I templi di Girnar Hill: salire 10.000 scalini

In viaggio ai templi di Girnar Hill

Comincio col dire che la gita ai templi di Girnar Hill non era stata programmata, ma durante il viaggio in Gujarat avevo sentito parlare di questo posto e subito è scattata la curiosità.  Eccoci così catapultati in una nuova avventura.

La collina è giustamente famosa perché per raggiungere la cima e l’ultimo tempio bisogna salire 10.000 scalini. Inutile dire che generalmente i turisti non si cimentano nella salita e se lo fanno molte volte non arrivano in cima.  Questo poteva già essere un buon motivo per visitarla, ma come sempre il motivo principale è la curiosità.

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Templi di Girnar Hill - Junagadh

Salita ai templi di Girnar Hill e ai monasteri

La frase che ho usato prima: “Catapultati in una nuova avventura” rende bene l’idea. In effetti devo dire che avevo un po’ sottovalutato la salita, a dimostrazione di quanto dico sta il fatto che invece di indossare un bel paio di scarpe comode indossavo un paio di sandali, col senno di poi una pessima scelta..

Infatti, dopo una prima, comprensibile emozione per la gita e facili entusiasmi per le scimmie sul percorso – diciamo dopo aver percorso oltre 5.000 scalini – l’entusiasmo cominciava a cedere il passo ad alcuni dolori, soprattutto ai talloni. Ma qualche sosta lungo il percorso per scattare delle fotografie e altre curiosità hanno contribuito farmi completare la salita ai templi di Girnar Hill.

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Un buon motivo per compiere il pellegrinaggio

Come ho già detto i turisti di solito non si avventurano in questo pellegrinaggio, infatti per salire questi diecimila scalini occorre una buona motivazione dettata nella maggior parte dei casi dalla fede. Salendo verso i templi mi ha stupito e a tratti commosso vedere la devozione delle persone non allenate, anziane, impreparate, alcune con problemi fisici che salivano con fatica sotto il sole cocente.

Le divinità dei templi di Girnar Hill secondo l’induismo

In cima alla  montagna si trova il Tempio di Dattatreya, con le impronte che lo stesso lasciò durante un suo pellegrinaggio insieme ad un’immagine sacra. I devoti visitano templi di Girnar Hill (Parvat in lingua locale) tutto l’anno e il picco di Datar è considerato sacro sia dagli indù che dai musulmani.

Attorno a questa montagna viene anche celebrato il Lili Parikrama, un’importante festività del Gujarat. Durante questa celebrazione le persone compiono un pellegrinaggio circolare intorno al monte Girnar. E’ credenza che sulla Montagna Sacra risiedano 33 divinità e che compiendo il pellegrinaggio intorno al monte si possa rendere omaggio a tutte contemporaneamente.

Il culto di Dattatreya (in onore del quale è stato eretto il tempio sommitale)

Dattatreya è considerato un Adi-Guru ovvero uno degli insegnanti fondatori, Signore dello Yoga e maestro delle tecniche Tantriche. Nei secoli Dattatreya è stato l’ispiratore di movimenti monastici di culti diversi in molte regioni dell’India, fra le quali il Gujarat.

In molte parti dell’India è venerato come una divinità sincretica (venerata in più culti sotto forme diverse). Egli è considerato un avatara delle tre divinità induiste Brahma, Vishnu e Shiva (la Sacra Trimurti). In altri contesti ed in alcuni testi sacri egli è considerato un avatara di Vishnu. La storia si fa complicata..

A seconda delle regioni viene rappresentato in maniera differente, spesso però con tre teste, rispettivamente per Brahma, Vishnu e Shiva. Ad ogni testa corrisponde un paio di braccia che reggono gli oggetti simbolicamente associati a queste divinità.

Raggiungere la sommità e i templi di Girnar hill

Prima di giungere alla sommità si incontra un gruppo di  splendidi templi in marmo per lo più Giainisti. I templi sono situati in un piccolo altopiano dopo circa 3.800 scalini. Sorgono nel luogo consacrato a Neminath, il ventiduesimo Tirthankar o profeta dei 24 profeti sacri del Giainismo.

Arrivati in cima a questi monasteri la pace è immensa e l’atmosfera magica. Complicato per noi occidentali comprendere, ma trovo stimolante almeno provarci, cercando di entrare in punta di piedi in un  mondo che non mi appartiene, ma che mi affascina.

Perciò prima di scendere prendo la mia benedizione nel tempio e poi via, sulla strada del ritorno.

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templi di Girnar Hill
Un momento della salita dei 10.000 scalini di Girnar Hill

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Per saperne di più sull’India

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Prima di tutto il bagaglio: leggete l’articolo cosa mettere in valigia: la lista da stampare per il viaggio perfetto. Non dimenticare di infilare nel bagaglio anche un buon libro: provate a dare un’occhiata ai miei libri preferiti nell’articolo 10 libri (e oltre) per la tua vacanza in India, senza parlare di Yoga

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Cultura

Se vi interessa la cultura informatevi sui luoghi sacri dell’induismo e sulle regole di comportamento. Altri argomenti interessanti per avvicinarsi a questa fantastica destinazione sono descritti negli articoli chi sono i Sadhu indiani e cosa fannole caste in India e gli Intoccabili Dalitil Festival di Holi e la Festa dei Colori.

Antiche Religioni

Per approfondire la conoscenza sul variegato pantheon indiano leggete la sacra Trimurti e cenni su BrahmaShiva il DistruttoreVishnu ed i suoi Avatara, Ganesha dalla testa di elefante o Surya, il Dio del Sole indiano. Senza dimenticare che il buddhismo è nato in India, un occasione per visitare i luoghi del Buddha a Sarnath.

Tradizioni Tribali

Se, come me amate le tradizioni fate un salto nel passato dell’India Tribale, e scoprite le tribù dell’Orissa, i Kutia Kondh, i Dongria Kondh ed i Bonda, li ho incontrati nei mercati tradizionali e mi hanno affascinato.

Arrivederci presto!

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Appassionato di fotografie, di storia e di culture orientali, viaggia per soddisfare la sua innata curiosità.Ama il caldo e stare all'aria aperta, scoprire luoghi nuovi, conoscere persone ed abitudini, osservare la Natura. Ha una sfida con se' stesso: assaggiare i cibi più strani in circolazione.

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