Panch Prayag le confluenze dei fiumi in Himalaya

Panch Prayag le sacre confluenze del Gange nel Garhwal

I Panch Prayag nell’Induismo sono cinque confluenze di fiumi sacri nella regione Himalayana del Garhwal nello stato dell’Uttarakhand, in India. 

I fiumi nell’induismo sono considerati sacri in quanto portatori di acqua e con essa della vita. Inoltre, molto spesso essi vengono visti come la manifestazione di una divinità, come nel caso della Dea Ganga per il Gange. Quando due fiumi si incontrano, il luogo diventa ancora più sacro perché rappresenta l’unione di due forze divine e l’unione diventa ancora più sacra quando il fiume si unisce all’oceano, rappresentando in questo modo l’unione finale col Divino.

Nei fiumi, ma soprattutto alle confluenze dei fiumi, vengono spesso svolte pratiche religiose, semplici o complicate, ma significative nella vita di una persona. Vengono praticati bagni o abluzioni rituali prima del culto oppure gli ultimi riti per i defunti (shradda), oltre ai riti di venerazione del fiume stesso in quanto rappresentazione terrena di una divinità.

I fedeli ritengono che bagnarsi nelle sacre acque purifichi la mente, il corpo e l’anima, oltre ad avvicinare la persona alla moksha, la liberazione dal ciclo delle reincarnazioni.

I cinque Prayag si trovano tutti lungo il corso del fiume Alaknanda, uno dei due rami che danno vita al Gange, il più sacro dei fiumi indiani, la dea Ganga che ha portato la salvezza su questa terra, per questo hanno un’importanza particolare.

Ordinati a partire dalla sorgente, le confluenze sono Vishnu Prayag, Nanda Prayag, Karna Prayag, Rudra Prayag e Devprayag.

Leggi anche Luoghi Sacri dell’Induismo e regole di comportamento

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La spiritualità di un pellegrinaggio

Gli esseri umani da sempre cercano di trovare un significato all’ambiente che li circonda, eleggendo a divinità animali, luoghi od oggetti del mondo che li circonda. Fin dall’antichità la natura non è mai stata considerata solo una manifestazione di qualcosa di tangibile, ma è intrisa di un aspetto religioso, anche a questo aspetto, nei tempi moderni, viene data poca attenzione. Toccare un oggetto sacro o recarsi in un luogo sacro ha quindi la pretesa di unirsi in qualche modo col divino

La parola per pellegrinaggio nell’induismo è Tirtha, che significa guado o incrocio. Attraversare questo guado o questo incrocio assume il significato simbolico di passaggio dal piano umano al sovrumano. Tirtha è anche l’attraversamento del fiume del Samsara – il ciclo di morte e rinascita – per raggiungere uno stato di liberazione. 

La civiltà indiana nasce sulle rive dell’Indo e per questo uno dei primi luoghi ad essere considerato sacro è il fiume stesso portatore di vita. Molti dei Tirtha erano quindi davvero un guado, cioè dove un fiume poteva essere attraversato in sicurezza. Il significato di un determinato luogo può renderlo un luogo sacro e la nozione di pellegrinaggio è collegata a questa idea. Rendere un luogo sacro significa elevarlo e separarlo dagli altri spazi, una rottura di un piano omogeneo.

Fonti: Pilgrimage as Imagined Site: A study of Prayag Tirtha – Ankur Goswami – Jawaharlal Nehru University, New Delhi, ankur_goswami18@yahoo.co.in, India’s “Tīrthas”: “Crossings” in Sacred Geography – Diana L. Eck https://dash.harvard.edu/handle/1/25499831

Il corso del fiume Alaknanda

La prima tappa dei Panch Prayag, ovvero la prima confluenza partendo dalla sorgente è Vishnu Prayag, dove l’Alaknanda confluisce con il Dhauliganga che scende dal Nanda Devi.  

Successivamente il fiume incontra il Nandakini, il Pindar, il Mandakini e per ultimo il fiume Bhagirathi. Da quel punto in poi il fiume prende il nome semplicemente di Gange o Ganga, che bagna le città sacre di Rishikesh e Haridwar.

Dev Prayag, uno dei Panch Prayag
Devprayag – fotografia di Vvnataraj – CC BY-SA 3.0

Le città religiose della zona

Grazie al grande flusso di pellegrini che in epoche recenti hanno invaso lo stato dell’Uttarakhand per i pellegrinaggi religiosi del Panch Kedar, Sapta Badri e Chota Char Dham, anche nei luoghi dei Panch Prayag sono fiorite grandi città con vocazione religiosa. 

I pellegrini si bagnano nelle acque delle sacre confluenze durante la loro visita ai luoghi sacri dell’induismo Himalayano, detti anche i luoghi della Deva Bhumi o Terra di Dio, l’Uttarakhand. 

Le città mutuano il nome dai siti, eccetto Vishnuprayag, che è vicina alla città di Joshimath, già di per se’ centro religioso di grande fama.

Panch Prayag, la confluenza dei fiumi Alaknanda e Bhagirathi che formano il Gange
La confluenza dei fiumi Alaknanda e Bhagirathi che formano il Gange – foto di Ashwini Chaudhary

Origine e leggende sui nomi dei Panch Prayag

Vishnu Prayag è il primo nell’origine e vicino alla confluenza si può visitare un tempio ottagonale che ospita un’immagine di Vishnu. 

