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Articoli Recenti

Panch Prayag, la confluenza dei fiumi Alaknanda e Bhagirathi che formano il Gange

Panch Prayag le confluenze dei fiumi in Himalaya

di Max Pubblicato: 15/10/2022
India written by Max

Panch Prayag le sacre confluenze del Gange nel Garhwal

I Panch Prayag nell’Induismo sono cinque confluenze di fiumi sacri nella regione Himalayana del Garhwal nello stato dell’Uttarakhand, in India. 

I fiumi nell’induismo sono considerati sacri in quanto portatori di acqua e con essa della vita. Inoltre, molto spesso essi vengono visti come la manifestazione di una divinità, come nel caso della Dea Ganga per il Gange. Quando due fiumi si incontrano, il luogo diventa ancora più sacro perché rappresenta l’unione di due forze divine e l’unione diventa ancora più sacra quando il fiume si unisce all’oceano, rappresentando in questo modo l’unione finale col Divino.

Nei fiumi, ma soprattutto alle confluenze dei fiumi, vengono spesso svolte pratiche religiose, semplici o complicate, ma significative nella vita di una persona. Vengono praticati bagni o abluzioni rituali prima del culto oppure gli ultimi riti per i defunti (shradda), oltre ai riti di venerazione del fiume stesso in quanto rappresentazione terrena di una divinità.

I fedeli ritengono che bagnarsi nelle sacre acque purifichi la mente, il corpo e l’anima, oltre ad avvicinare la persona alla moksha, la liberazione dal ciclo delle reincarnazioni.

I cinque Prayag si trovano tutti lungo il corso del fiume Alaknanda, uno dei due rami che danno vita al Gange, il più sacro dei fiumi indiani, la dea Ganga che ha portato la salvezza su questa terra, per questo hanno un’importanza particolare.

Ordinati a partire dalla sorgente, le confluenze sono Vishnu Prayag, Nanda Prayag, Karna Prayag, Rudra Prayag e Devprayag.

Leggi anche Luoghi Sacri dell’Induismo e regole di comportamento

ATTENZIONE: le indicazioni presenti negli articoli sono fornite gratuitamente a scopo divulgativo e potrebbero essere non aggiornate o incomplete. Prima di acquistare, di prenotare o di partire, consultate sempre i siti ufficiali. Alcuni link in questo articolo sono link di affiliazione (anche i link ad Amazon*). Gli articoli aggiornati o pubblicati a partire da febbraio 2024 riportano un asterisco* accanto ai link di affiliazione.

Indice

  • Panch Prayag le sacre confluenze del Gange nel Garhwal
  • La spiritualità di un pellegrinaggio
  • Il corso del fiume Alaknanda
  • Le città religiose della zona
  • Origine e leggende sui nomi dei Panch Prayag
  • Mappa dei Panch Prayag in Himalaya
  • Altre confluenze di fiumi in India ed il Triveni Sangam
  • Accesso
  • Per saperne di più sull’India
    • Cultura
    • Antiche Religioni
    • Tradizioni Tribali

La spiritualità di un pellegrinaggio

Gli esseri umani da sempre cercano di trovare un significato all’ambiente che li circonda, eleggendo a divinità animali, luoghi od oggetti del mondo che li circonda. Fin dall’antichità la natura non è mai stata considerata solo una manifestazione di qualcosa di tangibile, ma è intrisa di un aspetto religioso, anche a questo aspetto, nei tempi moderni, viene data poca attenzione. Toccare un oggetto sacro o recarsi in un luogo sacro ha quindi la pretesa di unirsi in qualche modo col divino

La parola per pellegrinaggio nell’induismo è Tirtha, che significa guado o incrocio. Attraversare questo guado o questo incrocio assume il significato simbolico di passaggio dal piano umano al sovrumano. Tirtha è anche l’attraversamento del fiume del Samsara – il ciclo di morte e rinascita – per raggiungere uno stato di liberazione. 

La civiltà indiana nasce sulle rive dell’Indo e per questo uno dei primi luoghi ad essere considerato sacro è il fiume stesso portatore di vita. Molti dei Tirtha erano quindi davvero un guado, cioè dove un fiume poteva essere attraversato in sicurezza. Il significato di un determinato luogo può renderlo un luogo sacro e la nozione di pellegrinaggio è collegata a questa idea. Rendere un luogo sacro significa elevarlo e separarlo dagli altri spazi, una rottura di un piano omogeneo.

Fonti: Pilgrimage as Imagined Site: A study of Prayag Tirtha – Ankur Goswami – Jawaharlal Nehru University, New Delhi, ankur_goswami18@yahoo.co.in, India’s “Tīrthas”: “Crossings” in Sacred Geography – Diana L. Eck https://dash.harvard.edu/handle/1/25499831

Il corso del fiume Alaknanda

La prima tappa dei Panch Prayag, ovvero la prima confluenza partendo dalla sorgente è Vishnu Prayag, dove l’Alaknanda confluisce con il Dhauliganga che scende dal Nanda Devi.  

Successivamente il fiume incontra il Nandakini, il Pindar, il Mandakini e per ultimo il fiume Bhagirathi. Da quel punto in poi il fiume prende il nome semplicemente di Gange o Ganga, che bagna le città sacre di Rishikesh e Haridwar.

Dev Prayag, uno dei Panch Prayag
Devprayag – fotografia di Vvnataraj – CC BY-SA 3.0

Le città religiose della zona

Grazie al grande flusso di pellegrini che in epoche recenti hanno invaso lo stato dell’Uttarakhand per i pellegrinaggi religiosi del Panch Kedar, Sapta Badri e Chota Char Dham, anche nei luoghi dei Panch Prayag sono fiorite grandi città con vocazione religiosa. 

I pellegrini si bagnano nelle acque delle sacre confluenze durante la loro visita ai luoghi sacri dell’induismo Himalayano, detti anche i luoghi della Deva Bhumi o Terra di Dio, l’Uttarakhand. 

Le città mutuano il nome dai siti, eccetto Vishnuprayag, che è vicina alla città di Joshimath, già di per se’ centro religioso di grande fama.

Panch Prayag, la confluenza dei fiumi Alaknanda e Bhagirathi che formano il Gange
La confluenza dei fiumi Alaknanda e Bhagirathi che formano il Gange – foto di Ashwini Chaudhary

Origine e leggende sui nomi dei Panch Prayag

Vishnu Prayag è il primo nell’origine e vicino alla confluenza si può visitare un tempio ottagonale che ospita un’immagine di Vishnu. 

