Arti, la cerimonia del fuoco a Varanasi e Chitrakoot
Vedere la cerimonia Aarti e Varanasi è stata una delle ragioni principali di questo viaggio in India (l’altra era la festa di Holi). Non volevo proprio perdermi l’opportunità di assistere ad uno dei riti più interessanti e spettacolari dell’Induismo e per giunta nella città Sacra per eccellenza.
Indice
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Origine della cerimonia Aarti, l’offerta del fuoco
Arti o Aarti (pronunciato ‘aarti’) è una cerimonia di preghiera molto ricorrente nei riti Induisti. Questa pratica rappresenta una preghiera di saluto alle divinità e di ringraziamento per quanto esse hanno dato o daranno in futuro.
La cerimonia trae origine dagli antichi rituali vedici del fuoco detti homa, poi declinati in riti diversi ed evoluti attraverso la tradizione.
Un’altra possibile origine del rito è attribuibile alla pratica in uso nei secoli di illuminare le immagini sacre all’interno di grotte o negli angoli più bui dei templi. Durante i rituali i sacerdoti intonavano canzoni o mantra e agitavano lampade ad olio davanti alle Murti, allo scopo di permettere ai devoti il contatto visivo con l’immagine sacra.
Nel tempo questa pratica si è sviluppata nella cerimonia che oggi viene celebrata in molte parti dell’India.
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Diversi significati della parola Aarti o Arti
In sanscrito aarati è composta dal prefisso “aa”, che significa completo, e “rati”, che significa amore. In questo senso Aarti è una dimostrazione del proprio amore verso la Divinità. Anche i canti sono eseguiti con riverenza e come segno di adorazione.
Altre fonti fanno derivare il significato della parola Aarti da ārātrika, che in sanscrito significa “che rimuove l’oscurità”
Come si svolge la cerimonia
Aarti è chiamata spesso cerimonia della luce e consiste nell’agitare stoppini accesi davanti alle immagini sacre per infondere l’amore, l’energia e le benedizioni delle Divinità. Il rito viene eseguito dai pandit o dai Sadhu, a seconda delle località, con l’assistenza dei fedeli. Le lampade in genere sono fatte da stoppini imbevuti di burro chiarificato o Ghee e, a volte, anche di canfora.
Durante la cerimonia si offrono si offrono anche oggetti di buon auspicio come incenso, acqua e fiori. Le cerimonie più elaborate, come quella di Varanasi, prevedono altri diversi rituali specifici, con simbologie che cambiano a seconda del luogo o della divinità.
La parola “arti” indica anche la preghiera cantata in lode delle Divinità. La cerimonia è spesso annunciata e conclusa dal soffio di una conchiglia e accompagnata dal suono di strumenti musicali, come tamburi, campanelle e gong.
Dopo la preghiera gli stoppini accesi vengono fatti passare fra la gente, perché riceva la benedizione del fuoco. I fedeli passano le mani rivolte verso il basso sulla fiamma e poi si toccano gli e la testa in segno di riverenza, in questo modo la benedizione, trasmessa dalla Divinità alla fiamma, viene veicolata alla persona.
La cerimonia viene eseguita più volte durante il giorno, ma la celebrazione culminante è quella della sera.
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La cerimonia Aarti a Varanasi
Sul Dasaswamedh Ghat a Varanasi, viene eseguita un’elaborata puja (rituale di offerta) in un’atmosfera molto mistica e coinvolgente. Varanasi è la città di Shiva, pertanto è a questa divinità ed alla dea Ganga che viene dedicata la cerimonia.
Il Ganga Aarti viene eseguito su un palco da un gruppo di giovani pandit vestiti con abiti colorati.
Si inizia con il suono di una conchiglia, si prosegue bastoncini di incenso agitati in elaborati volteggi e poi si passa a grandi lampade illuminate dal fuoco che creano giochi di luce e forme nel cielo scuro. Il tutto è accompagnato da canti, inni e campanelli.
Durante la cerimonia uno o più Sacerdoti offrono alla divinità vari oggetti che rappresentano gli otto elementi della creazione del mondo materiale.
