Tri Mukhi Rudraksha o Rudraksha a tre facce

Il Rudraksha a tre facce Tri Mukhi Rudraksha è il seme della pianta di elaeocarpus angustifolius, una pianta diffusa in Asia e Oceania che produce un frutto a nocciolo simile ad un piccola prugna. I semi di questa pianta sono considerati sacri in alcune culture e si ritiene abbiano proprietà curative o, in alcuni casi, miracolose.

Nell’induismo la natura dei Rudraksha viene direttamente collegata al divino. Si dice, infatti, che il Signore Shiva avesse meditato per molti anni e, quando un giorno aprì gli occhi per guardare dall’alto verso la terra, per compassione, diverse lacrime caddero e crebbero fino a diventare alberi di Rudraksha.

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Tipi di Rudraksha

Di questi noccioli ne esistono con tre, quattro o più facce

La tradizione vuole che originariamente ci fossero 108 tipi di Rudraksha (108 è un numero sacro sia all’Induismo che nel Buddismo) ognuno con un numero diverso di mukhi, facce o spaccature, che possono essere identificate contando il numero delle linee che solcano verticalmente il seme. Oggi ne sono rimasti poco più di una trentina di specie e la maggior parte di quelli che si trovano in commercio ha cinque facce, mentre i più rari sono quelli senza spaccature, altrimenti detti a faccia singola, che simboleggiano lo stesso Shiva.

Quelli che ne hanno tre, come mostrato nella foto, sono divisi appunto da tre linee o spaccature naturali che ne solcano il guscio e sono considerati una buona protezione. Quelli più piccoli, a quattro o più facce o spaccature vengono di solito utilizzati per la produzione dei Japa Mala o Rosari, che vengono usati per la recitazione dei Mantra e che sono composti da 108 grani.

Secondo alcuni studiosi questi semi possono immagazzinare energia e inviare impercettibili vibrazioni e impulsi elettrici. Ciò si traduce in un aiuto per il sistema nervoso, nell’abbassamento della pressione sanguigna, nell’aumento della concentrazione e nella riduzione dello stress. 

Il Rudraksha viene considerato anche una sorta di scudo contro le energie negative che possono danneggiare il corpo. Si dice che gli yogi indù che indossano questi sperimentino un’enorme tranquillità e una pace interiore che li aiuta ad astrarsi e a meditare.

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Rudraksha a tre facce o tri mukhi rudraksha, le lacrime di Shiva

Simbolismi religiosi e aspetti culturali

Il profondo significato dato al Rudraksha nell’Induismo viene, innanzitutto, dal fatto di essere citato nei libri sacri. 

Nello Shiva Purana, uno dei diciotto maggiori Purana, antichi testi sacri dell’Induismo, risalenti probabilmente al X secolo, al capitolo 25, Shiva parla proprio dei Rudraksha. La divinità ne spiega la simbologia ed i benefici parlandone alla sposa Parvati, spingendosi a dare un’interpretazione specifica per i vari tipi di semi ad una, due o più Mukhi o facce.

Nel 67° versetto viene proprio descritto il Tri Mukhi Rudraksha e la traduzione è più o meno questa:  

Un Rudrākṣa con tre facce dona sempre mezzi di godimento. Come risultato del suo potere, tutte le tradizioni si stabiliscono saldamente. (rappresenta Agni, Dio del Fuoco)

Shiva Purana cap.25 v.67

Oltre al simbolismo religioso, nell’Ayurveda, la medicina olistica Indiana, ai Rudraksha vengono attribuite diverse proprietà medicinali. I benefici vanno dalla cura dell’ansia, all’ipertensione fino al controllo della glicemia, tutto questo grazie alle loro proprietà elettromagnetiche.

Tutte queste proprietà hanno fatto sì che i Rudraksha siano diventati popolari anche in occidente facendone di fatto un fenomeno globale.

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Il Tri Mukhi Rudraksha o Rudraksha a tre facce

Il Rudraksha a Tre facce, oggetto di questo articolo, è di solito associato alle tre divinità principali dell’Induismo: BrahmaVishnu e a Shiva e da quest’ultimo prendono anche il nome. Rudra è infatti uno dei nomi con il quale in antichità era chiamata questa divinità, mentre Aksha significa occhio. Il significato completo della parola è infatti occhi (o lacrime) di Shiva. Un’altra associazione mistica che viene fatta con questo frutto è quella con la divinità del fuoco, o Agni.

Ma la simbologia non è unica, i Rudraksha a tre facce simboleggiano i tre mondi: cielo, terra e inferi ed i tre tempi: passato, presente e futuro.

Benefici del Tri Mukhi Rudraksha secondo l’Induismo

Questo seme soprattutto rappresenta i tre Guna, i fili sottili che legano l’essere spirituale all’esistenza materiale. Queste tre forze che influenzano la vita sono Sattva, la Virtù, Rajas, la PassioneTamas, l’Ignoranza.

Sattva è il più puro dei legami materiali, illumina ed aiuta sviluppare la conoscenza, Rajas è la passione che rende schiavi delle cose materiali e incatena ai desideri, Tamas è l’ignoranza o l’illusione di sapere che porta ad agire sconsideratamente e a sprecare il tempo e rendendo preda degli influssi negativi.

