I Kutia Kondh ed l’ombra dello spirito-tigre
I Kutia Kondh, oggetto di questo articolo e spunto per la digressione sugli spiriti-tigre vivono per lo più nel distretto di Baliguda, nello stato dell’Orissa, nell’India Centrale.
Il nome Kutia significa colui che rompe o distrugge. In questa regione vivono circa 62 etnie fra le quali ho già citato i Dongria Kondh o Dongariah Kondh ed i Bonda. Per millenni queste etnie sono vissute isolate barattando le loro merci con le popolazioni indù. E’ comune in questi luoghi vedere donne piene di tatuaggi, orecchini, collane, anelli e bracciali. E’ una delle zone ancora vere dell’India, indubbiamente penetrata della moderna civiltà, ma ancora ricca di tradizioni.
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Indice dell'articolo (clic per aprire)
Strutture ricettive
In questa zona le strutture ricettive in ottica occidentale sono un po’ scarse ed a volte bisogna adattarsi, in compenso si viene ripagati con vita vera. Si ha la possibilità di visitare senza sentirsi prede e con la sensazione di essere sempre ospiti graditi. Le persone genuinamente interessate vi si avvicineranno per conoscere e non per fare business, questo lo trovo impagabile.
La visita si inserisce in un viaggio in Orissa, alla ricerca delle tradizioni di questi popoli. Di solito il ritmo di viaggi come quello che ho fatto io è dettato dai mercati locali, che avvengono in un giorno specifico della settimana. Ogni giorno è possibile visitare un mercato diverso in un’area di una determinata tribù.
Programmazione dei mercati giorno per giorno
- Lunedì Mercato settimanale Rayagada-Puttasingh
- Martedì Mercato tribale settimanale Rayagada-Kotagarh
- Mercoledì Mercato tribale settimanale Chatikona
- Giovedì Mercato tribale settimanale Onukadelli
- Venerdì Mercato tribale settimanale Jeypore-Kunduli
- Sabato Mercato settimanale Jeypore-Gupteswar-Baligaon
L’importanza dei mercati
Il mercato è il luogo di incontro settimanale ed il posto più semplice dove incontrare le persone. Nei mercati è possibile inoltre interagire con questi popoli, di solito schivi e poco propensi ad aprirsi. Ovviamente è preferibile una guida locale, che per le tribù è anche indispensabile che sia approvata dal governo. La guida vi aiuterà a comprendere almeno in parte, usi, costumi e tradizioni, oltre ad evitarvi possibili guai ;-).
Digressione
Sfrutto l’occasione di questa visita al villaggio Kutia Kondh e ad altri villaggi della zona per approfondire un discorso che mi ha interessato. Non è mia intenzione ne’ posseggo le competenze per fare un trattato, ma mi permetto di fare una piccola digressione sugli spiriti-tigre, per capire il significato dei tatuaggi delle donne Kutia Kondh.
Se volete saperne di più potete consultare l’articolo del prof. Francesco Brighenti, PhD in Storia presso UTKAL University –Bhubaneswar –Orissa (India), ricco di interessanti riferimenti bibliografici e principale fonte per la ricerca sugli spiriti-tigre oggetto di questa digressione
Gli spiriti tigre
Una delle credenze diffuse nell’Asia Sudorientale riguarda lo Spirito-Tigre. Gli spiriti-tigre sono considerati delle entità amiche ed avrebbero anche funzione di guardiano dell’ordine socio-religioso. Essi infatti sono ritenuti in alcuni casi la manifestazione vivente di antenati o sciamani-guaritori o di divinità della foresta.
Lo possiamo assimilare alla licantropia, che tutti conosciamo, ma in questo caso, più che una trasformazione vera e propria come nel caso dell’uomo lupo, si tratta di un trasferimento del proprio volere o della propria anima nel corpo di un animale vero. Forse una sottile differenza, ma significativa, perché in questo caso eventuali efferatezze sono sempre compiute dall’animale e non dall’uomo.
I pochi gruppi tribali dell’India che preservano credenze riguardanti questo fenomeno sono concentrati nella regione assamese del Nagaland del Meghalaya, nell’Arunachal Pradesh e nello stato dell’Orissa.
In quest’ultima zona un complesso di riti, simboli e credenze connessi a questa tradizione si può riscontrare nelle tribù Kondh. Tuttavia queste credenze hanno provenienza estranea alle tradizioni dell’induismo, con radici differenti dalle danze tribali eseguite nell’India del sud da uomini mascherati da tigri, leopardi o pantere nere..
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La credenza Kondh – la spiegazione mistica
Le tribù Kondh mutuano questa credenza religiosa dalle tigri mangiatrici di uomini, che talvolta, per le motivazioni più disparate attaccavano i villaggi. Questo problema è stato reale ed attuale fino a che il territorio era per lo più ricoperto da giungla e foreste. Oggi le occorrenze sono molto rarefatte se non praticamente nulle.
