Trasporti in India: un altro mestiere pericoloso
Trasporti in India, perché ne parlo? Per introdurre solo qualche fotografia, ovviamente!
Qual è il vero significato della parola viaggiare? Cambiare località? Assolutamente no! Viaggiare è cambiare opinioni e pregiudizi.
(Anatole France)
Pare che in India, per stessa ammissione dei pochi indiani che conosco, le persone siano inclini a prendere dei rischi anche quando questo potrebbe essere evitato. Forse per una certa dose di fatalismo che accompagna il loro modo di essere.
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Indice
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Senza Pensieri
Oggi per esempio ho visto per strada due ragazzi su una motocicletta, il passeggero reggeva una lastra di vetro sulla gambe di circa 2 metri per tre, in verticale. Non oso pensare in caso di incidente..
Comunque, ritornando ai trasporti in India, mi è capitato di vedere le cose più incredibili ed al contempo devo dire, ragionandoci bene, anche più ecologiche.
Infatti a differenza delle nostre città occidentali dove la maggior parte della gente viaggia ognuno con il proprio mezzo di trasporto, qui è diverso. Un fuoristrada diventa un piccolo bus improvvisato dove possono trovare posto anche 30 persone.
Condividere per risparmiare
Come? Mettine dieci nell’abitacolo, sei attaccati dietro, cinque seduti sul cofano, quattro attaccati ai lati e una decina sul tetto.. Ecco fatto, avevo sbagliato per difetto: 35!! Anche i tuktuk (gli apecar) non sono da meno e sulle motociclette ho visto anche sei persone! Questo si chiama sfruttare al meglio i mezzi di trasporto!
Ovviamente non è veramente consigliabile viaggiare in questo modo, ma forse, come in tutte le cose, la cosa buona sta più o meno a metà e imparare a condividere i mezzi di trasporto aiuterebbe il traffico.
Scusate, questa considerazione da ecologista mi è scappata :-)
La stessa cosa vale anche per i trasporti di cose, camion caricati all’inverosimile, ma anche biciclette e motorini.
Ecco qualche immagine all’uscita del mercato oggi: qui il motivo è il risparmio, più si è e meno costa.
Volete fare un giro?
Nelle grandi città ci si muove diversamente:
Sempre in tema di EMISSIONI gli indiani ci sorpassano di gran lunga nella tecnologia della riduzione e in quella dei carburanti utilizzabili. Parlo ovviamente dei mezzi di trasporto a MOTORE UMANO :-) In questo caso Calcutta docet con i rickshaw sia a piedi che a pedali.
Riciclo e riuso
Tuttavia non sono da sottovalutare il riciclo ed il riuso, a partire dalle vecchie Ambassador della Hindustan, che a dispetto dell’aspetto molto British sono vere e proprie auto indiane. Queste auto prodotte ininterrottamente dal 1948 con pochissime varianti al progetto originale sono caratteristiche del luogo e di molte altre grandi città. A causa del progetto vecchio e delle emissioni non proprio ridotte a partire dal 2011 sono state ritirate dalla produzione e vietate in molte città fra le quali Kolkata – Calcutta. Per evitarne la rottamazione sono state in seguito apportate alcune modifiche per rendere le emissioni compatibili con ile nuove regole e progressivamente reintrodotte in molte città fra le quali Calcutta.
Concludo in maniera non esaustiva con gli sgarruppati mezzi pubblici (tram e autobus).
In mezzo a tutto questo la cosa più entusiasmante dei trasporti in India sono i suoni, HORN PLEASE scritto su tutti i camion è la sintesi, ma per la vostra gioia, godetevi un po’ del concerto!..
Un video d’esempio
Per saperne di più sull’India
India, destinazione senza compromessi. Un salto indietro nel tempo in una terra di grande misticità, capace di grandi fasti e di grandi miserie, ma sempre con una propria dignità e con un portamento elegante. Ad ogni passo c’è sempre qualcosa da scoprire, in questa terra capace di grande ospitalità e dove, da viaggiatori, ci si sente sempre accettati.
Prima di tutto il bagaglio: dai un’occhiata a cosa mettere in valigia: la lista da stampare per il viaggio perfetto. Puoi anche stamparla e compilarla offline! Puoi anche provare la nuova lista di viaggio interattiva, veloce e personalizzabile con il tuo stile.
Se ti interessa l’India prima di tutto informati sui luoghi sacri dell’induismo e sulle regole di comportamento. altri argomenti interessanti per avvicinarti a questa fantastica destinazione sono descritti negli articoli chi sono i Sadhu indiani e cosa fanno, le caste in India e gli Intoccabili Dalit, il Festival di Holi e la Festa dei Colori.
Per approfondire la conoscenza sul variegato pantheon indiano leggi la sacra Trimurti e cenni su Brahma, Shiva il Distruttore, Vishnu ed i suoi Avatara, Ganesha dalla testa di elefante o Surya, il Dio del Sole indiano. Senza dimenticare che il buddhismo è nato in India, un occasione per visitare i luoghi del Buddha a Sarnath.
Se, come me ami le tradizioni fai un salto nel passato dell’India Tribale, e scopri le tribù dell’Orissa, i Kutia Kondh, i Dongria Kondh ed i Bonda, li ho incontrati nei mercati tradizionali e mi hanno affascinato.
Arrivederci presto!