano esse podistiche, ciclistiche, alpinistiche o altre.

Ognuno deve fare i conti con la propria esperienza e con la propria condizione fisica per far sì che le escursioni siano un piacere ed un divertimento e non si trasformino invece in una sofferenza o, peggio, in un problema. La regola è fare le cose per gradi e, nell’incertezza, affidarsi ad una guida.

In questo articolo sono elencate località turistiche che sono facilmente raggiungibili da chiunque, anche con animali al seguito. A proposito di animali ricordatevi che a volte portare l’animale è più un atto di egoismo che di amore, a volte gli animali preferirebbero restare a casa piuttosto che essere sballottati per il nostro piacere. Lo dico da proprietario di cane.

La mia selezione rappresenta un esempio minimo di destinazioni interessanti per storia, cultura e natura del luogo. Ovviamente ce ne sono molti altri, a volte meno conosciuti, ma non meno interessanti.

Val la pena di affidarsi anche al caso e prendere una deviazione sconosciuta di tanto in tanto. Belle sorprese attendono i curiosi proprio dietro l’angolo.

Escursione alla vetta della Marmolada

La destinazione immancabile delle vacanze nell’Agordino è la regina delle Dolomiti: la Marmolada.

Complici anche gli impianti creati per lo sci invernale, raggiungere i 3343 metri della vetta della Marmolada non è un’impresa difficile.

Dalla località Malga Ciapela è possibile prendere la funivia che con un percorso spettacolare porta ai 3265 metri di Punta Rocca ed avere accesso alla più alta terrazza panoramica delle Dolomiti, non a caso patrimonio dell’UNESCO.

Di qui si gode di uno splendido panorama sulle Dolomiti oltre che, nelle giornate più calde, di una splendida frescura.

La Funivia della Marmolada è aperta quasi tutto l’anno e l’estate è forse il periodo meno affollato e più godibile. Alla stazione intermedia di Punta Serauta c’è un interessante Museo della Grande Guerra, il museo più alto d’Europa, dedicato alla Prima Guerra Mondiale, della quale la Marmolada fu una dei tristi spettatori. L’ingresso al museo è compreso nel costo del biglietto della Funivia della Marmolada.

In alternativa è possibile raggiungere la vetta con la ferrata di Punta Penia, che parte dal passo Fedaia, ma è un’escursione impegnativa da fare solo se esperti o accompagnati da una guida e dopo opportuni approfondimenti.

Marmolada - vista della funivia
Marmolada – vista della funivia

Visitare il museo dell’Uomo di Mondeval e le impronte dei dinosauri

Grazie a Vittorino Cazzetta, appassionato delle proprie terre è stato riportato alla luce un reperto archeologico unico: l’Om de Mondeval o Valmo. La salma appartiene al periodo Mesolitico (circa 6000 – 5500 a.C.) è stata scoperta nel 1987 nell’ altopiano di Mondeval de Sora che si trova a monte dell’abitato di Selva di Cadore a quota 2150 metri.

Il museo che ne ospita i resti è intitolato a Vittorino Cazzetta, prematuramente scomparso nel 1996 a soli 49 anni. Esso contiene reperti provenienti dalle vicine valli e oltre all’uomo di Mondeval ci sono impronte di dinosauri, scene di momenti di vita del mesolitico ed altre interessanti scoperte.

Una bella gita, un po’ sottovalutata e da valorizzare, interessante sia per i bambini che per gli adulti. Normalmente in estate il museo organizza mostre estemporanee e laboratori per i più piccoli, informatevi sulle attività in programma (https://www.museoselvadicadore.it ).

Vicino al museo si trova l’antico paesino di Somaselva. Qui è possibile ammirare numerosissime situazioni originali e rivalorizzate legate alla vita rurale del passato delle Dolomiti., una interessante divagazione.

Sulle tracce dell’uomo di Mondeval

E’ possibile anche visitare il luogo del ritrovamento dell’uomo di Mondeval e dare così un contesto alla visita, provando a rivivere un momento storico.

