Cosa fare e cosa vedere a Phnom Penh, la Capitale della Cambogia
Phnom Penh, agli occhi di un turista è oggi una città interessante e tranquilla, come altre capitali del sud est asiatico. Ma Phnom Penh, come tutta la Cambogia, ha sofferto terribilmente sotto la brutale dittatura di Pol Pot e dei Khmer Rossi, dopo essere stata per anni la Parigi d’Oriente.
Nessun viaggio nella capitale può cominciare senza comprendere quanto l’effetto delle atrocità abbia condizionato le vite di tutti, con ferite ancora in parte non rimarginate.
Ma al di là della storia recente, visibile nei musei e occasionalmente percepibile nei discorsi delle persone, prima di visitare la città è utile anche fare un passo indietro e ripercorrere le sue origini.
Per non restare senza connessione comprate una E-Sim solo dati per Cambogia, Vietnam e altri sei stati* della zona. Si mantiene il proprio numero e si naviga liberamente (verificate quali Smartphone supportano la E-Sim).
Indice
ATTENZIONE: le indicazioni presenti negli articoli sono fornite gratuitamente a scopo divulgativo e potrebbero essere non aggiornate o incomplete. Prima di acquistare, di prenotare o di partire, consultate sempre i siti ufficiali. Alcuni link in questo articolo sono link di affiliazione (anche i link ad Amazon*). Gli articoli aggiornati o pubblicati a partire da febbraio 2024 riportano un asterisco* accanto ai link di affiliazione.
Guida e libri per la Cambogia
Pianifica subito la visita: acquista la nuova versione della guida* della Cambogia della Lonely Planet. La guida del National Geographic* sulla Cambogia, invece, è meno dettagliata, ma è indicata per chi, come me, ama vedere qualche foto in più (in realtà l’ottimo sarebbe averle entrambe).
Leggi anche Otto libri per un viaggio in Vietnam, Laos e Cambogia
Phnom Penh e la leggenda di Daun Penh
Secondo la leggenda, più o meno seicento anni fa, in un villaggio sul Mekong, viveva un’anziana e ricca vedova di nome Daun Penh. Durante una delle frequenti inondazioni causate dal fiume, un giorno la signora notò che vicino alla riva vicino a casa si era incastrato un tronco d’albero proveniente dalle montagne. Avvicinatasi scoprì con grande stupore che all’interno del tronco cavo c’erano cinque statue del Buddha, quattro di bronzo e una di pietra. In alcune altre testimonianze, scritte ed orali, si dice che le statue fossero quattro del Buddha ed una di Vishnu, mentre altre storie narrano di quattro statue solamente, ma la storia non è molto differente.
Daun penh costruisce una nuova casa per il Buddha
Daun Penh pensò che tutto questo fosse un segno e che in realtà il Buddha fosse in cerca di una nuova dimora. Fu così che fece costruire il tempio di Wat Phnom, dove furono posizionate le statue del Buddha e che segnò il luogo di origine della capitale.
Il luogo diventò popolare e cominciò da subito ad essere meta di pellegrinaggi, tanto che, intorno all’anno 1430, dopo l’ennesima incursione dell’esercito del Siam, il re Ponhea Yeat ordinò che la capitale fosse trasferita da Angkor Thom ad un’area più sicura, vicino a Wat Phnom.
Oggi la bella statua di Daun Penh si affaccia ancora sulla collina su cui sorgeva il suo tempio.
Pagoda Wat Phnom ⭐️
Proprio per questo la visita della città non può che cominciare da Wat Phnom (Wat=Tempio e Phnom=Montagna)
Wat Phnom è un luogo è vivace e a tratti caotico con la classica ridda di mendicanti, ragazzi di strada, e donne che vendono bevande.
Il santuario del tempio o vihara fu ricostruito diverse volte nel corso del tempo, nel 1434, nel 1806, nel 1894 e nel 1926. A ovest del Vihara si erge un gigantesco Stupa in cui sono custodite le ceneri del re Ponhea Yat (che regnò dal 1405 al 63 – date non certe), mentre la statua che raffigura Madame Daun Penh sorridente si trova in un padiglione tra il vihara e lo Stupa.