- Il Fiore e il Tessuto rappresentano la Terra
- L’Acqua rappresenta l’elemento dell’Acqua
- La Lampada alimentata con il Ghee (burro chiarificato) rappresenta il Fuoco
- Il Ventaglio (fatto con le piume di Pavone ) rappresenta l’Aria
- Il suono della Conchiglia rappresenta il suono dell’OM, il suono della creazione, che disperde le energie negative
- Il coinvolgimento emotivo nelle Canzoni e nei Mantra rappresentano la Mente
- L’attenzione intellettuale allo scopo dell’arte rappresenta l’Intelligenza
- Gli omaggi posti su un vassoio di metallo e illuminati dalla fiamma del burro chiarificato che brucia senza residui rappresentano l’Ego che scompare senza lasciar traccia raggiunta la realizzazione spirituale.
- Anche gli abiti dei sacerdoti, color zafferano e rosso simboleggiano rispettivamente l’energia vitale e la spiritualità.
Gli oggetti offerti si trasformano in portatori di misericordia, in questo modo le fiamme diventano un veicolo dalle quali ricevere l’energia divina. Passando le mani sulle fiamme e poi sulla fronte, bagnandosi la testa con l’acqua sacra ed inspirando il profumo dei fiori santificati, l’energia si trasferisce alla persona.
Durante tutta la cerimonia si canta lodando la gloria delle divinità e raccontando come sia possibile ottenerne le benevolenze, accompagnati dal suono di campanelle e avvolti dai profumi di incenso e di sandalo.
Differenze fra le cerimonie a Chitrakoot ed a Varanasi
Questa cerimonia è praticata in molte parti dell’India con diversi significati e declinazioni, ma i luoghi dove si celebra il Ganga Aarti sono le tre Città Sacre bagnate dal Gange: Varanasi, Haridwar e Rishikesh. In questo caso il rituale è dedicato alla Dea Madre Ganga, la Dea del sacro fiume indiano.
Prima di arrivare a Varanasi, abbiamo fatto tappa in un centro meno turistico e popolare: Chitrakoot, dove si svolge una cerimonia quasi identica, ma più intima, non per questo meno spettacolare.
In questo caso non si parla di Ganga Aarti in quanto Chitrakoot si trova sulle rive di un altro fiume il Mandakini.
Altre occasioni per fare Aarti
Aarti non è una cerimonia che si limita a un’offerta per una divinità. La cerimonia può essere eseguita in tono minore in favore di ogni forma di vita e anche per gli oggetti.
Il significato più profondo è che ogni persona, animale e oggetto porta dentro di se’ una parte di Divino e che chi esegue il rituale rispetta e venera proprio questo aspetto.
È una pratica che si esegue comunemente per esempio sulle auto, sui telefonini o computer e su altre cose quando si comincia ad usarle. Un’usanza solo in apparenza materiale, in realtà un gesto di rispetto e una preghiera perché questo oggetto aiuti chi lo usa ad eccellere nelle suo compito.
Immagini della cerimonia a Chitrakoot
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Immagini della cerimonia a Varanasi a Dashashwamedh Ghat
Vi lascio con qualche immagine.
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Cerimonia Aarti a Varanasi la seconda sera.
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Cultura
Se vi interessa la cultura informatevi sui luoghi sacri dell’induismo e sulle regole di comportamento. Altri argomenti interessanti per avvicinarsi a questa fantastica destinazione sono descritti negli articoli chi sono i Sadhu indiani e cosa fanno, le caste in India e gli Intoccabili Dalit, il Festival di Holi e la Festa dei Colori.
Antiche Religioni
Per approfondire la conoscenza sul variegato pantheon indiano leggete la sacra Trimurti e cenni su Brahma, Shiva il Distruttore, Vishnu ed i suoi Avatara, Ganesha dalla testa di elefante o Surya, il Dio del Sole indiano. Senza dimenticare che il buddhismo è nato in India, un occasione per visitare i luoghi del Buddha a Sarnath.
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Arrivederci presto!