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Statua dorata della dea Guan Yin Quan Am - Avalokiteshvara in un tempio buddista, in Vietnam

Guan Yin la signora della Compassione (Quan Am, Kwan Yin)

di Max Pubblicato: 14/01/2024
Cina written by Max

Guan Yin nella tradizione e nel buddismo orientale è una figura femminile molto venerata soprattutto in Cina, dove rappresenta il Bodhisattva della Compassione, o Avalokitesvara ed è colei che incarna l’apice della misericordia, della compassione, della gentilezza e dell’amore. 

Il nome, infatti, significa “colei che osserva i suoni o i lamenti del mondo” e in alcune culture assume anche il ruolo di dea-madre e protettrice dei marinai.

Il nome completo è Guan Shi Yin Pusa, la traduzione dei sutra buddisti ha infatti sostituito il nome con Guan Shi Yin,l’equivalente cinese di Avalokitesvara, mentre la parola Pusa significa Bodhisattva. 

ATTENZIONE: le indicazioni presenti negli articoli sono fornite gratuitamente a scopo divulgativo e potrebbero essere non aggiornate o incomplete. Prima di acquistare, di prenotare o di partire, consultate sempre i siti ufficiali. Alcuni link in questo articolo sono link di affiliazione (anche i link ad Amazon*). Gli articoli aggiornati o pubblicati a partire da febbraio 2024 riportano un asterisco* accanto ai link di affiliazione.

Indice dell’articolo (clic per aprire)

  • Origine di Guan Yin
  • Chi è un Bodhisattva e chi sono gli Arhat
  • Origine del Bodhisattva della Compassione
  • Iconografia e rappresentazioni
  • Origine di Kuan yin: la leggenda di Miao Shan
  • La leggenda di Shan Cai
  • L’incontro con Long Nu
  • Guan Yin Santa Protettrice dei Marinai e dei Pescatori
  • Guan Yin alle prese con Scimmiotto e Tripitaka alla ricerca delle scritture
  • Guan Yin ha undici teste e mille braccia
  • Kuan Yin e la Vergine Maria
  • Nomi e rappresentazioni di Guan Yin
  • Note linguistiche sull’origine del nome
  • Le date importanti nel culto di Guan Yin

In tutto l’Oriente la figura di Guan Yin viene spesso venerata al pari di una Dea e può assumere diversi nomi a seconda del luogo e della nazione. Ad esempio, in Thailandia Kuan Eim (กวนอิม) o Prah Mae Kuan Eim o ancora Kwan Yim, in Vietnam Quan Am ed in Giappone Kannon, solo per citarne alcuni.

I Bodhisattva, chiamati anche Pusa, nel buddismo Mahayana, sono coloro che, con le loro azioni ed i loro meriti terreni, si sono guadagnati la possibilità di abbandonare il mondo delle sofferenze e sono diventati un Buddha, ma hanno rinunciato alla beatitudine del Nirvana con l’obiettivo di salvare il prossimo.

Statua di Guan Yin nel Wat Huay Pla Gung, Chiangrai Thailandia.
Statua di Guan Yin nel Wat Huay Pla Gung, Chiangrai Thailandia.

Origine di Guan Yin

Il culto del Bodhisattva della Compassione nacque già agli albori del Buddismo Cinese, intorno al I secolo d.C. e, attraversando la Corea, raggiunse anche il Giappone verso la metà del VII secolo.

Le prime rappresentazioni del Bodhisattva in Cina avevano un aspetto maschile, in quanto derivazione della figura di Avalokitesvara, mentre successivamente cominciarono a mostrare sia attributi maschili che femminili. Stando al Sutra del Loto, infatti, un Bodhisattva, ha il potere di assumere qualsiasi forma necessaria per alleviare la sofferenza e per il Buddhismo Mahayana – il Buddhismo cinese – il genere femminile non è un tabù per l’Illuminazione.

A partire dal XII secolo, durante la dinastia Ming, la rappresentazione di Guan Yin divenne poi quasi esclusivamente femminile. A questo contribuì in maniera decisiva una leggenda che si diffuse in Cina in quel tempo e che narrava della santa buddista Miao Shan, una principessa cinese vissuta intorno al 700 a.C., e che si ritiene sia la donna divenuta poi oggetto di culto.

Un’altra origine potrebbe essere derivata dall’immortale citata nei testi taoisti Ci Hang Zhen Ren, conosciuta per le sue opere a favore dei poveri ed i bisognosi. 

Infatti, Guan Yin è venerata sia nel Buddismo che nel Taoismo.

In Occidente in genere Guan Yin è conosciuta la Dea della Misericordia, anche se di fatto non si tratta di una Dea, ma di un Bodhisattva.

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Chi è un Bodhisattva e chi sono gli Arhat

Nel buddismo Mahayana un Bodhisattva è una persona che pur avendo ormai raggiunto l’illuminazione, e potenzialmente esaurito il ciclo delle esistenze terrene, come estremo atto di compassione sceglie di rinunciare al Nirvana e di continuare nel ciclo delle reincarnazioni, per dedicarsi ad aiutare gli altri esseri umani nelle loro sofferenze, utilizzando i meriti acquisiti con le proprie azioni.

Altra figura è invece l’Arhat o Arahant, ovvero colui che per mezzo delle proprie azioni e della propria conoscenza ha raggiunto l’illuminazione e si è liberato dal ciclo infinito di morti e rinascite raggiungendo il Nirvana.

Tuttavia, nel Buddismo Mahayana si venerano Diciotto Arhat che sono in attesa del ritorno del Buddha Maitreya o Buddha futuro, mentre altri gruppi di 6, 8, 16, 100 e 500 Arhat compaiono anche nella tradizione e nell’arte buddista e possono essere in qualche modo paragonati ai santi cristiani, apostoli o primi discepoli.

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Origine del Bodhisattva della Compassione

In genere il Sutra del Loto viene considerato come il primo testo ufficiale che tratti specificamente di Avalokitesvara. Il venticinquesimo capitolo è dedicato appunto al Bodhisattva della Compassione e lo descrive come un essere compassionevole che ascolta i lamenti dell’umanità e che lavora instancabilmente per aiutare coloro che invocano il suo nome.

Il Buddha rispose al Bodhisattva Aksayamati dicendo: “O figlio di virtuosa famiglia! Se innumerevoli centinaia di migliaia di miriadi di koṭi* di esseri senzienti che sperimentano la sofferenza sentiranno parlare del Bodhisattva Avalokitesvara e canteranno con tutto il cuore il suo nome, il Bodhisattva Avalokitesvara percepirà immediatamente le loro voci e li libererà dalle sofferenze.”

Il Sutra del Loto – cap. 25

*unità di misura che corrisponde a svariati milioni

Proprio l’ampia diffusione in Cina del Sutra del Loto ha contribuito in maniera decisiva alla diffusione del culto di Guan Yin.

Guanyin in cima al Chung Cheng park a Keelung Taiwan
Guanyin in cima al Chung Cheng park a Keelung Taiwan

Iconografia e rappresentazioni

Guan Yin viene di solito raffigurata su un piedestallo di loto, con un lungo vestito di colore bianco, il simbolo della purezza e spesso ornata di collane di fattezze regali, indiane o cinesi. Nella mano destra porta una giara o un vaso, mutuati probabilmente dal vaso del tesoro, che è anche uno degli Otto Simboli Buddisti di buon auspicio o Astamangala.  Il vaso si ritiene contenga acqua pura, il nettare divino della vita, della compassione e della saggezza. 

Nella mano sinistra tiene un ramo di salice, per benedire simbolicamente i devoti con il nettare divino della vita, ma anche per simboleggiare la flessibilità e l’adattamento.

Sulla testa porta una corona che simboleggia o raffigura l’immagine del Buddha Amitabha, il Buddha celestiale, mentre più raramente al suo fianco viene raffigurato un uccello che le vola incontro, di solito una colomba, una gru o a volte un cacatua. 

Nell’arte cinese, Guan Yin è spesso raffigurata da sola, a volte in piedi su un drago o affiancata da due bambini o due guerrieri. Nel caso dei due bambini, questi sono i suoi discepoli che la trovarono mentre meditava sul leggendario Monte Putuo. La ragazza si chiama Long Nu e il ragazzo Shan Cai (letto Shan Tsai). Nel caso dei due guerrieri si tratta, invece, dello storico generale Guan Yu e del bodhisattva Skanda, i quali proteggono il tempio e la fede. Questi ultimi due generali appaiono rispettivamente nello storico Romanzo dei Tre Regni e nel classico cinese l’Investitura degli Dei, del quale non esiste una versione italiano (credo).

A volte la Santa viene raffigurata con un libro o un rotolo di scritture, che rappresentano i Sutra, le scritture con gli insegnamenti del Buddha ed un rosario con il quale invoca il Buddha. Ogni grano del rosario o mala rappresenta gli esseri viventi e la rotazione dei grani il ciclo di morte e rinascita, fino all’illuminazione e al Nirvana

In alcuni templi e monasteri buddisti, l’immagine di Guanyin è occasionalmente quella di un giovane vestito con abiti buddisti di fattezze antiche, di solito è raffigurato mentre guarda o abbassa lo sguardo, a simboleggiare che Guan Yin continua a vegliare sul mondo.

E’ possibile anche vedere Guan Yin raffigurata insieme al Buddha Amitabha e al Bodhisattva Mahasthamaprapta come parte di un trio collettivo chiamato i “Tre Santi dell’Ovest”.

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Origine di Kuan yin: la leggenda di Miao Shan

Una delle più popolari leggende sull’origine del culto di Guan Yin è quella di Miao Shan. La leggenda è declinata in molte versioni, alcune influenzate anche dalla dottrina Taoista. Qui di seguito riporto una versione breve, mentre potete ritrovare una versione diversa nell’articolo Miao Shan, la principessa dei mari del Sud

Immagine di Guan Yin a Wat Prah Keo, il palazzo reale di Bangkok - (altri nomi Kwan Yin Quan Am Kuan Yim Bodhisattva della Compassione e della Misericordia)
Immagine di Guan Yin a Wat Prah Keo, il palazzo reale di Bangkok – (altri nomi Kwan Yin Quan Am Kuan Yim Bodhisattva della Compassione e della Misericordia)

Nell’antica Cina viveva un Re molto avido che aveva tre figlie. Per accrescere il suo potere ed il suo prestigio desiderava che le tre belle figlie sposassero uomini ricchi e di buona famiglia, ma mentre due di esse volevano accontentare il padre, la terza, di nome Miao Shan, voleva diventare una monaca Buddista e aiutare le persone a salvarsi dalle sofferenze.

Il Re provò in vari modi a convincere la figlia che un buon matrimonio avrebbe portato prosperità alla famiglia, ma alla fine, visto che la figlia non demordeva, la mandò in esilio.

Dopo qualche anno, il Re si ammalò gravemente e nessuno nel suo regno era in grado di guarirlo. Così il Re fece radunare al suo cospetto vari sapienti per trovare un rimedio alla sua malattia. Fra questi un vecchio monaco, venuto da molto lontano, gli disse che sarebbe guarito solo se si fosse rivolto ad una persona di grande compassione, che gli concedesse una pozione distillata sacrificando volontariamente i propri occhi e le proprie braccia.

Le due figlie maritate non vollero aiutarlo, così il monaco gli consigliò di inviare un messaggero in cima al Monte dei Profumi, dove viveva una Bodhisattva di grande compassione che forse lo avrebbe aiutato.

In realtà il monaco altri non era che Miao Shan, che avendo saputo dei problemi del padre desiderava aiutarlo, 

Il messaggero fu inviato quindi in cima alla Montagna e, nonostante Miao Shan fosse consapevole che la malattia del padre rappresentasse il frutto di una vita dissoluta, si tolse gli occhi e si tagliò le braccia, perché fossero consegnate al padre per farne la pozione miracolosa.

Quando il messo partì, Miao Shan tornò nel regno, sotto le spoglie del vecchio monaco e produsse la magica pozione che miracolosamente guarì il Re, il quale, entusiasta, voleva a tutti i costi ricompensare la Donatrice.

Il monaco, invece gli disse che un semplice ringraziamento a colei che aveva sacrificato il proprio corpo per lui poteva essere sufficiente, purché fatto di persona.

Il Re si recò quindi alla Montagna dei Profumi e, una volta arrivato, rimase di sasso nel vedere sua figlia predicare a centinaia di persone, senza braccia e senza occhi, dopodiché scoppiò in lacrime pensando a tutto quello che lei aveva dovuto patire. 

Miao Shan lo accolse con amore e gli disse che da quel momento in poi avrebbe dovuto vivere con compassione e praticare il buddismo. Dopo qualche istante un lampo di luce li inghiottì entrambi e Miao Shan riapparve come una divina Bodhisattva con gli occhi e le braccia integri.

In alcune versioni di questa leggenda Guan Yin riappare con mille occhi e mille braccia, in modo da raggiungere tutti coloro che soffrono al mondo.

La leggenda di Shan Cai

Guan Yin è spesso ritratta accanto a uno o più bambini oppure con un bimbo in braccio. A volte la affiancano i due discepoli, una ragazza chiamata Lung Wang Nu, la “figlia del Re Drago” e un ragazzo di nome Shan Cai (si legge tsai) Tung-tsi “il giovane dalle eccellenti capacità”.

Una leggenda narrata per la prima volta in forma scritta nel capitolo 18 del Racconto completo di Guanyin e i mari del sud, un romanzo della dinastia Ming del XVI secolo, racconta di un ragazzo disabile proveniente dall’India e interessato allo studio degli insegnamenti del Buddha.

Nonostante le evidenti difficoltà, ragazzo dopo aver saputo c’era un bodhisattva che avrebbe potuto fargli da maestro, era partito alla volta del monte Putuo, il Monte dei Profumi, in un un’isola nel Mar Cinese Meridionale dove Guan Yin si era ritirata dopo l’illuminazione.

Prima di accoglierlo come discepolo, Guan yin decise di metterlo alla prova: con un rito magico trasformò gli alberi in pirati e simulò un agguato. Vedendo i pirati che arrivavano Guan Yin finse di fuggire, raggiunse il bordo di una scogliera e si lanciò nel vuoto con i pirati che la inseguivano. Shan Cai, per salvarla, saltò dietro di lei.

Nonostante la caduta, entrambi riuscirono poi a risalire la scogliera e dalla cima Guan Yin mostrò a Shan Cai i suoi resti mortali che erano rimasti inermi in basso sugli scogli.

Chiese quindi a Shan Cai di camminare e questi scoprì di poter camminare normalmente e di non essere più paralizzato. 

Da quel giorno Shan Cai divenne discepolo della Santa dalla quale apprese il Dharma l’intero Dharma buddista. 

L’incontro con Long Nu

Dopo un po’ di tempo che Shan Cai era divenuto discepolo di Guan Yin, un giorno successe un evento particolare. Il figlio del Re Drago del Mare aveva assunto la forma di un pesce ed era stato catturato da un pescatore. Essendo fuori dal suo ambiente naturale non poteva ritornare Drago e neppure il padre era in grado di aiutarlo.

Guan Yin, dopo aver appreso della vicenda e sapendo che il Pesce Drago sarebbe stato venduto al mercato, mandò subito Shan Cai a tentare di acquistarlo con tutto il denaro che aveva. 

Il fatto che il pesce fosse vivo dopo molte ora dalla cattura aveva solleticato la fantasia degli abitanti del villaggio i quali cominciarono a pensare che fosse un essere miracoloso e che mangiarne le carni avrebbe garantito loro l’immortalità.

Mangiare carni di un santo o di un essere immortale, nella mitologia cinese antica, era uno dei metodi per allungare la vita ed acquisire l’immortalità. Questo è un tema ricorrente nel romanzo Il Viaggio in Occidente, dove i mostri ed i demoni, quando vengono a contatto con il monaco Tripitaka, tentano con tutti i metodi di rapirlo e di mangiarselo

Nota di approfondimento

Con la prospettiva di un dono soprannaturale, ben presto, il prezzo del Pesce Drago cominciò a salire tanto che Shan Cai non aveva più abbastanza soldi per acquistarlo. Così con un estremo tentativo pregò il venditore di risparmiare la vita del pesce, ma questi non era intenzionato a cedere la preda e la folla si faceva sempre più agguerrita.

A quel punto una voce dal cielo esclamò “La vita deve appartenere a chi cerca di salvarla, non a chi cerca di prenderla”, era Guan Yin, che intervenne disperdendo la folla si disperse e liberando il pesce in mare, dove poté ritornare Drago e riunirsi al Padre. 

Come ricompensa il Re Drago mandò sua figlia Long Nu (ragazza del drago) a portare la Perla di Luce, un gioiello prezioso di proprietà del Re Drago, come ricompensa per la Santa.

Ma Lung Nue, sopraffatta dalla santità di Guan Yin, chiese di poter rimanere per poter studiare il Dharma. Guan Yin accettò la sua richiesta, ma pretese che da quel momento in poi Long Nu fosse la nuovo custode della “Perla di Luce”.

Long Nu e Shan Cai sono spesso rappresentati a fianco di Guan Yin come due bambini. Long Nu ha in mano una ciotola o un lingotto, che rappresenta la Perla di Luce, mentre Shan Cai è ritratto con i palmi uniti e le ginocchia leggermente piegate, a significare che una volta era paralizzato.

Guan Yin Santa Protettrice dei Marinai e dei Pescatori

In alcune stori popolari Guan Yin scende sulla terra con spoglie mortali e si dedica ad aiutare gli altri. In alcune regioni viene infatti raffigurata con una cesta di vimini e venerata come la Patrona di marinai e pescatori.

Una leggenda narra che tanto tempo fa nell’antica Cina c’era di un villaggio infestato da una banda di malviventi che taglieggiavano gli abitanti. Guan Yin, vedendo che gli abitanti soffrivano per la situazione, si trasformò in una bella e giovane pescatrice e cominciò a frequentare il villaggio.

Non appena la vide, il capo della banda si innamorò e le propose di sposarla, ma Guan Yin gli disse che, per averla in sposa, lui avrebbe dovuto memorizzare tutti i Sutra e avrebbe dovuto vivere rettamente mangiando cibo vegetariano e compiendo buone azioni.

Fu così che il capo e l’intera banda deposero le armi e diventarono brave persone. Da allora il villaggio divenne un bellissimo luogo dove vivere, dove regnarono per sempre pace e tranquillità e Guan yin divenne la Patrona di Marina e pescatori.

Guan Yin alle prese con Scimmiotto e Tripitaka alla ricerca delle scritture

Statua di Quan Am - Guan Yin alla Pagoda di Vinh Trang - Vietnam
Statua di Quan Am alla Pagoda di Vinh Trang – Vietnam

Guan Yin è una figura di spicco anche di uno dei quattro libri classici della letteratura cinese: Il Viaggio in Occidente, di Wu Cheng‘en. Il libro, magistralmente tradotto in italiano da Serafino Balduzzi e disponibile anche come audiolibro, narra l’epica storia di Scimmiotto Consapevole del Vuoto, che dopo aver creato scompiglio fra gli Dei del paradiso, viene convertito al buddismo da Guan yin e accompagna il pellegrinaggio di un monaco della dinastia Tang alla ricerca delle Sacre scritture nel Paradiso dell’Ovest.

Scimmiotto, accompagnato da Porcellino Otto Divieti e da Sabbioso, attraversa mille difficoltà ed affronta Draghi e Diavoli con coraggio ed eroismo, ma spesso si trova in difficoltà. Spesso in quei momenti Guan Yin compare con la sua saggezza e la sua compassione ed offre sempre una soluzione, proprio come fa con le persone in difficoltà, purché siano buone ed oneste.

La Cina antica era una terra dove dei e mortali, Buddismo e Taoismo ed altre culture filosofiche convivevano in un sincretismo indissolubile che ha creato una cultura d’ispirazione divina. Proprio per questo la storia e la mitologia cinesi sono così intrecciate.

Guan Yin ha undici teste e mille braccia

Una leggenda narra che Guan Yin volesse liberare tutti gli esseri umani dalle sofferenze e per questo fosse sempre impegnata a fare del bene. Le persone da ascoltare erano però troppe anche per una santa come lei, fu per questo che ad un certo punto la testa le si divise in undici pezzi. Il Buddha Amitabha, vedendola soffrire le fece dono di undici teste, con le quali avrebbe potuto ascoltare tutte le persone.

Ma per Guan Yin non era ancora abbastanza e dopo aver ascoltato tutta quella gente si prodigava per raggiungere tutti e non potendo reggere lo sforzo le braccia le si frantumarono in mille pezzi. Fu così che, ancora una volta, il Buddha, le venne in aiuto e trasformò quei pezzi in mille braccia in modo che la Santa potesse raggiungere tutti. 

Per questo non è raro incontrare raffigurazioni della Santa con un numero variabile di volti, di occhi e di braccia (come l’immagine in copertina). A volte in ciascuna mano è raffigurato un occhio a voler rappresentare l’attenzione e l’aiuto che vengono concessi a tutti color che ne hanno bisogno. Uno dei simboli usati per queste rappresentazioni è anche il pavone, sulla cui ruota sono presenti i mille occhi e che è il simbolo della mitologica fenice sulla terra.

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Kuan Yin e la Vergine Maria

E’ evidente la somiglianza tra Kuan Yin e la Beata Vergine Maria del cristianesimo. 

Alcuni cinesi delle Filippine, la cui popolazione è a maggioranza cattolica, sincreticamente identificano Guan Yin con la Vergine Maria.