L’origine del nome Nanda Prayag è controversa. Esistono infatti due diverse leggende che spiegano il nome, una legata ad un nobile Re di nome Nanda, l’altra invece legata al nome del padre adottivo di Krishna

Karna Prayag prende il nome dal figlio del Dio del Sole, Surya, che fece penitenza in questo luogo, come narrato nel Mahabharata.

Anche per Rudra Prayag esistono diverse teorie, ma quella che mi ha convinto di più è quella che Shiva, anticamente chiamato Rudra, eseguì in questo luogo la danza della distruzione Tandava.

DevPrayag, l’ultimo della serie deve il suo nome invece ad un povero bramino chiamato Deva Sharma fece voto di rinuncia in questo luogo e fu benedetto da Rama, avatar di Vishnu e mitico eroe del Ramayana. 

Le leggende raccontano anche che questo luogo sia l’ombelico di Vishnu e che Brahma vi abbia meditato.

Mappa dei Panch Prayag in Himalaya

Mappa Sapta Badri, Panch Badri, Panch Kedar e Panch Prayag
Mappa Sapta Badri, Panch Badri, Panch Kedar e Panch Prayag

Altre confluenze di fiumi in India ed il Triveni Sangam

I Panch Prayag sono considerati i più sacri dopo il Triveni Sangam, la tripla confluenza dei fiumi Gange, Yamuna e Saraswati (il fiume senz’acqua della mitologia).

Il Triveni Sangam si trova nei pressi di Allahabad, in Uttar Pradesh e per questo chiamata anche Prayag o Prayagraj.

Nella zona della confluenza, quando i fiumi sono ricchi d’acqua, il Gange e lo Yamuna si possono distinguere dal diverso colore: l’acqua del Gange è limpida mentre quella dello Yamuna è di colore verdastro, mentre Saraswati è il fiume invisibile.

Questo luogo, dove si uniscono tre dei più sacri fiumi dell’India, riveste una grandissima importanza storica e religiosa. E’ qui che ogni dodici anni si tiene il raduno del Kumbh Mela ed è stato il luogo nel quale si sono disperse le ceneri di numerose personalità indiane, fra le quali, nel 1949, quelle del Mahatma Gandhi.

Altri Triveni Sangam si trovano nel Bengala, nel Karnataka, nel Kerala ed in altri stati, ma nessuno assume l’importanza di quelli citati finora.

Confluenza di Gange e Yamuna- i luoghi sacri dell'induismo
La confluenza fra i fiumi Saraswati, Gange e Yamuna ad Allahabad in Uttar Pradesh, dove, ogni dodici anni, si svolge il Kumbh Mela

Accesso

I Sacri Panch Prayag sono facilmente accessibili seguendo la strada che porta da Rishikesh a Badrinath. Di solito Rishikesh viene presa come base di partenza per la sua vicinanza all’aeroporto Jolly Grant (18 chilometri) e perché facilmente raggiungibile in treno.

Le distanze da Rishikesh sono: 

  • Dev Prayag 70 chilometri
  • Rudra Prayag 140 chilometri
  • Karna Prayag 169 chilometri
  • Nanda Prayag 190 chilometri
  • Vishnu Prayag 250 chilometri

Per saperne di più sull’India

India, destinazione senza compromessi. Un salto indietro nel tempo in una terra di grande misticità, capace di grandi fasti e di grandi miserie, ma sempre con una propria dignità e con un portamento elegante. Ad ogni passo c’è qualcosa da scoprire, in questa terra capace di grande ospitalità e dove, da viaggiatori, ci si sente sempre i benvenuti.

Prima di tutto il bagaglio: leggete l’articolo cosa mettere in valigia: la lista da stampare per il viaggio perfetto. Non dimenticare di infilare nel bagaglio anche un buon libro: provate a dare un’occhiata ai miei libri preferiti nell’articolo 10 libri (e oltre) per la tua vacanza in India, senza parlare di Yoga

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Cultura

Se vi interessa la cultura informatevi sui luoghi sacri dell’induismo e sulle regole di comportamento. Altri argomenti interessanti per avvicinarsi a questa fantastica destinazione sono descritti negli articoli chi sono i Sadhu indiani e cosa fanno, le caste in India e gli Intoccabili Dalit, il Festival di Holi e la Festa dei Colori.

Antiche Religioni

Per approfondire la conoscenza sul variegato pantheon indiano leggete la sacra Trimurti e cenni su Brahma, Shiva il Distruttore, Vishnu ed i suoi Avatara, Ganesha dalla testa di elefante o Surya, il Dio del Sole indiano. Senza dimenticare che il buddhismo è nato in India, un occasione per visitare i luoghi del Buddha a Sarnath.

Tradizioni Tribali

Se, come me amate le tradizioni fate un salto nel passato dell’India Tribale, e scoprite le tribù dell’Orissa, i Kutia Kondh, i Dongria Kondh ed i Bonda, li ho incontrati nei mercati tradizionali e mi hanno affascinato.

Arrivederci presto!

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Pubblicato: 15/10/2022
Miyajima il torii rosso nell'acqua di Itsukushima

L’isola di Miyajima – Itsukushima ed il Torii sull’acqua

di Max Pubblicato: 30/09/2022
Giappone written by Max

Miyajima, una perla del Giappone

Miyajima  (nome vero Itsukushima o isola Santuario) è una piccola isoletta che dista circa un’ora dalla città di Hiroshima, L’isola è nota principalmente per il Santuario di Itsukushima, un santuario Shintoista il cui portale – Torii – viene ogni giorno parzialmente sommerso dall’alta marea, creando uno spettacolo unico.

Questo scorcio pittoresco, che accoglie chi giunge sull’isola, è una delle immagini iconiche del Giappone, come il tempio Fushimi Inari Taisha di Kyoto o l’immagine del monte Fuji incoronato dai fiori di ciliegio. Miyajima è anche annoverata tra i nihon sankei, luoghi ed eventi più suggestivi del Giappone.

ATTENZIONE: le indicazioni presenti negli articoli sono fornite gratuitamente a scopo divulgativo e potrebbero essere non aggiornate o incomplete. Prima di acquistare, di prenotare o di partire, consultate sempre i siti ufficiali. Alcuni link in questo articolo sono link di affiliazione (anche i link ad Amazon*). Gli articoli aggiornati o pubblicati a partire da febbraio 2024 riportano un asterisco* accanto ai link di affiliazione.