I Kondh attribuivano il fatto che le tigri assalissero i villaggi ad un insieme di cause soprannaturali come ad esempio il volere di alcune divinità, vendetta di persone uccise da una tigre o nemici capaci di trasferire il loro spirito nel corpo di una tigre.
Benché attualmente i Kondh abbiano per la maggior parte abbandonato tali miti, alcuni tuttora sono convinti che la facoltà di trasformarsi in una tigre o in un leopardo abbia un’origine divina. Questo fenomeno, conosciuto come kradi mliva (“trasformazione prodigiosa”) o come kai krani a seconda delle zone, è connesso al culto della dea della terra Darni Penu, diffuso fra i gruppi Kondh.
In tempi antichi addirittura quando una tigre o un leopardo iniziava ad aggredire uomini o animali domestici nei pressi di un loro villaggio, i Kondh cercavano di placarne l’ira sacrificando a Darni Penu una vita umana. Non è chiaro il riferimento ai Kutia Kondh in particolare, ma in genere alle popolazioni Kondh.
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Le ragazze Kondh e il marchio della tigre
Oltre ai Kutia Kondh esistono nella zona anche altre tribù con tatuaggi similii: i Desia Kondh, i Mallia Kondh e probabilmente altri che non conosco.
Collegandosi alle credenze sugli spiriti-tigre queste comunità tribali sottopongono per tradizione ad un particolare tatuaggio facciale tutte le ragazze adolescenti. Fra i Desia Kondh occidentali per esempio tale tatuaggio include sempre tre linee diritte tracciate su ciascuna guancia, le vibrisse della tigre. Una superstizione è che le donne Mallia Kondh non tatuate in questo modo riuscirebbero facilmente a sviluppare la capacità di trasformarsi in tigri.
Un tempo, anche a causa di questa superstizione, le ragazze non tatuate faticavano a trovare qualcuno disposto a sposarle. Per una moglie Kondh l’accusa di essere “divenuta una tigre”, anche se riferita al suo temperamento, poteva essere causa sufficiente per essere ripudiata. Le donne sterili erano talvolta accusate dai loro mariti di avere una relazione segreta con una tigre di sesso maschile, e per questo abbandonate o ripudiate.
Fra i Desia si sostiene ancora ai nostri giorni che è la stessa dea della terra ad esigere il tatuaggio facciale delle ragazze prima della pubertà, e che le anime di quelle che rifiutano rischieranno di migrare nell’animale feroce, creando una minaccia per il villaggio.
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Fotografie di persone del villaggio Kutia Kondh, le donne hanno il viso tatuati
L’interpretazione ed il significato nella tribù Kutia Kondh cambia nel tempo.
Veniamo finalmente al villaggio che ho visitato. Mi è stato spiegato che fino a poco tempo fa il re dei Kutia Kondh aveva il diritto di avere il primo rapporto sessuale con ognuna delle donne del proprio dominio appena queste avessero raggiunto la pubertà. Una volta espletato questo rito, le donne potevano essere tatuate secondo il rito ancestrale e nessuno le avrebbe più infastidite.
Le donne, per non soggiacere a questo sopruso sceglievano di tatuarsi appena possibile, in modo che il Re – o i suoi emissari per suo conto – incontrandole non avessero a richiedere questa sorta di Ius Prime Noctis.
Altra interpretazione che mi è stata suggerita dalla guida è anche quella che le donne si tatuassero per apparire meno attraenti al sovrano che in questo modo avrebbe rinunciato spontaneamente al suo diritto. Quest’ultima versione pareva la più accreditata, ma è anche vero che non sempre l’origine delle tradizioni è chiara. Per questo motivo non è detto che anche questa versione non sia uno dei FAKE che vanno di moda oggi, anche senza i social :-)
Ho sentito parecchi pareri e sono propenso a credere che la verità sia, come al solito in India, un mix di tutte queste spiegazioni e anche se credo che la tradizione prenda spunto dalla credenza dello spirito tigre, lascio a voi decidere ed eventualmente approfondire, partendo dal link che ho messo in alto.
I tempi moderni
Sta di fatto che attualmente quasi nessuna delle giovani è tatuata, nonostante il re sia ancora una figura presente nell’organizzazione tribale, ma con poteri limitati.
Adesso un po’ di fotografie.. poi un’ultima nota.
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Fotografie di donne Kutia Kondh coi visi tatuati e di giovani ragazze ormai senza i tatuaggi
Lasciamo un segno?
Le popolazioni che ho visitato in questo viaggio sono fra le più povere che abbia avuto modo di visitare e vivono veramente con poco. Più avanti potete vedere una foto del negozietto locale.
Chi viaggia ha il potere di lasciare un segno positivo del proprio passaggio. Il segno positivo per me non significa portare qualcosa di nuovo, perché a me piacerebbe che tutto restasse esattamente come è, anche se so che questo non è possibile e che il cambiamento è parte della vita.