Durante il periodo dello shogunato Tokugawa in Giappone, quando il cristianesimo era bandito e punibile con la morte, alcuni gruppi cristiani clandestini chiamati Kakure kirishitan veneravano la Vergine Maria travestita da statua di Kannon (il bodhisattva della Compassione e Dea dei Mari giapponese) tali statue sono conosciute come Maria Kannon. Molte di queste statue avevano una croce nascosta in un luogo poco evidente

Nomi e rappresentazioni di Guan Yin

Nel tempo e a seconda dei luoghi Guan Yin è stata chiamata con diversi nomi e raffigurata simbolicamente in maniere differenti. 

Qui di seguito un semplice elenco dei nomi e delle raffigurazioni più comuni:

  • seduta a gambe incrociate su un fiore di loto, con un ramo di salice nella mano destra e nella mano sinistra all’altezza del torace;
  • seduta su un drago o una tartaruga marina, tiene in mano un fiore di loto
  • seduta in posizione di meditazione, con in mano il rotolo delle Sacre Scritture
  • seduta in meditazione, le mani giunte e circondate da raggi di luce (con la sfera di luce)
  • in piedi su un pesce o che tiene un cesto con un pesce rappresenta la Dea dei Mari del Sud
  • in piedi o seduta su un trono di loto, con in mano il vaso o un fiore di loto, con due o più braccia, con 11 teste che rappresentano le principali virtù
  • in piedi o seduta su un fiore di loto, di volta in volta raffigurata con un numero di teste variabile da undici a ventisette teste e molte paia di braccia che rappresentano colei che tutto vede e tutto può fare
  • seduta su un loto, con una testa con tre occhi, da tre a sei braccia rappresenta la monaca
  • donatrice di Bambini, probabilmente un sincretismo con una divinità Taoista, la figura più simile alla Vergine Maria cristiana.

Note linguistiche sull’origine del nome

Il nome deriva da Avalokita ovvero colui che guarda e iśvara ovvero signore che può essere tradotto come il Signore che guarda. Il termine fu inizialmente tradotto in Guan Zi Zai ovvero Colui che osserva con libertà dal famoso Monaco Xuanzang, esploratore e traduttore buddista vissuto nel VII secolo.

In seguito, fu poi trasformato in Guan Shi Yin utilizzando tre parole cinesi 

  • guān che ha il significato osservare, ascoltare, comprendere
  • shì ovvero Terra o Mondo, ma che poteva anche avere il significato più esteso di Samsara, il ciclo di nascite e rinascite infinite
  • yīn che ha il significato di suono, voce 

Questi termini combinati in Guān Shì Yīn acquistano il significato di Colei che ascolta i lamenti del mondo, la Pusa o il Bodhisattva della compassione e della misericordia.

 

Le date importanti nel culto di Guan Yin

Il percorso di Guan Yin verso l’illuminazione e alla sua consacrazione come Bodhisattva della Compassione, è definito da tre momenti fondamentali, conosciuti dalle comunità buddiste come i tre compleanni di Guan Yin:

  • Il 19 del secondo mese lunare, che segna la nascita di Guan Yin
  • Il 19 del sesto mese lunare, il giorno in cui la Santa raggiunge l’illuminazione e segna la sua rinascita come Bodhisattva
  • Il 19 del nono mese lunare, che segna la sua iniziazione al cammino dell’illuminazione e nascita come monaca

Il primo compleanno di Guan Yin cade il 19 del secondo mese lunare. In questa data Guan Yin nacque in una famiglia reale come Principessa Miao Shan. I suoi primi anni da principessa le fecero conoscere le ingiustizie sociali ed economiche e la convinsero fermamente che sarebbe stato suo compito aiutare l’umanità a realizzare un’esistenza di pace e serenità.

Il secondo compleanno di Guan Yin cade il Il 19 del sesto mese lunare, quando, grazie all’illuminazione, entra a far parte del pantheon buddista come la Dea della Misericordia. Grazie ai divini poteri conferitegli dal Buddha suo Signore, si prodiga verso i devoti portando loro protezione, abbondanza e prosperità.

Infine, il suo terzo compleanno cade il 19 del nono mese lunare. In questa data Guan Yin si spoglia degli abiti temporali, rinuncia al mondo e abbandona gli agi della vita per ritirarsi come monaca.

Cina

La Cina, a dispetto dell’immagine che ci siamo fatti nei tempi moderni, è un paese pieno di fascino e di storia. Un paese che è stato teatro di importanti scoperte che hanno cambiato il corso della storia, come la carta, la stampa, la bussola e, tristemente, la polvere da sparo.

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Prima di tutto il bagaglio: dai un’occhiata a cosa mettere in valigia: la lista da stampare per il viaggio perfetto. Puoi anche stamparla e compilarla offline!

Per immergerti nell’atmosfera, prima, durante o dopo leggi un libro, magari scelto fra quelli che consiglio nell’articolo otto libri per un viaggio in Cina

Altri articoli interessanti sulla cultura della Cina sono quelli su Guan Yin, la Signora della Compassione, sul calendario tradizionale cinese, sul Capodanno Cinese e sulla leggenda di Nian Shou il mostro del Capodanno cinese.

Scopri le destinazioni più interessanti come Hong Kong, il porto profumato o la riserva di Chengdu con i suoi Panda Giganti.

Ciao, a Presto!

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Pubblicato: 14/01/2024
festa laba

La Festa Laba in Cina   

di Max Pubblicato: 08/01/2024
Cina written by Max

In Cina il dodicesimo mese del calendario lunare è anche chiamato La Yue 腊月 (yue=mese) e l’otto di questo mese ricorre la Festa Laba, considerata anche il giorno più freddo dell’anno, nonché il prologo dei festeggiamenti per il nuovo anno.

In maniera molto pratica il nome della Festa è quello della data in cui ricorre: “La” è il nome del mese e “Ba”, che significa otto, il giorno.

ATTENZIONE: le indicazioni presenti negli articoli sono fornite gratuitamente a scopo divulgativo e potrebbero essere non aggiornate o incomplete. Prima di acquistare, di prenotare o di partire, consultate sempre i siti ufficiali. Alcuni link in questo articolo sono link di affiliazione (anche i link ad Amazon*). Gli articoli aggiornati o pubblicati a partire da febbraio 2024 riportano un asterisco* accanto ai link di affiliazione.

Indice dell'articolo (clic per aprire)

  • Origini della Festa Laba
  • La versione buddista della Festa Laba
  • La storia oltre la leggenda
  • La zuppa Laba tradizionale
  • Determinare la data della Festa Laba
    • Prossime date della Festa
  • Per saperne di più sulla Cina

Origini della Festa Laba

La Cina è storicamente un paese rurale, dove l’agricoltura è stata per millenni la linfa vitale nonché l’unico mezzo di sostentamento per la popolazione e dove, nonostante l’avvento del Buddismo e del Taoismo già in epoche remote, il popolo ha sempre venerato un affollato pantheon di divinità, che andavano riverite con preghiere e sacrifici. 

Come in diversa altre occasioni, anche in occasione del raccolto, quindi, venivano organizzate feste e banchetti per ringraziare le divinità che si ritenevano artefici del successo. Durante i festeggiamenti per queste cerimonie, dette Sacrifici di La, si organizzavano banchetti dove venivano servite ricche pietanze, fra le quali la tradizionale zuppa di miglio appena raccolto. 

In seguito, l’evento diventò una Festa durante la quale veniva reso omaggio agli antenati, fino ad arrivare al V secolo, quando il governo trasformò l’otto dicembre del calendario lunare nella Festa di Laba. 

Questa Festa tradizionale, originariamente patrimonio dell’etnia Han (il 90% della popolazione cinese) è oggi considerata il prologo della Festa della Primavera o Capodanno cinese. 

Leggi anche: Otto libri per un viaggio in Cina

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La versione buddista della Festa Laba

Dopo l’introduzione del buddismo, i racconti sull’origine del festival di Laba si arricchirono di una nuova leggenda, secondo la quale il Buddha originario avrebbe raggiunto l’illuminazione proprio in quella data.

La storia narra prima dell’illuminazione il Buddha avesse condotto una vita ascetica per molti anni, ma dopo aver capito che la mortificazione del corpo non era una via per raggiungere l’illuminazione, abbandonò il suo eremo nella foresta per nutrirsi e rinvigorirsi. 

Vagando per la foresta incontrò una pastorella che gli diede della zuppa di avena con latte per calmare i morsi della fame. Fu così che riacquistata una buona energia, meditando sotto l’albero della Bodhi, il Buddha raggiunse infine l’illuminazione. 

Per ricordare questa vicenda, i fedeli preparano allora della zuppa con riso e frutta secca da offrire al Budda, chiamata zuppa Laba.

La storia oltre la leggenda

La storia della zuppa Laba in realtà risale a più di mille anni fa, ed ebbe inizio al tempo della dinastia Song. Era infatti una tradizione che alla Corte Imperiale che ogni anno l’ottavo giorno del mese di La (dicembre del calendario lunare) si cuocesse la zuppa Laba. La stessa zuppa veniva anche cucinata nei templi e nelle residenze dei funzionari, mentre la gente comune la preparava in famiglia e si riuniva per farne offerte per gli antenati e per consumarla o farne dono a parenti ed amici.

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La zuppa Laba tradizionale

Esistono parecchi tipi di zuppa Laba. Per quella tradizionale popolare occorrono otto materiali principali e otto ausiliari, in cinese “ba”, lo stesso termine che compare nel termine Laba. I principali sono cereali come miglio, riso, riso giallo, grano, avena, sorgo e mais, e legumi come soia rossa e verde, fagioli, piselli, lenticchie e fave. Di solito si possono scegliere secondo le preferenze e le abitudini della famiglia.

I materiali ausiliari sono pesche e albicocche secche, noci, pasta di giuggiole, castagne, cachi, semi di melone, semi di loto, arachidi, nocciole, pinoli, frutta secca e uva sultanina.

Gli abitanti di Pechino considerano sempre la Festa Laba come il simbolo della Festa della Primavera e quel giorno tutte le famiglie consumano la zuppa.

Zuppa Laba
Zuppa Laba Popolon, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Determinare la data della Festa Laba

La data del festival di Laba varia di anno in anno a seconda del Calendario Tradizionale Cinese, con la particolarità che quando si celebra la Festa, secondo il calendario cinese si è ancora nel vecchio anno, mentre secondo quello gregoriano nell’anno nuovo.

Questo perché il dodicesimo mese del calendario cinese cade di solito fra gennaio e febbraio.

Prossime date della Festa

  • Festa di Laba 18 gen 2024 (giorno 8 del 12° mese 2023 secondo il Calendario cinese)
  • Festa di Laba 07 gen 2025 (giorno 8 del 12° mese 2024 secondo il Calendario cinese)
  • Festa di Laba 26 gen 2026 (giorno 8 del 12° mese 2025 secondo il Calendario cinese)
  • Festa di Laba 15 gen 2027 (giorno 8 del 12° mese 2026 secondo il Calendario cinese)

Cina

La Cina, a dispetto dell’immagine che ci siamo fatti nei tempi moderni, è un paese pieno di fascino e di storia. Un paese che è stato teatro di importanti scoperte che hanno cambiato il corso della storia, come la carta, la stampa, la bussola e, tristemente, la polvere da sparo.

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Prima di tutto il bagaglio: dai un’occhiata a cosa mettere in valigia: la lista da stampare per il viaggio perfetto. Puoi anche stamparla e compilarla offline!

Per immergerti nell’atmosfera, prima, durante o dopo leggi un libro, magari scelto fra quelli che consiglio nell’articolo otto libri per un viaggio in Cina

Altri articoli interessanti sulla cultura della Cina sono quelli su Guan Yin, la Signora della Compassione, sul calendario tradizionale cinese, sul Capodanno Cinese e sulla leggenda di Nian Shou il mostro del Capodanno cinese.

Scopri le destinazioni più interessanti come Hong Kong, il porto profumato o la riserva di Chengdu con i suoi Panda Giganti.

Ciao, a Presto!

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Pubblicato: 08/01/2024
partire per gli stati uniti le cose importanti da sapere consigli e trucchi 2024

Partire per gli Stati Uniti 2024: consigli e informazioni

di Max Pubblicato: 03/01/2024
Stati Uniti written by Max

Cosa fare prima di partire per gli Stati Uniti nel 2024?

Informazioni e notizie utili su cosa fare prima di partire per gli Stati Uniti nel 2024. Se non volete avere sorprese, specialmente se è il vostro primo viaggio negli USA, leggete questo articolo.

Alcuni semplici accorgimenti vi aiuteranno a familiarizzare con regole ed abitudini tipiche degli USA e a muovere i primi passi, evitando così di incorrere in intoppi o imprevisti.

Per altre informazioni, prima di partire informatevi sul cibo negli Stati Uniti (dove, cosa ordinare, quanto costa) e date un’occhiata anche ai 20 libri (e oltre) che consiglio per un viaggio negli Stati Uniti.

ATTENZIONE: le indicazioni presenti negli articoli sono fornite gratuitamente a scopo divulgativo e potrebbero essere non aggiornate o incomplete. Prima di acquistare, di prenotare o di partire, consultate sempre i siti ufficiali. Alcuni link in questo articolo sono link di affiliazione (anche i link ad Amazon*). Gli articoli aggiornati o pubblicati a partire da febbraio 2024 riportano un asterisco* accanto ai link di affiliazione.

Indice dell'articolo (clic per aprire)

  • Cosa fare prima di partire per gli Stati Uniti nel 2024?
  • I documenti e le autorizzazioni che vi permettono di partire per gli USA
    • Visa Waiver Program (visto elettronico d’ingresso)
    • Idoneità all’ESTA per il viaggio in USA
    • Richiedere l’ESTA
  • I bagagli: cosa puoi portare e cosa è proibito
    • Articoli vietati
    • Altre informazioni sui bagagli
    • Cosa potete portare nei bagagli
  • Ingresso negli Stati Uniti: cosa fare alla dogana (Immigration)
    • Cosa fare allo sportello dell’immigrazione
    • Documenti stampati o sul telefono?
  • Corrente elettrica per il viaggio in USA
  • Come avere internet durante tutto il viaggio negli Stati Uniti
  • Noleggio auto per il viaggio negli USA
    • Cauzioni per il noleggio auto
  • Prima di partire per gli USA controllate le Carte di credito
    • Carte di credito per il noleggio auto
  • Patenti di guida valide negli Stati Uniti
    • Attenzione
  • Il fuso orario negli Stati Uniti
    • Nomi dei fusi orari e differenze rispetto all’Italia
    • Alcuni Stati hanno più di un fuso orario
  • Assicurazioni personali adatte ad un viaggio negli USA
  • Le Mance
  • Prenotazioni obbligatorie per alcuni parchi Americani
  • In conclusione site pronti a partire per gli USA?
  • Proposte di viaggi negli USA
  • Faq: Stati Uniti cosa fare prima della partenza
  • Scopri tutto quello che puoi vedere negli USA
    • Non ti piacciono le città?

I documenti e le autorizzazioni che vi permettono di partire per gli USA

Prima di partire per gli Stati Uniti occorre munirsi del passaporto, anche i bambini devono averne uno proprio, verificate le informazioni in questa pagina alla voce “documenti per viaggi all’estero di minori“

Stazione di Servizio negli Stati Uniti in una città storica

Visa Waiver Program (visto elettronico d’ingresso)

Il programma Visa Waiwer Program consente ai cittadini italiani di visitare gli Stati Uniti per motivi di affari o turismo per soggiorni non superiori a 90 giorni senza richiedere un visto d’ingresso (vedi i dettagli qui https://www.dhs.gov/visa-waiver-program-requirements). Per tutte le altre finalità, e’ invece necessario richiedere il visto. Se il vostro viaggio negli Stati Uniti dura meno di 90 giorni seguite pure la procedura semplificata.

Per usufruire di questa agevolazione è necessario ottenere un’autorizzazione ESTA (Electronic System for Travel Authorization), che vale due anni o meno se il passaporto scade prima. Se avete fatto un viaggio negli USA nei due anni precedenti potete controllare online se la vostra autorizzazione ESTA è ancora valida.

Idoneità all’ESTA per il viaggio in USA

Se siete cittadini o siete stati in alcuni paesi (la cui lista viene aggiornata periodicamente) potreste non essere idonei all’ESTA. Verificate sul sito
Per usufruire del programma “Visa Waiver Program” è necessario:
– essere in possesso di un  passaporto elettronico
– viaggiare esclusivamente per affari e/o per turismo.
– rimanere negli Stati Uniti non più di 90 giorni.
– possedere un biglietto di ritorno

A questo proposito, nonostante la tecnologia permetta di avere tutto sul telefono, consiglio di stampare sempre i biglietti dei vostri voli e di tenerli a portata di mano nelle operazioni di ingresso negli Stati Uniti, anche se siete solo in transito. Potrebbero chiedervi una copia ed in alcuni aeroporti non è consentito l'uso del cellulare.

Richiedere l’ESTA

Se possedete questi requisiti potete richiedere l’autorizzazione ESTA da qui, al costo di 21 dollari; non dimenticate di cambiare la lingua in “italiano” (in alto a destra).

Se preferite farlo con l’assistenza di un’agenzia online potete farlo da qui, ovviamente al costo di una piccola commissione.

Fatelo con largo anticipo se possibile, può capitare qualche intoppo, ma avrete comunque il tempo di risolverlo e di partire per il vostro viaggio a stelle e strisce.

Se avete già deciso di partire perché non farlo subito?

All'aeroporto: aereo che decolla

I bagagli: cosa puoi portare e cosa è proibito

Se durante il vostro viaggio negli Stati Uniti pensate di avere nostalgia di un bel piatto di pasta al dente, potete infilare in valigia un pacco di pasta confezionata (non fresca), ma attenzione! All’aeroporto gli addetti eseguono controlli molto rigidi su cibo, alcol, farmaci e altri generi animali provenienti da paesi extra-USA. Quindi prima di partire per gli Stati Uniti verificate cosa si può portare e cosa invece no.

Nel caso in cui trasportiate del cibo dovete dichiararlo nel modulo della dogana. Non cercate di fare i furbi e non prendete sottogamba questa raccomandazione, potrebbe costarvi una multa salata. Quindi prima di consegnare il modulo alla dogana è opportuno far mente locale e pensare alle cose che si trasportano.

Articoli vietati

Un lungo elenco avvisa degli articoli non ammessi, per i quali si potrebbe essere prevista una sanzione. Fra questi i formaggi provenienti da paesi colpiti dall’afta epizootica, carne, latte, uova e prodotti freschi, alcool e droghe e farmaci senza scatola. E ancora frutta, armi, colture biologiche e tante altre cose.

Se proprio non potete fare a meno delle vostre italianissime sigarette sappiate che negli USA si possono importare al massimo 100 sigari e 200 sigarette, altrimenti accontentatevi.

Per avere un elenco completo delle restrizioni potete fare riferimento al sito dell’US Customs e Border Protection. Se dovete assumere farmaci particolari teneteli nella scatola originale e portate sempre la prescrizione medica, se possibile tradotta in inglese in caso di farmaci particolari, non si sa mai.

La regola aurea comunque è solo una: siate attenti ed onesti

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Altre informazioni sui bagagli

Le autorità possono aprire sia i bagagli imbarcati che il bagaglio a mano, allo scopo di ispezionarli. A me è capitato più volte, forse a causa di un adattatore per il cavalletto delle macchina fotografica che ha una forma strana ed è in metallo (i bagagli vengono passati ai raggi x). Se vi capita oltre al disordine troverete un foglietto-ricordo, che indica che il vostro bagaglio è stato ispezionato.

Se volete evitare che vi rompano la serratura della valigia per effettuare l’ispezione (e lo possono fare) questa deve essere conforme alle regole TSA (Transportation Security Administration), come questa bellissima valigia Eastpack Le serrature conformi permettono l’apertura del lucchetto con un pass in dotazione alla dogana ed in genere la sigla è riportata sulla valigia. Se non siete sicuri lasciatela aperta, lasciate appese le chiavi o scrivete il codice sulla valigia (ma non era meglio lasciarla aperta?)

Al vostro primo atterraggio negli Stati Uniti, anche nel caso in cui non fosse la vostra destinazione finale, dovrete recuperare i bagagli al baggage claim e sottoporli a ispezione, quindi dovrete reimbarcarli per la Vostra destinazione finale. Questa procedura non è necessaria per il viaggio di ritorno.

E’ importante saperlo e ricordarsene, per evitare che i vostri bagagli rimangano fermi al primo aeroporto e che rovinino il vostro viaggio negli USA

Cosa potete portare nei bagagli

Tutto quanto sia di uso personale.

Attenzione fotografi: la batterie al litio delle macchine fotografiche devono essere trasportate nel bagaglio a mano, non sono permesse batterie "sfuse" nel bagaglio da stiva. Se avete dei dubbi andate sul sito della vostra compagnia aerea per i dettagli che non sono uguali per tutte le compagnie.
cose da sapere prima di partire per gli USA - aeroporto

Ingresso negli Stati Uniti: cosa fare alla dogana (Immigration)

A seconda delle destinazioni durante il volo gli assistenti potrebbero consegnarvi un modulo da compilare e da presentare alla dogana. In genere ciò non avviene più, perché dal 2013 gli Stati Uniti adottano la versione elettronica del modulo di immigrazione. C’è un registro elettronico con i dati del passeggero già disponibili perché importati dall’ESTA o comunicati dalla compagnia aerea, ma in alcuni casi è comunque richiesta la versione cartacea del modulo.

Questo modulo cartaceo chiamato I-94 non è da confondere con quello di dichiarazione doganale, che è ancora in uso e che dovete compilare e consegnare all’arrivo.

Cosa fare allo sportello dell’immigrazione

La coda per recarsi alla dogana di solito si presenta come un fiume di persone. L’attesa per cominciare il viaggio negli USA però non sarà lunga: le file di solito sono ben organizzate e non ci metterete molto. Ascoltate gli agenti che vi smisteranno a seconda che siate al vostro primo ingresso negli Stati Uniti o che li abbiate già visitati. Se non capite qualcosa chiedete di nuovo, niente di male.