Indice dell'articolo (clic per aprire)

  • Miyajima, una perla del Giappone
  • Cosa sono i Torii ⛩
  • Il tempio Itsukushima Jinja di Miyajima
  • Storia dell’isola di Miyajima
  • Quando visitare il tempio di Miyajima
  • Altre destinazioni sull’isola di Itsukushima (Miyajima): il monte Misen
    • A piedi o in funivia?
    • Da ammirare durante la salita al monte Misen
  • I Templi del monte Misen
    • Riti buddhisti
  • Il Santuario Hokoku
  • Miyajima in conclusione
  • Faq Miyajima
  • Proposte di Viaggio in Giappone
  • Per saperne di più sul Giappone
Miyajima il torii rosso nell'acqua di Itsukushima
Il Torii rosso nell’acqua di Itsukushima – Miyajima

Cosa sono i Torii ⛩

I Torii (鳥居?) sono tradizionali portali d’accesso che portano ad un Jinja – un santuario shintoista giapponese – oppure, meno frequentemente, ad un’area sacra. Il portale è formato da due colonne verticali che sostengono un palo orizzontale, il tutto spesso dipinto di rosso o arancione. I Torii possono essere costruiti con materiali vari ed essere di diversi colori; quello di Miyajima, tuttavia, segue la forma classica, fatto di legno e di colore rosso.

Solo come curiosità il carattere unicode che raffigura un Torii è ⛩ 26E9

Il tempio Itsukushima Jinja di Miyajima

Il nome originario dell’isola è Itsukushima, ma è comunemente chiamata Miyajima, che significa “isola del tempio”. Il tempio di Itsukushima, Itsukushima Jinja, è infatti estremamente famoso e la sua fama è l’essenza stessa dell’isola. Gli altri edifici che compongono il tempio di Itsukushima sono anch’essi costruiti sull’acqua, così come il portale Torii.

Le varie parti del tempio, che includono una sala preghiere, una sala principale e un teatro noh (particolare forma di teatro risalente al secolo XIV), sono collegate l’una all’altra per mezzo di piccoli ponti sopra l’acqua.

Per via della centralità del tempio e della grande importanza della spiritualità shintoista nella storia dell’isola, molte delle persone si recano a Miyajima per motivi spirituali. L’isola si può infatti considerare come un vero e proprio luogo di pellegrinaggio per lo shintoismo.

Storia dell’isola di Miyajima

I primi insediamenti e riti shintoisti a Itsukushima sono datati al secolo XV, nella zona del monte Misen, la vetta più alta dell’isola. Successivamente, durante il periodo Heian, intorno al 1100, fu costruito il tempio di Itsukushima così come è oggi.

Il Torii attuale, simbolo del santuario, fu costruito per la prima volta nel 1168, ma la versione attuale è del 1875, ristrutturata nel 2019.

Quando visitare il tempio di Miyajima

Il tempio è visitabile solo di giorno e chiude ai turisti dopo il tramonto. Gli ospiti dei ryokan (particolari hotel che offrono un’esperienza di vita conforme alle tradizioni giapponesi nell’arredamento casalingo e nella cucina) possono aggirarsi tra i pontili che collegano le strutture che compongono il tempio e, passato il tramonto, si può comunque godere della vista suggestiva del tempio illuminato dalle luci. Ci sono, inoltre, delle mini-crociere guidate che, quando c’è alta marea, portano all’esplorazione del tempio e del portale Torii. Alternativamente, con la bassa marea, è possibile giungere fino al portale a piedi. Siccome i movimenti su Miyajima, e in particolare quelli che riguardano il tempio, sono condizionati dai movimenti delle maree, è consigliabile programmare con anticipo.

Santuari durante la bassa marea a Itsukushima - Miyajima
Santuari durante la bassa marea a Itsukushima – Miyajima
Leggi anche Hotel in Giappone: quale scegliere e quanto costa

Altre destinazioni sull’isola di Itsukushima (Miyajima): il monte Misen

Oltre a Itsukushima Jinja, l’isola ha tanto altro da offrire. Per godere della natura locale, ammirando una vista da favola, si può raggiungere la vetta del monte Misen. Nonostante i soli 500 metri di altezza, questa è la cima più alta di Miyajima e da qui si può osservare tutta l’isola, arrivando talvolta a vedere anche Hiroshima.

A piedi o in funivia?

Il monte Misen si può scalare a piedi, seguendo dei percorsi da trekking, tra cui il percorso Momijidani, il percorso Daisho-in o il percorso Omoto. Momijidani è il percorso più breve ma, allo stesso tempo, il più ripido. Approssimativamente, qualsiasi percorso venga scelto, ci vogliono da un’ora e mezza a due ore per arrivare in cima al monte Misen.

In alternativa, è possibile fare uso del servizio di funivia, che toglie gran parte della fatica, lasciando comunque un pezzo da percorrere a piedi, poiché la funivia non arriva fino in cima, ma si ferma centro metri (di altezza) più in basso

Da ammirare durante la salita al monte Misen

Durante la scalata, con un po’ di fortuna, si possono osservare gli animali che vivono nella foresta che ricopre la montagna. Spesso si incontrano, infatti, i cervi che attraversano i sentieri che conducono alla cima. Un tempo, era normale avvistare anche le scimmie, ma oggi questa eventualità è molto più rara, in quanto molte delle scimmie un tempo presenti è stata trasferita a Inuyama in una riserva a loro dedicata per garantire il loro benessere e anche quello degli abitanti di Miyajima.

I Templi del monte Misen

Anche il monte Misen è un importante luogo di culto. Ai suoi piedi si erge uno degli edifici del tempio Daisho-in, fondato da Kobo Daishi, uno dei fondatori del buddhismo shingon. Le costruzioni appartenenti al tempio Daisho-in sono presenti anche in prossimità della cima del monte Misen. Tra queste c’è il Misen Hondo, che ospita una delle sale principali del tempio, e il Reikado, la sala della fiamma spirituale. Questa fiamma, si racconta, è stata accesa da Kobo Daishi stesso durante il periodo Heian ed è protetta all’interno del tempio sin da allora.

