Una semplice panoramica sulle diverse correnti del Buddismo (in preparazione ad un viaggio)
Perché parlo di correnti del Buddismo? Per chi lo guarda dall’esterno, il Buddismo potrebbe sembrare uguale in tutto il mondo, ma in realtà coesistono molte scuole di pensiero.
In Asia ce ne sono diverse ed in Asia orientale le più diffuse sono le scuole Theravada, Mahayana e Vajrayana. Quando si prepara un viaggio nel sudest asiatico, comprendere queste differenze può essere utile per apprezzare e comprendere meglio le persone e le opere artistiche dei vari paesi.
Non pretendo di fare un trattato, ma l’articolo sulle correnti del Buddismo è inteso a scopo puramente informativo per i viaggiatori. Le informazioni riportate sono generali e vanno approfondite, se l’intento è quello religioso.
Le suddivisioni sono proposte in questo articolo, lungi dall’essere esaustive, forniscono solo un primo approccio, nell’ottica di informazione e non di un approfondimento religioso, non è questa la sede.
Indice
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Varie versioni della stessa storia del Buddha
Ciascuna delle scuole del Buddismo, pur attenendosi ad una dottrina di fondo, basano i loro insegnamenti su documenti che hanno origine in luoghi e periodi storici differenti. Le diverse versioni delle scritture riguardanti la vita del Buddha ed i suoi insegnamenti non devono essere considerate in termini storici e, anche se differenti in alcuni punti, non possono essere considerate contraddittorie. Ogni presentazione è stata scritta in un contesto diverso che mira a fornire insegnamenti specifici, più che avere lo scopo di narrare una verità storica dimostrabile. In questo senso vanno interpretati i vari canoni e questo è anche il motivo dell’esistenza di diverse correnti, che fanno riferimento a testi e tradizioni differenti.

Buddismo Theravada
Il Buddismo Theravada – che tradotto in senso letterale significa scuola degli anziani – rappresenta una delle interpretazioni più antiche della dottrina buddista.
È l’evoluzione della scuola di buddismo Hinayana (un termine coniato dai buddisti Mahayana in senso dispregiativo ed oggi poco usato) ed è considerata la più antica e più ortodossa forma di buddismo.
È la scuola sopravvissuta più o meno intatta dal periodo dei 500 Anziani che seguirono la tradizione della prima Sangha o Comunità Monastica Buddista. Il Buddismo Theravada non ha una struttura gerarchica così come intesa nelle altre religioni, anche se, nella Sangha, l’anzianità viene tenuta in considerazione e rispettata.
L’obiettivo di ogni persona nel Buddismo Theravada è quello di divenire un Arhat o Arahant, ovvero di ottenere l’illuminazione sulla vera natura dell’esistenza e con questo raggiungere il Nirvana e non rinascere. Questa scuola sostiene che ogni persona che persegue questo fine passare attraverso tre stadi prima di rinascere in paradiso come Arhat, rendendo di fatto la salvezza un obiettivo strettamente personale.
Un sentiero comune, ma percorso singolarmente
Ognuno percorre un unico sentiero della salvezza singolarmente ed i progressi dipendono esclusivamente dall’individuo. Questa visione porta in sé un insegnamento morale: la vita non è una serie di fatalità, ma dipende in gran parte dalle proprie azioni.
In questa forma di buddismo anche la pratica quotidiana diventa individuale, e ad eccezione delle giornate Sacre e delle festività Buddiste, ognuno visita i templi quando ne sente la necessità.
La scuola prende come testo di riferimento il Canone Pali, un insieme di regole scritte in lingua Pali, che è la lingua con la quale si ritiene si sia espresso il Buddha durante i suoi insegnamenti.