Chi ha già avuto modo di fare un viaggio negli Stati Uniti potrebbe usufruire del controllo computerizzato del passaporto che negli aeroporti più moderni viene effettuato con apposite apparecchiature elettroniche. Gli altri dovranno passare da un agente che controllerà “manualmente” i documenti. I moduli compilati a mano o rilasciati dalla macchina devono essere poi consegnati all’ufficiale di dogana che stampiglierà il visto sul vostro passaporto.

Documenti stampati o sul telefono?

Non è necessario consegnare l’ESTA in versione cartacea, perché è già memorizzato nel sistema ed abbinato al numero del passaporto, ma consiglio di averne sempre una copia stampata. Come ho già detto è anche consigliabile avere una copia stampata della prenotazione dei voli e dell’albergo per la prima notte, oppure il programma completo del vostro viaggio negli Stati Uniti rilasciato dal tour operator. Infatti, nonostante abbiate tutti i documenti memorizzati sul telefono o sul computer, in alcuni aeroporti l’uso del cellulare è proibito.

Al momento del controllo di persona l’agente dell’immigrazione vi potrebbe chiedere:

  • passaporto (questo sicuramente)
  • se viaggiate per lavoro o siete in vacanza
  • dove siete diretti
  • per quanto tempo intendete soggiornare negli Stati Uniti
  • l’indirizzo al quale alloggerete (nel caso di un viaggio itinerante va bene il primo luogo nel quale intendete soggiornare)

Vale sempre la regola che se non capite è possibile rifare la domanda o al limite richiedere l’intervento di un interprete.

Dopodiché, timbro sul passaporto e via: partire per gli Stati Uniti adesso non è più un sogno, ma realtà. Comincia l’avventura!

Corrente elettrica per il viaggio in USA

Alcune foto sono in vendita su Adobe Stock

Negli Stati Uniti non è a 220 volts! Il voltaggio qui è 110 volts, ma in genere il vostro apparecchio funziona ugualmente – c’è un’indicazione scritta nell’etichetta o da qualche parte. In questo caso basta semplicemente avere un adattatore. Per mia esperienza telefoni e fotocamere non hanno problemi e di solito nel bagno degli alberghi c’è anche una presa compatibile con quelle italiane con il simbolo del rasoio elettrico.

Prima di partire per gli Stati Uniti assicurati di non restare senza connessione, acquista una eSIM con traffico dati a prezzo fisso*

Potete scegliere un adattatore, come questo in vendita su Amazon, con incorporate le prese USB per ricaricare il Cellulare o il Tablet

Attenzione, non attaccate apparecchi ad alto assorbimento di corrente a questa presa, rischiate di fare un danno. In ogni caso un adattatore anche comprato all'ultimo all'aeroporto costa pochi euro.. non vale la pena rischiare
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Come avere internet durante tutto il viaggio negli Stati Uniti

Il wi-fi ormai è ovunque. Praticamente ogni ristorante, bar, hotel, bed and breakfast o fast food offre il WI-FI gratis, con una velocità più che accettabile. Lo stesso discorso vale per gli aeroporti, almeno per una buona parte. Quindi durante il vostro viaggio negli USA non ci saranno problemi per consultare la posta elettronica o leggere gli ultimi pettegolezzi e le nuove tendenze.

Al contrario se non riuscite a vivere senza Whatsapp o volete usare il navigatore di Google, prima di partire per gli Stati Uniti conviene consultare il proprio gestore telefonico, alcuni hanno delle opzioni convenienti. Potete in alternativa comprare una sim locale con un buon piano dati. Alcune si trovano anche online, come questa e-SIM Prepagata per gli USA che trovate online a prezzi contenuti. Leggete bene come funziona.

cose da sapere prima di partire per gli USA - Seattle

Noleggio auto per il viaggio negli USA

Noleggiare un auto negli Stati Uniti è facile, come tutto qui, ma fate attenzione ad alcune particolarità.

A differenza dell’Italia le assicurazioni RC Auto negli USA sono personali, non legate al veicolo. Quando decidete di partire per gli Stati Uniti e noleggiare un’auto consiglio pertanto di controllare che nel contratto siano incluse le assicurazioni di responsabilità civile, kasko, furto ecc. Se noleggiate dagli USA il più delle volte non sono incluse pertanto al prezzo andranno aggiunti una serie di extra, che faranno lievitare il prezzo, valutate bene prima di decidere.

Nel caso abbiate dei dubbi noleggiate dall'Italia prima di partire per gli Stati Uniti, che è anche più comodo e quasi sempre a conti fatti meno caro. Noleggiando per tempo avrete anche più scelta e pagherete meno. Se non siete esperti chiedetemi!

Cauzioni per il noleggio auto

Al ritiro dell’auto presso l’agenzia di noleggio vi chiederanno una cauzione tramite carta di credito. L’importo di solito varia in base alla durata del noleggio ed alla classe dell’auto. In genere è pari alla cifra non coperta dell’assicurazione (franchigia), qualche centinaio di dollari. Questa cauzione viene bloccata sulla carta e rilasciata al termine del noleggio.

Ricordate che gli autonoleggi in genere non accettano le carte prepagate, i bancomat ed i depositi in contanti, perciò informatevi bene prima con la compagnia di autonoleggio o con il tour operator (vedi dettaglio più avanti)

In alternativa Potete usare un Taxi.

Se invece vi trovate a New York leggete questo articolo sulla metropolitana di New York: consigli e trucchi – aggiornamento 2023

Taxi giallo, un must per il vostro viaggio in America

Prima di partire per gli USA controllate le Carte di credito

Le carte di credito in questo paese vengono utilizzate praticamente ovunque. Con la carta di credito potete pagare tutto. Dal caffé alla cena, al noleggio auto, come ho detto. I contanti in linea di massima non servono, ma in alcuni luoghi più remoti possono essere indispensabili. Meglio perciò verificare, magari chiedendo a qualcuno che ci è già stato, al gestore o al tour operator. Tutto questo possibilmente prima di partire per gli Stati Uniti, perché una volta in loco potrebbe essere tardi.

Comunque se visiterete posti molto frequentati non ci saranno problemi.

Una normale cautela quando si viaggia è quella di avere sempre la carta sotto controllo. Nei locali, quando non sono disponibili i POS portatili, andate a pagare al banco, per evitare che qualche malintenzionato fotografi la vostra carta e ne faccia poi un uso improprio. Questo consiglio vale anche se non fate un viaggio negli USA.

Verificate con la banca prima di partire per gli USA, se il vostro bancomat funziona anche all’estero e quali sono le commissioni per il prelievo. A volte è conveniente prelevare anziché cambiare.

Carte di credito per il noleggio auto

La carta da presentare per il noleggio auto non può essere una prepagata o una carta revolving, deve essere una carta di credito con i numeri in rilievo con un massimale libero pari almeno alla cauzione richiesta. Verificate prima le carte di credito accettate dall’autonoleggio.

Vi consiglio di avere una carta di riserva, se possibile, visto che una parte del massimale della carta sarà bloccato dal noleggio dell’auto, per tutto il tempo del vostro viaggio negli Stati Uniti.

Winthrop, ufficio dello sceriffo

Patenti di guida valide negli Stati Uniti

In tutti gli Stati degli USA in genere, per i turisti che posseggono una regolare patente di guida italiana, non è necessaria la patente internazionale per noleggiare un auto. In caso di soggiorno più lungo, ad esempio per studio o lavoro, potrebbe essere richiesta la patente internazionale.

Secondo quanto riportato dalle fonti ufficiali del Ministero delle Infrastrutture nella circolare del 6 maggio 2015 (quindi non aggiornata di recente) comunque in molti stati esistono limitazioni ai documenti di guida accettati negli Stati Uniti.

Secondo questa circolare per guidare in California basta la patente italiana. Anche in Montana, ma con delle limitazioni. In altri stati è indispensabile la patente internazionale (IDP) o la traduzione della patente italiana.

Il prospetto riepilogativo dei documenti stato per stato è indicato nella già citata circolare 6 maggio 2015 prot.n.10815, che potete consultare online.  Considerando che la legislazione può variare conviene aggiornarsi al momento della prenotazione del noleggio per il vostro viaggio negli USA. Se non siete sicuri prima di partire per gli Stati Uniti potete fare la patente internazionale di guida secondo la convenzione di Ginevra del 1949, da richiedere in Italia.

Attenzione

Con la patente italiana si guida in molti Paesi. Le informazioni relative ai singoli Paesi si trovano sul sito Viaggiare Sicuri, nella pagina del Paese scelto alla voce "Mobilità". Esistono due modelli di patente internazionale: Il modello "Vienna 1968"  che ha una validità di 3 anni e il modello "Ginevra 1949" che ha una validità di 1 anno, per entrambi - salvo che la patente nazionale scada prima. 
Il riconoscimento dei documenti di guida è demandato alla legislazione dei singoli Stati USA e non è uniforme in tutto il territorio americano. Indicazioni dettagliate si trovano alla pagina https://www.mit.gov.it/nfsmitgov/files/media/normativa/2016-02/Circolare_protocollo_10815_06-05-2015_all_1.pdf
Articolo: cosa fare prima di partire per gli Stati uniti nel 2024: sezione relativa alla patente di guida USA nel sito della Farnesina
Sezione relativa alla patente di guida USA sul sito della Farnesina

Il fuso orario negli Stati Uniti

Prima di partire per gli Stati Uniti leggi anche l’articolo sui 6 fusi orari degli Stati Uniti.

Pensate che se voleste attraversare tutti gli stati, comprese le Hawaii da est verso ovest (o al contrario), durante il viaggio negli Stati Uniti incontrereste ben sei fusi orari, capiamo come districarci con le indicazioni. 

In genere quando si legge l’ora di qualsiasi città americana, a questa possono essere associati due tipi di informazioni: uno potrebbe essere l’indicazione UTC-x, mentre un altro, più local e decisamente americano potrebbe essere ET o EST, CT o CST ecc. 

La voce UTC-“n” si riferisce al numero di ore di differenza rispetto all’Universal Time, che a noi europei suona più familiare come GMT, Greenwich Mean Time o GST, Greenwich Standard Time.

Siccome l’Italia adotta il fuso orario GMT+1, la differenza di orario tra America ed Italia è di un’ora in più rispetto al numero indicato. Ovviamente per ottenere l’ora americana occorre sottrarre il numero dall’ora corrente in Italia.

L’altro tipo di suffisso (EST, MST ecc) si riferisce alle sigle in uso negli Stati Uniti per identificare i vari fusi orari.

Fusi orari Stati Uniti USA
Cartina con vari fusi orari degli Stati Uniti

Nomi dei fusi orari e differenze rispetto all’Italia

Sapete già in quale fuso orario vi troverete durante il viaggio in USA? E’ importante per programmare eventuali chiamate a casa o per ricordare ad amici e parenti di non svegliarvi nel cuore della notte. Ricordate che negli Stati Uniti non si usano le 24 ore, ma le 12 ore, quindi le 14:00 sono le 2 PM (PM nel caso delle ore pomeridiane) e le otto di mattina le 8 AM (AM prima del mezzogiorno).

  • Eastern Standard Time o EST, UTC -5: differenza con l’Italia di 6 ore.
  • Central Standard Time o CST, UTC -6: differenza con l’Italia di 7 ore. 
  • Mountain Standard Time o MST, UTC -7: differenza con l’Italia di 8 ore. 
  • Pacific Standard Time o PST, UTC -8: differenza con l’Italia di 9 ore. 
  • Alaska Standard Time o AKST, UTC -9: differenza con l’Italia è di 10 ore. 
  • Hawaii-Aleutian Standard Time o HAST, UTC -10: differenza con l’Italia di 11 ore.

A volte il termine “Standard” non viene indicato e anche le sigle a volte perdono la “S”. Ad esempio Eastern Standard Time diventa a volete Eastern Time abbreviato ET.

Alcuni Stati hanno più di un fuso orario

Alcuni Stati, soprattutto quelli che hanno un’estensione maggiore (in senso est-ovest), osservano fusi orari differenti a seconda delle città: insomma, un casino, ma gestibile. Per semplicità fate riferimento alla cartina.

Se volete approfondire leggete l’articolo: i 6 fusi orari degli Stati Uniti

On The road negli USA con la moto
On the road USA

Assicurazioni personali adatte ad un viaggio negli USA

Un altro aspetto importante da valutare prima di partire per gli Stati Uniti è l’assicurazione medica. Negli States ammalarsi è un lusso, pertanto se durante il vostro viaggio negli USA doveste mai avere di cure, potreste trovarvi con delle brutte sorprese e conti salatissimi.

Scegliere una buona assicurazione di viaggio è basilare. Se viaggiate con un tour operator di solito questa viene offerta abbinata al viaggio, in altri casi conviene sottoscriverne una.

Consiglio di controllare sempre di avere massimali illimitati, così da non trovarsi con amare sorprese. Verificate anche le assicurazioni proposte dai tour operator. Soprattutto controllate che le coperture siano valide anche per un viaggio negli Stati Uniti o Canada, che in alcuni casi può essere un’opzione disponibile solo con integrazione.

Se non è specificato nelle condizioni chiedete, non abbiate paura a farlo.

Potete trovarne alcune online a prezzi vantaggiosi, ma se non siete esperti affidatevi a qualcuno che ne capisca.

Le Mance

Ultimo spinoso argomento prima di essere pronti per partire per gli USA: le mance.

Le mance negli Stati uniti non sono esattamente un obbligo, ma lasciare la mancia è una consuetudine e fa parte del modo di vivere locale.

Se non avete idea di quanto lasciare calcolate il 15% nei bar e un 18-20% nei ristoranti. La mancia fa parte della paga di chi vi ha servito, ricordatelo.

Vacanza negli USA: godersi un caffé da Starbucks a Seattle

Prenotazioni obbligatorie per alcuni parchi Americani

Sempre più spesso, per visitare i parchi degli Stati Uniti, è richiesta una prenotazione preventiva. Per alcuni parchi la prenotazione può essere fatta con poco anticipo, anche il giorno prima, per alcuni, che hanno molti visitatori, potrebbe essere necessario prenotare molto prima.

Leggete l’articolo I parchi degli Stati Uniti che richiedono una prenotazione per sapere quali sono i parchi che prevedono restrizioni, non dimenticate di consultare i siti ufficiali dei parchi che volete visitare per avere aggiornamenti in tempo reale.

In conclusione site pronti a partire per gli USA?

Ho voluto dare un’idea di quello che è la preparazione e quali sono le principali cose da sapere prima di un viaggio negli USA.

Se è la vostra prima volta o è il viaggio di una vita, meglio affidarsi a qualcuno che vi aiuti nell’organizzazione e godersi il viaggio. Se avete dubbi scrivetemi.

Un’ultima cosa: ricordatevi di controllare quanto ho scritto e di verificarlo con fonti ufficiali, seppure accurato ed aggiornato periodicamente questo contenuto non è una guida ufficiale e potrebbe non essere completo o avere subito delle variazioni non ancora riportate.

Buon divertimento!

Artisti a Seattle, che potrai vedere nel tuo viaggio in USA on the road
Pike Place Market Seattle – foto di Massimo Basso

Proposte di viaggi negli USA

Per visitare i luoghi di questo articolo chiedi a me o prova uno dei nostri itinerari personalizzabili.

Florida: Panorami del Sunshine State* in Self Drive. Un viaggio on the road in Florida, Stati Uniti d’America. Senza orari prefissati, senza tappe prestabilite né marce estenuanti. Un viaggio con i tuoi ritmi per scoprire i luoghi meno turistici di questo fantastico continente.

New York: Liberi di scoprire la Grande Mela*. New York è la città più vivace, stravagante, sfacciata e multietnica degli Stati Uniti. Goditi 5 giorni a New York in un’atmosfera da sogno scoprendo i luoghi che hai sempre visto nei film!

Los Angeles e la California: Avventura nel Golden State in Self Drive*. Un vero tour “on the road” da Los Angeles alla favolosa Las Vegas alla scoperta delle meraviglie dell’Ovest

I Parchi dell’Ovest: Avventura Western in Self Drive*. Un viaggio favoloso da San Francisco a Las Vegas passando per San Louis Obispo, Los Angeles, Bryce Canyon, Lake Powell, Page, Antelope Canyon e la Monument Valley.

E molti altri tour individuali e tour di gruppo a partenze fisse*.

Faq: Stati Uniti cosa fare prima della partenza

Chi deve chiedere un visto per gli Stati Uniti?

Alcune persone non possono usufruire dell’ESTA, e devono richiedere un visto, come ad esempio i (sempre meno) possessori di passaporto senza lettura ottica, chi intende soggiornare negli States per più di 90 giorni ed i cittadini di paesi non aderenti al programma “Viaggio senza Visto”. Inoltre necessitano di visto coloro che viaggiano per scopo diverso da quello turistico o d’affari, chi ha pendenze con la giustizia e tutti coloro che, dopo il 1° Marzo 2011, si sono recati in Iran, Iraq, Siria, Sudan, Somalia, Yemen e Libia. Leggete bene sul sito ufficiale.

Dove faccio l’ESTA

L’ESTA può essere fatto in autonomia online dal sito ufficiale (non dimenticate di cambiare la lingua in italiano), oppure tramite alcuni siti online come per esempio questo sito pagando una piccola commissione aggiuntiva.

Posso portare una bottiglia di vino italiano negli Stati Uniti?

Le bevande alcoliche sono soggette a restrizioni. Oltre alle leggi statunitensi in generale, occorre fare riferimento alle leggi dello stato in cui farete il primo scalo negli Stati Uniti. Le leggi possono regolare in maniera differente la quantità di alcol che potete portare con voi o se avete bisogno di una licenza. Se prevedete di portare con voi bevande alcoliche, prima di partire, dovreste contattare il consiglio statale per il controllo delle bevande alcoliche per determinare cosa fare per rispettare le leggi e i regolamenti dello stato.

Qual è il voltaggio della corrente elettrica negli Stati Uniti?

Negli USA la corrente ha una tensione di 115-120 V, a differenza dei 220-240 V dell’Italia. Quasi tutti gli apparecchi elettrici funzionano sia con uno che con l’altro voltaggio (in genere c’è scritto sull’apparecchiatura elettronica o nelle istruzioni). Controllate gli apparecchi elettronici prima del viaggio in USA

Ho bisogno di un adattatore per la presa di corrente negli Stati Uniti?

Per gli Stati uniti occorre un adattatore per le prese di corrente. Potete usare un semplice adattatore di spina per gli Stati Uniti, che utilizza un ingresso “femmina” di tipo italiano ed un’uscita maschio americana a due lamelle come questo.

Che ore sono negli Stati Uniti?

Gli Stati Uniti hanno molti fusi orari. La differenza dall’Italia varia dalle -6 ore di New York alle -9 ore di Los Angeles. Leggi il paragrafo dedicato con la cartina per il dettaglio.

Qual è il sito da consultare per avere informazioni aggiornate sulle restrizioni all’ingresso negli USA

Le informazioni sull’ingresso negli Stati Uniti sono riportate sul sito Viaggiare Sicuri della Farnesina raggiungibile da qui

Quanto costa un ESTA?

L’Esta compilato in autonomia costa 21$ (fonte sito ufficiale)

Quanto tempo ci vuole per fare ESTA?

In genere ci vuole meno di mezz’ora per inoltrare la domanda, ma possono essere necessari fino a 3 giorni (72 ore) per avere la risposta (fonte ufficiale)

Qual è la differenza fra l’ESTA ed un regolare visto?

Un’autorizzazione al viaggio non è un visto. Non soddisfa i requisiti legali o normativi che sostituiscono un visto rilasciato dagli Stati Uniti, se tale visto è richiesto ai sensi delle leggi in vigore negli Stati Uniti. Coloro che sono in possesso di un visto valido possono recarsi negli Stati Uniti con il visto per tutta la durata della sua validità e per la finalità per cui è stato emesso. Non dovranno richiedere alcuna autorizzazione di viaggio. (fonte ufficiale)

Quanto tempo prima devo fare l’ESTA

E’ necessario avere richiedere l’ESTA almeno con 72 ore di anticipo rispetto all’inizio del viaggio, ma un girono in più è consigliabile.

Scopri tutti i viaggi a New York che ti posso aiutare ad organizzare

Scopri tutto quello che puoi vedere negli USA

Prima di tutto non dimenticare il bagaglio: dai un’occhiata a cosa mettere in valigia: la lista da stampare per il viaggio perfetto. Puoi anche stamparla e compilarla offline! Non restare senza connessione, acquista scopri i vantaggi di una eSIM con traffico dati* per gli USA. Non dimenticare un buon libro per la tua vacanza a Stelle e Strisce.

Prima di partire puoi rinfrescarti le idee su cosa fare prima di partire per gli USA o, se non ci sei mai stato, farti un’idea su cosa mangiare per sopravvivere alla cucina degli States.

Se la destinazione è New York leggi prima di tutto le FAQ su New York: 50 e più domande sulla Grande Mela. Puoi scoprire come muoverti in città con la metropolitana di New York oppure prendere un Taxi seguendo i miei consigli. Ma se le preferenze sono per la costa dell’ovest, vedi cosa fare e quando andare Seattle, con un itinerario di uno o più giorni nella città di Smeraldo e da qui scendere fino a San Francisco e Los Angeles.

Leggi anche:  cosa fare in 3 giorni a New York con itinerario oppure cosa fare a New York a maggio 2025, cosa fare a New York a Giugno, cosa fare ad Agosto o cosa fare a New York a Settembre 

Se ti rimane del tempo puoi anche fare una capatina a Las Vegas, la capitale dei matrimoni (sposarsi qui è facile, anche per finta!).

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Non ti piacciono le città?