Riti buddhisti

Salendo verso la cima del monte Misen chi è interessato può prendere parte a uno dei riti buddhisti. Le scale che portano in cima verso questi importanti edifici parte del tempio sono ornate da un corrimano su cui sono disposti dei cilindri metallici che presentano iscrizioni tratte dalle scritture buddhiste (sutra). Girare tali cilindri mentre si salgono le scale ha lo stesso significato di leggere tali scritture. Per questo, anche chi non comprende il giapponese, può beneficiare delle benedizioni buddhiste se prende parte a questo rituale.

Il Santuario Hokoku

Un ultimo luogo sacro presente a Miyajima è il Santuario Hokoku, comunemente chiamato col nome di Senjokaku, ovvero “padiglione dei mille tappeti”. Il nome descrive la spaziosità della costruzione che è situata su una collinetta alle spalle del tempio Itsukushima. Il Santuario fu commissionato da Toyotomi Hideyoshi, uno degli unificatori del Giappone, con l’intento di creare un luogo per recitare i sutra per i soldati caduti. Quando Hideyoshi morì nel 1598, il Santuario non era ancora stato completato e, ancora oggi, ha dei pezzi mancanti. Non ci sono, infatti, delle parti di tetto né tantomeno un vero e proprio ingresso. Ad oggi, il tempio è dedicato a Hideyoshi ed è affiancato da una grande e coloratissima pagoda costruita nel 1407.

Miyajima in conclusione

Miyajima è una piccolissima perla del Giappone dove è possibile venire a contatto con quelli che sono gli aspetti più tradizionali e spirituali del Paese. Visitare l’isola è un’ottima opportunità per esplorare un Giappone diverso da quello delle grandi e famosissime città-metropoli. Tra luoghi di culto e paesaggi naturali, Miyajima è una meta magica e imperdibile.

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Faq Miyajima

Miyajima è un’isola?

Sì, Miyajima è un’isola raggiungibile solo con un traghetto

Come si arriva a Miyajima da Hiroshima?

Da Hiroshima occorre prendere il treno o il tram fino a Miyajimaguchi e poi il traghetto che in breve arriva al porto di Miyajima.

Quanto tempo occorre fermarsi a Miyajima?

Per visitare al meglio la località occorre fermarsi almeno un giorno. Se potete sarebbe meglio pernottare in loco almeno una notte per godersi l’alba ed il tramonto.

Quanto ci vuole per raggiungere Miyajima da Hiroshima?

In genere si può raggiungere Miyajima da Hiroshima in un’ora circa.

Quanto dista Miyajima da Osaka?

Per arrivare a Miyajima da Osaka occorrono dalle 5 alle 6 ore.

Proposte di Viaggio in Giappone

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Giappone cultura antica e fascino moderno. Un viaggio attraverso le atmosfere più toccanti del Giappone. Si parte da Tokyo, la capitale: una grande metropoli con i suoi magnifici grattacieli. Visitiamo poi Hakone, un piccolo gioiello termale ai piedi del Fujiyama, incastonata nella splendida regione montagnosa che ospita il Parco Nazionale di Fuji-Hakone-Izu, distante solamente 1 ora e 30 minuti di treno da Tokyo. Immegiamoci nella tradizione a Kyoto, la città dei templi, con la sua storia millenaria e le sue tradizioni.
Infine Nara, con i suoi siti di straordinaria bellezza: il “Parco dei cervi” ed il Tempio Todaiji che ospita il Grande Buddha.

Giappone da Tokyo fino all’isola di Kyushu, un viaggio memorabile attraverso storia, modernità e panorami eccezionali. Tanti giorni per visitare alcuni dei luoghi più significativi del Giappone spingendovi oltre le mete più scontate.
Da Tokyo, città dell’avanguardia per eccellenza a Kyoto per assaporare l’atmosfera più tradizionale e “zen” del paese. Da qui, all’isola di Miyajima, con il suo santuario dedicato alla dea dei mari, costruito in parte nel mare con un torii rosso fuoco a poche decine di metri dalla riva. E poi via, verso sud, toccando le città di Nagasaki e Fukuoka, dove ammirerete il tempio Tocho-ji, famoso per la statua in legno di Buddha più grande del Giappone.
Infine un piccolo grande regalo: una crociera verso le isole Kujuku, dette le “99 isole”, di cui solo 4 abitate.

Dai un’occhiata agli altri viaggi individuali e tour di gruppo, per tutto quello che non trovi, chiedi a me!

Per saperne di più sul Giappone

Il Giappone è un mondo nuovo da esplorare, dove tutto è diverso da quello a cui siamo abituati. Per imparare qualcosa sul paese, prima di partire leggi uno degli Otto libri per un viaggio in Giappone che consiglio nel mio articolo.

Innanzitutto il bagaglio: dai un’occhiata a cosa mettere in valigia: la lista da stampare per il viaggio perfetto. Puoi anche stamparla e compilarla offline!

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Prima di partire compra la Guida del Giappone della Lonely Planet (controlla che sia l’ultima edizione, marzo 2020). Se vai a Tokyo, conviene comprare una guida specifica, anche per questo Lonely Planet è sempre il meglio.

Organizza il viaggio per il Giappone, ma prima leggi Il periodo migliore per un viaggio in Giappone, magari sfruttando il Japan Rail Pass qualche consiglio per scegliere un hotel in Giappone e cosa mangiare nel paese del sol Levante.

Poi avventurati in questo fantastico paese partendo da Tokyo, che puoi vedere anche in questo breve video di Tokyo in tre minuti. Immergiti in una Onsen, come le scimmie delle nevi di Jigokudani o scatta un bellissimo selfie sullo sfondo dei coloratissimi Torii del santuario Fushimi-Inari Taisha.

Insomma, non c’è da annoiarsi..

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Pubblicato: 30/09/2022
Articolo su Jyotirlingas - Immagine i copertina

Jyotirlingas, pellegrinaggio dei devoti di Shiva

di Max Pubblicato: 15/09/2022
India written by Max

Il pellegrinaggio dei 12 Jyotirlingas di Shiva, contesto

Gli Jyotirlingas sono i luoghi dove si ritiene che Shiva si sia manifestato sotto forma di una colonna diluce. Per questo sono diventati mete di pellegrinaggio e di culto popolari in tutta l’India.

Prima di parlare di Jyotirlingas, una piccola premessa di carattere generale.