Wat Phnom e le nuove influenze
Nel tempio Wat Phnom si possono ammirare oggi le statue di molte divinità, fra le quali spiccano tantissime statue di influenza più cinese che cambogiana. In una testimonianza riportata dal giornale online Phnom Penh Post del dicembre 2017, l’anziano custode del tempio attribuisce queste presenze al fatto che gli Khmer Rossi nel 1975 raccolsero le statue dai templi cinesi e cambogiani della città e le portarono in questo tempio anziché distruggerle.
Nel 1982, tre anni dopo il crollo del regime, i cinesi tornarono per riprendersi le statue e riportarle nei templi intorno alla città, ma due rimasero indietro: le statue di Xuanzang, il monaco sacro del famoso romanzo cinese Viaggio in Occidente e Tudigong, il dio cinese della terra. Le statue attirarono in seguito molti cinesi che si recavano in preghiera e che a loro volta cominciarono a popolare il tempio con altre statue riferite al loro credo.
Il famoso storico e antropologo, Michel Tranet, autore di oltre 20 libri su Angkor, testimonia che quando visitò il santuario prima dei Khmer Rossi, non c’era che una statua all’interno di una piccola struttura. I cambiamenti derivano dall’influenza economica della comunità cambogiano-cinese e della classe mercantile, ovvero, come disse Tranet: In Cambogia, quando sei ricco, hai influenza, anche nel plasmare le credenze.
Vi consigliamo di programmare la visita sia al mattino che alla sera, quando la pagoda viene illuminata ed acquista un’atmosfera mistica particolare.
Informazioni Utili
Indirizzo: Daun Penh District, Phnom Penh, Cambogi
Il sito è aperto dalle 7:00 alle 18:00
Biglietto: 1 dollaro.
Mercato Vecchio di Phnom Penh
Anche se al di fuori delle rotte turistiche classiche il mercato vecchio di Phnom Penh (Phsar Chas) è uno dei mercati più caratteristici della città. Nel mercato, oltre agli oggetti ed al cibo di uso comune si trovano oggetti d’antiquariato, souvenir, seta e un’ampia varietà di artigianato cambogiano. Per chi vuole sperimentare, l’Old Market (Phsar Chas) è un luogo interessante anche per provare la cucina locale: ci sono tantissime piccole bancarelle che propongono piatti locali, al costo ovviamente di una pulizia non impeccabile. Anche se il Mercato Vecchio chiude ufficialmente dopo il tramonto, molte bancarelle di souvenir nella sezione sud del mercato sono aperte fino alle 20.
Informazioni utili
Indirizzo: Oknha Plong, Phnom Penh
Il sito è aperto dal mattino presto fino al tramonto.
Mercato Centrale
Il Mercato Centrale o Phsar Thom Thmey in lingua Khmer è un edificio stile art déco che si staglia in mezzo a Phnom Penh, anche se la forma dell’edificio è visibile bene solo dall’alto. L’edificio fu completato nel 1937 ed ha una cupola centrale 26 metri, con quattro gallerie a forma di croce che si diramano dal centro e ospitano le numerose e variopinte bancarelle del vivace mercato.
Quando fu aperto per la prima volta nel 1937, si diceva che fosse il mercato più grande dell’Asia, un dato di fatto è che ha resistito alle varie vicende nazionali ed è oggi più affollato che mai.
Per chi, come me, ama i mercati, vale la pena spendere un paio d’ore girando fra le varie bancarelle e magari assaggiando qualcosa delle specialità locali che vengono proposte soprattutto nella zona ovest all’esterno della struttura, cercando al contempo di non essere sopraffatti dai venditori di souvenir. Potete sempre rifiutare gentilmente con un sorriso ed un “orkurn” (grazie), nella pronuncia le “r” si sentono appena o per niente (link alla pronuncia).
Informazioni utili
Indirizzo: Kamet St. (53) Phnom Penh
Il sito è aperto dal mattino presto fino al tramonto.
Wat Unalom (o Ounalom)
Il tempio di Wat Ounalom è la sede del patriarcato buddista della Cambogia e al suo interno ospita il capo della fratellanza oltre ad una nutrita comunità di monaci.
Il tempio risale al 1443 ed è una delle cinque pagode realizzate durante il periodo in cui Phnom Penh fu per la prima volta capitale, le altre sono Wat Phnom, Wat Botum, Wat Langka e Wat Saravan. Nonostante i danni subiti durante il regime di Pol Pot, i 44 edifici sono stati recentemente ristrutturati e hanno preso nuova vita.