Se cerchi un’avventura più a contatto con la natura, leggi cosa puoi fare nei Parchi dell’Ovest, ad esempio nel Parco Nazionale Zion o nella Monument Valley  Scopri i luoghi migliori per un selfie ad Horseshoe Bend oppure per fotografare il Bryce Canyon. Per alcuni di questi parchi è richiesta una prenotazione, scopri quali!

Un’altra meta imperdibile è il favoloso Parco di Yellowstone, con la sua natura, i bisonti, gli orsi ed i lupi. Ti propongo un paio di itinerari: da Seattle a Yellowstoneattraverso gli stati di Washington e del Montana, oppure un itinerario che comprende Yellowstone, il Colorado ed il Wyoming con partenza e arrivo a Denver.

Se hai voglia di sperimentare un’avventura puoi provare ad affrontare un viaggio in Alaska in auto, imbarcarti in una crociera nell’Inside Passage dell’Alaska o addirittura salire su un idrovolante e raggiungere Khutzeymateen il Santuario degli Orsi in Canada, un’avventura eccezionale in una natura selvaggia.

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Ciao, a presto!

Pubblicato: 03/01/2024
visa on arrival per il vietnam e-visa 2023

Visto per il Vietnam – aggiornato 2024

di Max Pubblicato: 02/01/2024
Indocina written by Max

Vediamo come funzionano l’esenzione dal visto per il Vietnam per i cittadini italiani, il Visa On Arrival, l’e-Visa e il visto ordinario, quale scegliere e come ottenerlo in modo semplice per non avere sorprese! 

Se siete pronti a partire per il Vietnam saprete sicuramente che per entrare nel paese in molti casi è richiesto un visto e che ci sono diversi modi per ottenerlo.

Per i turisti ne esistono infatti di tre tipi:

  • il visto che si può ottenere all’arrivo in Vietnam, cosiddetto Visa On Arrival, che si ottiene senza formalità. In realtà l’accordo bilaterale fra Vietnam ed Italia prevedere una esenzione dal visto, solo per soggiorni turistici fino a 45 giorni
  • l’e-Visa, ottenibile online al costo di 25 dollari che è valido fino ad un massimo di 90 giorni, sia per ingressi singoli che per ingressi multipli (con il costo di 50 dollari)
  • il visto ordinario, che è in disuso

Consultate eventuali aggiornamenti dell’ultima ora sul sito Viaggiare Sicuri della Farnesina, alla sezione “visti d’ingresso”

ATTENZIONE: le indicazioni presenti negli articoli sono fornite gratuitamente a scopo divulgativo e potrebbero essere non aggiornate o incomplete. Prima di acquistare, di prenotare o di partire, consultate sempre i siti ufficiali. Alcuni link in questo articolo sono link di affiliazione (anche i link ad Amazon*). Gli articoli aggiornati o pubblicati a partire da febbraio 2024 riportano un asterisco* accanto ai link di affiliazione.

Indice dell'articolo (clic per aprire)

  • Aggiornamenti 2024 Visa On Arrival per il Vietnam ed e-Visa
  • Il Visto per il Vietnam all’arrivo (Visa On Arrival) o esenzione dal visto
  • E-Visa per il Vietnam
  • Visto ordinario per il Vietnam
  • Per saperne di più sull’Indocina

Aggiornamenti 2024 Visa On Arrival per il Vietnam ed e-Visa

Il 24 giugno 2023, il Governo vietnamita ha introdotto alcune modifiche alla normativa in materia di visti d’ingresso per cittadini stranieri che sono entrate in vigore dal 15 agosto 2023.
A partire da tale data, i cittadini dei Paesi che beneficiano del Visa On Arrival per il Vietnam (tra cui l’Italia) possono entrare in Vietnam senza necessità di visto per soggiorni sino a 45 giorni.
Inoltre, sempre a partire da tale data è possibile ottenere online un visto ad ingresso multiplo per turismo (“e-visa”) per soggiorni sino a 90 giorni. Il visto va richiesto tramite la piattaforma https://immigration.gov.vn

Immagine stilizzata di Ragazza con passaporto, per articoli in cui si parla di visto per la Cambogia, visto per il Vietnam, visto per il Laos, visto per Stati Uniti, ESTA e visto per India
Ragazza con passaporto

Il Visto per il Vietnam all’arrivo (Visa On Arrival) o esenzione dal visto

Ovviamente il Visa on Arrival per il Vietnam è la soluzione più semplice perché non richiede alcuna formalità e permette attualmente ai cittadini italiani ed a quelli di alcuni altri paesi di entrare nel paese per ragioni di turismo e di rimanerci per 45 giorni senza alcuna formalità. 

Si può ottenere il visto in tutti gli aeroporti ed in alcune frontiere marittime e terrestri, di solito gli addetti all’immigrazione sono super gentili e non creano alcun tipo di problema. 

I requisiti principali per ottenere questo tipo di visto sono di avere un passaporto italiano con almeno sei mesi di validità residua e la prenotazione di un biglietto aereo per lasciare il paese.

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Se arrivate per via aerea tutti gli aeroporti internazionali sono abilitati al rilascio del Visa On Arrival per il Vietnam, ma se arrivate via terra o via mare, solo alcune frontiere prevedono l’esenzione dal visto per il Vietnam.

Per esempio tra la Cambogia ed il Vietnam i valichi di frontiera abilitati sono: 

  • Moc Bai (Vietnam) – Bavet – (Cambogia), il principale valico di frontiera
  • Ting Bien (Vietnam) – Phnom Den (Cambogia)
  • Ha Tien (Vietnam) – Prek Chakille (Cambogia)
  • Vinh Xuong (Vietnam) – Camp Samnor (Cambogia)

Se avete intenzione di passare la frontiera via terra o mare, meglio verificare in anticipo.

Se avete intenzione di entrare e di uscire dal Vietnam per prolungare la permanenza, informatevi preventivamente presso il consolato. I siti dei due consolati Vietnamiti in Italia specificavano fino a poco tempo fa, che tra la concessione di un “Visa on Arrival” ed il successivo devono passare almeno 30 giorni. Ora la precisazione è sparita.

E-Visa per il Vietnam

L’e-Visa per il Vietnam è una relativa novità e consiste in un visto rilasciato dal dipartimento immigrazione vietnamita agli stranieri tramite un sistema elettronico. Il visto elettronico per il Vietnam è valido per un massimo di 90 giorni, per un singolo ingresso e, nel caso che lo facciate in autonomia, costa 25 dollari.

I cittadini italiani e quelli degli altri paesi autorizzati possono richiedere il visto personalmente oppure tramite i consolati, l’ambasciata o le agenzie accreditate, al costo di un piccolo sovrapprezzo.

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Oltre ad essere cittadino di uno dei paesi accreditati, per ottenere il visto elettronico e-visa occorre anche avere un passaporto con almeno sei mesi di validità residua e non rientrare nei casi di sospensione dall’ingresso previsti dall’articolo 21 della legge sull’ingresso, l’uscita, il transito e la residenza degli stranieri in Vietnam, come specificato sul sito.

Il visto va richiesto tramite la piattaforma https://immigration.gov.vn ed il processo è un po’ macchinoso, ma in ogni caso gestibile. La risposta di solito arriva velocemente ed è garantita entro i tre giorni lavorativi.

Questa è l‘unica piattaforma ufficiale, tutte le altre sono agenzie che vi faranno pagare un sovrapprezzo.

L’e-Visa non è utilizzabile in tutti i posti di frontiera, solo alcuni sono abilitati per l’ingresso, qui di seguito c’è un elenco tratto dal sito ufficiale, ma cliccate sul link per il documento aggiornato.

Dovrete inoltre decidere in anticipo i luoghi di ingresso ed uscita, perché dovrete indicarli nella richiesta del visto.

Lista dei punti di frontiera che ammettono l’accesso con e-Visa (via mare – terra – aria):

  • Frontiere terrestri: Cha Lo, Cau Treo, Huu Nghi, Ha Tien, Lao Bao, Lao Cai, La Lay, Moc Bai, Mong Cai, Nam Can, Na Meo, Song Tien, Tinh Bien, Tay Trang, Xa Mat.
  • Aeroporti: Aeroporto internazionale di Cat Bi (Hai Phong), Aeroporto internazionale di Cam Ranh (Khanh Hoa), Aeroporto internazionale di Can Tho, Aeroporto internazionale di Da Nang, Aeroporto Internazionale di Noi Bai (Ha Noi), Aeroporto internazionale di Phu Bai, Aeroporto Internazionale di Phu Quoc, Aeroporto Tan Son Nhat Int (Ho Chi Minh City).
  • Frontiere marittime: Porto marittimo di Chan May, Porto marittimo di Da Nang, Porto marittimo di Duong Dong, Porto marittimo di Hon Gai, Porto marittimo di Hai Phong, Porto marittimo di Nha Trang, Porto marittimo di Quy Nhon.
iVisa.com

Visto ordinario per il Vietnam

Per ottenere un visto ordinario per il Vietnam occorre prendere contatto con l’ambasciata del Vietnam a Roma o con un consolato (ce ne sono uno a Torino e uno a Napoli).

Anche se al momento sul sito dei consolato di Torino c’è un comunicato nel quale si avvisano i viaggiatori che nessuna delle ambasciate e dei consolati rilascia visti e che l’unico visto disponibile è l’e-visa, sul sito del consolato di Napoli le Autorità vietnamite ribadiscono che il visto per affari e casistiche specifiche come ricongiungimento familiare va richiesto presso i Consolati in Italia (Napoli e Torino) o all’Ambasciata di Roma.

Se non andate in Vietnam per turismo, conviene informarsi al consolato – i riferimenti sono in fondo all’articolo.

Scoprite di più sui siti ufficiali:
Sito del Consolato del Vietnam a Torino: https://www.consolatovietnam.it/
Sito del Consolato del Vietnam a Napoli: https://www.consolatovietnam.com
Ambasciata del Vietnam a Roma: https://vnembassy-roma.mofa.gov.vn/en-us/Pages/default.aspx

Per saperne di più sull’Indocina

Paesaggi, città, persone e spiritualità: l’Indocina, ovvero Vietnam, Cambogia e Laos sono tutto questo. Coadiuvati da una popolazione sorridente e cordiale. Non troverete solo fotografie, ma appunti di viaggio e qualche riflessione.

Prima di tutto il bagaglio: date un’occhiata a cosa mettere in valigia: la lista da stampare per il viaggio perfetto. Potete anche stamparla e compilarla offline! E non dimenticate un buon libro, scegliendo fra quelli consigliati nel mio articolo Otto libri per un viaggio in Vietnam, Laos e Cambogia.

Vietnam e Cambogia sono due paesi dell’Indocina che offrono un affascinante mix di cultura, storia e avventura. Dagli antichi templi di Angkor alle animate strade di Saigon (Ho Chi Minh City), Hanoi, alla Città Imperiale di Hue in Vietnam, al Delta del Mekong fino a Phnom Penh, questi due paesi offrono qualcosa per tutti.

Anche la Thailandia è una meta dalle mille sorprese: scoprite Bangkok con un itinerario di uno, due o più giorni.

Immergetevi nelle ricche culture di questi due incredibili paesi mentre scoprite le loro storie affascinanti, le città vibranti, i paesaggi mozzafiato e il cibo delizioso.

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Scoprite la cultura tradizionale vietnamita esplorando antiche pagode o visitando vivaci mercati, senza dimenticare la guerra in Vietnam che potete conoscere meglio visitando il War Remnants Museum Ho Chi Minh City Saigon ed i Tunnel di Cu Chi. Esplorate poi la Cambogia! Dopo la capitale Phnom Penh dirigetevi verso Siem Reap e Angkor, uno dei siti archeologici più impressionanti del mondo, dove potrete ammirare la splendida Angkor Wat o il Tempio Bayon ad Angkor Thom. Qui potete esplorare antiche rovine risalenti a secoli fa e farvi rapire dalla Apsara, le mitiche danzatrici. Se invece preferite le spiagge cercate mille modi per rilassarvi sulle splendide spiagge di Sihanoukville.

Viaggiare qui è facile: tuktuk, motorini, voli convenienti e regolari servizi di autobus vi portano ovunque. Senza dimenticare l’originale viaggio in barca veloce per passare la frontiera sul Mekong

Ciao, ci vediamo in Indocina!

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Cosa fare e cosa portare in un viaggio in Vietnam nel 202

Parti per un viaggio in Vietnam: cosa fare prima di partire e cosa mettere nella valigia per il 2024? La domanda è interessante, scopriamolo insieme!

Il Vietnam è una delle destinazioni preferite dai viaggiatori che amano l’Oriente: la popolazione cordiale, il clima mite, la storia, le meraviglie della natura e non ultimo oltre mille chilometri di costa, sono motivazioni convincenti per intraprendere il viaggio, anche se lontano da casa. 

Più avanti nell’articolo c’è il link per scaricare la lista di viaggio per il Vietnam da stampare, piegare e compilare prima di un viaggio in Vietnam (e nel sudest asiatico in genere)

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ATTENZIONE: le indicazioni presenti negli articoli sono fornite gratuitamente a scopo divulgativo e potrebbero essere non aggiornate o incomplete. Prima di acquistare, di prenotare o di partire, consultate sempre i siti ufficiali. Alcuni link in questo articolo sono link di affiliazione (anche i link ad Amazon*). Gli articoli aggiornati o pubblicati a partire da febbraio 2024 riportano un asterisco* accanto ai link di affiliazione.

Indice dell'articolo (clic per aprire)

  • Cosa fare e cosa portare in un viaggio in Vietnam nel 202
  • Viaggio in Vietnam 2024: visti e passaporto
  • Guide e libri per un viaggio in Vietnam
  • E-sim per il viaggio in Vietnam
  • Servono vaccini per il Vietnam?
  • In Vietnam accettano le carte di credito?
  • Fate una copia del passaporto e dei documenti di viaggio
  • Servono adattatori di corrente per il Vietnam?
  • Cosa metto nella valigia per il Vietnam?
  • Si può fare il bagno durante un viaggio in Vietnam?
  • Altri accessori utili
  • Quali vestiti metto nella valigia per il Vietnam?
  • Quali scarpe devo usare per il mio viaggio in Vientam?
  • Beauty case, il necessario per l’igiene personale
  • La lista da stampare per un viaggio in Vietnam
  • Il bagaglio a mano per un viaggio in Vietnam
  • Cosa non mettere in valigia
  • Assicurazioni per il viaggio
  • Siamo pronti a partire per il Vietnam? 
  • Per saperne di più sull’Indocina
Buddha sdraiato - Pagoda di Vinh Trang nel Delta del Mekong
Buddha sdraiato – Pagoda di Vinh Trang nel Delta del Mekong

Viaggio in Vietnam 2024: visti e passaporto

Prima di tutto il passaporto: per entrare in Vietnam occorre avere un passaporto che abbia almeno sei mesi di validità residua alla data di ingresso nel paese. 

A partire dal 15 agosto 2023, i cittadini italiani posso fare ingresso  in Vietnam senza necessità di visto, per soggiorni singoli, sino a 45 giorni.

Per soggiorni più lunghi o ingressi multipli, è possibile ottenere online per turismo (“e-visa”), per soggiorni sino a 90 giorni. Il visto va richiesto tramite la piattaforma https://immigration.gov.vn 
Per altre esigenze, è necessario richiedere il visto presso Ambasciate o Consolati vietnamiti.
Per maggiori informazioni sulle modalità di rilascio del visto, potete contattare l’Ambasciata o il Consolato vietnamita.
Occorre inolte essere in possesso di una Assicurazione sanitaria internazionale.
Ulteriori informazioni sono disponibili nella Sezione Sanitaria e sul Sito dell’Ambasciata d’Italia ad Hanoi e del Consolato Generale d’Italia a Ho Chi Minh City

Per eventuali variazioni alla normativa si consiglia di informarsi prima di acquistare il biglietto aereo presso l’Ambasciata vietnamita a Roma, i Consolati onorari vietnamiti a Torino (competente per Piemonte e Liguria) e a Napoli (competente per la Campania) o presso il proprio Agente di viaggio.

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Guide e libri per un viaggio in Vietnam

Prima di partire comprate la Guida Vietnam* Lonely Planet, nuovamente disponibile nella nuova versione. Anche la guida del Vietnam del National Geographic* è ottima per chi, come me, ama vedere qualche foto in più (in realtà l’ottimo sarebbe averle entrambe).

Se volete entrare nel mood potete leggere il libro Quando le montagne cantano* di Phan Que Mai Nguyen: tutti abbiamo sentito parlare della guerra inVietnam, ma forse mai dal punto di vista di una donna che la guerra l’ha subita. In alternativa potete leggere il libro di Gianluca Gotto Succede sempre qualcosa di meraviglioso*, un inno alla speranza ed alla voglia di vivere ambientato in Vietnam.

Leggi anche Otto libri per un viaggio in Vietnam, Laos e Cambogia

E-sim per il viaggio in Vietnam

In Vietnam l’imperativo è non rimanere senza telefono. Ci sono venditori di carte SIM all’aeroporto e nelle città acquistabili per pochi dollari, ma dovrete rinunciare al vostro numero. Anche la connessione wifi gratuita è molto diffusa, ma limitata mentre siete nelle zone rurali.

Per non restare senza connessione comprate una E-Sim solo dati per Cambogia, Vietnam e altri sei stati* della zona. Si mantiene il proprio numero e si naviga liberamente (verificate quali Smartphone supportano la E-Sim).

Servono vaccini per il Vietnam?

Al momento (1-2024) non ci sono particolari vaccini obbligatori per il Vietnam, ma è obbligatoria la vaccinazione contro la febbre gialla, se si proviene da un Paese dove la febbre gialla è a rischio trasmissione.

Per informazioni su ulteriori vaccinazioni raccomandate ma non obbligatorie, si consiglia di consultare il proprio medico. Per informazioni sulle malattie presenti consultare la Sezione Situazione Sanitaria sul sito Viaggiare Sicuri

Per ulteriori indicazioni in merito a vaccinazioni consigliate, tuttavia non obbligatorie, si raccomanda di consultare il sito https://wwwnc.cdc.gov/travel, nonché il proprio medico.

Illustrazione per l'articolo Viaggio in Vietnam cosa fare e cosa portare nel 2024: mostra la Baia di Ha Long Vietnam
Baia di Ha Long Vietnam

In Vietnam accettano le carte di credito?

Controllare le carte di debito e di credito prima di andare in Vietnam: per precauzione è meglio informare la propria banca che si intende utilizzare la carta in Vietnam, per non trovarsi con la carta bloccata al primo utilizzo.

Le carte VISA e Mastercard sono accettate in quasi tutti i luoghi turistici ed è anche possibile prelevare denaro dagli ATM con un bancomat internazionale, ma non con tutti. Chiedete alla vostra banca per sicurezza e portatevi del contante per le emergenze, soprattutto se viaggiate in località rurali dove la carta potrebbe non essere accettata.

Fate una copia del passaporto e dei documenti di viaggio

Prima di partire sarebbe meglio scattare le foto del passaporto, patente, carte di credito ed ogni altro documento e salvarli sul cloud o inviarseli via mail, in modo da potervi accedere da qualsiasi dispositivo, non si sa mai. Inoltre, consiglio di stampare i documenti di viaggio e di metterli nel bagaglio a mano, nel caso si scaricasse il cellulare o si avessero difficoltà di connessione.

Nel caso aveste necessità di portare con voi farmaci soggetti a prescrizione medica, fate una fotocopia della ricetta, sempre nell’ottica di non avere contrattempi.

Servono adattatori di corrente per il Vietnam?

La tensione della corrente elettrica in Vietnam è a 220 volt, la stessa di quella europea, pertanto gli apparecchi funzionano tutti senza particolari accorgimenti. Per quanto riguarda invece le prese di corrente, in quasi tutti gli hotel si trovano quelle a due poli, con gli spinotti tondi come quelle Italiane, ma quasi sempre soltanto due fori e non tre.

Vengono inoltre utilizzate più raramente le prese di tipo americano a due poli o tre poli con contatto di terra e britannica a tre poli, con spinotti piatti.

Per essere sicuri di poter sempre collegare i propri dispositivi alle prese di corrente vietnamite conviene acquistare un adattatore universale* da viaggio, dal costo di pochi euro, se lo dimenticate, compratelo in loco.

Viaggio in Vietnam: Ufficio Centrale delle Poste di Saigon Ho Chi Minh City
Ufficio Centrale delle Poste di Saigon Ho Chi Minh City

Cosa metto nella valigia per il Vietnam?

Partiamo dalla testa: un cappellino per ripararsi dal sole, specialmente durante le gite i barca, in alternativa potete comprare in loco un Non La*, il copricapo a forma di cono tipico vietnamita.

Prendiamo degli occhiali, quelli da sole, ma se avete problemi di vista non dimenticate quelli da vista, una crema solare e un burro cacao o uno stick protettivo.

Una bandana, un foulard o un Buff* se tira vento, anche se fa caldo, possono essere utili, soprattutto la sera. Sempre di sera uno spray antizanzara potrebbe tornare utile. Il miglior riparo contro il morso di zanzara sono comunque i pantaloni lunghi e le magliette o camicie dalle maniche lunghe.

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Medicinali di emergenza

Per rimanere in ambito di prevenzione, portatevi un farmaco contro la diarrea, in caso di problemi potrebbe salvare la vacanza. Per ridurre al minimo i rischi meglio sempre bere l’acqua delle bottigliette, l’acqua non filtrata è quella che può creare più problemi, anche se in Vietnam non sono frequenti.

Antidolorifici per il mal di testa o piccoli malesseri ed un kit per il pronto soccorso possono completare la dotazione di emergenza. Ricorda di bere, il mal di testa è spesso un segno di disidratazione.

Si può fare il bagno durante un viaggio in Vietnam?

