Se vi è capitato di vedere la figura di una divinità con il corpo umano e la testa di elefante, avete sicuramente incontrato Ganesha, una delle divinità più amate e riconoscibili dell’India e del sud est asiatico, nonché figlio di Shiva e Parvati, due fra le divinità più rappresentative dell’Induismo
Ecco: con Ganesha Chaturthi si festeggia il suo compleanno!
Ganesha è venerato come signore dei nuovi inizi, distruttore degli ostacoli e protettore della saggezza e delle arti. La sua immagine è onnipresente: la si trova nei templi, nelle case, nei negozi, e persino come piccolo amuleto nei veicoli.
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Il fascino di Ganesha non è legato solo alla religione: la sua simbologia universale lo ha reso una figura che parla di buon auspicio, prosperità e protezione. È considerato un dio benevolo e accessibile, vicino alla vita quotidiana delle persone.

Come è venerato Ganesha
Ganesha appartiene al pantheon dell’induismo, ma la sua popolarità va oltre i confini di questa religione. È infatti venerato e rispettato anche nel giainismo e nel buddismo, specialmente in alcune correnti dell’Asia sud-orientale. In Thailandia, ad esempio, è conosciuto come Phra Phikanet e spesso associato non solo alla spiritualità ma anche al successo materiale e alla creatività.
Questa diffusione testimonia come la figura di Ganesha sia stata capace di adattarsi a contesti culturali diversi, diventando un simbolo trasversale che unisce fede, arte e tradizione.
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La simbologia della figura di Ganesha
Ogni elemento della raffigurazione di Ganesha ha un significato preciso:
- La testa d’elefante rappresenta saggezza, intelligenza e memoria.
- Le grandi orecchie simboleggiano la capacità di ascoltare tutti, senza distinzione.
- Il piccolo occhio indica concentrazione e attenzione ai dettagli.
- Il ventre prominente è segno di generosità e capacità di accogliere.
- Il topo Mushika, suo veicolo, rappresenta l’umiltà e la capacità di superare anche gli ostacoli più piccoli e nascosti.
Questa ricchezza simbolica contribuisce a rendere Ganesha una figura affascinante, che parla di equilibrio tra forza e dolcezza, tra spiritualità e vita quotidiana.

Il culto di Ganesha
Il culto di Ganesha è diffuso in tutta l’India e si manifesta in molte forme: dalla semplice preghiera domestica alla costruzione di grandi statue nei templi. Tradizionalmente, prima di intraprendere un nuovo progetto, di iniziare un viaggio o di affrontare un esame, si invoca Ganesha per ricevere benedizione e successo.
Le cerimonie dedicate a lui possono essere intime e familiari, ma anche spettacolari e collettive, come avviene durante la festa di Ganesha Chathurthi, che è la celebrazione più importante in suo onore.

Ganesha Chaturthi: la festa della nascita della Divinità
Origini e significato
Ganesha Chaturthi celebra la nascita di Ganesha (o compleanno) ed è una delle feste più sentite in India. Secondo la tradizione, ricorre il quarto giorno della luna crescente del mese di Bhadrapada (che cade tra agosto e settembre nel calendario gregoriano).
Ecco le date di Ganesha Chaturthi dal 2025 al 2029 (secondo il calendario indù, la data può variare leggermente in base alla posizione geografica e all’osservanza locale):
Anno | Data Ganesha Chaturthi |
---|---|
2025 | 27 agosto |
2026 | 16 settembre |
2027 | 5 settembre |
2028 | 24 agosto |
2029 | 12 settembre |
La festa ha radici antiche, ma ha assunto particolare importanza nel XIX secolo grazie al leader indiano Bal Gangadhar Tilak, che la trasformò in un evento pubblico e comunitario. In un periodo di dominazione coloniale britannica, la celebrazione di Ganesha divenne occasione di unità culturale e identitaria per il popolo indiano.