Al secondo piano dell’edificio principale, troviamo una statua di Huot Tat, quarto patriarca del buddismo cambogiano ucciso per ordine di Pol Pot. La statua fu realizzata nel 1971, quando il patriarca aveva ottant’anni e nel periodo della dittatura fu gettata nel Mekong dai khmer rossi, ma venne recuperata dopo il 1979.
Nello Stupa situato dietro la struttura principale è conservato un pelo delle sopracciglia del Buddha; sopra l’ingresso dello Stupa c’è un’iscrizione in pali (antica lingua indiana).
Informazioni utili
Indirizzo: Cambodia Samdach Sothearos Boulevard Phnom Penh, Preah Ang Eng St. (13)
Orari: dalle 6:00 alle 18:00
Ingresso libero
Come comportarsi in questo ed altri templi
Le pagode ed i monaci sono aperte a visitatori e turisti, ma occorre pensare che si tratta di un luogo sacro. Innanzitutto, quando si incontrano i monaci, soprattutto quelli più anziani, è educato inchinarsi. Ci sono poi delle regole che bisogna osservare per buona educazione e per non disturbare la preghiera: questi pochi e semplici comportamenti renderanno la vostra visita più adeguata e contribuiranno a renderla fruibile in futuro.
Prima di tutto vestiti con rispetto, coprendo le spalle le gambe fino alle ginocchia.
Fra le cose da non fare: non mangiare all’interno dei templi e ricordarsi che le donne non possono toccare i monaci, non volgere le piante dei piedi o puntare col dito verso i monaci o le statue di Buddha. Fra le cose da fare invece: togliersi il cappello nel parco del monastero, togliersi le scarpe all’interno degli edifici, sedersi in ginocchio con i piedi nascosti dietro piuttosto che le gambe incrociate, parlare piano, chiedere prima di scattare foto e non entrare in luoghi chiusi senza permesso.
In genere non c’è un biglietto d’ingresso, ma è appropriato contribuire con quello che potete alla cassetta delle donazioni. Quanto? Quanto vi dice il cuore.
Wat Saravan
La Pagoda custodisce alcuni bellissimi dipinti murali antichi che ornano le pareti interne.
Fa parte di una delle cinque pagode originali di Phnom Penh costruite nel XV, anche se la costruzione che vediamo oggi risale alla fine del XIX secolo ed è stata restaurata a metà del XX secolo.
Informazioni utili
Indirizzo: 149 BEo Preah Ang Yukanthor Street (19), Phnom Penh
Orari: dalle 7:00 alle 18:00
Ingresso libero
Museo Nazionale della Cambogia
Il Museo Nazionale é un luogo speciale, capace di condensare in poche stanze ben disposte la storia di un popolo. L’esterno è incantevolmente immerso nella pace in un giardino lussureggiante di alberi tropicali e fa da anticamera alle sale ricche di oltre oggetti d’arte fra le quali spiccano le fantastiche sculture di arte khmer raffiguranti le divinità induiste e buddiste.
Quello che si vive in questo luogo è un viaggio attraverso le epoche, come per tutti gli imperi, una storia di nascita, di maturità e di una decadenza arrivata all’epilogo dell’era moderna.
La costruzione del museo cominciò il 15 agosto 1917 e fu inaugurato il giorno di Capodanno del 1920, alla presenza di re Sisowath. Nel 1924 venne ampliato, e nel 1951 passò all’amministrazione cambogiana, anche se per avere un direttore cambogiano si dovrà attendere il 1966.
Durante il regime dei khmer rossi il museo fu abbandonato e quando fu recuperato nel 1979 versava in pessime condizioni, ma il 13 aprile 1979, una data non a caso, venne riaperto.
Oggi ospita oltre 14.000 oggetti che sono l’orgoglio dell’arte del paese.
Informazioni utili
Indirizzo: Preah Ang Eng St. (13), Phnom Penh, Cambogia
Orari: 8:00 – 11:30 e 13:30 – 17:00
Biglietto: 10 dollari
Palazzo Reale di Phnom Penh ⭐️
Il Palazzo Reale di Phnom Penh si trova più o meno al centro della città, lungo il fiume Tonle Sap e a breve distanza dal Museo Nazionale. Con i suoi tetti Khmer e gli ornamenti dorati il palazzo si presenta in tutta la sua maestosità nei pressi del lungofiume.
