Museo delle vestigia della guerra – War Remnants Museum Saigon
Il War Remnants Museum di Ho Chi Minh City – Saigon – Vietnam, in italiano Museo dei residui, resti o vestigia della guerra, è una destinazione da non perdere se volete saperne di più sulla guerra del Vietnam.
Questo museo è un importante ricordo delle tragedie del conflitto e una grande opportunità per conoscere meglio quanto questo popolo ha dovuto sopportare. Non solo, è anche un’occasione per comprendere come il fatto di aver saputo andare avanti e perdonare, senza dimenticare, sia stata una scelta abilitante per la costruzione del nuovo Vietnam.
Il museo è pieno di reperti, ma soprattutto di foto e documenti che non raccontano solo i combattimenti convenzionali, ma anche tutta una serie di storie collaterali ed approfondimenti che forniscono preziose informazioni sulla storia di questo importante pezzo di storia.
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Informazioni sul War Remnants Museum
Subito dopo la fine della guerra, nel 1975, il nome ufficiale era “Museo dei crimini degli Stati Uniti e del regime fantoccio”. Nel corso degli anni i toni si sono addolciti, ma il “museo dei Resti della Guerra” non ha bisogni di definizioni per mostrare quello che è stata questa guerra senza senso.
Oltre alla tragedia di un paese devastato, al primo piano del museo, ci sono anche le immagini dei veterani di guerra americani contaminati dagli agenti chimici da loro stessi utilizzati in una sorta di legge del contrappasso, se non fosse che la maggior parte dei soldati non era lì per volontà propria.
Il museo della guerra è uno dei luoghi più importanti e più toccanti della visita alla città. Le fotografie ed i reperti trasmettono il senso della tragedia vissuta da entrambe le parti in conflitto ed il terrore che deve aver vissuto la popolazione. L’esempio più significativo è forse l’espressione innocente di Kim, la ragazzina che corre nuda ed impaurita in mezzo ai soldati americani.
La storia di Kim, Napalm Girl
Phan Thị Kim Phúc OOnt, chiamata per semplicità la ragazza nella foto o la ragazza del Napalm, è oggi una signora canadese nata nel Vietnam del Sud e famosa per essere la bambina di nove anni raffigurata nella fotografia vincitrice del Premio Pulitzer, intitolata “The Terror of War”, scattata a Trang Bang durante la guerra del Vietnam, l’8 giugno 1972.
Phan Thi Kim Phúc e la sua famiglia vivevano all’epoca nel villaggio di Trảng Bàng nel Vietnam del sud. L’8 giugno 1972, gli aerei del Vietnam del Sud sganciarono per errore una bomba al napalm sul villaggio. Kim Phúc fuggì unendosi ad un gruppo di civili e soldati del Vietnam del Sud che fuggivano dal Tempio Caodai verso la sicurezza delle posizioni detenute dal Vietnam del Sud. Il pilota della Repubblica del Vietnam aveva scambiato il gruppo per soldati nemici e aveva deviato per attaccare. La bomba uccise due cugini di Kim Phúc e altri due abitanti del villaggio. Kim Phúc ebbe ustioni di terzo grado su gran parte del corpo, causate dai suoi stessi vestiti
Visita al War Remnants Museum di Ho Chi Minh City Saigon
All’ingresso del museo c’è uno spiazzo che ospita uno dei famigerati elicotteri Chinook, uno dei simboli della guerra, oltre ad altri tipi di macchine da guerra.
Fra di queste mi ha colpito il Bulldozer.
Nel 1969 in Vietnam c’erano 1.417 Bulldozer americani. In Vietnam erano usati per radere al suolo foreste, giardini, villaggi e risaie, in buona sostanza per affamare la popolazione. Mon penso che si debbano aggiungere considerazioni, ma forse val la pena di riflettere sui crimini di guerra e su cos’è il significato della parola giustizia, a seconda della bocca che la pronuncia.
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Immagini forti con la sofferenza come soggetto
Le immagini sono un monito delle conseguenze sulle persone dell’uso di Napalm, Agente Arancio e ordigni al fosforo. Persone con gravissime mutilazioni, bambini contaminati e mucchi di cadaveri.
Immagini di giovani americani sorridenti vicino alle vittime, un ritratto di una guerra disumana, di atrocità di cui i protagonisti si sono resi conto solo dopo il ritorno a casa.
Una foto, una storia come tante
“Beh, c’erano circa 40, 45 persone che avevamo riunito nel centro del villaggio… Li facemmo accovacciare e il tenente Calley venne e disse: sai cosa fare con loro, vero?