Si parte dal passo Giau (2240) per il sentiero Cai n.436 dell’altavia n.1 delle Dolomiti. Si percorre il sentiero fino al valico di Col Piombin (2240), quindi si scende nel vallone nord del Cernera e si risale verso la Forcella Giau (2360), dove a sud si apre la piana di Mondeval.

Da qui si scende verso forcella Ambrizzola raggiungendo così il masso dove è stata trovata la sepoltura dell’Uomo di Mondeval, a circa un’ora dalla partenza da Passo Giau. Il masso è visibilmente segnalato da un cartello

Sui sentieri della Grande Guerra

Durante la Grande Guerra (I guerra mondiale: 1914:1918) il Regno d’Italia per difendersi dalle aggressioni dell’impero Austro-Ungarico e dall’Impero Gemanico approntò nel nordest del paese tre linee difensive. La prima era la Linea Rossa che serviva per rallentare le invasioni e che si trovava a ridosso del confine nazionale. Una seconda Linea Azzurra che serviva come zona cuscinetto arretrata ed una Linea Gialla che sarebbe stata l’estrema linea di resistenza, una linea che non avrebbe dovuto essere mai superata. L’Agordino era parte di questa Linea Gialla, con un fronte imponente. La Linea Gialla si partiva da Cima Caldiera sui Sette Comuni ( in Provincia di Vicenza) e arrivava a Casera Razzo a Vigo di Cadore, attraversando Agordino, Zoldano e Ampezzano.

Fatta questa premessa per inquadrare i luoghi, possiamo dire che la guerra qui picchiò duramente e vale la pena di rendere un simbolico omaggio alla memoria dei caduti mentre siete in vacanza nell’Agordino.

Si possono trovare testimonianze un po’ ovunque, ma i posti più importanti valgono la gita, anche perché di solito fondono insieme storia e paesaggio.

Visitare i luoghi della Grande Guerra durante le vacanze in Agordino

La città dei ghiacci, una serie di tunnel scavati sotto il ghiacciaio della Marmolada dagli Austriaci sarebbe stata sicuramente una visita interessante, ma già nel 1922 era sparita inghiottita dal ghiacciaio, che forse voleva dimenticare le atrocità patite. Quanto ne rimane è in parte custodito nel Museo della Marmolada, accessibile dalla prima stazione della funivia.

Il Col di Lana

La maggior parte delle testimonianze si trova nel comune di Livinallongo del Col di Lana, così rinominato in onore dell’omonima montagna detta anche Col di Lana Montagna di Sangue.

Proprio sul Col di Lana si possono visitare con due itinerari escursionistici facili: il Teriol Ladin ed il Sentiero Storico del Col di Lana. Sul colle sorge anche la chiesetta eretta in onore dei Caduti e dei Dispersi della Prima Guerra Mondiale oltre che il monumento alle vittime. Entrambi i percorsi hanno subito notevoli danni a causa dei fenomeni atmosferici eccezionali del 2018. Informatevi prima di partire all’ufficio informazioni di Arabba.

Vacanze nell'gordino - panorama dal Passo Valparola-
Panorama dal Passo Valparola-

Le Gallerie del Lagazuoi

Imperdibile è la visita alle gallerie del Lagazuoi (ne parlo in questo articolo in quanto impegnativa per famigle con bambini piccoli) con un museo interattivo all’aperto, oggi un po’ in degrado e che varrebbe la pena ripristinare.

Museo della Grande Guerra al Forte Tre Sassi

Sul Passo Valparola, troviamo lo splendido Museo della Grande Guerra al Forte Tre Sassi e sempre  in questo luogo i camminamenti militari sul Sass de Stria e la Postazione Austro-Ungarica Edelweiss.

Sacrario Militare di pian dei Salesei

Un bel monumento è il Sacrario Militare di pian dei Salesei, ben visibile e spettacolare arrivando dall’alto. Il Sacrario si trova a Livinallongo del Col di Lana e ne parlo in questo articolo.