Il palazzo fu costruito durante il regno del sovrano Norodom (1860-1904), in occasione del trasferimento della capitale da Oudong a Phnom Penh e da allora è divenuta la residenza ufficiale dei sovrani di Cambogia. Proprio per questo motivo la maggior parte della residenza reale è chiusa al pubblico che, oltre alla Pagoda d’Argento e pochi altri edifici, può visitare solo la sala del Trono. La sala, sormontata da una torre alta 59 metri ed ispirata al Tempio Bayon di Angkor, è utilizzata per incoronazioni e cerimonie, ma molti degli oggetti preziosi che erano esposti qui furono distrutti dai Khmer Rossi.
La cupola che sormonta il trono ha sette livelli di cupole circolari ed il livello più alto può essere visto dal Re solo nel momento dell’incoronazione.
Informazioni utili
Indirizzo: HW7J+HG6, Samdach Sothearos Blvd (3), Phnom Penh, Cambogia
Orari: 8:00 – 11:00 e 14:00 – 17:00
Biglietto: 10 dollari, con altri 10 dollari è possibile avere una guida che vi accompagnerà per tutto il percorso e che vi spiegherà tutti i segreti del palazzo. Secondo me il servizio è impagabile e le guide sono tutte molto preparate.
Booking.comPagoda d’Argento o Tempio del Buddha di Smeraldo e Cristallo
La Pagoda d’Argento – ufficialmente Wat Ubosoth Ratanaram – si trova nella zona meridionale del Palazzo Reale ed il settore è compreso in un muro di cinta decorato internamente con affreschi raffiguranti scene del Reamker, il poema epico cambogiano
La Viharn, dove originariamente alloggiavano i monaci durante la stagione delle piogge, è l’edificio più significativo di questo settore rappresenta l’edificio principale di questo settore.
Il nome di Pagoda d’Argento le viene attribuito perché il pavimento del tempio è completamento rivestito da 5.000 piastrelle d’argento del peso di un chilogrammo ciascuna.
Un vero spettacolo!
All’interno della Pagoda sono posizionate un’immagine del Buddha color smeraldo ed una statua raffigurante il Maitreya Buddha, il Buddha futuro, costituita da 90 chili di oro massiccio e tempestata di diamanti ed altre pietre preziose. Da non perdere!
Purtroppo non è possibile fotografare gli interni.
Informazioni utili
Vedi precedente
Lungofiume Sisowath
La strada che corre lungo la destra orografica del fiume, chiamato anche lungofiume (qui il mare non c’è), è uno dei luoghi più turistici della città. Lungo la strada si susseguono alberghi e ristoranti e si trova gente a qualunque ora, soprattutto stranieri. Come in tutti i posti tanto turistici la qualità e l’autenticità sono un po’ da ricercare con cura.
Informazioni utili
Orari: sempre aperto
Ingresso libero
Monumento all’Amicizia tra Cambogia e Vietnam
Il Monumento all’Amicizia Cambogia-Vietnam fu costruito alla fine degli anni ’70 dopo la fine guerra che rovesciò il regime dei Khmer rossi. Il monumento si trova poco lontano dal Palazzo Reale e miscela diversi stili da quello più militare e austero delle statue dei due soldati e della donna col bambino a quello più chiaramente orientale della copertura a tetto in stile pagoda.
Se è vero che i rapporti tra Cambogia e Vietnam non sono mai stati di grande amicizia, forse il monumento ha ancora più un valore simbolico di monito per le generazioni future.
Non ci andate apposta, ma se vi trovate nei paraggi val la pena farci un salto.
Informazioni utili
Indirizzo: Samdach Sothearos Blvd (3) Phnom Penh, Cambogia
Orari: sempre aperto
Ingresso libero
Wat Botum
Wat Botum o Tempio dei fiori di si trova a sud del Palazzo Reale, sul lato occidentale del Wat Botum Park. Questa pagoda fu costruita dal re Ponhea Yat (1405-1467) nel XV secolo ed è una delle cinque pagode più antiche di Phnom Penh. L’antico edificio Khmer vanta numerose reliquie, splendidi dipinti e un grande Stupa con una reliquia del Buddha proveniente dallo Sri Lanka, donata al re Norodom verso la fine del 900.
Informazioni utili
Indirizzo: Oknha Suor Srun St. (7), Sangkat Chaktomuk, Daun Penh District, Phnom Penh, Cambogia
Orari: 7:00 -18:00
Ingresso libero
Monumento all’indipendenza di Phnom Penh
Il Monumento all’Indipendenza della Cambogia fu eretto nel 1958 per commemorare i caduti nella guerra civile e celebrare l’indipendenza dalla Francia ottenuta cinque anni prima.
