Il Kirtimukha è una figura mitologica usata molto spesso nell’architettura dei templi Khmer, Indiani, Nepalesi e Cinesi ed in genere è raffigurata nella parte superiore di porte, finestre ed archi. La figura dall’aspetto aggressivo e raccapricciante è spesso confusa con la figura del leone che ha la funzione di proteggere l’ingresso, ma il Kirtimukha viene raffigurato nell’atto della deglutizione, poiché è la figura di colui che tutto consuma.
Kirtimukha è riconoscibile perché sempre raffigurato mentre sta ingoiando qualcosa, a significare la necessità di abbandonare la vanità prima di entrare nel tempio
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La leggenda di Kirtimukha
Kirtimukha, il cui nome ha il significato di Volto della Gloria (la parola mukha in sanscrito si riferisce al volto mentre kirti significa fama o gloria) trae le sue origini dall’Induismo e spesso viene associato alla figura di Kala, il destino o il dio della morte nella sua fase distruttrice (in alternativa a Yama). Il termine Kala, infatti, in sanscrito significa Tempo ed indica anche il colore nero.
Una leggenda indiana racconta che Jalandhara fosse un demone molto potente e che per nutrire il suo sconfinato ego avesse sfidato tutti gli Dei fino ad arrivare in ultimo sfidare il Supremo Shiva. Un giorno, infatti, preso dalla smania di essere il più grande, decise di inviare il suo messaggero Rahu a chiedere a Shiva che gli cedesse la sua sposa Parvati, per rispetto al grande potere acquisito.
Shiva si arrabbiò molto e per punire l’insolenza di Jalandhara mandò un lampo dal cielo che fece apparire un demone raccapricciante, grande e vorace, perché si divorasse il messaggero. Rahu allora invocò pietà, dicendo che lui era solo un messaggero e Shiva, notoriamente generoso, non poté negargliela. Ma rimaneva pur sempre il demone insaziabile che egli stesso aveva creato, che era molto affamato e minacciava di divorarsi il mondo.
Kirtimukha divora se’ stesso
Shiva allora, per placare la grande fame del mostro che aveva creato, gli ordinò di divorare sé stesso, cosa che lui fece fino a quando riuscì, salvando in questo modo solo lo spaventoso volto.
Shiva volle allora che fosse per sempre conosciuto come Volto della Gloria e che rimanesse sempre davanti ad ogni porta. Chiunque trascurasse di adorare Kirtimukha prima di entrare non avrebbe mai ottenuto i favori di Shiva, che era in qualche modo la rappresentazione di Shiva stesso
Passaggio dall’induismo al Buddismo
Nel tempo il simbolo fu trasmesso anche ai luoghi di fede Buddista e come rappresentazione di una divinità protettrice che distrugge i demoni e difende dalle forze tiranniche del mondo. Ammonisce chi entra a liberarsi dall’ego, l’elemento più distruttivo del tratto umano che non permette di crescere nella conoscenza ne’ aiuta a mantenere il prestigio e la prosperità.
Alcuni Kirtimukha in Cambogia hanno però mani e braccia, a volte monili e portano ghirlande. La presenza di braccia è gambe è incongruente con la rappresentazione classica e riporta al leone o ad un’altra figura leggendaria, quella di Rahu, il demone associato alla figura di Vishnu, e protagonista della stessa leggenda di Kirtimukha.
Fonti
Kirtimukha: https://en.wikipedia.org/wiki/Kirtimukha
Driftaway: https://drifteradwait.com/kirtimukha/
Hinduwisdom: http://www.hinduwisdom.info/Symbolism_in_Hinduism.htm
The face of glory: http://kirtimukha.com/devilsMask.htm
Per saperne di più sull’Indocina
Paesaggi, città, persone e spiritualità: l’Indocina, ovvero Vietnam, Cambogia e Laos sono tutto questo. Coadiuvati da una popolazione sorridente e cordiale. Non troverete solo fotografie, ma appunti di viaggio e qualche riflessione.
Prima di tutto il bagaglio: date un’occhiata a cosa mettere in valigia: la lista da stampare per il viaggio perfetto. Potete anche stamparla e compilarla offline! E non dimenticate un buon libro, scegliendo fra quelli consigliati nel mio articolo Otto libri per un viaggio in Vietnam, Laos e Cambogia.
Vietnam e Cambogia sono due paesi dell’Indocina che offrono un affascinante mix di cultura, storia e avventura. Dagli antichi templi di Angkor alle animate strade di Saigon (Ho Chi Minh City), Hanoi, alla Città Imperiale di Hue in Vietnam, al Delta del Mekong fino a Phnom Penh, questi due paesi offrono qualcosa per tutti.
Anche la Thailandia è una meta dalle mille sorprese: scoprite Bangkok con un itinerario di uno, due o più giorni.
Immergetevi nelle ricche culture di questi due incredibili paesi mentre scoprite le loro storie affascinanti, le città vibranti, i paesaggi mozzafiato e il cibo delizioso.
Scoprite la cultura tradizionale vietnamita esplorando antiche pagode o visitando vivaci mercati, senza dimenticare la guerra in Vietnam che potete conoscere meglio visitando il War Remnants Museum Ho Chi Minh City Saigon ed i Tunnel di Cu Chi. Esplorate poi la Cambogia! Dopo la capitale Phnom Penh dirigetevi verso Siem Reap e Angkor, uno dei siti archeologici più impressionanti del mondo, dove potrete ammirare la splendida Angkor Wat o il Tempio Bayon ad Angkor Thom. Qui potete esplorare antiche rovine risalenti a secoli fa e farvi rapire dalla Apsara, le mitiche danzatrici. Se invece preferite le spiagge cercate mille modi per rilassarvi sulle splendide spiagge di Sihanoukville.
Viaggiare qui è facile: tuktuk, motorini, voli convenienti e regolari servizi di autobus vi portano ovunque. Senza dimenticare l’originale viaggio in barca veloce per passare la frontiera sul Mekong
Ciao, ci vediamo in Indocina!
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