Altri itinerari

Ce ne sono altri, come il Sentiero Tematico della Montagna Dimenticata o la Tagliata di San Martino e la Batteria Listolade ingiustamente sconosciute ai più. Potete trovare qui le indicazioni da stampare per arrivare a queste ultime: https://www.montagnasospirolese.org/wp-content/uploads/2018/05/20180506-pdf.pdf (grazie a montagnasospirolese.org che ha pubblicato la guida sul proprio sito)

Castello di Andraz

Il Castello di Andraz è una fortezza medievale nella frazione Castello di Livinallongo del Col di Lana, visibile salendo i tornanti verso il passo Falzarego. Il maniero è stato testimone e protagonista di molti momenti storici di conflitto fra Venezia e il Tirolo a causa della sua posizione dominante e strategica per il controllo delle vie di accesso alla vallata. Si trovava infatti sul crocevia delle strade provenienti sia da sud (Caprile, Agordo e più lontano da Belluno) che da nord (da Valparola fino a Bressanone e dal passo Falzarego fino all’Ampezzano). Con tutta probabilità costituiva anche il confine dell’antico Patriarcato di Aquileia, in contrapposizione alle dominazioni Tirolesi.

Ovviamente oltre ai conflitti il castello era anche guardiano dei traffici commerciali fra le due contrapposte fazioni.

Tra la fine del 1800 e l’inizio del ‘900 il castello ha subito ingenti danni a causa della guerra e delle scelte dei proprietari, ma grazie ad un’oculata gestione degli investimenti internazionali oggi è diventato uno splendido museo

Lo spazio museale è accessibile al pubblico nella stagione estiva ed ospita anche eventi culturali, oltre ad uno splendido spazio all’aperto dove è possibile rilassarsi e godere della cultura e della storia del luogo.

Vacanze nell'gordino - il Castello di Andraz
il Castello di Andraz

Il lago di Alleghe

Il Lago di Alleghe è la perla della Val Cordevole ed è la caratteristica che rende unico il paese di Alleghe. Incastonato fra le cime del Civetta e più in là della Marmolada questo specchio d’acqua verde chiaro pennella con un tocco di colore il panorama della valle. Fare un giro del lago è quasi un obbligo per chi sceglie di passare le vacanze nell’Agordino

In estate sul lago di Alleghe è possibile navigare con barche a remi e pedalò, noleggiabili in loco. E’ anche possibile dedicarsi alla pesca, con limitazioni e permessi di legge, ma non è permesso fare il bagno, per motivi di sicurezza (e penso anche per la temperatura dell’acqua)

In alcuni inverni, quando il freddo è più intenso qualcuno cammina o pattina sul lago, ma ATTENZIONE anche questa attività è soggetta alle leggi comunali per motivi di sicurezza. Informatevi presso gli Uffici di informazione Turistica.

Se volete fare una splendida passeggiata potete costeggiare tutto il perimetro con una escursione tranquilla. Dopo l’eccezionale ondata di maltempo della tempesta Vaia nell’ottobre 2018 alcuni tratti della passeggiata sono in ristrutturazione, ma promettono di ritornare più belli di prima.

Chi ama scarpinate più lunghe può estendere il giro ed arrivare fino all’abitato di Caprile. L’itinerario è percorribile anche lungo la splendida ciclabile anch’essa in ristrutturazione dopo gli eventi eccezionali del 2018.

Il lago di Alleghe visto dal rifugio Tissi
Il lago di Alleghe visto dal rifugio Tissi (Guido Andolfato)

E tutto questo sotto gli occhi del gigante Civetta!!

Non resta che partire. se volete scoprire escursioni più impegnative leggete questo articolo selle escursioni adrenaliniche nelle Dolomiti Agordine, se invece amate andar in bicicletta potete provare a scalare i passi dolomitici del Fedaia e del Pordoi in bicicletta.

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Max Sergio Redazione

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Appassionato di fotografie, di storia e di culture orientali, viaggia per soddisfare la sua innata curiosità.Ama il caldo e stare all'aria aperta, scoprire luoghi nuovi, conoscere persone ed abitudini, osservare la Natura. Ha una sfida con se' stesso: assaggiare i cibi più strani in circolazione.

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