Il monumento è alto 20 metri ed ha la forma di uno Stupa a fiore di loto, in stile Angkor Wat decorato da numerosi Naga particolarmente cari al popolo cambogiano. Nonostante celebri un momento memorabile nella storia del paese, non è una destinazione imperdibile per gli stranieri, vale una fermata solo se di strada.
Informazioni utili
Indirizzo: HW4H+H74, Phnom Penh, Cambogia
Orari: sempre aperto
Ingresso libero
Wat Langka o Wat Lanka
Wat Langka fu costruito nel 1422 ed è una delle cinque antiche pagode di Phnom Penh. Fu inizialmente costruito come luogo per conservare le Sacre Scritture e fu anche luogo di incontro per i monaci cambogiani e dello Sri Lanka, proprio il nome Langka del tempio deriva dall’ordine dei monaci dello Sri Lanka che aveva sede nel tempio.
Fortunatamente, durante la dittatura dei Khmer Rossi, il monastero sfuggì alle sistematiche distruzioni dei luoghi di culto perché fungeva da magazzino, ma subì comunque dei danneggiamenti. Oggi è completamente restaurato e riveste grande importanza in quanto principale biblioteca di scritti religiosi.
I visitatori oltre a visitare il tempio possono partecipare a sessioni di meditazione silenziosa tenute dai monaci.
Informazioni utili
Indirizzo: Samdach Louis Em, Phnom Penh, Cambogia
Orari: 6:00 -18:00
Ingresso libero
Museo del Genocidio di Tuol Sleng ⭐️
Il Museo del Genocidio di Tuol Sleng era stato un tempo un complesso scolastico che comprendeva una scuola superiore e due edifici per le scuole elementari, costruite nel 1962. Dopo la presa del potere nel 1975 da parte dei Khmer Rossi, il complesso venne trasformato nella tristemente nota prigione S-21.
La S-21 serviva come quartier generale di un vasto sistema carcerario diffuso per tutto il paese e venne utilizzata fino al 1979 come struttura segreta per la detenzione e la tortura di coloro che venivano definiti i nemici della Kampuchea Democratica. A causa di un concetto di propagazione, per il quale si era colpevoli anche solo di aver intrattenuto relazioni con i nemici, a volte intere famiglie venivano incarcerate, torturate e successivamente uccise nei vicini campi di sterminio di Choeung Ek.
Pochissimi uscirono vivi dalla detenzione e quando la S-21 fu smantellata, dopo la liberazione di Phnom Penh nel 1979, solo dodici persone erano sopravvissute, quattro di loro erano bambini.
Nei quattro edifici del complesso si possono vedere le stanze dove i prigionieri venivano tenuti in condizioni disumane prima di essere torturati e poi mandati a morire. Dopo aver visitato il museo bisogna visitare il Memoriale di Choeung Ek, per avere un quadro completo della storia.
Informazioni utili
Indirizzo: Sangkat Boeung Keng Kang III, Khan Chamkar Mon, St 113, Phnom Penh, Cambogia
Orari; 8:00 – 17:00
Biglietto: 10 dollari inclusa audioguida disponibile in Italiano (senza audioguida 5 dollari)
Web: https://tuolsleng.gov.kh/en/museum/
Mercato Russo
Il Mercato Russo (Psah Toul Tom Poung) e’ il cuore commerciale di Phnom Penh, un luogo simbolo della città post-dittatura. Il mercato negli anni ’80 divenne infatti il mercato dove tutti gli stranieri si recavano per fare acquisti.
In quel periodo la maggior parte degli stranieri in Cambogia erano russi, da cui il nome “mercato russo”. Tralasciando lo scarso interesse architettonico, soprattutto se paragonato al mercato centrale, è un luogo dove concentrarsi sugli acquisti. Qui si possono trovare tutti i tipi di souvenir, stoffe, sete e manufatti artigianali, oltre ai classici gioiellieri e orefici.
I locali amano contrattare, quindi provateci anche voi, non fosse altro che per sentirvi un po’ integrati.