Le principali divinità dell’Induismo sono Brahma, Shiva e Vishnu. Essi sono la rappresentazione delle forze presenti nell’unico Brahman. Per Brahman (da non confondere con Brahma, la divinità) si intende lo spirito cosmico o coscienza universale. Brahman è l’essenza dell’universo o realtà divina originale. 

Le tre divinità ne rappresentano un aspetto ed ognuna ha una propria funzione principale: Brahma presiede alla creazione, Vishnu presiede alla conservazione e Shiva si occupa della distruzione, per poter far rinascere un mondo nuovo. 

All’interno dell’Induismo esistono molte correnti che scelgono di adorare in via prevalente una o l’altra divinità e di queste lo Shivaismo è una delle maggiori, per questo il pellegrinaggio degli Jyotirlingas è così popolare.

ATTENZIONE: le indicazioni presenti negli articoli sono fornite gratuitamente a scopo divulgativo e potrebbero essere non aggiornate o incomplete. Prima di acquistare, di prenotare o di partire, consultate sempre i siti ufficiali. Alcuni link in questo articolo sono link di affiliazione (anche i link ad Amazon*). Gli articoli aggiornati o pubblicati a partire da febbraio 2024 riportano un asterisco* accanto ai link di affiliazione.

Indice dell’articolo (clic per aprire)

  • Il pellegrinaggio dei 12 Jyotirlingas di Shiva, contesto
  • Mappa dei 12 Jyotirlingas più importanti
    • La leggenda degli Jyotirlingas
    • La bugia di Brahma e la sua maledizione
  • Origine dei 64 Jyotirlingas originali
  • Elenco dei 12 siti sacri
Se ti interessa l'induismo leggi anche Luoghi Sacri dell’Induismo e regole di comportamento

Mappa dei 12 Jyotirlingas più importanti

Mappa della distribuzione dei 12 Jyotirlingas di Shiva in India
Mappa della distribuzione dei 12 Jyotirlingas di Shiva in India

La leggenda degli Jyotirlingas

Secondo la leggenda, un giorno Brahma e Vishnu erano stavano discutendo su chi fosse più importante nel processo della creazione. Per dirimere la disputa, Shiva decise di trasformarsi in un enorme pilastro di luce e trafisse i tre mondi: il cielo, la terra e gli inferi.

Vishnu e Brahma si separarono e si diressero verso le estremità del pilastro, per cercarne la fine. Brahma prese la forma di un cigno e volò verso l’alto, mentre Vishnu prese la forma del cinghiale Varaha e corse a cercare la base.

Nessuno riuscì ad arrivare alla fine della luce, perché il pilastro non aveva ne’ inizio ne’ fine, ma Brahma, sapendo di mentire, disse di essere arrivato a vedere la fine della luce. Per sostenere questa bugia si fece aiutare dal fiume Ketaki che testimoniò di averlo visto raggiungere la fine della colonna.

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La bugia di Brahma e la sua maledizione

La bugia di Brahma mandò Shiva su tutte le furie. Si arrabbiò a tal punto che lanciò una maledizione su entrambi: il Dio non avrebbe potuto più essere adorato dagli uomini, mentre il fiore di Ketaki (pandanus odorifer) non avrebbe più dovuto essere utilizzato nei rituali religiosi.

Questa colonna di luce, detta Jyotirlinga, in seguito si raffreddò nella collina Sacra di Annamalai su cui si trova il Tempio di Arunachaleshwara, in Tamil Nadu.

Origine dei 64 Jyotirlingas originali

In quell’occasione, la colonna di luce infinita di Shiva comparve sulla terra in 64 punti sotto forma di Lingodbhava. Di quei 64 posti, solo 12 sono conosciuti come i principali Jyotirlingas dell’India. In ogni Jyotirlinga Shiva si manifesta in una delle sue forme e benedice i fedeli.

Lingodbhava ovvero “l’emersione del Linga” è una rappresentazione allegorica del dio Shiva ed è spesso presente nei templi induisti dell’India meridionale. L’icona raffigura la leggenda dell’origine del linga, la rappresentazione di Shiva che è oggetto del suo culto

Lingodbhava al Tempio Airavatesvara, Darasuram, Tamil Nadu, India
Lingodbhava, “l’emersione del Linga” è una rappresentazione allegorica del dio Shiva. Tempio Airavatesvara, Darasuram, Tamil Nadu, India. Foto di Ssriram mt, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=17174027
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Elenco dei 12 siti sacri

  • Somnath Jyotirlinga a Gir, Gujarat

Somnath è tradizionalmente indicato come luogo d’inizio del pellegrinaggio degli Jyotirlingas. Il tempio fu distrutto e ricostruito sedici volte ed è conosciuto in tutta l’India, ricco di tradizioni e prolifico di leggende. Si trova a Prabhas Patan nella regione di Saurashtra nello stato del Gujarat, India occidentale.

  • Mallikarjuna Jyotirlinga nello Srisailam in Andhra Pradesh
  • Mahakaleshwar Jyotirlinga a Ujjain in Madhya Pradesh
  • Omkareshwar Jyotirlinga a Khandwa in Madhya Pradesh
  • Baidyanath Jyotirlinga a Deoghar in Jharkhand
  • Bhimashankar Jyotirlinga nel Maharashtra
  • Ramanathaswamy Jyotirlinga a Rameshwaram in Tamil Nadu
  • Nageshwar Jyotirlinga a Dwarka in Gujarat
  • Kashi Vishwanath Jyotirlinga a Varanasi in Uttar Pradesh
  • Trimbakeshwar Jyotirlinga a Nasik in Maharashtra
  • Kedarnath Jyotirlinga a Rudraprayag in Uttarakhand
  • Ghrishneshwar Jyotirlinga ad Aurangabad in Maharashtra

Per saperne di più sull’India

India, destinazione senza compromessi. Un salto indietro nel tempo in una terra di grande misticità, capace di grandi fasti e di grandi miserie, ma sempre con una propria dignità e con un portamento elegante. Ad ogni passo c’è qualcosa da scoprire, in questa terra capace di grande ospitalità e dove, da viaggiatori, ci si sente sempre i benvenuti.