Il Canone Pali
Il canone Pali fu compilato durante il terzo concilio tenutosi durante il regno di Ashoka (circa due secoli dopo la morte del Buddha), sovrano indiano del III secolo a.C. che contribuì in modo decisivo alla diffusione del Buddismo in India. Quello che è giunto ai giorni nostri pare che sia stato oggetto di aggiunte o rimaneggiamenti parziali in epoche successive e gli storici ritengono che non sia del tutto coerente con gli insegnamenti del Buddha storico.
La diffusione capillare della scuola Theravada nello Sri Lanka e nel Sud-est asiatico si deve principalmente al sovrano singalese Parakkamabahu I che, nel 1164, costrinse tutti i monaci buddisti a uniformare le dottrine a quelle insegnate dal monastero di Anuradhapura, su suggerimento del monaco Theravada Mahākassapa, che divenne successivamente capo dell’ordine monastico.
Questa corrente del buddismo è la religione ufficiale dello Sri Lanka, della Birmania, della Thailandia, del Laos e della Cambogia.
Buddismo Mahayana
Il Buddismo Mahayana o del Grande Veicolo (Maha = grande e Yana = veicolo), fu quella che si diffuse in India nel corso del primo secolo a.C.
Gli insegnamenti di questa scuola possono essere trasmessi in forme diverse e adattati ad ogni tipo di persona, quale che sia la sua cultura e la sua sensibilità.
Mentre il Buddismo Theravada rappresenta il Buddha storico come una figura terrena, venuto sulla terra per diffondere un insegnamento di verità il Buddismo Mahayana fa assurgere il Buddha alla manifestazione terrestre di un Buddha celestiale.

Leggi anche: Viaggio in Vietnam: cosa fare prima di partire e cosa mettere in valigia
I Bodhisattva
Questa corrente del Buddismo propone la figura del Bodhisattva come una chiave per la salvezza universale.
I Bodhisattva sono considerati manifestazioni del Buddha eterno, e sono oggetto di culto specialmente nell’est dell’Asia. Il più popolare di questi Bodhisattva fu Avalokiteshvara, il Buddha della Compassione, manifestazione di Amithaba che sorveglia il mondo dalla partenza del Buddha originale fino alla comparsa di Maitreya, il Buddha futuro e creatore dei quattro mondi. In Cina e in Giappone a volte è rappresentato in forma femminile, mentre nel buddismo tibetano si ritiene che si rincarni in ciascun Dalai Lama per poter preservare gli insegnamenti del Buddha.
Nel Buddismo Mahayana il Bodhisattva rinuncia nell’immediato ad ottenere il Nirvana per poter aiutare gli altri nell’illuminazione, in contrapposizione all’Arath Theravada che consegue l’illuminazione per se stesso.
Il cammino dell’illuminazione è ispirato dalla Grande Compassione che collega in maniera indissolubile l’illuminazione individuale a quella degli altri. L’obiettivo del Bodhisattva è quella di arrivare ad essere simile al Buddha originale ed aiutare tutti gli esseri.
Chiunque può essere Bodhisattva
Secondo la corrente Mahayana, chiunque può essere Bodhisattva, perché l’Illuminazione può essere raggiunta da qualsiasi essere senziente, un concetto che dà la possibilità di accedere all’illuminazione sia ai monaci che ai laici e rendendola più a misura d’uomo.
I Sacri Testi sono raccolti oggigiorno nel Canone cinese e nel Canone tibetano, in base alle lingue con cui sono riportati. Esistono anche altre opere integrali in altre lingue originali come il sanscrito e diversi frammenti in altre lingue rinvenuti in varie parti d’Asia.
Secondo la tradizione Mahayana molti di questi Sutra furono predicati dallo stesso Buddha Sakyamuni, anche se le tradizioni mahayana stesse contraddicono queste affermazioni. La tradizione vuole, infatti, che questi Sutra fossero stati trasmessi dal Buddha solo a dei bodhisattva che li nascosero per centinaia di anni, facendoli riaffiorare solo nei primi secoli della nostra Era.
I Testi Sacri di maggiore rilevanza sono il Sutra del Loto, Il Sutra della Ghirlanda fiorita, il Sutra del Diamante, il Sutra del Cuore ed i vari Sutra della perfezione e della Conoscenza in varie declinazioni.