Memoriale di Choeung Ek e Campi di Sterminio ⭐️
Il Memoriale di Choeung Ek si trova circa 15 chilometri a sud del centro di Phnom Penh ed era originariamente un cimitero della comunità cinese. Quando i Khmer Rossi presero il potere, nel 1975 il luogo fu trasformato in quello che oggi è noto come il Campo di Sterminio di Choeung Ek.
Quello che successe in questo luogo è inconcepibile. Uomini e ragazzini trasformati in mostri da una ideologia malata compirono un massacro che non risparmiò neppure le donne ed i bambini.
Da quanto si è potuto ricostruire, oltre 20.000 fra uomini, donne, bambini furono prima detenuti e torturati nella prigione S-21 e poi traportati e ferocemente uccisi nel campo.
I resti di 8.985 persone, molte delle quali legate e bendate, sono stati riesumati nel 1980 da fosse comuni e gli oltre 8.000 teschi sono stati raccolti ed esposti dietro teche trasparenti nello Stupa eretto a memoriale nel 1988. Un monito per le generazioni presenti e future
Questo fu solo uno degli oltre 300 siti in cui vennero sterminati i civili che erano considerati avversari o soggetti non utili all’ideale utopistico della Kampuchea Democratica e molte fosse comuni nel paese non sono state neppure ancora aperte.
In genere le persone perseguitate erano appartenevano alle classi istruite, erano religiosi o chiunque fosse considerato un intellettuale, non fosse altro perché colpevole di indossare un paio di occhiali.
Per vedere il sito occorrono almeno due ore. Calcolate una mezza giornata con trasferimenti e soste. Se potete andate la mattina presto. Il sito apre alle 7 e non c’è nessuno a quell’ora, il che rende la visita ancor più suggestiva.
Informazioni utili
Indirizzo: Via Choeung Ek, Phnom Penh, Cambogia
Orari; 7:30 – 17:30
Biglietto: circa 6 dollari inclusa audioguida disponibile anche in italiano
Da vedere, vicino a Phnom Penh: Oudong
Oudong o Udong si trova a circa 40 chilometri a nord di Phnom Penh ed è visitabile con un’escursione di un giorno. La cittadina fu capitale del Regno di Cambogia dal 1616 al 1866, un periodo nel quale fu abbellita con templi ed opere artistiche.
Purtroppo gli edifici più antichi sono stati in gran parte distrutti dai bombardamenti americani e dal successivo regime dei Khmer rossi, ma sono tuttavia sopravvissuti alcuni templi buddhisti e diversi Stupa risalenti all’epoca in cui fu capitale e che conservano le spoglie dei regnanti e reliquie del Buddha
Informazioni Utili
Distanza da Phnom Penh: 45 km dal centro
Tempoi di trasferimento 1 ore 30 minuti
Come raggiungere Phnom Penh
Phnom Penh può essere raggiunta facilmente da tutte le maggiori località turistiche del paese in autobus o minivan. Potete prenotare il trasporto in una qualsiasi delle tantissime agenzie turistiche presenti ovunque per un costo contenuto. Un servizio ferroviario la collega a Sihanouk, ma il servizio funziona a singhiozzo. Chi proviene da Siem Reap può optare per il viaggio in battello, anche se ormai la strada è abbastanza veloce da essere il percorso preferito.
Come muoversi a Phnom Penh e in Cambogia
Muoversi in centro, dove si concentrano la maggior parte dei monumenti e dei luoghi interessanti da visitare, non è un problema e le distanze sono percorribili facilmente a piedi. Per chi non ama camminare e vuole fare meno fatica, o nei periodi più caldi, i taxi sono economici e abbastanza efficienti.
La scelta più economica è comunque il tuktuk, una specie di risciò a motore. Ce ne sono ovunque e sono economici ed efficienti. Chiedete sempre prima il prezzo e contrattate senza esagerare.
Se non siete sicuri, per taxi e tuktuk fatevi consigliare dalla reception dell’albergo o del ristorante. Chi vuole fare un’esperienza da local può scegliere un cyclo, una sorta di risciò a pedali (vedi qui per maggiori info).
Faq Phnom Penh
Qual è la stagione migliore per visitare Phnom Penh?
Ogni periodo dell’anno è buono per visitare la città, ma il periodo migliore va da ottobre ad aprile, durante la stagione secca.
Che lingua si parla in Cambogia?
Il khmer è la lingua ufficiale del paese, parlata da quasi il 90% della popolazione.
C’è molta gente che parla inglese in Cambogia?