Indossare il Tri Mukhi Rudraksha aiuta a controllarli e a proteggere dagli eccessi.

Indossare questi semi, facendo riferimento ad Agni, aiuta, inoltre, a riscattarsi dagli errori commessi, durante questa e altre esistenze precedenti, per ritornare alla purezza, proprio allo stesso modo nel quale il fuoco consuma ogni cosa e rimane puro. Per questo i Rudraksha a tre facce vengono considerati un supporto ideale per aumentare l’autostima, per combattere le paure, i sensi di colpa e la depressione.

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I Rudraksha nel Buddismo

Nel Buddismo, i Rudraksha sono usati principalmente per i Japa Mala, i rosari utilizzati per contare i mantra durante la recitazione. Far scorrere le dita sulle perline crea un ritmo distensivo per la mente rendendola più tranquilla e rilassata.

Anche nel Buddismo si ritiene che le diverse facce dei semi Rudraksha trasmettano energie diverse. Il più comune è il Rudraksha a cinque facce, che simboleggia i Cinque Buddha della Saggezza. In realtà i semi non rappresentano un amuleto magico, ma sono visti come aiuto nel cammino verso l’illuminazione.

Tenere in mano un Mala fatto con i Rudraksha durante la meditazione o la preghiera, simbolicamente aiuta a connettersi al potenziale Buddha presente in ogni persona, risvegliando le virtù che ciascuno ha innate.

Nel Buddismo, il Mala di Rudraksha guida la mente nel suo cammino interiore fornendo un qualcosa di concreto da percepire con i sensi, in modo da permettere alla mente di rilassarsi e all’energia di fluire più liberamente.

Estratto dello Shiva Purana 

Traduzione non ufficiale, il testo è stato tradotto in modo letterale per solo scopo documentativo. Potete trovare il testo tradotto in italiano sul sito aghori.it

  • Shiva disse a Parvati: ” Amore mio, qualsiasi Dio può essere adorato con il Rudraksha che è caro ai cinque Dei (Panchayatan ovvero Ganesha, Surya, Devi, Vishnu e Shiva) così come agli altri Dei. 
  • I Devoti di Vishnu e anche altri Dei possono indossare Rudraksha, non c’è dubbio. I devoti di Shiva soprattutto devono indossare il Rudraksha ogni giorno. 
  • Ehi Parvati, i Rudraksha sono di diversi tipi. Forniscono la salvezza. Ti svelerò i loro segreti. Ascolta attentamente. 
  • Rudraksha con un’unica faccia (senza spaccature) è Shiva stesso, che fornisce i frutti della salvezza e della liberazione. Solo il suo sguardo potrà anche purificare dall’uccisione di un bramino
  • Ovunque si veneri Rudraksha, Laxmi non è mai lontana, la pace supererà i tremori e tutti i desideri saranno esauditi. 
  • Il Rudraksha a due facce soddisfa i propri desideri. Questa è la forma di Devdeveshwar (un’altra forma di Shiva). Purifica immediatamente il peccato di aver ucciso una mucca. 
  • Rudraksha a tre facce fornisce direttamente i frutti della sadhana (disciplina spirituale). Il suo effetto si fa notare sull’istruzione. 
  • Rudraksha a quattro facce è la forma del Signore Brahma. Purifica dal peccato dell’uccisione umana. Il suo darshan (scorcio) offre i frutti della religione, della ricchezza, del sesso e del moksha. 
  • Rudraksha a cinque facce è la forma di Lord Kala-agni Rudra. Questo Rudraksha offre tutta la liberazione e soddisfa tutti i desideri. 
  • I peccati derivanti dall’adulterio e dal consumo di cibi non commestibili vengono sciacquati da Rudraksha a cinque facce
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Cultura

Se vi interessa la cultura informatevi sui luoghi sacri dell’induismo e sulle regole di comportamento. Altri argomenti interessanti per avvicinarsi a questa fantastica destinazione sono descritti negli articoli chi sono i Sadhu indiani e cosa fannole caste in India e gli Intoccabili Dalitil Festival di Holi e la Festa dei Colori.

Antiche Religioni

Per approfondire la conoscenza sul variegato pantheon indiano leggete la sacra Trimurti e cenni su BrahmaShiva il DistruttoreVishnu ed i suoi Avatara, Ganesha dalla testa di elefante o Surya, il Dio del Sole indiano. Senza dimenticare che il buddhismo è nato in India, un occasione per visitare i luoghi del Buddha a Sarnath.

Tradizioni Tribali

Se, come me amate le tradizioni fate un salto nel passato dell’India Tribale, e scoprite le tribù dell’Orissa, i Kutia Kondh, i Dongria Kondh ed i Bonda, li ho incontrati nei mercati tradizionali e mi hanno affascinato.

Arrivederci presto!

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Appassionato di fotografie, di storia e di culture orientali, viaggia per soddisfare la sua innata curiosità.Ama il caldo e stare all'aria aperta, scoprire luoghi nuovi, conoscere persone ed abitudini, osservare la Natura. Ha una sfida con se' stesso: assaggiare i cibi più strani in circolazione.

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