Buddismo Vajrayana
La terza grande corrente del Buddismo è la scuola Vajrayana, il veicolo del Diamante o Buddismo Tantrico, che si sviluppò in India nel corso VI-VII secolo d.C.
Questa scuola consiste in un sincretismo tra alcune dottrine induiste ispirate al tantrismo e fondate anche su pratiche sciamaniche, con il Buddismo Mahayana.
Nonostante i testi sacri della scuola Vajrayana, secondo gli storici, si siano sviluppati a partire dal VI secolo, è possibile che si basino su tradizioni orali precedenti e per questo motivo i Buddisti di questa scuola ritengono questi insegnamenti assolutamente ortodossi.
Differentemente dalla scuola Mahayana, nella quale l’illuminazione può essere raggiunta esclusivamente grazie ad una vita condotta con rettitudine e con azioni, la dottrina Vajrayana utilizza anche tecniche di purificazione a livello fisico ed energetico, che consentono di raggiungere l’illuminazione in questa stessa vita
I Mantra
Una delle tecniche tantriche più utilizzate è il Mantra: recitare frasi ripetute in modo sistematico e ritmato è un metodo utilizzato nella pratica buddista per infondere calma e generare uno stato mentale ed emotivo positivo. Si recitano i Mantra perché la mente sia più compassionevole, più aperta alla comprensione si acquisisca una maggiore lucidità.

I Mandala
Un’altra tecnica tantrica è quella della costruzione dei Mandala. I Mandala sono dei simboli spirituali, misconosciuti in Occidente e visti semplicemente come disegni realizzati con figure geometriche. Da un punto di vista spirituale non si tratta soltanto di una semplice forma d’arte, i Mandala aiutano l’individuo nella gestione dello stress, calmano la mente, incrementano la consapevolezza e migliorano la concentrazione, il tutto per raggiungere più velocemente l’illuminazione
Il Buddismo Vajrayana è particolarmente diffuso in Tibet e Giappone.
Fonti e approfondimenti sulle correnti del Buddismo
- Tipi di buddismo – La mente meravigliosa
- Che differenza c’è tra Hynayana, Mahayana e Vayrayana Liber Rebil
- The Eight Auspicious Symbols of Buddhism. Explore Tibet
- Mandala – Wikipedia
- Tibetan Buddhist Encyclopedia https://www.tibetanbuddhistencyclopedia.com
- Buddhist offering https://en.wikipedia.org/wiki/Offering_(Buddhism)
Per saperne di più sull’Indocina
Paesaggi, città, persone e spiritualità: l’Indocina, ovvero Vietnam, Cambogia e Laos sono tutto questo. Coadiuvati da una popolazione sorridente e cordiale. Non troverete solo fotografie, ma appunti di viaggio e qualche riflessione.
Prima di tutto il bagaglio: date un’occhiata a cosa mettere in valigia: la lista da stampare per il viaggio perfetto. Potete anche stamparla e compilarla offline! E non dimenticate un buon libro, scegliendo fra quelli consigliati nel mio articolo Otto libri per un viaggio in Vietnam, Laos e Cambogia.
Vietnam e Cambogia sono due paesi dell’Indocina che offrono un affascinante mix di cultura, storia e avventura. Dagli antichi templi di Angkor alle animate strade di Saigon (Ho Chi Minh City), Hanoi, alla Città Imperiale di Hue in Vietnam, al Delta del Mekong fino a Phnom Penh, questi due paesi offrono qualcosa per tutti.
Anche la Thailandia è una meta dalle mille sorprese: scoprite Bangkok con un itinerario di uno, due o più giorni.
Immergetevi nelle ricche culture di questi due incredibili paesi mentre scoprite le loro storie affascinanti, le città vibranti, i paesaggi mozzafiato e il cibo delizioso.
Scoprite la cultura tradizionale vietnamita esplorando antiche pagode o visitando vivaci mercati, senza dimenticare la guerra in Vietnam che potete conoscere meglio visitando il War Remnants Museum Ho Chi Minh City Saigon ed i Tunnel di Cu Chi. Esplorate poi la Cambogia! Dopo la capitale Phnom Penh dirigetevi verso Siem Reap e Angkor, uno dei siti archeologici più impressionanti del mondo, dove potrete ammirare la splendida Angkor Wat o il Tempio Bayon ad Angkor Thom. Qui potete esplorare antiche rovine risalenti a secoli fa e farvi rapire dalla Apsara, le mitiche danzatrici. Se invece preferite le spiagge cercate mille modi per rilassarvi sulle splendide spiagge di Sihanoukville.
Viaggiare qui è facile: tuktuk, motorini, voli convenienti e regolari servizi di autobus vi portano ovunque. Senza dimenticare l’originale viaggio in barca veloce per passare la frontiera sul Mekong
Ciao, ci vediamo in Indocina!
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