A parte le località turistiche, poche persone parlano inglese in Cambogia.
Quale valuta si usa in Cambogia?
Il riel cambogiano è la moneta ufficiale. Tuttavia, i dollari sono accettati ovunque e talvolta preferiti.
Ci sono bancomat o ATM a Phnom Penh
A phnom Penh ci sono Bancomat e ATM sparsi per tutta la città e distribuiscono sia Riel che Dollari (c’è un tasto sullo schermo per cambiare valuta).
Il Wi-Fi è facilmente disponibile?
Il Wi-Fi è facilmente disponibile nelle principali città, ma potrebbe essere lento e l’utilizzo del Wi-Fi nelle aree pubbliche potrebbe essere a pagamento. Meglio scegliere una sim locale o una e-sim per la Cambogia (solo dati, disponibile per i telefoni compatibili).
Posso usare il mio cellulare in Cambogia?
La rete Tim riceve in Cambogia. Ti suggerisco di verificare con il tuo gestore di telefonia mobile per sapere quali sono i costi. In alternativa puoi usare una Sim locale o una e-sim per la Cambogia (solo dati, disponibile per i telefoni compatibili). Con la e-sim mantieni il numero originale, ma il traffico dati è dirottato sulla rete locale con un costo molto conveniente. Puoi chiamare con whatsapp.
È sicuro bere l’acqua del rubinetto?
La qualità dell’acqua corrente non è uguale ovunque. Se non si è sicuri è meglio bere l’acqua delle bottigliette o farsi riempire la borraccia con l’acqua filtrata, che si trova negli hotel e nei ristoranti.
Per saperne di più sull’Indocina
Paesaggi, città, persone e spiritualità: l’Indocina, ovvero Vietnam, Cambogia e Laos sono tutto questo. Coadiuvati da una popolazione sorridente e cordiale. Non troverete solo fotografie, ma appunti di viaggio e qualche riflessione.
Prima di tutto il bagaglio: date un’occhiata a cosa mettere in valigia: la lista da stampare per il viaggio perfetto. Potete anche stamparla e compilarla offline! E non dimenticate un buon libro, scegliendo fra quelli consigliati nel mio articolo Otto libri per un viaggio in Vietnam, Laos e Cambogia.
Vietnam e Cambogia sono due paesi dell’Indocina che offrono un affascinante mix di cultura, storia e avventura. Dagli antichi templi di Angkor alle animate strade di Saigon (Ho Chi Minh City), Hanoi, alla Città Imperiale di Hue in Vietnam, al Delta del Mekong fino a Phnom Penh, questi due paesi offrono qualcosa per tutti.
Anche la Thailandia è una meta dalle mille sorprese: scoprite Bangkok con un itinerario di uno, due o più giorni.
Immergetevi nelle ricche culture di questi due incredibili paesi mentre scoprite le loro storie affascinanti, le città vibranti, i paesaggi mozzafiato e il cibo delizioso.
Scoprite la cultura tradizionale vietnamita esplorando antiche pagode o visitando vivaci mercati, senza dimenticare la guerra in Vietnam che potete conoscere meglio visitando il War Remnants Museum Ho Chi Minh City Saigon ed i Tunnel di Cu Chi. Esplorate poi la Cambogia! Dopo la capitale Phnom Penh dirigetevi verso Siem Reap e Angkor, uno dei siti archeologici più impressionanti del mondo, dove potrete ammirare la splendida Angkor Wat o il Tempio Bayon ad Angkor Thom. Qui potete esplorare antiche rovine risalenti a secoli fa e farvi rapire dalla Apsara, le mitiche danzatrici. Se invece preferite le spiagge cercate mille modi per rilassarvi sulle splendide spiagge di Sihanoukville.
Viaggiare qui è facile: tuktuk, motorini, voli convenienti e regolari servizi di autobus vi portano ovunque. Senza dimenticare l’originale viaggio in barca veloce per passare la frontiera sul Mekong
Ciao, ci vediamo in Indocina!
