Visitare il Monte piana, snobbando le folle delle Tre cime di Lavaredo
Il Monte Piana, o Monte Piano ed il suo Museo a Cielo Aperto della Prima Guerra Mondiale sono una meta interessante per chi vuole abbandonare per un giorno l’affollamento delle mete più turistiche, a favore di un itinerario intimo e storico, ma non per questo meno spettacolare.
Il Monte Piana, grazie alla sua conformazione piatta, unita all’invidiabile posizione, offre anche un punto di vista unico sulle dolomiti. Dalla cima, infatti è possibile godere di un panorama a 360° su alcune delle montagne più maestose delle dolomiti. La vista spazia dalle montagne di Auronzo di Cadore a quelle di Cortina d’Ampezzo: le Tre Cime di Lavaredo, vicinissime, i Cadini di Misurina, il Sorapiss, il Cristallo e la Croda Rossa, senza dimenticare di volgere lo sguardo in basso verso il bellissimo Lago di Misurina.
Per saperne di più potete leggere il libro Maledetto Monte I combattimenti a monte Piana e nelle Dolomiti di Cortina nel 1915, di Enrico Varagnolo
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Indice dell'articolo (clic per aprire)
Dove si trova il Monte Piana
Il Monte Piana o Monte Piano – come veniva chiamato dagli austriaci – appartiene morfologicamente alle Dolomiti di Sesto e raggiunge un’altezza di 2.324 metri s.l.m.
Per essere precisi la denominazione Piano fa riferimento alla vetta settentrionale un tempo occupata dagli austriaci, mentre Piana è la vetta meridionale un tempo occupata dagli Italiani.
Proprio la cima segna il confine amministrativo tra il Veneto e la provincia autonoma di Bolzano, confine già in uso in epoca antica. La stessa linea di frontiera, già nel 1753 separava la Repubblica di Venezia dall’Impero austriaco.
Oggigiorno la montagna si trova quasi interamente nel comune di Auronzo di Cadore, in provincia di Belluno.
Storia del Monte Piana
Il Monte Piana, da sempre dedicato al Carducci, non è mai stato una meta turistica; spoglio e privo di corsi d’acqua non è mai stato interessante neppure per pastori e boscaioli. Improvvisamente, dopo il 24 maggio 1915 il Monte accende gli interessi di Italiani e austriaci. Qui si delinea un importante fronte di battaglia, che, in caso di vittoria, consentirebbe da un lato agli italiani di accedere alla Val Pusteria e quindi di aprire una breccia nelle linee nemiche, dall’altro agli Austriaci di avere via libera ed un accesso privilegiato al Cadore.
Durante tutta la durata della lunga battaglia, durata oltre due anni, i due eserciti si fronteggiano: gli italiani barricati nelle trincee e gli austriaci asserragliati sul Monte Rudo a battere il fronte con l’artiglieria.
Alla fine del lungo confronto restano sul campo più di 14.000 soldati, in uno dei teatri più cruenti della Grande Guerra, insieme al Col di Lana.
Il Museo e sua conservazione
Oggigiorno, durante la visita, è possibile solo immaginare le sofferenze degli eroici soldati, esposti al gelo invernale, in baracche di fortuna, trincee o gallerie e sotto il fuoco nemico. Ad aiutare la nostra immaginazione c’è il Museo a Cielo Aperto, dove è possibile ancora oggi visitare le numerose trincee, gallerie, postazioni militari ed altri reperti storici riportati alla luce e risistemati e ben conservati, grazie all’opera dei volontari del gruppo Amici delle Dolomiti, dell’Associazione Amici del Monte Piana e della Fondazione Monte Piana.
Cosa vedere sul Monte Piana
Appena arrivati dal sentiero o dalla strada il primo edificio che si trova sul cammino è il Rifugio Bosi, a 2.205 metri, punto di arrivo e di partenza delle navette. All’interno del Rifugio si può visitare il piccolo museo privato che espone reperti, fotografie e documenti della Grande Guerra, con un piccolo bookstore.
Accanto al rifugio Bosi si trova la Cappella degli Eroi, dedicata ai soldati caduti. All’interno della Cappella ho trovato la splendida poesia del Monte Piana, che potrete leggere in fondo all’articolo.
Leggi anche Vacanze nell’Agordino: cosa fare e quando andare
Quanto dura l’escursione e dove conduce
Dalla Cappella parte l’escursione pedonale che conduce alle trincee e ai siti storici del Museo all’aperto della Prima Guerra Mondiale. La cima Sud, dove si trova la Capanna Carducci (che è privata e quindi chiusa al pubblico), si raggiunge in una ventina di minuti, percorrendo circa un chilometro con un centinaio di metri di dislivello.