Prima di tutto il bagaglio: leggete l’articolo cosa mettere in valigia: la lista da stampare per il viaggio perfetto. Non dimenticare di infilare nel bagaglio anche un buon libro: provate a dare un’occhiata ai miei libri preferiti nell’articolo 10 libri (e oltre) per la tua vacanza in India, senza parlare di Yoga

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Cultura

Se vi interessa la cultura informatevi sui luoghi sacri dell’induismo e sulle regole di comportamento. Altri argomenti interessanti per avvicinarsi a questa fantastica destinazione sono descritti negli articoli chi sono i Sadhu indiani e cosa fanno, le caste in India e gli Intoccabili Dalit, il Festival di Holi e la Festa dei Colori.

Antiche Religioni

Per approfondire la conoscenza sul variegato pantheon indiano leggete la sacra Trimurti e cenni su Brahma, Shiva il Distruttore, Vishnu ed i suoi Avatara, Ganesha dalla testa di elefante o Surya, il Dio del Sole indiano. Senza dimenticare che il buddhismo è nato in India, un occasione per visitare i luoghi del Buddha a Sarnath.

Tradizioni Tribali

Se, come me amate le tradizioni fate un salto nel passato dell’India Tribale, e scoprite le tribù dell’Orissa, i Kutia Kondh, i Dongria Kondh ed i Bonda, li ho incontrati nei mercati tradizionali e mi hanno affascinato.

Arrivederci presto!

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Pubblicato: 15/09/2022
Chota Char Dham il piccolo pellegrinaggio dell Uttarakhand

Chota Char Dham, in pellegrinaggio nell’Uttarakhand

di Max Pubblicato: 31/08/2022
India written by Max

Chota Char Dham, il piccolo pellegrinaggio dell’Himalaya

I Chota Char Dham sono quattro mete di pellegrinaggio in Uttarakhand, tra le Sacre Montagne dell’Himalaya, fra le più ambite dell’India e famose fra tutti i pellegrini. 

Il pellegrinaggio in India è una delle forme di turismo più diffuse. Recarsi in una meta sacra significa avvicinarsi alla divinità e ricaricare la propria energia spirituale migliorando la possibilità di ottenere la liberazione dal Samsara, il ciclo delle reincarnazioni, ed accedere al Nirvana.

Il pellegrinaggio contiene in se’ il simbolo del sacrificio, quindi più è grande il sacrificio, più grande è la ricompensa attesa e lo sforzo fisico rientra nei sacrifici, come il digiuno, l’astinenza e la preghiera.

A questo proposito leggi anche i luoghi Sacri dell’Induismo e regole di comportamento.

Come ho già detto nel mio articolo sui luoghi Sacri dell’Induismo, il dham o luogo di pellegrinaggio, di solito sorge in prossimità dell’acqua, che serve a purificare il corpo e lo spirito, o di una montagna. Questi sono simboli da rapportare alla vita di tutti i giorni. In particolare l’acqua viene paragonata allo scorrere della vita, lenta, ma inarrestabile

ATTENZIONE: le indicazioni presenti negli articoli sono fornite gratuitamente a scopo divulgativo e potrebbero essere non aggiornate o incomplete. Prima di acquistare, di prenotare o di partire, consultate sempre i siti ufficiali. Alcuni link in questo articolo sono link di affiliazione (anche i link ad Amazon*). Gli articoli aggiornati o pubblicati a partire da febbraio 2024 riportano un asterisco* accanto ai link di affiliazione.

Indice dell'articolo (clic per aprire)

  • Chota Char Dham, il piccolo pellegrinaggio dell’Himalaya
  • Il piccolo pellegrinaggio Chota Char Dham
  • Yamunotri e la Dea Yamuna
  • Gangotri e Madre Ganga
  • Kedarnath
  • Badrinath
  • Il tempio di Vishnu a Badrinath
  • Cultura
  • Antiche Religioni
  • Tradizioni Tribali

Il piccolo pellegrinaggio Chota Char Dham

Le quattro (chota) mete di pellegrinaggio dell’Uttarakhand, proprio per il fatto di essere difficilmente accessibili acquistano e sono considerate particolamente potenti.

Fino agli anni sessanta/settanta i luoghi erano frequantati soprattutto da asceti, da samnyasin* o persone che potevano permettersi di farsi trasportare attraverso il lungo cammino per raggiungere questi luoghi difficilmente accessibili.

In seguito, anche in conseguenza dei conflitti con la Cina, il governo costruì alcune strade che oggi permettono a migliaia di fedeli di raggiungere in modo agevole i luoghi di pellegrinaggio, che, in questo modo, sono divenuti molto popolari.

Si può accedere ai Chota Char Dham partendo da Haridwar, Rishikesh o da Dehradun.

Il pellegrinaggio prevede la visita a quattro luoghi sacri e si può percorrere da maggio fino a ottobre e comprende, seguendo un ordine preciso. 

  • Yamunotri, la sorgente del fiume Yamuna
  • Gangotri, la sorgente del Gange
  • Kedarnath
  • Badrinath
* Secondo la dottrina Induista, la vita è suddivisa in quattro periodi. L'obiettivo di ogni periodo è l'esecuzione e lo sviluppo delle caratteristiche proprie dello stadio della vita che si sta vivendo. Le quattro ashrama sono: Brahmacharya (studente), Grihastha (padre di famiglia), Vanaprastha (ritirato) e in ultimo la Saṃnyasa (rinuncia).

A proposito di pellegrinaggi, leggi anche: i Templi di Girnar Hill e il pellegrinaggio dei 10.000 scalini

Mappa dei Chota Char Dham

Chota Char Dham pellegrinaggio in Uttarakhand
Mappa di Chota Char Dham pellegrinaggio in Uttarakhand

Yamunotri e la Dea Yamuna

Yamunotri, la sorgente del fiume Yamuna e luogo in cui risiede la Dea Yamuna. Si trova ad un’altitudine di 3.293 metri ed il tempio è dedicato alla dea Yamuna. 

Il tempio non è accessibile in auto, ma bisogna percorrere a piedi un piccolo pellegrinaggio di 6 chilometri, percorribili in 2 o tre ore con facilità.