Dove si celebra in India

Oggi Ganesha Chaturthi è celebrata in tutta l’India, ma le regioni più famose per la sua intensità e spettacolarità sono:
- Maharashtra: in città come Mumbai e Pune la festa raggiunge il suo apice, con enormi statue di Ganesha portate in processione e immerse nel mare.
- Goa: qui la celebrazione ha un carattere più tradizionale e familiare, con rituali che si svolgono nelle case.
- Tamil Nadu e Karnataka: la festa è molto sentita, con eventi comunitari e culturali.
- Andhra Pradesh e Telangana: anche qui le processioni con statue gigantesche sono momenti di grande partecipazione popolare.
In ogni regione, la festa assume sfumature diverse, ma il filo conduttore resta lo stesso: celebrare la presenza benevola di Ganesha nella vita quotidiana.
Come si celebra in India
Le celebrazioni possono durare da uno a undici giorni, a seconda delle tradizioni locali e familiari. Gli elementi principali sono:
- Installazione delle statue: le famiglie acquistano piccole statue di Ganesha in argilla, mentre nei quartieri vengono erette statue enormi, alte anche diversi metri.
- Puja (riti di preghiera): ogni giorno si offrono fiori, incensi e dolci, in particolare i modak, dolci ripieni di cocco e zucchero di palma, considerati i preferiti di Ganesha.
- Eventi culturali: durante la festa si organizzano spettacoli teatrali, danze, canti e attività comunitarie.
- Immersione delle statue (Visarjan): al termine della celebrazione, le statue vengono portate in processione e immerse in fiumi, laghi o nel mare, simboleggiando il ritorno di Ganesha alla sua dimora divina.
- le statue di Ganesha vengono adornate con dothi rossi, ghirlande di fiori, stoffe e vengono coperte di unguenti rossi e pasta di sandalo, si cantano inoltre gli inni vedici dei Rig Veda, Upanishad e Purana.
L’atmosfera è festosa, vibrante, unisce spiritualità, arte e senso di comunità.
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Ganesha Chaturthi fuori dall’India
La diaspora indiana e la diffusione della festa
Con la migrazione delle comunità indiane in tutto il mondo, Ganesha Chaturthi ha varcato i confini nazionali, diventando una festa globale. Oggi viene celebrata in paesi come Regno Unito, Stati Uniti, Canada, Sudafrica, Mauritius e Australia, oltre a tutto il sud-est Asiatico.
Ganesha Chaturthi in Thailandia
Un caso particolarmente interessante, per me, è quello della Thailandia, dove Ganesha è conosciuto con il nome di Phra Phikanet. Qui non è soltanto una divinità venerata dai fedeli induisti, ma ha assunto un ruolo importante anche nella cultura buddista e nella società civile.
A Bangkok, ad esempio, si trova il famoso Ganesha Shrine vicino al CentralWorld, uno dei centri commerciali più grandi della città. In occasione di Ganesha Chaturthi, questo luogo si riempie di fedeli e curiosi che offrono fiori, incensi e piccoli doni.
In Thailandia, Ganesha è spesso associato al mondo delle arti, dello spettacolo e della creatività. Molti artisti, musicisti e attori lo venerano come protettore delle loro carriere. Durante Ganesha Chaturthi, oltre ai rituali tradizionali, non è raro assistere a eventi culturali che uniscono musica, danza e performance contemporanee, creando un ponte tra tradizione e modernità.

Perché Ganesha Chaturthi affascina anche chi non è indiano
Forse vi chiederete: perché una festa come questa suscita interesse anche tra chi non appartiene alla cultura indiana? La risposta sta nella sua universalità.
Ganesha, con la sua immagine sorridente e rassicurante, incarna valori che vanno oltre la religione: il desiderio di superare gli ostacoli, di iniziare nuovi percorsi con fiducia, di celebrare la vita in tutte le sue sfumature.
Partecipare a Ganesha Chaturthi, anche come osservatori, significa immergersi in un universo di colori, suoni e sapori. È un’esperienza sensoriale e culturale che arricchisce, perché ci mette in contatto con una delle civiltà più antiche e creative del mondo.

Per saperne di più sull’India
India, destinazione senza compromessi. Un salto indietro nel tempo in una terra di grande misticità, capace di grandi fasti e di grandi miserie, ma sempre con una propria dignità e con un portamento elegante. Ad ogni passo c’è qualcosa da scoprire, in questa terra capace di grande ospitalità e dove, da viaggiatori, ci si sente sempre i benvenuti.
Prima di tutto il bagaglio: leggete l’articolo cosa mettere in valigia: la lista da stampare per il viaggio perfetto. Non dimenticare di infilare nel bagaglio anche un buon libro: provate a dare un’occhiata ai miei libri preferiti nell’articolo 10 libri (e oltre) per la tua vacanza in India, senza parlare di Yoga

Cultura
Se vi interessa la cultura informatevi sui luoghi sacri dell’induismo e sulle regole di comportamento. Altri argomenti interessanti per avvicinarsi a questa fantastica destinazione sono descritti negli articoli chi sono i Sadhu indiani e cosa fanno, le caste in India e gli Intoccabili Dalit, il Festival di Holi e la Festa dei Colori.
Antiche Religioni
Per approfondire la conoscenza sul variegato pantheon indiano leggete la sacra Trimurti e cenni su Brahma, Shiva il Distruttore, Vishnu ed i suoi Avatara, Ganesha dalla testa di elefante o Surya, il Dio del Sole indiano. Senza dimenticare che il buddhismo è nato in India, un occasione per visitare i luoghi del Buddha a Sarnath.
Tradizioni Tribali
Se, come me amate le tradizioni fate un salto nel passato dell’India Tribale, e scoprite le tribù dell’Orissa, i Kutia Kondh, i Dongria Kondh ed i Bonda, li ho incontrati nei mercati tradizionali e mi hanno affascinato.
Arrivederci presto!
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