Il Masala Chai o Tè Masala, la bevanda dell’India
Il Masala Chai o Tè Masala sta all’India come il caffè sta all’Italia. In pratica nessun Indiano che si possa chiamare tale può farne a meno. Credo che solo noi italiani possiamo capire cosa significhi, perché i modi e la frequenza del consumo del Chai sono esattamente gli stessi a cui siamo abituati.
Fermarsi a bere un Masala Chai in un chioschetto, non è solamente soddisfare un bisogno o un desiderio: è consumare un rito, è incontrare gli amici, è concludere un affare, parlare di politica, in pratica tutto quello che noi italiani troviamo nel sorseggiare un caffé al bar.
Viaggiare non è solo osservare e fotografare. Viaggiare è ascoltare, imparare, gustare, annusare e un sacco di altre cose. Quando non sono fisicamente in viaggio, gustare specialità esotiche è uno dei miei modi di proiettarmi in posti lontani.
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Cos’è il Masala Chai o Tè Masala
Il Chai o Masala Chai è il tè indiano aromatizzato, preparato con tè nero, latte, zenzero ed una miscela di spezie ed erbe indiane che varia nelle diverse parti del paese.
Chai è la parola che significa tè in molte lingue e deriva probabilmente dalla parola cinese 茶 chá.
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Come nasce il Chai
Ci sono tante storie che pretendono di raccontare l’origine della bevanda che conosciamo oggi.
Si dice che già nell’India antica esistesse una bevanda con questo nome, ma che in realtà non contenesse foglie di tè, come ai tempi nostri, ma fosse più un’infusione di erbe curative, creata sui princìpi dell’Ayurveda, oggi detta anche kadha.
Origine del chai
Alcune storie narrano che a scoprire il Chai sia stato un monaco buddista che, durante i suoi pellegrinaggi, avesse scoperto che in alcune parti della Cina c’era l’usanza di masticare le foglie di tè.
Alcuni sono inclini a credere, invece, che il tè sia stato scoperto per errore 5.000 anni orsono da un imperatore cinese.
Un giorno un cortigiano rovesciò inavvertitamente alcune foglie di tè in una pentola di acqua calda destinata all'Imperatore. Sentendone il profumo, l’Imperatore assaggio la bevanda e se ne innamorò, facendola diventare parte della cultura cinese.

Il Masala Chai in India
Tornando all’India, la storia più accreditata sostiene che, a creare il Chai, fu Harshavardhana, un imperatore che regnò nella prima metà del VII secolo. Si dice che il Re sviluppò la bevanda per mantenersi vigile e attento durante gli impegni di corte.
Anche l’imperatore Ashoka aveva fatto del Chai una bevanda da offrire in occasione degli incontri di corte, un’abitudine che alla fine si diffuse tra la gente comune.
Quella che è quasi una certezza, è che in origine, per preparare queste bevande speziate, non si usassero le foglie di tè. Gli studiosi ritengono infatti che il tè sia stato introdotto solo in un’epoca successiva.
Dove si beve il Masala Chai
Il Masala Chai in India si beve ovunque. Dove vedete una bancarella al bordo strada o un chiosco da cui sale lentamente il fumo, quasi certamente trovate il Chai. In alcuni casi i proprietari dei chioschetti sono un po’ sottotono, in altri si producono in performances esagerate, per animare i momenti che occorrono per preparare la bevanda. Intanto le persone intorno si intrattengono in amabili pettegolezzi o incontri di lavoro. Una sorta di bar, di solito all’aria aperta.
Come viene servito il Chai
Ogni bancarella ha il suo modo di servire il Chai e le usanze variano da regione a regione, ma anche da luogo a luogo a distanza di pochi chilometri.
In Gujarat il Chai viene spesso servito in un piattino di ceramica o di vetro, ma a volte il piattino può essere anche di metallo, magari segnato di nero dal tempo. In Orissa spesso mi è capitato che venisse servito in bicchierini di plastica, il che toglie molta della poesia a questo rito.
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A Calcutta ed in altre parti del paese si usa una ciotolina o un piattino di terracotta, che una volta usato viene buttato. Personalmente me ne sono tenuti un po’ e li uso come soprammobili, all’occasione anche come portaincensi, un bel ricordo dei miei viaggi.

Posso bere il Tè Masala?

La risposta in genere è sì. Nella maggior parte dei casi il Tè Masala è un alimento sicuro, perché bollito e ribollito. Occorre, però, fare dei distinguo. Nelle bancarelle più isolate o nelle ore di minore affluenza, il Chai potrebbe non essere pronto e preparato sul momento. Poiché la ricetta contiene acqua (e l’acqua in India non è sicura), curate sempre che il tutto sia bollito per qualche minuto.
Il fatto poi che per filtrarlo si usino in genere stracci dalla dubbia sterilizzazione, quello non deve essere oggetto di troppa preoccupazione, gli anticorpi faranno festa, ma non vi capiterà nulla.. (forse.. )
Quanto costa il Chai
Il Chai in India ha costi popolari, anche se il prezzo, in termini percentuali, varia molto da regione a regione. In genere nel nord dell’India il prezzo per una tazzina non scende mai sotto le 10 rupie (12 centesimi di euro), ma può arrivare anche a 15 nei luoghi più turistici.
A est, da Calcutta in giù spesso costa meno, anche 5 rupie.. in ogni caso un prezzo che non può destare preoccupazione.