La base di partenza è Jankichatti, che dista circa 8 ore da Haridwar (o 12 da Delhi)

In realtà le sorgenti dello Yamuna si trovano circa mille metri più in alto, a oltre 4.400 metri, ma in una zona vietata al pubblico e quindi non accessibile. Qui lo spettacolo delle montagne è supremo, in un panorama coperto di foreste e ghiacciai. I pellegrini di solito soggiornano almeno una notte nelle vicinanze, e molti sfruttano la possibilità di usufruire delle sorgenti termali che si trovano a JankiChatti, a circa 7 chilometri. Nel tempio spesso si portano offerte alla Dea sotto forma di riso cotto nelle acque termali. Nei mesi invernali l’immagine della Dea è trasferita al villaggio di Kharsalia Uttarkashi

Leggi anche Sapta Puri, le sette città sacre dell’India

Yamunotri la sorgente dello Yamuna
Yamunotri – di AaS – CC BY-SA 4.0 – link

Gangotri e Madre Ganga

Gangotri, la sorgente del Gange e luogo in cui risiede la Dea Ganga. Il tempio dedicato alla Dea Ganga si trova a circa 6 ore da Haridwar, 7 ore da Yamunotri, ad un’altitudine di 3.048 metri. Si dice che sia stato costruito dove Shiva arrestò il potere distruttivo della Dea Ganga, facendola atterrare sulla sua chioma e domandone così la furia. 

Anche nel secondo Chota Char Dham la vera sorgente si trova più in alto a quasi 3.900 metri e quasi 20 chilometri di distanza, sempre più lontana man mano che il ghiacciaio che le dà origine si ritira a causa dei cambiamenti climatici.

I fedeli salgono alla sorgente a piedi, con un trekking fino alla base del ghiacciaio, per lavarsi nell’acqua gelida e raccoglierne un po’ da portare a casa, agli amici o al tempio, come simbolo del balsamo ingerito da Shiva dopo aver salvato l’universo dal veleno.

Nei mesi invernali la divinità trova dimora nel villaggio di Mukhba vicino a Harsil.

Gangotri - Chota Char Dham Uttarakhand
Gangotri – foto di Jayanta Banerjee

Kedarnath

Nel tempio di Kedarnath Shiva è venerato nella forma di uno dei 12 Jyotirlinga (Kedar è un altro nome di Shiva). Oltre ad essere uno dei Chota Char Dham, questo è anche il più importante dei Templi Panch Kedar, uno dei cinque Templi sacri per la corrente Induista dello Shivaismo. 

Si dice che ciascuno di questi siti sia dedicato a una parte del Signore: Kedarnath (la gobba di Shiva), Madhmahwar (il suo ombelico), Tungnath (le sue braccia), Rudranath (il suo volto), Kalpeshwar (il suo jata o capelli).

Kedarnath è uno dei templi più remoti in questo pellegrinaggio. Per arrivarci occorre raggiungere la cittadina di Sonprayag, 8 ore da Haridwar o 12 ore da Jankichatti, la precedente meta del pellegrinaggio. Da qui si può prendere una navetta e raggiungere Gaurikund, che dista solo 5 chilometri, ma non è accessibile ai veicoli privati. A Gaurikund è possibile pernottare ed il giorno successivo intraprendere il faticoso trekking di 16 chilometri per raggiungere il tempio di Kedarnath, in circa 6 ore.

Il tempio è dedicato a Shiva e si dice sia stato costruito da AdiShankara nell’ottavo secolo. Questo è il tempio dove i cugini Kaurava avrebbero espiato il cattivo karma accumulato nella guerra contro i cugini raccontata nel Mahabharata.

Una grande statua di Nandi accoglie i pellegrini, mentre una forma conica viene venerata come la rappresentazione di Shiva. 

Il tempio chiude a novembre e, durante l’inverno, Baba Kedar si trasferisce al tempio di Omkareshwar a Ukhimath.

Leggi di più sull’argomento: EconomicTimes

Tempio Baba Kedar a Kedarnath, uno dei Chota Char Dham dell'Uttarakhand
Tempio Baba Kedar a Kedarnath – Foto di PRATEEK JAISWAL

Badrinath

Il tempio di Vishnu a Badrinath

Badrinath è il più accessibile dei Chota Char Dham e si trova a  circa 7 ore di auto a nord di Haridwar, ai piedi dell’Himalaya. Badrinath, dedicato a Vishnu. Questo è uno dei 108 santuari più sacri per i Vaisnaviti, la corrente Induista che venera Vishnu come divinità principale. 

All’interno del Tempio principale Vishnu viene raffigurato come Nara-Narayana, gli avatar gemelli che lavorano per la conservazione del Dharma.

Badrinath si trova ad un’altitudine di oltre 3.000 metri, in mezzo alle montagne ed è coperto dalla neve per oltre sei mesi l’anno. Si può arrivare al Tempio in auto, ma occorre percorrere una strada che è spesso danneggiata da frane e smottamenti, pertanto meglio informarsi sulle condizioni prima di partire.

Secondo una delle leggende Vishnu meditò qui per migliaia di anni mentre la dea Lakshmi forniva ombra a suo marito sotto forma di un albero di Badri. Così il luogo divenne noto come il nome di Badrinath.

L’idolo principale si dice che sia stato scoperto da Adi Shankaracharya, in un fiume vicino e inizialmente posizionato in una sorgente termale. Solo più tardi fu costruito il tempio attuale, che risale al XVI secolo e fu costruito da re di Garhwal.

Il tempio è incastonato nelle montagne e circondato da panorami favolosi. Vicino a Badrinath è possibile raggiungere facilmente le sorgenti termali per godersi una giornata di relax.

Leggi anche Char Dham, le quattro Dimore degli Dei in India

Bradrinath - Chota Char Dham
Vista della cittadina di Badrinath – foto di Avi Theret

Per saperne di più sull’India

India, destinazione senza compromessi. Un salto indietro nel tempo in una terra di grande misticità, capace di grandi fasti e di grandi miserie, ma sempre con una propria dignità e con un portamento elegante. Ad ogni passo c’è qualcosa da scoprire, in questa terra capace di grande ospitalità e dove, da viaggiatori, ci si sente sempre i benvenuti.

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Cultura

Se vi interessa la cultura informatevi sui luoghi sacri dell’induismo e sulle regole di comportamento. Altri argomenti interessanti per avvicinarsi a questa fantastica destinazione sono descritti negli articoli chi sono i Sadhu indiani e cosa fanno, le caste in India e gli Intoccabili Dalit, il Festival di Holi e la Festa dei Colori.

Antiche Religioni

Per approfondire la conoscenza sul variegato pantheon indiano leggete la sacra Trimurti e cenni su Brahma, Shiva il Distruttore, Vishnu ed i suoi Avatara, Ganesha dalla testa di elefante o Surya, il Dio del Sole indiano. Senza dimenticare che il buddhismo è nato in India, un occasione per visitare i luoghi del Buddha a Sarnath.