L’origine del nome Nanda Prayag è controversa. Esistono infatti due diverse leggende che spiegano il nome, una legata ad un nobile Re di nome Nanda, l’altra invece legata al nome del padre adottivo di Krishna

Karna Prayag prende il nome dal figlio del Dio del Sole, Surya, che fece penitenza in questo luogo, come narrato nel Mahabharata.

Anche per Rudra Prayag esistono diverse teorie, ma quella che mi ha convinto di più è quella che Shiva, anticamente chiamato Rudra, eseguì in questo luogo la danza della distruzione Tandava.

DevPrayag, l’ultimo della serie deve il suo nome invece ad un povero bramino chiamato Deva Sharma fece voto di rinuncia in questo luogo e fu benedetto da Rama, avatar di Vishnu e mitico eroe del Ramayana. 

Le leggende raccontano anche che questo luogo sia l’ombelico di Vishnu e che Brahma vi abbia meditato.

Mappa dei Panch Prayag in Himalaya

Mappa Sapta Badri, Panch Badri, Panch Kedar e Panch Prayag
Mappa Sapta Badri, Panch Badri, Panch Kedar e Panch Prayag

Altre confluenze di fiumi in India ed il Triveni Sangam

I Panch Prayag sono considerati i più sacri dopo il Triveni Sangam, la tripla confluenza dei fiumi Gange, Yamuna e Saraswati (il fiume senz’acqua della mitologia).

Il Triveni Sangam si trova nei pressi di Allahabad, in Uttar Pradesh e per questo chiamata anche Prayag o Prayagraj.

Nella zona della confluenza, quando i fiumi sono ricchi d’acqua, il Gange e lo Yamuna si possono distinguere dal diverso colore: l’acqua del Gange è limpida mentre quella dello Yamuna è di colore verdastro, mentre Saraswati è il fiume invisibile.

Questo luogo, dove si uniscono tre dei più sacri fiumi dell’India, riveste una grandissima importanza storica e religiosa. E’ qui che ogni dodici anni si tiene il raduno del Kumbh Mela ed è stato il luogo nel quale si sono disperse le ceneri di numerose personalità indiane, fra le quali, nel 1949, quelle del Mahatma Gandhi.

Altri Triveni Sangam si trovano nel Bengala, nel Karnataka, nel Kerala ed in altri stati, ma nessuno assume l’importanza di quelli citati finora.

Confluenza di Gange e Yamuna- i luoghi sacri dell'induismo
La confluenza fra i fiumi Saraswati, Gange e Yamuna ad Allahabad in Uttar Pradesh, dove, ogni dodici anni, si svolge il Kumbh Mela

Accesso

I Sacri Panch Prayag sono facilmente accessibili seguendo la strada che porta da Rishikesh a Badrinath. Di solito Rishikesh viene presa come base di partenza per la sua vicinanza all’aeroporto Jolly Grant (18 chilometri) e perché facilmente raggiungibile in treno.

Le distanze da Rishikesh sono: 

  • Dev Prayag 70 chilometri
  • Rudra Prayag 140 chilometri
  • Karna Prayag 169 chilometri
  • Nanda Prayag 190 chilometri
  • Vishnu Prayag 250 chilometri

Per saperne di più sull’India

India, destinazione senza compromessi. Un salto indietro nel tempo in una terra di grande misticità, capace di grandi fasti e di grandi miserie, ma sempre con una propria dignità e con un portamento elegante. Ad ogni passo c’è qualcosa da scoprire, in questa terra capace di grande ospitalità e dove, da viaggiatori, ci si sente sempre i benvenuti.

Prima di tutto il bagaglio: leggete l’articolo cosa mettere in valigia: la lista da stampare per il viaggio perfetto. Non dimenticare di infilare nel bagaglio anche un buon libro: provate a dare un’occhiata ai miei libri preferiti nell’articolo 10 libri (e oltre) per la tua vacanza in India, senza parlare di Yoga

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Cultura

Se vi interessa la cultura informatevi sui luoghi sacri dell’induismo e sulle regole di comportamento. Altri argomenti interessanti per avvicinarsi a questa fantastica destinazione sono descritti negli articoli chi sono i Sadhu indiani e cosa fannole caste in India e gli Intoccabili Dalitil Festival di Holi e la Festa dei Colori.

Antiche Religioni

Per approfondire la conoscenza sul variegato pantheon indiano leggete la sacra Trimurti e cenni su BrahmaShiva il DistruttoreVishnu ed i suoi Avatara, Ganesha dalla testa di elefante o Surya, il Dio del Sole indiano. Senza dimenticare che il buddhismo è nato in India, un occasione per visitare i luoghi del Buddha a Sarnath.

Tradizioni Tribali

Se, come me amate le tradizioni fate un salto nel passato dell’India Tribale, e scoprite le tribù dell’Orissa, i Kutia Kondh, i Dongria Kondh ed i Bonda, li ho incontrati nei mercati tradizionali e mi hanno affascinato.

Arrivederci presto!

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Appassionato di fotografie, di storia e di culture orientali, viaggia per soddisfare la sua innata curiosità.Ama il caldo e stare all'aria aperta, scoprire luoghi nuovi, conoscere persone ed abitudini, osservare la Natura. Ha una sfida con se' stesso: assaggiare i cibi più strani in circolazione.

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