Diffusione del Chai nel mondo
A partire dall’India, il Chai si è diffuso in tutto il mondo ed è diventata una bevanda offerta ovunque. Ovviamente le versioni dei vari paesi si adattano ai gusti del luogo e possono differire molto dall’originale, fino ad essere relegate nelle bustine da tè per l’infusione, misture istantanee e concentrati, praticamente un delitto.
Il delitto perfetto però solo Starbucks è in grado di porlo in atto! il Chai Tea Latte che si beve nei loro negozi negli Stati Uniti penso che sia quanto di più somigliante al Nettare degli Dei – IMHO
Gli ingredienti del Chai
Oltre al tè nero (che in alcune regioni dell’India può essere sostituito dal tè verde), nella ricetta del Masala Chai non possono mancare, ovviamente, il latte e lo zenzero. A seconda dei luoghi si possono aggiungere semi di cardamomo, talvolta anice, cannella, semi di finocchio, pepe e chiodi di garofano. Lo zucchero in alcune parti dell’India viene aggiunto “di default”, in altre solo su richiesta.

Benefici del Masala Chai o Tè Masala
Il Masala Chai, oltre ad essere buono, apporta anche molti benefici, forse per il fatto di essere stato inizialmente concepito come una bevanda ayurvedica.
Questi effetti benefici possono essere riassunti in poche righe
- Favorisce il risveglio grazie alla caffeina, ma ne contiene circa un terzo rispetto al caffé.. ne potete bere di più.
- Aiuta a digerire grazie allo zenzero che aiuta la digestione e così pure il pepe nero
- Allevia i dolori e le infiammazioni grazie a zenzero e chiodi di garofano
- Fortifica il sistema immunitario soprattutto se usate il cardamomo che contiene elevate quantità di vitamina C
- Può migliorare la salute del cuore se usate la cannella, in grado di abbassare i livelli di colesterolo cattivo
- Riduce la nausea grazie allo zenzero, perciò non lesinate con le dosi
Uno dei maggiori benefici del Masala Chai è che fa bene allo spirito, perché è buono
Preparare il Chai a casa, la mia ricetta del Masala Chai
Ingredienti
- Tè, rigorosamente nero? Se non ne avete in casa usate un tè non aromatizzato (se non l’avete provate questo)
- Acqua 0,3 L
- Latte, meglio se intero 0,1 L
- Zenzero fresco, che avrete grattato su una grattugia di vetro o ceramica
- Cardamomo verde
- Un chiodo di garofano (da lasciare in infusione non più di un minuto)
- Cannella a piacimento
- Zucchero di canna, per i più attenti alla linea, un dolcificante
Preparazione
- Pestate le spezie in un mortaio e aggiungete lo zenzero, meglio se è già grattugiato
- Fate bollire l’acqua ed il latte nel rapporto di tre parti di acqua per ogni parte di latte (più o meno)
- Versare le spezie, il tè e lo zucchero
- Lasciare in infusione per 3-8 minuti a seconda dell’intensità del sapore che si vuole raggiungere
- Riportare ad ebollizione, filtrare e versare ancora caldo
In india ogni famiglia ha la sua ricetta, voi troverete il giusto compromesso dopo qualche prova.
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Per saperne di più sull’India
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Cultura
Se vi interessa la cultura informatevi sui luoghi sacri dell’induismo e sulle regole di comportamento. Altri argomenti interessanti per avvicinarsi a questa fantastica destinazione sono descritti negli articoli chi sono i Sadhu indiani e cosa fanno, le caste in India e gli Intoccabili Dalit, il Festival di Holi e la Festa dei Colori.
Antiche Religioni
Per approfondire la conoscenza sul variegato pantheon indiano leggete la sacra Trimurti e cenni su Brahma, Shiva il Distruttore, Vishnu ed i suoi Avatara, Ganesha dalla testa di elefante o Surya, il Dio del Sole indiano. Senza dimenticare che il buddhismo è nato in India, un occasione per visitare i luoghi del Buddha a Sarnath.
Tradizioni Tribali
Se, come me amate le tradizioni fate un salto nel passato dell’India Tribale, e scoprite le tribù dell’Orissa, i Kutia Kondh, i Dongria Kondh ed i Bonda, li ho incontrati nei mercati tradizionali e mi hanno affascinato.
Arrivederci presto!