La gita per chi va di fretta può essere conclusa in un paio d’ore, ma per chi, come me, è curioso ed appassionato di storia, può durare un giorno intero. In genere in un arco di tempo di 3 o 4 ore si visitano tutti i luoghi importanti e panoramici del Monte Piana, con alcuni tratti mediamente esposti e provvisti di funi di sicurezza. Il percorso esterno sulle cenge è molto panoramico, ma consigliato ad escursionisti esperti, gli altri sentieri sono in linea di massima semplici e pianeggianti, adatti quasi a tutti.
Durante la facile e piacevole escursione sulla cima del Monte Piana si ammira uno dei panorami più spettacolari delle Dolomiti
Piramide Carducci
Sul sentiero, fra le trincee si incontra una piccola piramide di roccia, una stele che gli alpini hanno voluto dedicare al ricordo del poeta Giosuè Carducci.
Il Poeta, nel 1892, durante un suo soggiorno in Cadore visitò il Monte Piana e scrisse la sua Ode al Cadore, nella quale esprime la sua ammirazione per i luoghi e per le gesta del patriota Pier Fortunato Calvi, eroe difensore del Cadore nel 1848.
Sul monumento al Carducci sta scritto: ”Al Poeta del vaticinio – A tutti i gloriosi Caduti – Nel rintuzzare la burbanza nemica – Gli Alpini del Battaglione Val Piave – In nome della Patria.”
Monte Piana e la serie TV Un Passo dal Cielo
Il Monte Piana lo ritroviamo anche nelle serie televisive. Nella quarta e nella quinta stagione della serie “Un Passo dal Cielo”, alcune scene con Emma (Pilar Fogliati) sono girate proprio qui.
Ad esempio, quando Emma e il comandante della forestale Francesco, galoppando sui cavalli, incontrano e osservano un branco di piccoli lupi, la location è proprio questa.
Come arrivare al Monte Piana, itinerari, tempo e distanze chilometriche
I comuni più vicini al Monte Piana sono Cortina d’Ampezzo, Auronzo di Cadore (centro) e Dobbiaco ed in genere i visitatori arrivano al Monte Piana visitando anche le altre mete famose delle Dolomiti.
Ma vediamo, per chi vuole affrontare il viaggio, come arrivare al Monte Piana.
Arrivare al Monte Piana in auto da Venezia
Seguendo l’autostrada A27 in direzione Belluno utilizzare l’uscita Pian di Vedoia e imboccare la Strada Statale 51. Oltrepassare Longarone e Ponte Cadore, seguire le indicazioni per Auronzo-Comelico. Seguire sempre per Auronzo fino ad arrivare allo svincolo per Comelico che va oltrepassato per arrivare fino alla vista delle Tre Cime di Lavaredo. Calcolare circa due eore e mezza per circa 170 km.
Arrivare al Monte Piana dal Brennero
Percorrendo l’autostrada A22 Modena-Brennero, utilizzare l’uscita di Bressanone e seguire la strada della Val Pusteria in direzione Dobbiaco. Superato Dobbiaco, svoltare a destra sulla SS 51 di Alemagna. Giunti a Carbonin – svincolo per Cortina d’Ampezzo, seguire in direzione Misurina e proseguire fino ad Auronzo. Calcolare 2 ore circa da Bolzano per 120 km.
Arrivare al Monte Piana da Udine o dalla Slovenia
Dalla A23 Palmanova – Tarvisio uscire a Tolmezzo e seguire la SS 52 Carnica. A Villa Santina seguire la SR 355 in direzione Ampezzo e poi Forni di Sopra, Lozzo di Cadore e Auronzo. In alternativa a Villa Santina si può seguire per Sappada e poi Santo Stefano di Cadore. Calcolare 2 ore e mezza da Udine, con circa 150 Km.
Arrivare al Monte Piana da Cortina:
Da Cortina seguire le indicazioni Auronzo – Misurina. Raggiungere il Passo Tre Croci e dopo la foto di rito, proseguire per qualche chilometro fino ad una svolta a sinistra in direzione di Misurina. Calcolare meno di mezz’ora per 15 chilometri.
Arrivare in treno
La stazione ferroviaria più vicina è quella di Calalzo-Pieve di Cadore-Cortina, a 15 km da Auronzo e a 35 km da Cortina. I treni arrivano principalmente da Venezia e Udine
Dalla stazione di Calalzo gli autobus della Dolomitibus effettuano i collegamenti fra Auronzo e Cortina, mentre Auronzo e Misurina sono collegate dal servizio pubblico solo durante la stagione estiva e nel periodo di Natale.