ALTRI ARTICOLI SULL’ARGOMENTO
- 10 📚 libri per un viaggio in Vietnam, Laos e Cambogia – Ultima Modifica 01/05/2024
- 3 modi per arrivare ad Angkor e Siem Reap – Ultima Modifica 20/08/2023
- Angkor Wat, la città tempio dell’Impero Khmer – Ultima Modifica 28/01/2024
- Danza Apsara o Balletto Reale della Cambogia – Apsara Dance – Ultima Modifica 30/05/2023
- Il clima della Cambogia in ogni stagione – Ultima Modifica 11/09/2024
- La città fortificata di Angkor Thom ed il tempio Bayon – Ultima Modifica 25/11/2024
- Nang Kwak: chiama la fortuna in Thailandia e Cambogia – Ultima Modifica 27/12/2024
- Phnom Penh, una visita alla Parigi d’Oriente in Cambogia – Ultima Modifica 24/04/2023
- Rahu, le Eclissi, l’Oceano di Latte e l’Amrita – Ultima Modifica 26/12/2024
- Storia della Cambogia: dall’impero Khmer a Pol Pot e oltre – Ultima Modifica 22/08/2023
- Viaggio in Cambogia: consigli ed informazioni pratiche – Ultima Modifica 11/09/2024
- Agosto 2023: Visa on Arrival per il Vietnam o e-Visa? – Ultima Modifica 24/12/2023
- Birdwatching nel Delta del Mekong – Ultima Modifica 24/12/2023
- Cosa vedere a Saigon – Ho Chi Minh City – Ultima Modifica 14/01/2024
- Gli innamorati e la maledizione del Tempio di Thien Mu – Ultima Modifica 16/06/2023
- Hanoi: cosa vedere in 1 o 2 giorni e itinerario – Ultima Modifica 15/09/2023
- I molti nomi di Saigon nei secoli – Ultima Modifica 18/11/2023
- I tunnel di Cu Chi: le gallerie della guerra in Vietnam – Ultima Modifica 16/06/2023
- Il caffè Vietnamita come farlo e dove gustarlo – Ultima Modifica 16/06/2023
- Il Tempio Cao Dai – Ultima Modifica 16/06/2023
- Il Tempio e la Pagoda di Thien Mu a Hue – Ultima Modifica 24/12/2023
- La Città Imperiale di Hue in Vietnam – Ultima Modifica 18/11/2023
- Pagoda Ba Thien Hau a Saigon – Ho Chi Minh City – Ultima Modifica 18/11/2023
- Viaggio in Vietnam: cosa fare e cosa portare nel 2024 – Ultima Modifica 17/05/2024
- Visitare Hue: cosa vedere in 1 giorno e itinerario – Ultima Modifica 16/06/2023
- Visitare il Delta del Mekong in uno o più giorni – Ultima Modifica 28/01/2024
- Visto per il Vietnam – aggiornato 2024 – Ultima Modifica 24/12/2023
- War Remnants Museum Ho Chi Minh City Saigon – Ultima Modifica 25/11/2024
- Asana e Mudra, le posizioni del Buddha e cosa significano – Ultima Modifica 25/11/2024
- Bhumisparsha Mudra: connessione con la Terra e sottomissione di Mara – Ultima Modifica 27/12/2024
- Cosa fare in Cambogia: 10 esperienze da non perdere. – Ultima Modifica 25/11/2024
- Faq Cambogia: indicazioni, consigli e stranezze Khmer – Ultima Modifica 25/11/2024
- Garuda la divinità con le ali – Ultima Modifica 25/11/2024
- Guan Yin la signora della Compassione (Quan Am, Kwan Yin) – Ultima Modifica 25/11/2024
- I simboli Buddisti, esempi e significati – Ultima Modifica 25/11/2024
- Il Mala: 108 perle nel Rosario Buddista – Ultima Modifica 25/11/2024
- Il Monte Meru nel Buddismo e nell’Induismo – Ultima Modifica 26/12/2024
- Kirtimukha, il Volto della Gloria – Ultima Modifica 25/11/2024
- Le Correnti del Buddismo nel Sud Est Asiatico e oltre – Ultima Modifica 25/11/2024
- Le festività Buddiste – Ultima Modifica 27/12/2024
- Le parole del Buddismo e dell’Induismo che devi conoscere se visiti Angkor – Ultima Modifica 25/11/2024
- Naga, i mitologici serpenti in Cambogia – Ultima Modifica 25/11/2024
- Uposatha o Buddha day, il giorno di osservanza Buddista – Ultima Modifica 25/11/2024
- Vesak il compleanno del Buddha in Thailandia ed in Indocina – Ultima Modifica 30/12/2024
- Visitare un Tempio Buddista nel sud-est asiatico: 7 regole e consigli – Ultima Modifica 25/11/2024