Se pensi e speri di fare qualche bagno, in Vietnam non mancheranno le occasioni, ricorda di portare il costume!

Porta anche un asciugamano che asciughi rapidamente e che prenda poco spazio nella valigia come lo Spaziale Splendy* (ce ne sono anche di più economici, ma questo asciuga alla velocità delle luce e non puzza), anche in versione accappatoio*.

Altri accessori utili

Una torcia elettrica ricaricabile* con USB, un cuscino da viaggio gonfiabile* (per risparmiare spazio) e un buon libro possono completare il kit per la tua valigia.

Anche la valigia vuole la sua dignità. La mia preferita à la Eastpak Tranverz* (ho il modello L* e il modello S*). Oltre ad avere i divisori interni, hanno la chiusura di sicurezza compatibile TSA (lo standard di sicurezza USA) e le ruote incassate nella scocca, più resistenti per i viaggi aerei, oltre a presentarsi in diverse fantasie. 

Pagoda Ba Thien Hau Cho Lon Cholon Ho Chi Minh City Saigon Vietnam 100_1
Pagoda Ba Thien Hau Cho Lon Cholon Ho Chi Minh City Saigon Vietnam

Quali vestiti metto nella valigia per il Vietnam?

Un abito che vada bene per tutto il paese non c’è. Il clima del Vietnam varia di stagione in stagione ed essendo un paese che si estende per oltre mille chilometri come l’Italia, ha stagioni diverse e climi diversi a seconda del luogo. 

Normalmente durante la nostra estate, che va da maggio ad ottobre, il clima è caldo e umido, mentre durante la stagione invernale e fino ad aprile le temperature scendono anche sotto i 20 gradi, soprattutto al nord.

Vestirsi a strati

Il consiglio sembra ripetitivo, ma meglio vestirsi a strati. In genere magliette con maniche corte e lunghe, pantaloni leggeri e comodi sono sempre consigliati. Evitate se possibile le fibre sintetiche, tengono caldo e possono produrre odori sgradevoli.

Tenete presente che praticamente in qualsiasi hotel del Vietnam è possibile far lavare i propri capi d’abbigliamento per pochi euro e con riconsegna in giornata, quindi non vale la pena di sovraccaricarsi di bagagli, a parte la biancheria intima, che però non occupa tanto spazio.

Un pareo o un sarong sono una buona idea se fate un bagno, anche per coprirsi se vi allontanate dalla spiaggia, in Vietnam non è buona educazione andare in giro seminudi.

Quali scarpe devo usare per il mio viaggio in Vientam?

Le scarpe sono un discorso personale. Un paio di sandali tipo Lizard* o Teva* possono essere una buona idea, ma anche un paio di scarpe comode e chiuse per le escursioni più lunghe.

Le ciabatte per la doccia sono sicuramente indispensabili, ma anche un paio di scarpe eleganti se prevedete qualche uscita notturna possono essere una scelta azzeccata, sempre che ci sia dello spazio in valigia e che non siano troppo scomode.

Scegliete un paio di scarpe collaudate e, se è possibile fare delle concessioni all’outfit, un bel paio di scarpe sportive come le mie preferite: Five Ten Freerider* o le Scarpa Mohito* in versione estiva per i climi più caldi.

Di solito per il viaggio indosso un paio di Lizard Super Hike*, comode comode e semplici semplici – da infilare e sfilare, sia in aereo che ai vari controlli di sicurezza. Gusto personale.

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Beauty case, il necessario per l’igiene personale

Nella valigia per il Vietnam non può mancare una trousse da viaggio* con il necessario per l’igiene. L’imperativo è rimanere leggeri, pertanto ritengo che ci debbano entrare le cose che non potete trovare in viaggio. Per me sono una schiuma da barba decente (in formato mignon), le mie lamette, il mio profumo (in formato mignon), una crema, tagliaunghie, forbicine e kit per il cucito. Il resto è facilmente reperibile ovunque, quindi se avrete spazio bene, altrimenti compratelo sul posto.

Ho volutamente tralasciato spazzolino e dentifricio perché quelli viaggiano sempre con me nel bagaglio a mano, insieme agli occhiali ed al collirio (alle cuffie, al telefonino, ai fazzoletti.. ecc.)

La lista da stampare per un viaggio in Vietnam

Per non dimenticare nulla ho creato una lista per la tua valigia per il Vietnam che puoi scaricare in PDF e stampare. Si tratta di un elenco di cose, che vanno dall’indispensabile, all’utile, al superfluo per arrivare fino all’inutile. 

Per ognuno le cose da collocare in una o nell’altra delle precedenti categorie è veramente molto variabile. Ci sono anche un sacco di cose che a qualcuno possono sembrare bizzarre, ma che ad altri potrebbero servire.. mai dire mai!

In ogni caso potete sempre prendere la lista completa e depennare ciò che non serve. Se invece manca qualche articolo scrivimi un messaggio dalla sezione CONTATTI, così aggiorno la lista.

Scarica la lista di viaggio per il Vietnam

Lista per un viaggio in Vietnam. elenco a scopo descrittivo: viaggio in Vietnam cosa fare, viaggio in Vietnam cosa portare
lista di viaggio per il Vietnam

Il bagaglio a mano per un viaggio in Vietnam

Se trasporti macchina fotografica ed obiettivi, probabilmente non ci sarà spazio per altro. Io di solito mi porto il computer portatile per scrivere e per scaricare le foto (se trovo il tempo), un libro o il Kindle. Del Kindle* ho una bellissima versione PaperWhite*, retroilluminata, ottima per leggere al buio, anche se ultimamente sono un fanatico dei libri narrati da Audible* (puoi provarlo gratuitamente).

Sapori di casa per il viaggio in Vietnam

Nel fare la valigia non dimenticate qualche snack col sapore di casa. Ebbene sì, gli snack che trovi in giro dopo un po’ fanno rimpiangere i sapori ai quali siamo abituati!

Per questo motivo, nonostante io non sia un fanatico del cibo italiano ed ami sperimentare nuovi sapori, una scorta di qualcosa di familiare tipo un cubetto di Parmigiano non me la faccio mancare. 

completa no il kit il carica batterie, accessori, un cambio di emergenza e, come già detto, spazzolino e dentifricio, oltre ad una pastiglia per il mal di testa. Così non mi viene :-)

Cosa non mettere in valigia

Oltre a ricordarsi cosa portare in vacanza occorre anche verificare dove mettere il vario materiale. Per questo ho pensato di riportare gli articoli che è vietato trasportare nelle aree sterili e a bordo di un aeromobile.

La lista è presa dal sito dell’Enac, ma discorsiva e non esaustiva, controlla sul sito per il dettaglio.

Sono vietati in cabina acqua ed altre bevande, zuppe, sciroppi, creme, lozioni ed oli, profumi, spray, gel (incluso gel per capelli e per doccia), recipienti sotto pressione (incluse schiume da barba, altre schiume, aerosol e deodoranti), paste (inclusi dentifrici), miscele di liquidi e solidi, mascara e ogni altro prodotto di analoga consistenza

Questi liquidi possono essere trasportati se contenuti in recipienti individuali di capacità non superiore a 100 millilitri o equivalente (es. 100 grammi), da trasportare in una busta/sacchetto/borsa di plastica trasparente, richiudibile, completamente chiusa, di capacità non eccedente 1 litro (ovvero di dimensioni pari, ad esempio, a circa cm 18 x 20) separatamente dall’altro bagaglio a mano.

Per busta trasparente richiudibile si intende un contenitore che consente di vedere facilmente il contenuto, senza che sia necessario aprirlo e che sia dotato di una chiusura che dopo essere stata aperta possa essere richiusa.

La lista è presa dal sito dell’Enac, ma discorsiva e non esaustiva, controlla sul sito per il dettaglio.

Assicurazioni per il viaggio

Valutate di sottoscrivere un’assicurazione per il viaggio. Le strutture in Vietnam ci sono e sono valide, ma senza l’assicurazione un incidente potrebbe trasformarsi in un salasso. Scegliete fra quelle online o, se avete prenotato tramite un tour operator, chiedete di avere la copertura necessaria.

Oltre alle spese mediche, l’assicurazione di viaggio potrebbe coprire anche le cancellazioni dei voli e altre interruzioni impreviste.

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Siamo pronti a partire per il Vietnam? 

Ecco fatto. La valigia per il Vietnam è pronta.

Scarica la lista cartacea da stampare e spunta tutto quello che serve e tralascia il superfluo. Ultimo check e via, siamo pronti per il decollo!

Vietnam: ARRIVO!

Che documenti servono per entrare in Vietnam?

Per entrare in Vietnam è richiesto il  passaporto, con almeno sei mesi di validità residua. Per eventuali modifiche alla normativa consiglio di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese presente in Italia.

Che visto è necessario per il Vietnam?

I cittadini italiani possono entrare in Vietnam senza necessità di avere un visto, per soggiorni a scopo turistico fino a 45 giorni.
Se prevedete di fermarvi più a lungo o di entrare ed uscire dal paese è possibile ottenere online un visto ad ingresso singolo o multiplo per turismo (“e-visa”), per soggiorni sino a 90 giorni.
Il visto va richiesto tramite la piattaforma https://immigration.gov.vn.
Per altre esigenze, è necessario richiedere il visto presso Ambasciate o Consolati vietnamiti.
Aggiornatevi sul sito Viaggiare Sicuri e sul Sito dell’Ambasciata d’Italia ad Hanoi e del Consolato Generale d’Italia a Ho Chi Minh City

Quali vaccini per entrare in Vietnam?

L’unica vaccinazione obbligatoria per il Vietnam è quella contro la febbre gialla, per i viaggiatori di età superiore a un anno, se si proviene da un Paese dove la febbre gialla è a rischio trasmissione.
Per ulteriori indicazioni in merito alle vaccinazioni consigliate, ma non obbligatorie, puoi consultare il tuo medico oppure informarti sul sito https://wwwnc.cdc.gov/travel.

Dove cambio i soldi per il Vietnam?

Potete cambiare i soldi all’arrivo in aeroporto o presso le banche presentando il passaporto. Non potete cambiare i Dong in Italia, se ne avanzano alla fine del viaggio riconvertiteli in euro o dollari prima di partire.

Come prelevare in Vietnam?

Ci sono ATM negli aeroporti principali e un po’ ovunque nei centri urbani. Più difficile trovarli nelle zone rurali, pertanto prevedete di portare del contante.

Per saperne di più sull’Indocina

Paesaggi, città, persone e spiritualità: l’Indocina, ovvero Vietnam, Cambogia e Laos sono tutto questo. Coadiuvati da una popolazione sorridente e cordiale. Non troverete solo fotografie, ma appunti di viaggio e qualche riflessione.

Prima di tutto il bagaglio: date un’occhiata a cosa mettere in valigia: la lista da stampare per il viaggio perfetto. Potete anche stamparla e compilarla offline! E non dimenticate un buon libro, scegliendo fra quelli consigliati nel mio articolo Otto libri per un viaggio in Vietnam, Laos e Cambogia.

Vietnam e Cambogia sono due paesi dell’Indocina che offrono un affascinante mix di cultura, storia e avventura. Dagli antichi templi di Angkor alle animate strade di Saigon (Ho Chi Minh City), Hanoi, alla Città Imperiale di Hue in Vietnam, al Delta del Mekong fino a Phnom Penh, questi due paesi offrono qualcosa per tutti.

Anche la Thailandia è una meta dalle mille sorprese: scoprite Bangkok con un itinerario di uno, due o più giorni.

Immergetevi nelle ricche culture di questi due incredibili paesi mentre scoprite le loro storie affascinanti, le città vibranti, i paesaggi mozzafiato e il cibo delizioso.

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Scoprite la cultura tradizionale vietnamita esplorando antiche pagode o visitando vivaci mercati, senza dimenticare la guerra in Vietnam che potete conoscere meglio visitando il War Remnants Museum Ho Chi Minh City Saigon ed i Tunnel di Cu Chi. Esplorate poi la Cambogia! Dopo la capitale Phnom Penh dirigetevi verso Siem Reap e Angkor, uno dei siti archeologici più impressionanti del mondo, dove potrete ammirare la splendida Angkor Wat o il Tempio Bayon ad Angkor Thom. Qui potete esplorare antiche rovine risalenti a secoli fa e farvi rapire dalla Apsara, le mitiche danzatrici. Se invece preferite le spiagge cercate mille modi per rilassarvi sulle splendide spiagge di Sihanoukville.

Viaggiare qui è facile: tuktuk, motorini, voli convenienti e regolari servizi di autobus vi portano ovunque. Senza dimenticare l’originale viaggio in barca veloce per passare la frontiera sul Mekong

Ciao, ci vediamo in Indocina!

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Pubblicato: 01/01/2024
Immagine illustrativa dell'articolo: Migliore macchina fotografica o fotocamera compatta da viaggio 2024

La migliore fotocamera compatta da viaggio 2024

di Max Pubblicato: 27/12/2023
Divagazioni written by Max

Stai cercando la migliore fotocamera compatta da viaggio 2024? Se è così, leggi l’articolo. Con il progressivo miglioramento della tecnologia, migliorano anche le caratteristiche e le capacità delle macchine fotografiche compatte.

A onor del vero dal 2019 non ci sono più state novità eclatanti nel settore, anche nel 2023, con la ripresa dei viaggi per vacanze, le case produttrici non hanno aggiornato le macchine fotografiche in circolazione.

In ogni caso le macchine fotografiche compatte da viaggio disponibili sono a livelli molto avanzati, anche se, per un’utenza media, visto il costo non propriamente popolare dei modelli con buone caratteristiche, consiglierei di prendere in considerazione anche un buono smartphone che abbia un minimo di zoom ottico, come ad esempio l’iPhone 15 Pro, il più economico Samsung Galaxy S23, o il meno blasonato, ma ottimo dal punto di vista fotografico Oppo Find X5.

In questo articolo ho analizzato quelle che a mio avviso sono le cinque caratteristiche più importanti quando si sceglie una fotocamera compatta da viaggio: qualità dell’immagine e video, obiettivo, dimensioni e peso, semplicità e prezzo. Ho elencato alcune delle migliori fotocamere da viaggio del 2024, ovvero disponibili oggi sul mercato, secondo quelle che sono le mie preferenze. Alla fine di questo articolo, dovresti avere un’idea di quale fotocamera è adatta alle tue esigenze.

ATTENZIONE: le indicazioni presenti negli articoli sono fornite gratuitamente a scopo divulgativo e potrebbero essere non aggiornate o incomplete. Prima di acquistare, di prenotare o di partire, consultate sempre i siti ufficiali. Alcuni link in questo articolo sono link di affiliazione (anche i link ad Amazon*). Gli articoli aggiornati o pubblicati a partire da febbraio 2024 riportano un asterisco* accanto ai link di affiliazione.

Indice dell'articolo (clic per aprire)

  • La mia esperienza con le macchine fotografiche
  • Di cosa non tratta questo articolo
  • Le mie scelte in fatto di fotocamere
  • Come scegliere una fotocamera compatta da viaggio: portabilità e versatilità
  • Le migliori fotocamere da viaggio: 5 cose da cercare
  • Elenco fotocamere compatte da viaggio
  • Sony a6100 kit con 16-50mm – mirrorless compatta APS-C
  • Fotocamera istantanea Kodak Printomatic – sii originale!
  • Migliore fotocamera compatta da viaggio del 2024: la mia scelta
  • Migliori fotocamere compatte economiche
  • Scopri di più su questo blog

La mia esperienza con le macchine fotografiche

Ho scattato fotografie per una vita ed ho cambiato macchine fotografiche (fotocamere) continuamente alla ricerca del prodotto migliore sul mercato, per cui mi sono fatto un’esperienza sul campo.

Devo dire che dopo tutta questa ricerca, non priva di errori madornali e scoperte inaspettate, sono tornato a rivalutare una serie di caratteristiche che per molto tempo avevo trascurato, ma che, viste col senno di poi, hanno limitato mie le possibilità di fare belle foto durante i viaggi, anziché amplificarle.

Quindi comincerò ad elencare quello che in questo articolo non troverai, giusto per evitare di dover leggere inutilmente un fiume di parole, per scoprire che non ci sono le informazioni che stai cercando.

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Di cosa non tratta questo articolo

Ecco le cose che in questo articolo non troverai:

  • Action cam
  • Smatphone
  • Fotocamere reflex/dslr
  • Fotocamere troppo pesanti per essere considerate da viaggio 
  • Obiettivi difficili da trasportare
  • Prove sul campo
  • Troppi tecnicismi

Le mie scelte in fatto di fotocamere

Come noterai, se continui a leggere l’articolo, molte delle fotocamere compatte da viaggio sono Sony (e non sono neanche sponsorizzato!). La selezione riflette quella che è la mia visione dell’offerta in questo momento dove, a mio avviso, Sony offre il miglior rapporto qualità prezzo su molte delle fotocamere compatte o mirrorless.

Le fotocamere compatte, come ho già detto, sono da un pezzo trascurate dal mercato (a favore degli smartphone) e noterai come le date di immissione sul mercato dei prodotti non è recentissima. E’ anche vero che la maggior parte delle innovazioni è data dalla connettività e non da un sostanziale miglioramento nei sensori. Ho preso in considerazione anche questo aspetto nella scelta.

Che macchina ho comprato io? Prova ad indovinarlo e leggi fino alla fine per saperlo!

Come scegliere una fotocamera compatta da viaggio: portabilità e versatilità

Per essere considerata da viaggio una macchina fotografica deve rispettare alcuni parametri fondamentali, prima di tutto la portabilità ed in secondo luogo la versatilità.

Considerando le restrizioni sul bagaglio delle varie compagnie aeree, il kit da portare in viaggio dovrà essere più o meno facilmente inserito in un bagaglio a mano, che rispetti i limiti di dimensioni non generose e di peso sempre più limitato.

Che l’intenzione sia di scattare fotografie o quella di produrre fantastici video, con l’avvento ormai consolidato delle macchine fotografiche mirrorless, ci sono sistemi più o meno compatti che possono fare al caso nostro e non occupare troppo spazio. Tutto questo con un risultato finale di qualità molto superiore rispetto allo smartphone, a costo di qualche piccolo sforzo in più nell’assemblaggio.

Telefono e immagini WOW

Infatti, se dal telefono escono in genere immagini già WOW, per ottenere lo stesso risultato con una fotocamera “tradizionale” anche se digitale, occorre un po’ di impegno in più nello scatto ed almeno un piccolo passaggio di post-produzione con qualche software ad hoc.

Oltre a considerare le dimensioni della fotocamera, dovresti anche pensare alla qualità dell’immagine e allo zoom. Se scegli una macchina fotografica con obiettivo intercambiabile potrai sempre adattare il parco obiettivi alle tue esigenze, ma se scegli una compatta o una bridge allora devi necessariamente scegliere prima se questa si potrà adattare alle tue esigenze nel corso del viaggio o dei viaggi che andrai a fare.

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Le migliori fotocamere da viaggio: 5 cose da cercare

Per scegliere la macchina fotografica da viaggio che più si adatta alle tue esigenze devi prendere in considerazione diversi fattori. Non sempre se spendi di più hai la fotocamera migliore, anche se ovviamente spendendo troppo poco si rischia di trovarsi con un aggeggio inservibile o limitato.

Prendiamo perciò in considerazione le caratteristiche più importanti di una fotocamera da viaggio.

Qualità dell’immagine

Ah… la qualità dell’immagine: un grande dilemma! Se vuoi mostrare i tuoi viaggi nel miglior modo possibile e una buona compatta o mirrorless produrrà immagini di qualità molto superiore rispetto al tuo telefono. 

La dimensione del sensore fa la differenza, come gli obiettivi. Macchine fotografiche con zoom molto potenti di solito fanno affidamento su sensori relativamente piccoli (1/2,3 pollici, 1 pollice, micro 4/3, in ordine di grandezza). Sensori più grandi, tipo APS/C o Full Frame, hanno di solito zoom meno potenti. 

I sensori più grandi permettono anche una migliore qualità nella stampa, ma se usi le immagini esclusivamente per il web, anche un sensore da 1/2,3 andrà bene.

Infografica sulle forme e dimensioni dei sensori di immagine delle fotocamere digitali
Infografica sulle forme e sulle dimensioni dei sensori di immagine delle fotocamere digitali

Scelta dell’obiettivo

Grandangolare o teleobiettivo? Fisso o zoom? E quanto zoom? 

Rispondiamo ad una domanda per volta. 

  • Grandangolare o teleobiettivo? Se conti di fotografare soprattutto paesaggi e qualche foto di gruppo il grandangolare andrà benissimo, in ogni caso per ingrandire gli oggetti basta avvicinarsi. Un teleobiettivo va bene solo per i particolari o i ritratti ravvicinati, pertanto, se cerchi un obiettivo fisso da portare in viaggio meglio un grandangolare, più versatile. 
  • Obiettivo fisso o zoom? L’obiettivo fisso, lo dice la parola stessa, è fisso e inamovibile. Se non sei un amante del vintage e vuoi fare fotografie con prospettive diverse, meglio uno zoom, che vada dal grandangolare al medio tele o anche ad un tele spinto. Gli zoom più diffusi sono generalmente quelli che vanno fino a 3x che in linea di massima corrisponde ad un 24/70mm nel formato pieno. Abbastanza per un ritratto e limitato per soggetti molto distanti. Se non conti di fotografare animali o soggetti in lontananza va bene. Zoom limitato di solito significa più luminoso, con migliore qualità d’immagine e, per i sensori più grandi, minore ingombro (nelle compatte l’impatto è minimo). Gli zoom a lungo raggio sono popolari ma possono anche essere difficili da gestire. Quando “tirati” alle massime focali si ha a che fare con vibrazioni che possono ridurre la qualità dell’immagine o produrre immagini mosse. Servirebbe un cavalletto… non l’ideale da portare in viaggio a meno che siate degli appassionati (come me). Nel caso provate il GorillaPod. Per le compatte andrà bene il mini, per le altre occorrono dimensioni maggiori.
  • E quanto zoom? Per me lo zoom ideale per la versatilità è un 10x, equivalente a un 24-200mm nel pieno formato. Bei paesaggi, coinvolgenti e la possibilità di avvicinare i soggetti non troppo vicini (e non troppo distanti). Il tutto mantenendo una qualità d’immagine decente e in genere abbastanza luminosità per le scene con poca luce. Oltre il 10x (200mm nel Full Frame) solo se immaginate di fotografare oggetti molto distanti, uccelli o animali. 