Dissi di sì. Quindi davo per scontato che voleva solo che li guardassimo. E se ne andò, e tornò circa 10 o 15 minuti dopo, e disse: come mai non li hai ancora uccisi? E gli dissi che non pensavo che volesse che li uccidessimo, che quello che volevo fare era custodirli. Disse: no, li voglio morti… e così fece un passo indietro, circa 10, 15 piedi, e cominciò a sparare. E mi disse di iniziare a sparare. Così cominciai a sparare, sparai circa quattro caricatori sul gruppo.
… Stavamo radunandone di più e avevamo circa sette o otto persone. E li mettemmi nella capanna… e poi lanciammo una bomba a mano dentro con loro… E qualcuno… ci disse di portarli nel burrone,… e avevano circa 70, 75 persone, tutte riunite… e il tenente Calley… si avvicinò alle persone, e iniziò a spingerle e a sparare… quindi spingemmo tutti, e cominciammo a usare le armi automatiche su di loro.
(testimonianza vera)
Il famigerato Agente Arancio
La guerra del Vietnam fu un importante laboratorio nel quale gli Stati uniti misero in campo e testarono moltissime tecniche di guerra che oggi sono illegali o vietate e che possiamo considerare tranquillamente come inumane o, in altre parole, terroristiche. Si stima che fra il 1961 e il 1975, sul povero Vietnam, colpevole di voler instaurare un regime comunista, siano state sganciate qualcosa come 14 milioni di tonnellate di bombe di ogni tipo: cluster (oggi vietate), a frammentazione (oggi vietate), al napalm o al fosforo bianco e molte altre. Per voler fare dei paragoni sono almeno il doppio delle bombe che furono usate contro i paesi dell’Asse durante tutta la Seconda guerra mondiale: l’equivalente di 328 bombe atomiche di potenza pari a quella sganciata su Hiroshima. Ma gli americano non si limitarono a questo.
In difficoltà a raggiungere i nascondigli nella giungla, gli americani pensarono di usare un diserbante speciale, che faceva cadere le foglie rendendo il terreno spoglio ed osservabile dall’alto, per i suoi bombardieri: l’agente arancio
Storia e ruolo dell’agente arancio nella guerra in Vietnam
Questo erbicida contiene arsenico e diossina, il composto chimico più tossico prodotto dall’uomo.
Già nel 1961, il Presidente Kennedy autorizzò l’uso dell’Agente Arancio nel Vietnam del Sud, e durante gli anni della guerra ne furono riversati sulle sole foreste del Vietnam del sud almeno 44 milioni di litri (anche se alcune fonti dicono 100 milioni), sufficienti a coprire un’area grande quanto il Massachusetts.
La quantità riversata sul vietnam equivale ad un contenuto di circa 170 kg di diossina.
Gli Stati Uniti usarono l’Agente Arancio dal 1961, aumentandone gradualmente l’uso fino al 1965, per poi diminuirne l’uso fino all’abbandono nel 1971, anche in seguito alle proteste nel mondo e negli stessi Stati Uniti. (fonte Peacelink)
Per fare un paragone, in Italia nel 1976 si verificò una perdita di diossina in un impianto chimico ICMESA, vicino a Milano. La nube velenosa si diffuse su Seveso e uccise all'istante più di trecento animali: dalla fabbrica dell'Icmesa all'epoca fu stimata una perdita di alcune centinaia di grammi di diossina, anche se oggi si ritiene molto di più (fonte Istituto Superiore di Sanità).
Effetti dell’agente arancio, a breve ed a lungo termine
Il primo effetto dell’Agente Arancio è stato evidente: la deforestazione, ma il suo effetto a lungo termine è stato anche peggio. La diossina contenuta nell’agente arancio si ritiene sia responsabile dello sviluppo di neoplasie (tumori tipo leucemia, linfoma, mieloma) e di teratogenesi, un modo accettabile di chiamare lo sviluppo anormale di alcuni organi del feto durante la gravidanza, che si traduce nella nascita di un bambino che presenta difetti congeniti. Ne furono e ne sono colpite sia la popolazione vietnamita, che i veterani di guerra statunitensi.
Quasi cinquant’anni dopo la fine della guerra tra Stati Uniti e Vietnam gli effetti del diserbante lanciato sul terreno dalle forze Usa provoca ancora gravissimi danni alla popolazione. La diossina è rimasta nel suolo e nei sedimenti, sul fondo dei laghi e dei fiumi e lo sarà per generazioni. Non è solubile nell’acqua, ma lo è nei grassi e arriva nei piatti attraverso il grasso del pesce e di altri animali. Secondo i vietnamiti sarebbero 4 milioni le persone che furono esposte al diserbante e 3 quelle che hanno riportato danni riconducibili all’uso di quel prodotto chimico (fonte: TG3).