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Un paio di foto del negozietto del villaggio
Un aiuto discreto
Il segno positivo è un aiuto discreto e non invasivo, anche per non urtare la sensibilità e non ledere l’orgoglio delle persone.
In questo caso, sempre con il patrocinio della nostra associazione di volontariato SORRISI abbiamo donato agli studenti di una scuola locale (scuola residenziale) 35 coperte per i ragazzi che usufruiscono del convitto e che ne erano sprovvisti, visto l’approssimarsi della stagione fredda.
La scelta delle coperte è stata concordata con il responsabile della scuola, che le ha considerate la spesa più urgente, e le abbiamo consegnate direttamente sul posto.
Un piccolo aiuto, un piccolo segno, so che molti di Voi fanno altrettanto, ma se Non sapete come fare potete contribuire alla nostra iniziativa sul sito della nostra associazione SORRISI.
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Libri e guide per un viaggio in India
Prima di partire comprate qui una guida dell’India del Nord oppure comprate qui una guida dell’India del Sud entrambe della Lonely Planet in Italiano. Ci sono altre guide, ma non altrettanto esaustive.
E per non rimanere senza internet, date un’occhiata alla eSIM solo dati per l’India. Costa poco, rimanete connessi e conservate il vostro numero di telefono! (funziona solo con gli smartphone indicati nelle specifiche).
Leggi anche 10 libri (e oltre) per la tua vacanza in India senza parlare di Yoga
Proposte di viaggio in India
India: il Triangolo d’Oro e Varanasi. Itinerario breve ed essenziale di 9 giorni nel Triangolo d’Oro dell’India del Nord con estensione a Varanasi, la città sacra dell’India per eccellenza. Un programma di viaggio adatto a chi non ha troppo tempo a disposizione, ma desidera visitare avere un assaggio dell’India. Da Delhi, la capitale dell’India coloratissima e caotica, a Jaipur, la Città Rosa del Rajasthan, passando per Agra ed il suo spettacolare Taj Mahal, per arrivare a Varanasi la città sacra per eccellenza che da sola vale l’intero viaggio.
India: Gran Tour del Nord. Itinerario suggestivo nella terra dei Maharaja, sulle tracce degli antichi splendori reali fra forti, maestosi palazzi, musica, arte e paesaggi mozzafiato. Un lungo e intenso viaggio dal Rajasthan alla Valle del Gange a contatto con l’India più vera e più suggestiva. Un viaggio che non dimenticherete (17 giorni).
India: Natura, relax e Ayurveda. Un viaggio alla scoperta del Kerala, a contatto con la natura lussureggiante. Verdi colline, villaggi di contadini, artigiani e pescatori, lagune e laghi uniti da un intrico di canali in un ambiente tropicale da sogno. Dal Parco Nazionale di Periyar alla navigazione in battello sulle Backwaters, dalle piantagioni di té alla città di Kochi, antica colonia portoghese per approdare alle spiagge di Kovalam e concedersi qualche massaggio ayurvedico in un fantastico resort.
Se vi viene in mente qualcos’altro chiedete a me!
Per saperne di più sull’India
India, destinazione senza compromessi. Un salto indietro nel tempo in una terra di grande misticità, capace di grandi fasti e di grandi miserie, ma sempre con una propria dignità e con un portamento elegante. Ad ogni passo c’è qualcosa da scoprire, in questa terra capace di grande ospitalità e dove, da viaggiatori, ci si sente sempre i benvenuti.
Prima di tutto il bagaglio: leggete l’articolo cosa mettere in valigia: la lista da stampare per il viaggio perfetto. Non dimenticare di infilare nel bagaglio anche un buon libro: provate a dare un’occhiata ai miei libri preferiti nell’articolo 10 libri (e oltre) per la tua vacanza in India, senza parlare di Yoga
Cultura
Se vi interessa la cultura informatevi sui luoghi sacri dell’induismo e sulle regole di comportamento. Altri argomenti interessanti per avvicinarsi a questa fantastica destinazione sono descritti negli articoli chi sono i Sadhu indiani e cosa fanno, le caste in India e gli Intoccabili Dalit, il Festival di Holi e la Festa dei Colori.
Antiche Religioni
Per approfondire la conoscenza sul variegato pantheon indiano leggete la sacra Trimurti e cenni su Brahma, Shiva il Distruttore, Vishnu ed i suoi Avatara, Ganesha dalla testa di elefante o Surya, il Dio del Sole indiano. Senza dimenticare che il buddhismo è nato in India, un occasione per visitare i luoghi del Buddha a Sarnath.
Tradizioni Tribali
Se, come me amate le tradizioni fate un salto nel passato dell’India Tribale, e scoprite le tribù dell’Orissa, i Kutia Kondh, i Dongria Kondh ed i Bonda, li ho incontrati nei mercati tradizionali e mi hanno affascinato.
Arrivederci presto!