Dimensioni e peso della fotocamera compatta da viaggio

Dimensioni e peso sono anche queste da sempre il cruccio di chi viaggia. Se vuoi qualcosa che possa stare in tasca ed il tuo obiettivo non è fare delle stampe di grandi dimensioni, una compatta andrà benissimo, ma se vuoi produrre immagini di qualità ed oltre ad usarle sul blog e su Instagram conti magari di fare una mostra, dovrai almeno pensare ad una macchina fotografica che abbia un sensore micro 4/3 o più grande. Comprati una bella borsa o uno zainetto ed infilaci un sistema mirrorless, con un paio di obiettivi per ogni occasione.

Alcune fotocamere per contenere le dimensioni non hanno il mirino, ma solo lo schermo. Il mirino può sempre essere utile quando c’è troppo sole, tenetene conto, ma in fondo è una scelta personale.

Semplicità e velocità di azione

Una delle caratteristiche che non sopporto degli smartphone è che avere la fotocamera pronta per l’azione è sempre laborioso: devi sbloccare lo smartphone e magari se devi fare un video, anche trovare l’opzione giusta. Se hai un paio di guanti addosso è finita! L’azione è persa per sempre.

La macchina fotografica sotto questi aspetti è più veloce ed immediata. Sempre in tema di velocità, prima di acquistare, controlla che la macchina fotografica abbia pulsanti separati per foto e video, così da non dover agire fra i vari menu per cambiare le impostazioni. 

Ormai le fotocamere a tutti i livelli hanno una modalità automatica, quindi sulla semplicità nulla da dire, al contrario se la precisione è uno dei tuoi crucci, controlla che la macchina possa scattare anche in manuale o con altre regolazioni personalizzate. Anche nelle compatte è possibile avere queste impostazioni, non si sa mai! 

Immagine illustrativa dell'articolo: Migliore macchina fotografica o fotocamera compatta da viaggio
Macchina fotografica o fotocamera da viaggio a pellicola.

Prezzo della macchina fotografica da viaggio

Il prezzo ahimè è sempre una nota dolente. La scelta qui dipende, oltre che da quello che si vuole ottenere, anche dal budget che ognuno si impone. Ho indicato nelle mie scelte poche fotocamere, rappresentative di fasce di prezzo medie e medio alte, che a mio avviso offrono il miglior mix delle caratteristiche sopra considerate in rapporto al prezzo pagato

Parliamo ovviamente di fotocamere compatte, perfette per essere tenute sempre in tasca, nel portaoggetti dell’auto o della bicicletta, leggere e semplici da usare.

In alternativa ci sono le fotocamere mirrorless con obiettivo intercambiabile, che spesso offrono una migliore qualità dell’immagine e una maggiore versatilità rispetto ai sistemi compatti, ma a scapito delle dimensioni e del peso. Il prezzo in questo caso dipenderà anche dall’obiettivo che ci abbinerete

Userai la fotocamera anche per altro? Tieni in considerazione tutto, ma soprattutto cerca di pensare cosa veramente ti serve delle caratteristiche della macchina fotografica. Fa una scelta consapevole e “risparmiosa”, i soldi in più li puoi sempre investire in un altro viaggio…

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Elenco fotocamere compatte da viaggio

Qui di seguito un breve elenco delle fotocamere compatte da viaggio che preferisco.

Sony DSC HX99: unico difetto le dimensioni del sensore

Link al sito ufficiale: https://www.sony.it/electronics/fotocamere-cyber-shot-compatte/dsc-hx99

icona pro

  • Obiettivo

    Ampia scelta dli lunghezza focale, dal grandangolo al super tele

  • Touchscreen

    Schermo ribaltabile di 180° per angoli di visione differenti

  • Mirino

    Mirino estraibile per una visione in qualsiasi condizione

  • Prezzo

    Ottimo rapporto qualità-prezzo

icona contro

  • Intervallometro

    Non c’è la funzione time-lapse

  • Sensore

    La dimensione del sensore è relativamente piccola

  • Microfono

    Manca il supporto ad un micorofono esterno

  • Ergonomia

    Mirino difficile da estrarre velocemente

Qualità foto/video
Obiettivo
Dimensioni
Semplicità/Funzioni
Prezzo

In conclusione

Ottimo rapporto qualità prezzo, il mirino non è comodo e la personalizzazione un po’ complicata. Una macchina tuttofare con buone prestazioni video, per chi ha già un’alternativa di qualità. Mi piace stampare le foto e se non avessi posseduto una macchina con un sensore più grande avrei optato per la sony a6100 o per la sorella maggiore a6400.

Miglior fotocamera da viaggio 2023
Sony DSC HX99
  • Prezzo: circa circa da 500 euro – vedi il prezzo su Amazon
  • Data rilascio: agosto 2018
  • Obiettivo: 24-720mm (30x)
  • ISO: 80-3.200 (80-6.400)
  • Lunghezza – Larghezza – Spessore: 102x58x36mm
  • Peso: 242 g
  • Dimensione Sensore: 1/2,3 pollici
  • Risoluzione: 18 mpx
  • Mirino: sì (pop-up)
  • Visore posteriore: sì, ribaltabile 180°
  • Durata batteria (scatti): 370
  • Supporto formato RAW: sì
  • Formato video: 4k/30p
  • Supporto slow motion: si, con editor esterno (filmati 120fps)
  • Supporto flash esterno: no
  • Microfono interno: mono/stereo
  • Attacco microfono esterno: no
  • Attacco cuffie: no
  • Porta HDMI: mini
  • USB: 2.0
  • Wi-Fi: sì
  • NFC: sì
  • Bluetooth: sì
  • Tropicalizzazione/Impermeabilità: no

Alternativa più economica: Sony DSC WX350 (vedi il prezzo su Amazon). Zoom limitato a 20x, video HD e non c’è il mirino, solo schermo fisso. 

Panasonic TZ200: manca lo schermo ribaltabile per essere perfetta

Link al sito ufficiale: https://www.panasonic.com/it/consumer/fotocamere-e-videocamere/compatte-fotocamere/superzoom/dc-tz200.html

icona pro

  • Ergonomia

    Buona dotazione di controlli personalizzabili

  • Caratteristiche speciali

    Funzione post-focus 4k, utile per ridefinire il punto di messa a fuoco a posteriori

  • Mirino

    Mirino integrato

icona contro

  • Schermo

    Schermo posteriore fisso

  • Microfono

    Manca il supporto ad un micorofono esterno

Qualità foto/video
Obiettivo
Dimensioni
Semplicità/Funzioni
Prezzo

In conclusione

Buon rapporto qualità prezzo, comoda la funzione 4k post-focus, ma manca lo schermo ribaltabile. Era la mia prima scelta, ottimo sensore, zoom adeguato, ma il prezzo ed il fatto che non avesse uno schermo ribaltabile, che io apprezzo moltissimo, mi ha fatto scegliere altrimenti.

Miglior fotocamera da viaggio 2023
Panasonic Lumix TZ200
  • Prezzo: da circa da 750 euro – vedi il prezzo su Amazon
  • Data rilascio: febbraio 2018
  • Obiettivo: 24-360mm f/3,3-6,4 (15x)
  • ISO: 125-12.800 (80-25.600)
  • Lunghezza – Larghezza – Spessore: 111x65x45mm
  • Peso: 340 g
  • Dimensione Sensore: 1 pollice
  • Risoluzione: 20mpx
  • Mirino: sì
  • Visore posteriore: fisso
  • Durata batteria (scatti): 370
  • Supporto formato RAW: sì
  • Formato video: 4K/30p
  • Supporto slow motion: sì, con software dedicato (filmato 100fps)
  • Supporto flash esterno: no
  • Microfono interno: stereo/mono
  • Attacco microfono esterno: no
  • Attacco cuffie: no
  • Porta HDMI: micro
  • USB: 2.0
  • Wi-Fi: sì
  • NFC: no
  • Bluetooth: sì
  • Tropicalizzazione/Impermeabilità: no

Alternative più economiche: Panasonic TZ100 (vedi il prezzo su Amazon). Lo zoom è più limitato.

Sony RX100 VII: completa, ma costosa

Link al sito ufficiale: https://www.sony.it/electronics/fotocamere-cyber-shot-compatte/dsc-rx100m7

icona pro

  • Obiettivo

    Obiettivo con buona scelta focale, dal grandangolo al super tele

  • Touchscreen

    Schermo ribaltabile di 180° per angoli di visione differenti

  • Mirino

    Mirino estraibile per una visione in qualsiasi condizione

  • Super slow-motion

    Slow motion fino a 40x

  • Time-Lapse

    Funzione di Time-Lapse o intervallometro inclusa

icona contro

  • Prezzo

    Prezzo elevato

Qualità foto/video
Obiettivo
Dimensioni
Semplicità/Funzioni
Prezzo

In conclusione

Funzionalità complete, qualità eccezionale, prezzo un po’ elevato. Questa macchina ha tutto, soprattutto un’ottima dotazione per quanto riguarda i video, ma il prezzo è un po’ elevato. Se hai già una reflex o una mirrorless non so se valga veramente la spesa.

Miglior fotocamera da viaggio 2023
Sony DSC RX100 VII
  • Prezzo: circa da 1.100 euro – vedi il prezzo su Amazon
  • Data rilascio: luglio 2019
  • Obiettivo: 24-200 f/2,8-4,5 (10x)
  • ISO: 125-12.800 (80-25.600)
  • Lunghezza – Larghezza – Spessore: 102x58x43 mm
  • Peso:302 g
  • Dimensione Sensore: 1 pollice
  • Risoluzione: 20 mpx
  • Mirino: sì (pop-up)
  • Visore posteriore: inclinabile touchscreen
  • Durata batteria (scatti): 260
  • Supporto formato RAW: sì
  • Formato video: 4K/30p
  • Supporto slow motion: sì, fino 40x
  • Supporto flash esterno: no
  • Microfono interno: mono/stereo
  • Attacco microfono esterno: sì
  • Attacco cuffie: no
  • Porta HDMI: micro
  • USB: 2.0
  • Wi-Fi: sì
  • NFC: sì
  • Bluetooth: sì
  • Tropicalizzazione/Impermeabilità: no

Alternativa più economica: Canon G7X mark III (vedi il prezzo su Amazon). Lo zoom è più limitato.

Canon G7X mark III – bella, ma manca il mirino

Link al sito ufficiale: https://www.canon.it/cameras/powershot-g7-x-mark-iii/

icona pro

  • Connettività

    Connetttività migliorata rispetto alla concorrenza con USB 3.1

  • Touchscreen

    Schermo ribaltabile di 180° per angoli di visione differenti

  • Prezzo

    Ottimo rapporto qualità-prezzo

icona contro

  • Obiettivo

    Obiettivo con scarsa escursione focale

  • Batteria

    La durata della batteria è limitata

  • Microfono

    Manca il supporto ad un micorofono esterno

  • Mirino

    Manca il mirino, c’è solo il visore

Qualità foto/video
Obiettivo
Dimensioni
Semplicità/Funzioni
Prezzo

In conclusione

USB 3.1, manca il mirino. Bella macchina con dotazioni quasi perfette, salvo il mirino. A volte lo schermo in certe condizioni non è l’opzione migliore e per me è irrinunciabile.

Canon G5X mark III
Canon G5X mark III
  • Prezzo: circa 650 euro: controlla il prezzo su Amazon
  • Data rilascio: luglio 2019
  • Obiettivo: 24-100 mm f/1,8-2,8 (4,2x)
  • ISO: 125-12.800 (125-25.600)
  • Lunghezza – Larghezza – Spessore: 105x61x41 mm
  • Peso:304 g
  • Dimensione Sensore: 1 pollice
  • Risoluzione: 20 mpx
  • Mirino: no
  • Visore posteriore: inclinabile touchscreen
  • Durata batteria (scatti): 235 
  • Supporto formato RAW: sì
  • Formato video: 4K/30p
  • Supporto slow motion: full HD 120fps
  • Supporto flash esterno: no
  • Microfono interno: mono/stereo
  • Attacco microfono esterno: sì
  • Attacco cuffie: no
  • Porta HDMI: n/d
  • USB: 3.1
  • Wi-Fi: sì
  • NFC: no
  • Bluetooth: sì
  • Tropicalizzazione/Impermeabilità: no

Alternative più economiche: Panasonic Lumix TZ100 (vedi il prezzo su Amazon); Sony DSC WX350 (vedi il prezzo su Amazon)

Sony a6100 kit con 16-50mm – mirrorless compatta APS-C

Link al sito ufficiale: https://www.sony.it/electronics/fotocamere-obiettivo-intercambiabile/ilce-6100

icona pro

  • Sensore

    Sensore APS-C di dimensioni generose

  • Schermo estraibile

    Schermo estraibile per angoli di visione differenti

  • Obiettivi

    Obiettivi intercambiabili per una maggiore flessibilità

  • Prezzo

    Ottimo rapporto qualità-prezzo

icona contro

  • Stabilizzazione

    La versione più econominca non ha la stabilizzazione d’immagine, presente invece sulla più costosa a6400

  • Dimensioni

    La dimensione della fotocamera è più ingombrante rispetto ad una compatta

  • Obiettivo 16-50mm

    L’obiettivo fornito con il kit è limitato sia negli ingrandimenti che nella qualità

Qualità foto/video
Obiettivo
Dimensioni
Semplicità/Funzioni
Prezzo

In conclusione

Sensore APS-C, connettività complicata, bassa qualità dell’obiettivo del kit. Non è veramente una compatta, ma le dimensioni sono appena superiori. L’obiettivo retraibile ne aumenta la portabilità, ma è in realtà l’unico punto di debolezza del sistema. Potete sempre optare per un’ottica più performante, ma sacrificando le dimensioni.

Sony a6100 kit
Sony a6100 kit con 16-50mm
  • Prezzo: da 700 euro (controlla il prezzo su Amazon)
  • Data rilascio: agosto 2019 
  • Obiettivo: intercambiabile, nel kit 16-50mm eq. A 24-75mm nel formato FF (3x)
  • ISO
  • Lunghezza – Larghezza – Spessore: 120x67x59mm
  • Peso: 396 g
  • Dimensione Sensore: Aps-C
  • Risoluzione: 24 mpx
  • Mirino: si
  • Visore posteriore: si -ribaltabile e decentrabile
  • Durata batteria (scatti): 420
  • Supporto formato RAW: si
  • Formato video: 4k/30p
  • Supporto slow motion: full HD 120fps
  • Supporto flash esterno: si
  • Microfono interno: si
  • Attacco microfono esterno: si
  • Attacco cuffie: no
  • Porta HDMI: micro
  • USB: 2.0
  • Wi-Fi: si
  • NFC: si
  • Bluetooth: si
  • Tropicalizzazione/Impermeabilità: no

Alternativa: Panasonic LUMIX DC-LX100M II (controlla il prezzo su Amazon)

Fotocamera istantanea Kodak Printomatic – sii originale!

Link al sito ufficiale: https://www.kodak.com/en/consumer/product/cameras/instant-print/printomatic

icona pro

  • Stampa

    Stampa immediata

icona contro

  • Funzionalità

    Funzioni limitate

  • Obiettivo

    Obiettivo fisso

  • Versatilità

    Utilizzo specialistico

Kodak Printomatic

La fotocamera Kodak PRINTOMATIC stampa istantaneamente e automaticamente foto a colori di alta qualità con facilità.

La fotocamera ha un sensore da 5 MP e stampa automaticamente subito dopo lo scatto. Le stampe sono piccole, in formato 7,5x5cm, ma i colori sono vivaci, durevoli e resistenti all’acqua, in più hanno il retro adesivo.

Altre caratteristiche sono il flash incorporato, il mirino ottico e uno slot per una scheda micro SD.

Prezzo: circa 100 euro per il Kit (controlla il prezzo su Amazon)

Altre caratteristiche:

  • Obiettivo: grandangolo 8 mm
  • Apertura: f/2
  • Indicatori: stampante, batteria scarica , carta in esaurimento, spazio su scheda di memoria in esaurimento
  • Batteria: agli ioni di litio ricaricabile integrata
  • Memoria esterna: microSD fino a 32 GB (non inclusa)

Migliore fotocamera compatta da viaggio del 2024: la mia scelta

Avevo promesso che avrei svelato la mia scelta in fatto di macchine fotografiche compatte da viaggio. La mia scelta è ricaduta sulla Sony DSC HX99.

Avendo già una Sony A7 III con qualche obiettivo, ho pensato a una vera alternativa portatile. Una macchina con tutte le caratteristiche necessarie e niente fronzoli.

Punti di forza:

  • schermo inclinabile per scatti con angolazioni basse e ribaltabile per i selfie o vlogging
  • touchscreen
  • teleobiettivo con ingrandimento 30x
  • grandangolo equivalente a 24mm
  • possibilità di fare video ad alta velocità (120 fps) e trasformarli in slow-motion
  • ghiera anteriore personalizzabile con varie funzioni (io uso la compensazione dell’esposizione)
  • portabilità
  • rapporto qualità/prezzo

Sono le caratteristiche che cercavo, per me il giudizio è ottimo.

Alternative considerate:

  • L’alternativa che ho escluso per il prezzo: Sony Rx100 VII
  • L’alternativa che ho escluso per mancanza dello schermo ribaltabile: Panasonic TZ200

Migliori fotocamere compatte economiche

Non ho trattato in questo articolo le macchine fotografiche economiche, perché oggigiorno l’offerta è veramente limitata e non sono una vera alternativa allo smartphone. A mio avviso meglio un bello smartphone che una compatta economica.

Scopri di più su questo blog

Se stai programmando un viaggio controlla cosa mettere in valigia: la lista da stampare per il viaggio perfetto. Puoi anche stamparla e compilarla offline!

In cerca di ispirazione? In questa pagina sono raccolti gli articoli sul Giappone. Puoi cominciare dall’articolo sul cibo in Giappone o scoprire il Japan Rail Pass. In alternativa puoi leggere qualche curiosità sugli Hotel in Giappone.

In questa pagina invece trovi un sacco di articoli sull’India, come ad esempio un articolo sui Sadhu, i Santoni indiani, oppure sui Luoghi Sacri dell’Induismo e sulle regole di comportamento.

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Parti per gli USA? Se la destinazione è New York puoi scoprire come muoverti in città con la metropolitana di New York oppure a piedi, in taxi o autobus. Ma se le preferenze sono per  l’assolata California vedi cosa fare e quando andare a San Francisco e Los Angeles e magari fare una capatina a Las Vegas, la capitale dei matrimoni (sposarsi qui è facile, anche per finta!).

Se non ti piacciono le città, allora fuggi verso i Parchi dell’Ovest, ad esempio nel Parco Nazionale Zion o nella Monument Valley  Scopri i luoghi migliori per un selfie ad Horseshoe Bend oppure per fotografare il Bryce Canyon.

Ciao, a presto!

Pubblicato: 27/12/2023
Articolo sulle Festivita buddiste - immagine decorativa Buddha con candele

Le festività Buddiste

di Max Pubblicato: 27/12/2023
Asia written by Max

Le festività Buddiste nel mondo sono differenti da paese a paese e l’unica festività buddista universalmente celebrata è la festa del Vesak. Questo evento ricorda i momenti fondamentali della vita del Buddha: la Nascita, l’Illuminazione e la Morte. 

Va ricordato che nel sudest asiatico vengono usati diversi tipi di calendari lunari o lunisolari sullo stile di quello cinese. Questo comporta che i mesi siano sfasati e che ogni anno le date cambino e siano differenti rispetto al nostro calendario. Pertanto, le indicazioni qui riportate sul numero del mese sono riferite al calendario lunare e riporto alcune date indicative per riferimento.

Proprio perché i vari calendari Buddisti sono basati sulle fasi lunari, con riferimento particolare ai noviluni ed ai pleniluni, i giorni della luna piena e della luna nuova sono considerati, in genere, giorni sacri.

ATTENZIONE: le indicazioni presenti negli articoli sono fornite gratuitamente a scopo divulgativo e potrebbero essere non aggiornate o incomplete. Prima di acquistare, di prenotare o di partire, consultate sempre i siti ufficiali. Alcuni link in questo articolo sono link di affiliazione (anche i link ad Amazon*). Gli articoli aggiornati o pubblicati a partire da febbraio 2024 riportano un asterisco* accanto ai link di affiliazione.

Indice dell’articolo (clic per aprire)

  • Festività buddiste Theravada
  • Festività buddiste Mahayana
  • Festività buddisteTibetane

Festività buddiste Theravada

Per i praticanti Theravada il Capodanno è ad aprile e la festa più importante è il Vesak, la ricorrenza della Nascita, Illuminazione e Paranirvana (morte) del Buddha che si festeggia col plenilunio di maggio. Un’altra festa importante è quella del Dharma, che celebra l’anniversario del primo insegnamento del Buddha a Sarnath e si festeggia con il plenilunio di giugno. La festa del Sangha (o dei monaci), si tiene invece ad ottobre e celebra la fine della stagione delle piogge.