Il suo impatto è a lunghissimo termine ed ha già colpito fino alla quarta generazione. Spesso i sintomi si manifestano solo in età avanzata, nei figli o nei nipoti di coloro che furono direttamente esposti alla contaminazione o in zone distanti centinaia di chilometri dai luoghi contaminati. In alcune zone di montagna, ad esempio, le comunità pensano che il malato si trovi in quelle condizioni per una sorta di maledizione e non per gli effetti, oltre trent’anni dopo, del micidiale agente arancio (fonte Peacelink).
Le fotografie di una tragedia
In una stanza del museo sono esposte le fotografie di alcune vittime dell’uso scellerato di questo composto venefico. Le immagini lasciano poco all’immaginazione e molte di queste sono veramente agghiaccianti, specialmente quelle dei bambini, tanto che non ne ho voluta riportare nessuna in primo piano, anche se ne ho alcune ben stampate nella mia memoria.
Una storia che non nessuno vorrebbe vedere ancora.
Mostre temporanee al War Remnants Museum di Saigon Ho Chi Minh City
Al momento della mia visita in una sala del museo erano esposti una selezione di disegni di bambini. Ai ragazzi era stato richiesto di fornire una rappresentazione di cosa fosse per loro la guerra.
Una visita interessante e, per alcuni disegni toccante e significativa.
Informazioni Utili
Indirizzo: War Remnants Museum 28 Vo Van Tan, nel distretto 3 Ho Chi Minh City
Ingresso: 40.000 VND (meno di 2 euro), per studenti, forze armate, veterani, alti funzionari della rivoluzione c’è una riduzione del 50%
Orari: tutti i giorni incluso i festivi 7:30 – 12:00 e 13:30 – 17:00
Web: http://warremnantsmuseum.com
Per la la visita guidata tel: (84-4) 39302112
E-mail: warrmhcm@gmail.com
Proposte di Viaggio
Questa città può essere visitata con un tour individuale, come quelli che propongo qui di seguito:
- Vietnam Classico*, tour individuale con guida in italiano: un’introduzione al Vietnam per chi tempo e budget limitato, che vi darà comunque modo di innamorarvi del paese.
- Vietnam Signature*, per chi ha un po’ più di tempo ed un budget più elevato. Viaggio individuale con guida in italiano per tutti coloro che vogliono farsi un’idea più approfondita di questo fantastico paese.
- Tour di gruppo del Vietnam*, con partenze fisse e durate da 9 a 11 giorni.
Per qualsiasi informazione potete scrivermi.
Faq War Remnants Museum
Quanto dura la visita al War Remnants Museum?
La visita impegna almeno un’ora e mezza, a seconda di quanto siete interessati alle varie spiegazioni e didascalie., ma consiglio di non avere fretta e di esplorare con calma. In questo caso la visita può durare anche più di due ore.
Quanto costa il biglietto d’ingresso al War Remnants Museum?
Il prezzo aggiornato del biglietto d’ingresso è 40.000 VND (meno di 2 euro)
Si devono acquistare i biglietti in anticipo o è meglio acquistarli alla biglietteria?
Non c’è una biglietteria online, ma i biglietti si possono acquistare tranquillamente alla biglietteria del museo sul posto. L’attesa non è mai lunghissima.
Il biglietto si può pagare in dollari?
I dollari sono accettati, ma il resto sarà in valuta locale.
Ci sono dei tour guidati per il War Remnants Museum?
Potete prenotare informarvi sui tour guidati sul sito del museo, in alternativa ci sono tour guidati meno specifici come questo*.
C’è un dress code specifico per visitare il museo?
Non è richiesto nessun dress code particolare.
Per saperne di più sull’Indocina
Paesaggi, città, persone e spiritualità: l’Indocina, ovvero Vietnam, Cambogia e Laos sono tutto questo. Coadiuvati da una popolazione sorridente e cordiale. Non troverete solo fotografie, ma appunti di viaggio e qualche riflessione.
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Vietnam e Cambogia sono due paesi dell’Indocina che offrono un affascinante mix di cultura, storia e avventura. Dagli antichi templi di Angkor alle animate strade di Saigon (Ho Chi Minh City), Hanoi, alla Città Imperiale di Hue in Vietnam, al Delta del Mekong fino a Phnom Penh, questi due paesi offrono qualcosa per tutti.
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Viaggiare qui è facile: tuktuk, motorini, voli convenienti e regolari servizi di autobus vi portano ovunque. Senza dimenticare l’originale viaggio in barca veloce per passare la frontiera sul Mekong
Ciao, ci vediamo in Indocina!
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