Arrivare in autobus
Le autolinee a turistiche collegano tutto l’anno Cortina d’Ampezzo a Treviso, all’aeroporto di Venezia ed alla stazione ferroviaria di Mestre. In alta stagione, sia in estate che in inverno, ci sono collegamenti con tutte le località famose delle Dolomiti e con le maggiori città del nord Italia
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Servizio Navetta da Misurina al Monte Piana
Il servizio navetta Misurina – Monte Piana parte da Misurina presso Ristorante Bar Genzianella, in Via Monte Piana 31 ad Auronzo di Cadore ed arriva al Rifugio A. Bosi, 2.205 metri.
Dal 1 giugno al 31 ottobre opera tutti i giorni dalle 9.00 alle 17.00. Non serve prenotare, perché ci sono partenze ogni 20 minuti circa, chi prima arriva.. informazioni sul sito .
Sentieri di accesso al Monte Piana
Le vie per raggiungere la cima del Monte sono tante e percorrono sentieri di diversa difficoltà.
Prima di percorrere i sentieri verificatene le condizioni e attrezzatevi adeguatamente. A parte il primo percorso, relativamente facile, ma pur sempre in alta montagna, gli altri sentieri vanno affrontati con attenzione ed adeguata preparazione, oltre ad un adeguato equipaggiamento.
Dalla strada Misurina – Tre Cime di Lavaredo
Tempi: con navetta circa 20 minuti, a piedi ore circa un’ora e mezza senza correre, dislivello 450 metri, escursionistico.
Il sentiero si sviluppa su una comoda strada parzialmente asfaltata, danneggiata in alcuni punti. La strada è aperta al traffico solo pedonale, sono vietate anche le biciclette e l’itinerario conduce direttamente al rifugio Angelo Bosi. Una parte della strada è in comune con la navetta.
Il sentiero dei pionieri (pionerweg)
Tempi: da Landro circa 3 ore, dislivello circa 900 metri, per escursionisti esperti.
Il sentiero dei pionieri parte dal lago di Landro, scendendo da Misurina verso Dobbiaco. Questo sentiero è forse il più bello e panoramico che porta a 2324 metri passando per il monte Piano a 2306 metri. La ferrata sulla parte alta è stata ideata e costruita nel 1916 per poi essere risistemata nel 1980. La ferrata è solo un’opzione che può essere facilmente evitata con un sentiero alternativo e ben segnato.
Vedi questa pagina per una traccia e tutte le informazioni
Il sentiero dei turisti (touristensteig)
Tempi: da Landro dislivello circa 900 metri, per escursionisti esperti.
Si chiama sentiero dei Turisti ma affrontatelo con il dovuto rispetto. Si parte dal lago di Landro, come per il precedente itinerario, che può essere utilizzato per un percorso ad anello. Il sentiero dei Turisti, è più semplice, ma comunque lungo e in alcuni tratti potrebbe essere in cattive condizioni. Se non siete espertim, nei tratti attrezzati è consigliabile l’uso del set da ferrata
Vedi questa pagina per una traccia e tutte le informazioni
Considerazioni finali
Questo museo a cielo aperto è un’occasione per rivivere un pezzo della nostra storia, visitatelo con rispetto e ricordate che sono i volontari a tenerlo pulito ed in ordine, quindi portate a valle i rifiuti e fate attenzione a non danneggiare le postazioni per una fotografia in più.
Poesia del Monte Piana
Questa poesia si trova all’interno della Cappella Degli Eroi.
Faq Monte Piana
Quanto costa visitare il Museo a Cielo Aperto del Monte Piana?
La visita al museo è gratuita
Dove si trova il Monte Piana?
Il Monte Piana si trova in Veneto, nel comune di Auronzo di Cadore
Chi vinse la battaglia sul Monte Piana?
I due anni di guerra sul Monte Piana non ebbero un vincitore, ma tanti sconfitti: le vittime del conflitto. I due eserciti per due lunghi anni combatterono su un fazzoletto di terra, senza mai riuscire a sopraffare le forze nemiche.
Quanto durò la battaglia sul Monte Piana
La battagli sul Monte Piana durò circa 2 anni dal maggio 1915 all’ottobre 1917.
Quanti soldati morirono sul Monte Piana?
Sul Monte Piana persero la vita più di 14.000 soldati in due anni di battaglie.
Video di presentazione della Regione Veneto
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