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Festività buddiste Mahayana

Per il calendario della scuola Mahayana, il Capodanno (che è anche la festa del Buddha Maitreya) si celebra il giorno del primo novilunio dopo che il sole è entrato nel segno dell’Acquario, ovvero fra il 21 di gennaio ed il 19 di febbraio circa. Le altre feste più importanti sono: la festa dell’Illuminazione di Buddha, l’ottavo giorno del dodicesimo mese del calendario lunare; la festa della nascita del Buddha nel plenilunio del mese di maggio; Ullambana, la festa del Sangha e dei defunti nel plenilunio di agosto.

Articolo sulle Festivita buddiste - immagine decorativa Buddha su sfondo di monumenti al tramonto

Festività buddisteTibetane

Nel Buddismo Tibetano si celebrano primi 15 giorni del nuovo anno, in corrispondenza dei giorni in cui il Buddha mostrò ogni giorno un nuovo potere miracoloso. Questa ricorrenza si conclude con la festa detta Choetrul Duechen o Giorno dei Grandi Miracoli, che si celebra il quindicesimo giorno. 

Intorno al quindicesimo giorno del quarto mese buddista, intorno ad aprile o maggio a seconda degli anni, vengono festeggiati il Concepimento, l’Illuminazione e il Paranirvana o morte di Buddha. 

Si festeggia poi il quarto giorno del sesto mese, intorno a luglio – agosto, in cui Buddha insegnò a Sarnath le “Quattro Nobili Verità”.

Un’altra ricorrenza importante è il 22° giorno del nono mese, intorno a novembre, nel quale si ricorda il giorno in cui Buddha discese dal “Paradiso”, dimora di Indra.

Una lista delle festività tibetane ufficiali del 2024 la trovate qui

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Per saperne di più sull’Asia

Sono approdato all’Asia di recente, ma questa terra è stata subito fonte di ispirazione. Non solo fotografie, ma appunti di viaggio e qualche riflessione.

Prima di tutto il bagaglio: dai un’occhiata a cosa mettere in valigia: la lista da stampare per il viaggio perfetto. Puoi anche stamparla e compilarla offline!

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Se ti interessa l’India prima di tutto informati sui luoghi sacri dell’induismo e sulle regole di comportamento. altri argomenti interessanti per avvicinarti a questa fantastica destinazione sono descritti negli articoli chi sono i Sadhu indiani e cosa fanno, le caste in India e gli Intoccabili Dalit, il Festival di Holi e la Festa dei Colori. Per approfondire la conoscenza sul variegato pantheon indiano leggi la sacra Trimurti, introduzione e cenni su Brahma, Shiva il Distruttore, il Benevolo, lo Yogi e altre storie, Vishnu ed i suoi Avatara, l’importanza del conservatore o Surya ed il culto del Dio del Sole in India. Senza dimenticare che il buddhismo è nato in India, un occasione per visitare i luoghi del Buddha a Sarnath.

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Ma l’Asia non è solo India. Parti per il Giappone, ma prima leggi Il periodo migliore per un viaggio in Giappone, qualche consiglio per scegliere un hotel in Giappone e cosa mangiare nel paese del sol Levante.

Altri articoli interessanti su Cina ed Indonesia sono per esempio il periodo migliore per visitare Hong Kong, o qualche cenno sul Capodanno Cinese e sul Calendario Cinese Tradizionale. Senza dimenticare gli strani animali asiatici come i Panda Giganti della riserva di Chengdu o gli Orangutan di Sumatra e i Macachi Neri di Tangkoko.

Ciao, a presto!

illustrazioni di Photographeeasia/Freepik

Pubblicato: 27/12/2023
Festa di Primavera cinese

Fatti e Stranezze della Festa di Primavera o Capodanno Cinese

di Max Pubblicato: 26/12/2023
Cina written by Max

La Festa di Primavera che segna il Capodanno cinese è celebrato da quasi un quarto delle persone del mondo ed è la festa più importante sia in Cina, sia per i cinesi che vivono all’estero. Anche lontano da casa i cinesi continuano a celebrare questa festa secondo le antiche tradizioni, a volte originali: scopriamo insieme alcune di queste consuetudini.

Il Capodanno cinese si chiama anche Festa di Primavera

Spesso i cinesi si riferiscono al capodanno come alla Festa di Primavera o chun jie (春节). In realtà il Capodanno cade sempre durante il nostro inverno, ma dovrebbe coincidere con la fine dei giorni più freddi dell’anno (vedi le stranezze dei 24 periodi solari del calendario cinese) ed aprire le speranze ad un tempo più clemente.

Le persone aspettano con piacere la primavera e se un tempo, nella Cina rurale, era il periodo in cui pensare alla semina e a nuovi raccolti, oggi è portatrice di novità.

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Indice dell'articolo (clic per aprire)

  • Il Capodanno cinese si chiama anche Festa di Primavera
  • Non c’è una data fissa per la Festa di Primavera
  • Il giorno per rendere omaggio alle divinità
  • La Festa cinese più lunga più lunga
  • La Festa di Primavera genera la più grande migrazione umana del mondo
  • Come si fanno gli auguri per la Festa di Primavera
  • Non è consentito farsi la doccia, spazzare casa o gettare la spazzatura!
  • La giornata dei fuochi d’artificio
  • I single chiedono a fidanzati(e) in affitto di accompagnarli dai parenti
  • Regalare le buste rosse con il denaro porta bene!
  • Si mangiano gnocchi ad ogni pasto
  • Nuovo anno e nuovo segno zodiacale
  • L’anno del tuo segno zodiacale porta sfortuna
  • La Festa di Primavera aggiunge un anno di età
  • Il Capodanno cinese termina con la Festa delle Lanterne
  • Per saperne di più sulla Cina

Non c’è una data fissa per la Festa di Primavera

Secondo il calendario lunare la Festa di Primavera si celebra il giorno della seconda luna nuova dopo che il sole entra Acquario (sì, il nostro segno dello zodiaco che va da 21 gennaio al 19-20 febbraio è anche una costellazione), ma per il calcolo è più semplice fare una ricerca in rete ed i festeggiamenti durano per 15 giorni fino al primo giorno di luna piena. 

Per i motivi che ho appena spiegato, raffrontando la data del Capodanno cinese con quella del calendario gregoriano (il nostro calendario), la festa cade sempre tra il 21 gennaio ed il 20 febbraio, la Festa di Primavera 2024 ricorre il 10 febbraio. 

Il giorno per rendere omaggio alle divinità

La Festa di Primavera nacque originariamente come un giorno per rendere omaggio alle divinità, al fine di ottenere una buona stagione di semina e un buon raccolto, perché in un società rurale, il raccolto era tutto. In questa giornata le persone pregavano anche per i loro antenati, che nella società cinese vengono venerati come protettori della casa. 

Anche oggi, per rispettare la tradizione, nelle case si rende omaggio alle divinità familiari ed agli antenati.

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La Festa cinese più lunga più lunga

La Festa di Primavera dura 15 giorni, ma i festeggiamenti iniziano la vigilia, per un totale di 16 giorni. In realtà il clima di festa inizia il mese prima con la Festa di Laba (腊八节 / là bā jié), portando i giorni di festa a 40 circa!

L’ultimo mese del calendario lunare è anche chiamato Layue – il mese di La – e l’ottavo giorno di questo mese ricorre la Festa di Laba (che significa il giorno otto del mese di La).

Secondo la tradizione, l’origine della Festa di Laba risalirebbe ai tempi antichi e sarebbe stata un giorno in cui fare sacrifici alle divinità per un buon raccolto, diventando in seguito una festa di sacrifici agli antenati. Nel V secolo il governo stabilì l’otto del mese di La del calendario lunare come festa Laba.

In seguito all’ingresso del Buddismo in Cina, si diffuse una nuova leggenda secondo cui Il Buddha Sakyamuni avrebbe raggiunto l’illuminazione proprio in quel giorno.

Lanterne cinesi rosse per la festa di Primavera
Lanterne cinesi rosse per la Festa di Primavera

La Festa di Primavera genera la più grande migrazione umana del mondo

L’aspetto più importante del Capodanno cinese è la riunione della famiglia e in questo periodo tutti tornano a casa per la grande festa ed il cenone di Capodanno.

Nella Cina moderna, la maggior parte dei genitori di una certa età vive in villaggi rurali mentre i figli lavorano nelle grandi città. Quindi il ritorno a casa delle giovani generazioni genera una grande ondata migratoria in occasione delle vacanze, che in cinese ha il nome di chunyun (春运), o migrazione primaverile.

Come si fanno gli auguri per la Festa di Primavera

Fari gli auguri di buon anno è un atto fondamentale durante i festeggiamenti e per farlo si usa generalmente la frase xīn nián kuài lè. La frase significa semplicemente felice anno nuovo. Altri modi di augurare un nuovo anno sono chūn jié kuài lè che significa buona festa di primavera oppure gōng xǐ fā cái che significa felicità, prosperità e denaro per il nuovo anno (in cantonese Kung Hei Fat Choi). 

Proprio dal carattere che si usa per scrivere diventare ricchi deriva un’altra consuetudine cinese per il nuovo anno. Siccome diventare ricchi (发财) e capelli (发) si scrivono utilizzando uno stesso carattere, durante il capodanno cinese è vietato tagliarsi i capelli, per evitare di tagliare la prosperità insieme ad essi.            

Non è consentito farsi la doccia, spazzare casa o gettare la spazzatura!

Per restare in tema di divieti, durante il Capodanno non è consentito farsi la doccia, mentre prima del 5°giorno non si deve buttare la spazzatura. Uno di questi gesti potrebbe buttare alle ortiche la buona fortuna. Proprio per questo motivo la vigilia della Festa di Primavera è dedicata alle pulizie.

Al contrario questo rito serve a ripulire la casa dalla sfortuna e a fare spazio a tutto ciò che di buono arriverà con il nuovo anno.

Altre cose che portano sfortuna sono: tagliare i capelli, usare forbici, coltelli e altri oggetti appuntiti, litigare, imprecare, pronunciare parole “sfortunate” come morte e malattia o rompere gli oggetti.

La lista ovviamente non è esaustiva 😊

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La giornata dei fuochi d’artificio

Un po’ sulla scorta della leggenda del mostro Nian e un po’ per la tradizione e la voglia di fare festa, si suppone che petardi e fuochi di artificio spaventino i mostri e la sfortuna. Così la gente fa esplodere un universo di petardi e fuochi colorati per scacciare la cattiva sorte durante la notte dell’ultimo giorno dell’anno ed il mattino dopo ricomincia nuovamente per dare il benvenuto al nuovo anno e, si spera, alla fortuna.

Si dice che le persone più fortunate saranno i primi a cominciare a scoppiare i petardi oppure gli ultimi a smettere…

Sempre in tema di fuoco e di calore, le famiglie bruciano in onore dei loro cari defunti anche finte banconote e finti lingotti d’oro stampati, si ritiene che le offerte porteranno fortuna agli antenati nell’aldilà.

Per motivi di sicurezza e per l’inquinamento atmosferico, molte città cinesi hanno vietato i fuochi d’artificio, ma come in Italia, la tradizione è più forte della paura delle multe. Anche a Pechino i fuochi d’artificio sono stati banditi per ben 13 anni, ma nel 2006 il divieto è stato revocato a causa delle pressioni dell’opinione pubblica.

In Cina in questo periodo i botti vanno avanti per almeno 3 giorni, in alcuni luoghi per settimane.

I single chiedono a fidanzati(e) in affitto di accompagnarli dai parenti

In Cina tutto è competizione e avere figli ai quali tramandare il proprio cognome è un orgoglio, oltre che un dovere.

Per questo le famiglie fanno pressione sui i figli perché trovino, all’età giusta, un compagno o una compagna con cui mettere su famiglia. Sempre più frequentemente i single più disperati ricorrono all’assunzione di un finto fidanzato o di una finta fidanzata da portare a casa e così evitare le ramanzine e gli scherni di parenti e amici.

lanterne cinesi per il capodanno festa di primavera
Lanterne cinesi per il Capodanno Festa di Primavera

Regalare le buste rosse con il denaro porta bene!

Durante la Festa di Primavera i bambini cinesi, oltre ai tradizionali doni, tipici di ogni cultura, ricevono delle buste rosse che contengono denaro e che i più anziani donano a figli e nipoti. Si suppone che questo denaro aiuti a trasferire la fortuna dagli anziani ai bambini. 

Ogni anno, circa 8 miliardi di buste rosse vengono consegnate alle famiglie cinesi in tutto il mondo. Ogni busta contiene un valore pari (dispari porta male) di contanti o monete di cioccolato, che simboleggiano entrambi buona fortuna e ricchezza per il nuovo anno.

Un tempo riservate alle giovani generazioni, oggigiorno le buste vengono donate anche dai capi ai dipendenti o scambiate fra colleghi e amici.

Con lo sviluppo della tecnologia, sono diventate un must le buste rosse digitali. Alla gente piace inviarle nelle chat di gruppo e guardare gli altri cercare di accaparrarsele. Questa strana usanza è chiamata qiang hongbao (抢红包), letteralmente “strappare le buste rosse”.

Si mangiano gnocchi ad ogni pasto

La tradizione imporrebbe di mangiare gli gnocchi ad ogni pasto, ma questa usanza è un po’ in disuso. La maggior parte delle persone li mangia durante il cenone di Capodanno, o a colazione. 

Contrariamente a quanto si crede, però, gli gnocchi sono una tradizione soprattutto nella Cina del Nord. Nel sud sono più comuni gli involtini primavera e altri piatti.

Nuovo anno e nuovo segno zodiacale

Con il nuovo anno, la Festa di Primavera segna anche il passaggio ad un nuovo segno Zodiacale. I dodici segni che si succedono di anno in anno nello Zodiaco cinese sono: Topo, Bue, Tigre, Coniglio, Drago, Serpente, Cavallo, Capra, Scimmia, Gallo, Cane e Maiale. 

Degli animali domestici manca il Gatto, che la legenda narra sia rimasto escluso dallo zodiaco a causa di uno scherzo del Topo, mentre l’unico animale mitologico è il Drago

Ogni segno ha ovviamente le proprie caratteristiche, con pregi, difetti, punti di forza e di debolezza. 

Il 2024 sarà l’anno del Drago.

L’anno del tuo segno zodiacale porta sfortuna

L’anno del tuo segno zodiacale in Cina è l’anno del tuo benming (本命年 / běn mìng nián). Ad esempio, io sono capra e l’ultimo anno della Capra è stato Il 2015, così come il 1967, 1979, 1991 e il 2003, il prossimo sarà nel 2027. 

Fra i 12 anni del ciclo completo il běn mìng nián è il più sfortunato.

Ci sono diverse spiegazioni per questo. Nella tradizione cinese e nella mitologia si ritiene che i bambini possano essere facilmente presi dai demoni e siccome l’anno del běn mìng rappresenta l’anno della rinascita, si corrono gli stessi pericoli dei bambini, in pratica si è un po’ più indifesi.

Ma come in tutte le battaglie, ci sono armi a disposizione e l’arma di difesa che le persone hanno a disposizione è il colore rosso. Si può decorare la casa di rosso, indossare abiti rossi o avere qualcosa di rosso addosso tutti i giorni, come un accessorio o un gioiello. I più superstiziosi indossano addirittura biancheria intima rossa per tutto l’anno!

La Festa di Primavera aggiunge un anno di età

E’ consuetudine in Cina fare riferimento sia all’età così come la consideriamo normalmente, detta  实岁 shí suì e un’età “informale” 虚岁 xū suì. Anche in Italia si usa dire “sono nell’anno dei 40” per esempio. Questa età “informale” decorre appunto dal primo giorno del nuovo anno. In passato ci si riferiva sempre all’età informale, mentre oggigiorno questa accezione è molto meno usata, ma ancora comune.

Il Capodanno cinese termina con la Festa delle Lanterne

Dopo la Festa di Primavera, il giorno della prima luna piena si celebra la Festa di Yuanxiao o Festa delle Lanterne 灯节 / dēng jié). Anche se la famiglia rimane sempre il punto di riferimento per le festività del nuovo anno, questa è una notte di libertà e di festa, durante la quale scendere in strada ed ammirare appunto le luci delle lanterne in cielo.

Cina

La Cina, a dispetto dell’immagine che ci siamo fatti nei tempi moderni, è un paese pieno di fascino e di storia. Un paese che è stato teatro di importanti scoperte che hanno cambiato il corso della storia, come la carta, la stampa, la bussola e, tristemente, la polvere da sparo.

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Prima di tutto il bagaglio: dai un’occhiata a cosa mettere in valigia: la lista da stampare per il viaggio perfetto. Puoi anche stamparla e compilarla offline!

Per immergerti nell’atmosfera, prima, durante o dopo leggi un libro, magari scelto fra quelli che consiglio nell’articolo otto libri per un viaggio in Cina

Altri articoli interessanti sulla cultura della Cina sono quelli su Guan Yin, la Signora della Compassione, sul calendario tradizionale cinese, sul Capodanno Cinese e sulla leggenda di Nian Shou il mostro del Capodanno cinese.

Scopri le destinazioni più interessanti come Hong Kong, il porto profumato o la riserva di Chengdu con i suoi Panda Giganti.

Ciao, a Presto!

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Pubblicato: 26/12/2023
il calendario cinese tradizionale ed i 24 periodi

Il Calendario Cinese Tradizionale origini e funzionamento

di Max Pubblicato: 17/12/2023
Cina written by Max

Il Calendario Cinese Tradizionale vanta una tradizione di oltre 4.000 anni di studio delle stagioni. Infatti già nel periodo Xia (XXI – XVI sec. a.C.) e durante la dinastia Shang (XVI – XI sec. a.C.) era in uso una versione molto simile al calendario che conosciamo oggi.

Gli studi alla base del calendario si fondano sull’osservazione dei movimenti della luna e del sole e su una combinazioni di avvenimenti che durante l’anno accadono nel nostro cielo.

A differenza di quanto accade in un calendario puramente lunare, il calendario cinese utilizza solstizi ed equinozi per calcolare l’inizio e la fine delle stagioni, per questo il calendario è denominato lunisolare.

Il Calendario Tradizionale Cinese, dopo la sua creazione durante la dinastia Xia, subì vari cambiamenti ed aggiustamenti. Grazie anche al progredire delle conoscenze, i calendari successivi furono di volta in volta più precisi.

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Indice dell'articolo (clic per aprire)

  • Storia del Calendario Tradizionale Cinese
  • Evoluzione del calendario cinese e sua diffusione
  • Calcolo dei mesi nel Calendario Tradizionale Cinese
  • Come si chiamano i mesi nel Calendario Cinese
  • Come si chiamano i giorni della settimana
  • Funzionamento delle stagioni nel Calendario Tradizionale Cinese
  • La numerazione degli anni nel Calendario Tradizionale Cinese
    • Il sistema di numerazione continua di tipo occidentale
    • Calcolo delle date e conteggio degli anni
    • Altri sistemi di numerazione continua
  • Successo della numerazione continua di tipo occidentale
  • Influenza nel mondo del Calendario Tradizionale Cinese
  • FAQ Calendario Cinese
    • Quanti mesi ci sono nel Calendario Cinese
    • Quanti giorni ci sono in un mese nel Calendario Cinese
    • Come si chiamano i mesi nel Calendario Cinese?
    • Come si chiamano i giorni della settimana in Cinese?
    • Che segno zodiacale è associato al 2024?
    • Che segno zodiacale è associato al 2025?
    • Che segno zodiacale è associato al 2026?
  • Per saperne di più sulla Cina
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Storia del Calendario Tradizionale Cinese

Il Calendario ha avuto un ruolo importante nell’antica Cina, perché questo era un paese essenzialmente rurale e gli agricoltori utilizzavano il Calendario Tradizionale Cinese per programmare le attività da svolgere durante le varie stagioni dell’anno.

La regolarità dei raccolti produceva benessere per la popolazione e ricchezza per i sovrani. Non solo, la prosperità del popolo contribuiva a legittimare il potere dei nobili, ritenuti in grado di preservare l’armonia tra Cielo e Terra.

Per questo il Calendario Tradizionale era preparato annualmente dagli astronomi di corte, come prova che il potere dell’Imperatore fosse sancito dal Cielo. Secondo la tradizione cinese già nel 2254 a.C. l’imperatore Yao ordinò uno studio dei cicli annuali del cambio delle stagioni e durante la dinastia Shang ogni anno i matematici preparavano il calendario supervisionati da un ministro dell’Imperatore.

Praticamente ogni nuova dinastia cinese pubblicò annualmente un calendario ufficiale.

Ti interessano altre notizie sul capodanno Cinese, con le date e le tradizioni?

Evoluzione del calendario cinese e sua diffusione

Nonostante la formale adozione del calendario gregoriano in seguito alla rivoluzione, nel 1912, il calendario lunisolare cinese è ancora adottato da una larga fetta della popolazione.

il calendario lunare in passato era ampiamente diffuso anche in occidente. Ne è testimone la definizione che si trova nel dizionario Treccani: “mése s. m. [lat. mēnsis, continuazione di una voce indoeuropea che significava «mese» e «luna]” che lascia intendere comei mesi nell’antichità fossero un frutto proprio dall’osservazione della luna.

L’attuale formulazione del Calendario è in voga fin dall’anno 104 a.C., quando ne fu ripristinata una versione già in uso nella dinastia Xia oltre 2000 anni prima di Cristo ed oggi è utilizzato in gran parte dell’Asia, anche se non ovunque in modo ufficiale.

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Calcolo dei mesi nel Calendario Tradizionale Cinese

Il calendario stabilisce che il giorno del Capodanno coincida con la prima luna nuova dopo l’ingresso del Sole nel segno dell’Acquario. In termini a noi più familiari la data varia di anno in anno e cade tra il 21 gennaio e il 20 febbraio.

Ma veniamo ai calcoli: anticamente si riteneva che indicativamente un ciclo completo della fase lunare fosse di circa 29 giorni e mezzo, anche se per la precisione sono 29,5306 giorni. Per comodità però vennero adottati mesi di 29 giorni, che portavano però ad un anno fatto di 354 giorni contro i 365 giorni ed un quarto (0,2422) dell’anno solare.

Siccome questa impostazione del calendario lunare a lungo andare produceva uno sfasamento delle stagioni, si idearono fin dall’antichità dei metodi per “far quadrare i conti”, come d’altro canto viene fatto nel nostro calendario con l’anno bisestile.

Il calendario tradizionale cinese prevede oggi che alcuni mesi siano di 29 giorni ed altri di 30 (come già detto il tempo esatto di un mese lunare sarebbe 29,5306 giorni), ma con questo metodo i calcoli non tornano..

Per far quadrare i conti ogni due o tre anni occorre un anno bisestile: in questi anno non si inserisce un nuovo mese, ma ne viene duplicato uno esistente secondo un calcolo complicatissimo. Basti sapere che il mese duplicato non può essere ne’ gennaio ne’ dicembre. Ogni periodo di 19 anni ha così sette anni di tredici mesi e dodici anni con dodici mesi (vedi paragrafo successivo)

Ad esempio nel 2020 è stato duplicato il quarto mese.

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Come si chiamano i mesi nel Calendario Cinese

I mesi nel Calendario cinese e nella lingua cinese non hanno un nome vero e proprio, ma si indicano con il numero del mese seguito dalla parola yuè 月 che significa anche luna.

L’inizio di ogni mese coincide con la luna nuova, ovvero quando la Luna è completamente oscurata dal sole, ovviamente per chi guarda dalla Cina, a circa 120 gradi est di Greenwich.

Per capire il numero del mese in cui ci si trova, occorre comprendere il concetto di termine principale che è il momento in cui il Sole, nel suo moto apparente attorno alla Terra, ha percorso un angolo di trenta gradi.

Il punto di partenza corrispondente a zero gradi (o 360°) coincide con la posizione del Sole il giorno dell’equinozio di primavera. Il termine principale 1 si ha tornando indietro 30 gradi, ovvero a 330 gradi, il termine principale 2 a 0 gradi, il termine principale 3 a 30 gradi, e così via.

Ogni mese prende il numero del termine principale in cui si trova. Nel caso in cui capiti che un mese si estenda su due termini principali, non si tiene conto del secondo.

Una regola importante è però che il termine principale 11, che coincide col solstizio d’inverno, deve sempre cadere nel mese numero 11. In questo modo, quando ci si trova a contare 13 lune piene tra l’undicesimo mese di un anno e l’undicesimo mese dell’anno successivo (fra due solstizi d’inverno), l’anno che segue sarà di 13 mesi.

Poiché in tale anno c’è almeno un mese che non contiene nessun nuovo termine principale, il mese che non ha un nuovo termine da cui prendere la numerazione, questo diventa un mese aggiuntivo, che porta lo stesso numero del mese precedente.

Come si chiamano i giorni della settimana

Anche i giorni della settimana non hanno un nome vero e proprio e si indicano con numeri da 1 a 6, mentre l’ultimo giorno della settimana, la domenica è detto il giorno del sole (sun – day) o del cielo.

星期一 (xīngqī yī)lunedì
星期二 (xīngqī èr)martedì
星期三 (xīngqī sān)mercoledì
星期四 (xīngqī sì)giovedì
星期五 (xīngqī wǔ)venerdì
星期六 (xīngqī liù)sabato
星期日o 星期天 (xīngqī rì o xīngqī tiān)domenica
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Funzionamento delle stagioni nel Calendario Tradizionale Cinese

Il susseguirsi delle stagioni nel Calendario Tradizionale Cinese segue un ciclo analogo a quello nostro, ma differisce in diversi particolari. La differenza più evidente consiste nelle date di inizio e fine delle stagioni, che risultano sfasate rispetto alle nostre.

Il Calendario infatti descrive l’osservazione della natura e ne segue il ciclo vitale, il nostro calendario invece utilizza convenzionalmente come inizio e fine di ogni stagione le date di solstizi ed equinozi.

Pur essendo un calendario che parte dall’osservazione dei cicli lunari, anche nel Calendario Tradizionale Cinese il solstizio d’estate ed il solstizio d’inverno sono considerate date di riferimento. Utilizzando come punto di partenza queste due date, infatti, l’anno viene diviso in 24 periodi, uno ogni 15 giorni circa, analogamente al calendario Giapponese.

Leggio il mio articolo su i 24 Periodi Solari o Microstagioni dell’anno Cinese

Calendario cinese tradizionale, come si dice buon anno in cina
Buon anno in Cinese

La numerazione degli anni nel Calendario Tradizionale Cinese

Il conteggio degli anni, in antichità, non fu concepito nel modo a cui siamo abituati. In genere gli anni venivano contati dall’insediamento del regnante di turno. Questo sistema cominciò durante la dinastia Zhou (841 a.C.) e prima di questa dinastia non è possibile datare in maniera precisa gli eventi.

Le date venivano così conteggiate dal primo anno della dinastia,fino a che una nuova dinastia prendeva il potere. Con la presa di potere ricominciava la numerazione.

Questo fino al contatto con l’occidente.

Il sistema di numerazione continua di tipo occidentale

Dopo il contatto con l’Occidente, ad opera dei missionari (soprattutto gesuiti), venne introdotto il concetto di numerazione continua. Con esso nacque l’esigenza di stabilire una data di inizio della numerazione.

Per ovvi motivi la data non poteva essere quella della nascita di Cristo, ma doveva essere legata alla tradizione del paese.

Calcolo delle date e conteggio degli anni

La storia della Cina antica si perde nella notte dei tempi pertanto sulla data effettiva della partenza del conteggio non ci fu subito un accordo, ma venne in larga parte adottata la data dell’inizio del regno dell’Imperatore Giallo.

Ma anche la data sulla quale calcolare l’inizio dei conteggi, il cosiddetto “anno zero” del calendario è discordante. Stando ad alcune correnti la data può essere fissata al 61° anno di regno, corrispondente al nostro 2.637 a.C. Altri fonti invece fissano la data di inizio del suo regno nel 2697 a.C.

Stando a questo sistema di datazione il 2024 sarebbe l’anno 4.721 dell’era cinese.

Queste date differiscono esattamente di 60 anni, in questo modo la scelta dell’una o dell’altra non incide sulle sequenze del calendario sessagenario o ciclo degli steli celesti gambo-ramo, utilizzato per lo zodiaco cinese.

Altri sistemi di numerazione continua

Altri sistemi di numerazione continua fissano diverse partenze (fonte: https://it.xcv.wiki/wiki/Chinese_calendar):

  • Yáo, dall’inizio del regno dell’imperatore Yao nel 2156 a.C. per il quale l’anno corrente sarebbe il 4177
  • Gònghé, con inizio dall’insediamento di una forma di governo pseudo repubblicana che ebbe inizio nell’841 a.C., per il quale l’anno corrente sarebbe il 2862
  • Era Confuciana, con partenza dall’anno di nascita di Confucio nel 551 a.C., per il quale l’anno corrente sarebbe il 2572
  • Numerazione dell’Unità, a partire dall’inizio del regno di Qin Shi Huang nel 221 a.C., per il quale l’anno corrente sarebbe il 2242

Successo della numerazione continua di tipo occidentale

Complice del decadimento dell’uso della numerazione per dinastia fu l’avvento della Repubblica. Utilizzare date che non ricordassero i nomi degli imperatori decaduti contribuiva infatti a delegittimarne il potere. Fu così che il primo gennaio 1912 tredicesimo giorno dell’undicesimo mese dell’anno 4609 del regno dell’Imperatore Giallo diventò il primo giorno della Repubblica Cinese. La scelta fu subito popolare anche fra gli emigrati oltreoceano e ben presto si diffuse a macchia d’olio.

Nessuno dei sistemi, che ho citato per curiosità, ha oggi una diffusione universale e la Cina attualmente adotta la numerazione degli anni a partire dalla nascita di Cristo, per semplicità immagino.

Calendario tradizonale cinese e 24 periodi dell'anno cinese--2

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Influenza nel mondo del Calendario Tradizionale Cinese

Anche in altri paesi dell’Asia sono stati adottati in passato modelli di calendari tradizionali derivanti da quello cinese. In Corea il calendario tradizionale è lo stesso, anche quello Vietnamita, ma al posto del coniglio, nello zodiaco troviamo il gatto. Il Calendario Tradizionale giapponese è simile, ma con alcune metodologie di calcolo che provocano a volte discordanze. Anche in Tibet viene usato un calendario simile, ma con nomi diversi.

In passato anche i Turchi Celesti o Göktürk, un popolo che spodestò gli Unni da una porzione di Asia centrale fino alla seconda metà del 500 d.C., adottò questo calendario contribuendo a diffonderlo dalla Mongolia all’Europa. Ne troviamo traccia addirittura in alcuni documenti dei popoli bulgari antichi.

Comune in Asia ed in India nel medioevo, se ne trova traccia negli annali rurali in Persia dove fu bandito per legge nel 1925 (e questo ne testimonia l’importanza)

In questo altro articolo sono riportati i nomi e le ricorrenze dei 24 periodi dell’anno cinese, con le relative corrispondenze nel calendario gregoriano.

Ogni periodo ha una propria denominazione derivata dall’osservazione della natura e basata sul susseguirsi delle stagioni.

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Calendario tradizonale cinese e 24 periodi dell'anno cinese--2
Scorcio della Grande Muraglia Cinese in inverno

Per imparare qualcosa in più sulla Cina cosa c’è di meglio di un libro? Leggi i miei consigli nell’articolo Otto libri per un viaggio in Cina

FAQ Calendario Cinese

Quanti mesi ci sono nel Calendario Cinese

In alcuni anni ci sono 12 mesi ed in altri ci sono 13 mesi, sono detti anni bisestili

Quanti giorni ci sono in un mese nel Calendario Cinese

Ogni mese ha 29 o 30 giorni

Come si chiamano i mesi nel Calendario Cinese?

I mesi in cinese si chiamano con il numero del mese, (mese 1, mese 2 ecc.)

Come si chiamano i giorni della settimana in Cinese?

I giorni della settimana si chiamano con i numeri (giorno 1, giorno 2 ecc) tranne la domenica che si chiama xīngqī rì giorno del sole o xīngqī tiān giorno del cielo.

Che segno zodiacale è associato al 2024?

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Il 2025 è l’anno del Serpente e del Legno

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Il 2026 è l’anno del Cavallo e del Fuoco

Cina

La Cina, a dispetto dell’immagine che ci siamo fatti nei tempi moderni, è un paese pieno di fascino e di storia. Un paese che è stato teatro di importanti scoperte che hanno cambiato il corso della storia, come la carta, la stampa, la bussola e, tristemente, la polvere da sparo.

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Ciao, a Presto!

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Pubblicato: 17/12/2023
Neang Bok Neang Boy - Nang Kwak

Nang Kwak: chiama la fortuna in Thailandia e Cambogia 

di Max Pubblicato: 17/12/2023
Thailandia written by Max

Se avete visitato un negozio nel sud est asiatico avrete certamente incontrato una statuetta che si chiama Nang Kwak in Thailandia o Neang Bok Neang Boy in Cambogia. 

Nang Kwak è uno spirito benevolo. I commercianti e le famiglie in genere ritengono che porti fortuna, denaro e prosperità, alla famiglia o all’attività. È la divinità protettrice di tutti i mercanti e venditori e le sue immagini o le statuette sono spesso in bella mostra sul bancone delle attività commerciali in Thailandia e Cambogia.

A dire la verità molti non la notano, ed anche io nel primo viaggio in Cambogia proprio non ci avevo fatto caso, preso com’ero da tutte le novità appariscenti di un posto nuovo.

Quando però ne ho notato la presenza ho constatato che quasi ogni negozio ne ha una. 

Va detto che non è certo una immagine che troverete riproposta in ogni colore e dimensione nelle e bancarelle o nei negozi di souvenir, tant’è che per acquistarne una in Cambogia ho dovuto ricorrere ad un negozio specializzato. 

Curiosità delle curiosità, molto spesso le persone che la espongono nel loro negozio non ne conoscono il nome, ne’ tantomeno la storia, soprattutto in Cambogia, tant’è che se proverete a cercare informazioni in rete su Neang Bok Neang Boy non ne troverete affatto.

ATTENZIONE: le indicazioni presenti negli articoli sono fornite gratuitamente a scopo divulgativo e potrebbero essere non aggiornate o incomplete. Prima di acquistare, di prenotare o di partire, consultate sempre i siti ufficiali. Alcuni link in questo articolo sono link di affiliazione (anche i link ad Amazon*). Gli articoli aggiornati o pubblicati a partire da febbraio 2024 riportano un asterisco* accanto ai link di affiliazione.

Indice dell’articolo (clic per aprire)

  • Chi è Nang Kwak (Neang Bok Neang Boy)
  • La figura di Nang Kwak nelle statue e nei dipinti
  • La leggenda di Nang Supadee, dall’Induista Subhavadi
  • Leggenda del Ramakian
  • Templi thailandesi con statue di Nang Kwak
  • Riferimenti in rete

Chi è Nang Kwak (Neang Bok Neang Boy)

D’ora in poi mi riferirò a Nang Kwak, per non appesantire la lettura, ma tutto quello che leggerete può essere riferito anche a Neang Bok Neang Boy, con poche sottili differenze.

L’origine di Nang Kwak viene più dal folklore popolare che dalla tradizione buddista, ma si sa che in Thailandia, Cambogia ed in generale nel sud est asiatico le varie religioni e le tradizioni folkloristiche si fondono in un insieme difficilmente distinguibile e piacevolmente integrato.

Col tempo quindi Nang Kwak ha assunto il rango di Bodhisattva o di divinità domestica che porta fortuna e prosperità, attirando i clienti nei negozi o nelle attività commerciali.

Ci sono diverse leggende legate alla tradizione di Nang Kwak, che riporto in un capitolo a parte.

Artigiani che producono statue di agarwood di Neang Bok Neang Boy - Nang Kwak in Cambogia a Sem Monorom
Artigiani che producono statue di agarwood di Neang Bok Neang Boy – Nang Kwak in Cambogia a Sem Monorom
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La figura di Nang Kwak nelle statue e nei dipinti

Nang Kwak è rappresentata come la figura di donna (Nang in Thailandese e Neang in Cambogiano significano appunto donna) vestita con un abito in stile Thai/Khmer, spesso colorato di rosso. 

Il braccio destro è alzato all’altezza della spalla, piegato e con la mano ferma in un gesto come di richiamo. La mano sinistra di solito è appoggiata sul fianco o sorregge una borsa (che dovrebbe essere piena d’oro).

Quadretto di Neang Bok Neang Boy - Nang Kwak in Cambogia
Quadretto di Neang Bok Neang Boy – Nang Kwak in Cambogia

La figura prende i suoi caratteri iconografici da diverse immagini della tradizione:

  • Mae Pop Sop, la Dea Siamese del riso. Questa è una divinità legata alle antiche tradizioni più che ad una religione vera e propria ed è anche conosciuta come Mae Khwan Khao o Madre della prosperità del riso. 
  • Radici più antiche vanno ricercate nella figura della dea Lakshmi. Lakshmi è modernamente associata al denaro, ma storicamente è più corretto definirla la dea dell’abbondanza e della prosperità in senso ampio. La figura è anche legata al culto della dea Indù Bagavathi, che si identifica con le Dee Indù Lakshmi e Durga.
  • La posizione della mano che chiama i clienti o i potenziali avventori è molto simile a quella della figura Giapponese di Maneki Neko, il Gatto che chiama o il Gatto della fortuna

In Thailandia e Cambogia quasi tutti i negozi e le attività commerciali hanno una statuina o un poster di Nang Kwak, di solito sul bancone o vicino al santuario degli antenati che è presente in ogni casa ed in ogni negozio. 

I poster possono essere di carta o di tessuto, mentre le statue possono essere in legno profumato di agarwood, in altri tipi di legno profumato o in plastica colorata.

Di solito più il negozio è prospero e più la statua ha un aspetto prezioso, anche se non mi è mai capitato di vedere una di queste statue in metallo, ma solo in legno o materiale plastico.

Meno comune è l’uso di portare la statuina come un ciondolo appeso alla collana.

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La leggenda di Nang Supadee, dall’Induista Subhavadi

La tradizione buddista identifica Nang Kwak con Nang Supawadee o Subhavadi, la figlia di una di una famiglia di piccoli commercianti nell’India agli albori del Buddismo. 

Neang Bok Neang Boy Nang Kwak
Neang Bok Neang Boy in un alberghetto (nord ovest della Cambogia)

Secondo questa leggenda, in una piccola cittadina dell’India c’era una bambina di nome Supawadee, figlia di due piccoli commercianti che si guadagnavano da vivere con un piccolo banco al mercato. Per poter risparmiare qualcosa per la vecchiaia decisero quindi di espandere un po’ il loro giro, cominciando con l’acquisto di un carretto, che avrebbe permesso loro di frequentare anche altri mercati fuori città e di guadagnare qualcosa in più.

A volte, Supawadee accompagnava i suoi genitori nelle trasferte in altri villaggi e fu così che, durante una di queste trasferte, dopo aver seguito il sermone di un Monaco si convertì al buddismo.

Il monaco che era anche un Arahant, ovvero un illuminato, volle quindi premiare sua fede e la sua devozione. Facendo appello a tutti i suoi poteri di pensiero e concentrazione le concesse il dono che dovunque lei fosse stata presente, avrebbe portato propsperità e fortuna e gli affari sarebbero andati a gonfie vele.

La leggenda di Supawadee si diffuse in Thailandia e Cambogia con la diffusione del buddismo e dell’Induismo nel sudest asiatico. I Bramini portarono statue di Supawadee raffigurata come una giovane ragazza seduta su un carro. Col tempo il nome è diventato Nang Kwak e le raffigurazioni sono quelle di una donna in ginocchio con la mano destra alzata che fa cenno ai clienti e con la mano sinistra che tiene una borsa d’oro appoggiata in grembo. 

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Leggenda del Ramakian

Un’altra leggenda thailandese presenta Nang Kwak come la donna che difese un re da un demone nell’epopea del Ramakian, la versione thailandese del poema epico Ramayana.

Anche in questa versione la devozione di Nang Kwak e la sua abnegazione per il prossimo portano buoni affari e prosperità a chi le sta intorno.

Templi thailandesi con statue di Nang Kwak

Nang Kwak non appare nei templi thailandesi così frequentemente come altre figure mitologiche. C’è una statua al Wat Phra Prang Muni, nella provincia di Sing Buri e c’è anche una statua antica nel monastero di Ban Phon Bok a Sakon Nakhon. 

Alla base di questa statua c’è un’iscrizione che recita: ธรรมไม่กลับมาโลกาจะวินาศ Se il Dharma non ritorna, il mondo morirà, a dimostrazione che Nang Kwak è una figura che presiede anche alla ricchezza spirituale.

Riferimenti in rete

Nang Supawadee: https://www.amuletcity.com/biograpphy-of-nang-kwak

Nang Kwak: https://en.wikipedia.org/wiki/Nang_Kwak

Nang Kwak: https://mysakonnakhon.com/nang-kwak-thailand-goddess-of-wealth-good-luck/

Nang Kwak: https://mythlok.com/nang-kwak/

Per saperne di più sull’Indocina

Paesaggi, città, persone e spiritualità: l’Indocina, ovvero Vietnam, Cambogia e Laos sono tutto questo. Coadiuvati da una popolazione sorridente e cordiale. Non troverete solo fotografie, ma appunti di viaggio e qualche riflessione.

Prima di tutto il bagaglio: date un’occhiata a cosa mettere in valigia: la lista da stampare per il viaggio perfetto. Potete anche stamparla e compilarla offline! E non dimenticate un buon libro, scegliendo fra quelli consigliati nel mio articolo Otto libri per un viaggio in Vietnam, Laos e Cambogia.

Vietnam e Cambogia sono due paesi dell’Indocina che offrono un affascinante mix di cultura, storia e avventura. Dagli antichi templi di Angkor alle animate strade di Saigon (Ho Chi Minh City), Hanoi, alla Città Imperiale di Hue in Vietnam, al Delta del Mekong fino a Phnom Penh, questi due paesi offrono qualcosa per tutti.

Anche la Thailandia è una meta dalle mille sorprese: scoprite Bangkok con un itinerario di uno, due o più giorni.

Immergetevi nelle ricche culture di questi due incredibili paesi mentre scoprite le loro storie affascinanti, le città vibranti, i paesaggi mozzafiato e il cibo delizioso.

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Scoprite la cultura tradizionale vietnamita esplorando antiche pagode o visitando vivaci mercati, senza dimenticare la guerra in Vietnam che potete conoscere meglio visitando il War Remnants Museum Ho Chi Minh City Saigon ed i Tunnel di Cu Chi. Esplorate poi la Cambogia! Dopo la capitale Phnom Penh dirigetevi verso Siem Reap e Angkor, uno dei siti archeologici più impressionanti del mondo, dove potrete ammirare la splendida Angkor Wat o il Tempio Bayon ad Angkor Thom. Qui potete esplorare antiche rovine risalenti a secoli fa e farvi rapire dalla Apsara, le mitiche danzatrici. Se invece preferite le spiagge cercate mille modi per rilassarvi sulle splendide spiagge di Sihanoukville.

Viaggiare qui è facile: tuktuk, motorini, voli convenienti e regolari servizi di autobus vi portano ovunque. Senza dimenticare l’originale viaggio in barca veloce per passare la frontiera sul Mekong

Ciao, ci vediamo in Indocina!

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