Tradizioni Tribali

Se, come me amate le tradizioni fate un salto nel passato dell’India Tribale, e scoprite le tribù dell’Orissa, i Kutia Kondh, i Dongria Kondh ed i Bonda, li ho incontrati nei mercati tradizionali e mi hanno affascinato.

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Pubblicato: 31/08/2022
il Monte Piana ed il museo a cielo aperto della Grande Guerra

Il Monte Piana ed il museo a cielo aperto della Grande Guerra

di Max Pubblicato: 20/08/2022
Italia written by Max

Che ne dite di visitare il Monte piana, snobbando le Tre cime di Lavaredo?

Il Monte Piana, o Monte Piano ed il suo Museo a Cielo Aperto della Prima Guerra Mondiale sono una meta interessante per chi vuole abbandonare per un giorno l’affollamento delle mete più turistiche, a favore di un itinerario intimo e storico, ma non per questo meno spettacolare.

Il Monte Piana, grazie alla sua conformazione piatta, unita all’invidiabile posizione, offre anche un punto di vista unico sulle dolomiti. Dalla cima, infatti è possibile godere di un panorama a 360° su alcune delle montagne più maestose delle dolomiti. La vista spazia dalle montagne di Auronzo di Cadore a quelle di Cortina d’Ampezzo: le Tre Cime di Lavaredo, vicinissime, i Cadini di Misurina, il Sorapiss, il Cristallo e la Croda Rossa, senza dimenticare di volgere lo sguardo in basso verso il bellissimo Lago di Misurina.

Per saperne di più potete leggere il libro Maledetto Monte I combattimenti a monte Piana e nelle Dolomiti di Cortina nel 1915, di Enrico Varagnolo

ATTENZIONE: le indicazioni presenti negli articoli sono fornite gratuitamente a scopo divulgativo e potrebbero essere non aggiornate o incomplete. Prima di acquistare, di prenotare o di partire, consultate sempre i siti ufficiali. Alcuni link in questo articolo sono link di affiliazione (anche i link ad Amazon*). Gli articoli aggiornati o pubblicati a partire da febbraio 2024 riportano un asterisco* accanto ai link di affiliazione.

Indice dell’articolo (clic per aprire)

  • Dove si trova il Monte Piana
  • Storia del Monte Piana
  • Il Museo e sua conservazione
  • Cosa vedere sul Monte Piana
    • Quanto dura l’escursione e dove conduce
    • Piramide Carducci
  • Monte Piana e la serie TV Un Passo dal Cielo
  • Come arrivare al Monte Piana, itinerari, tempo e distanze chilometriche
    • Arrivare al Monte Piana in auto da Venezia
    • Arrivare al Monte Piana dal Brennero
    • Arrivare al Monte Piana da Udine o dalla Slovenia
    • Arrivare al Monte Piana da Cortina:
    • Arrivare in treno
    • Arrivare in autobus
  • Servizio Navetta da Misurina al Monte Piana
  • Sentieri di accesso al Monte Piana
    • Dalla strada Misurina – Tre Cime di Lavaredo 
    • Il sentiero dei pionieri (pionerweg)
    • Il sentiero dei turisti (touristensteig)
  • Considerazioni finali
  • Poesia del Monte Piana
  • Video di presentazione della Regione Veneto
  • Faq Monte Piana
    • Quanto costa visitare il Museo a Cielo Aperto del Monte Piana?
    • Dove si trova il Monte Piana?
    • Chi vinse la battaglia sul Monte Piana?
    • Quanto durò la battaglia sul Monte Piana
    • Quanti soldati morirono sul Monte Piana?

Dove si trova il Monte Piana

Il Monte Piana o Monte Piano – come veniva chiamato dagli austriaci – appartiene morfologicamente alle Dolomiti di Sesto e raggiunge un’altezza di 2.324 metri s.l.m.

Per essere precisi la denominazione Piano fa riferimento alla vetta settentrionale un tempo occupata dagli austriaci, mentre Piana è la vetta meridionale un tempo occupata dagli Italiani.

Proprio la cima segna il confine amministrativo tra il Veneto e la provincia autonoma di Bolzano, confine già in uso in epoca antica. La stessa linea di frontiera, già nel 1753 separava la Repubblica di Venezia dall’Impero austriaco. 

Oggigiorno la montagna si trova quasi interamente nel comune di Auronzo di Cadore, in provincia di Belluno.

Panorama dal Monte Piana
Panorama dal Monte Piana

Storia del Monte Piana

Il Monte Piana, da sempre dedicato al Carducci, non è mai stato una meta turistica; spoglio e privo di corsi d’acqua non è mai stato interessante neppure per pastori e boscaioli. Improvvisamente, dopo il 24 maggio 1915 il Monte accende gli interessi di Italiani e austriaci. Qui si delinea un importante fronte di battaglia, che, in caso di vittoria, consentirebbe da un lato agli italiani di accedere alla Val Pusteria e quindi di aprire una breccia nelle linee nemiche, dall’altro agli Austriaci di avere via libera ed un accesso privilegiato al Cadore. 

Durante tutta la durata della lunga battaglia, durata oltre due anni, i due eserciti si fronteggiano: gli italiani barricati nelle trincee e gli austriaci asserragliati sul Monte Rudo a battere il fronte con l’artiglieria.

Alla fine del lungo confronto restano sul campo più di 14.000 soldati, in uno dei teatri più cruenti della Grande Guerra, insieme al Col di Lana.

Residui bellici sul Monte Piana
Residui bellici sul Monte Piana

Il Museo e sua conservazione

Oggigiorno, durante la visita, è possibile solo immaginare le sofferenze degli eroici soldati, esposti al gelo invernale, in baracche di fortuna, trincee o gallerie e sotto il fuoco nemico. Ad aiutare la nostra immaginazione c’è il Museo a Cielo Aperto, dove è possibile ancora oggi visitare le numerose trincee, gallerie, postazioni militari ed altri reperti storici riportati alla luce e risistemati e ben conservati, grazie all’opera dei volontari del gruppo Amici delle Dolomiti, dell’Associazione Amici del Monte Piana e della Fondazione Monte Piana.

Sentieri sul monte Piana
Sentieri sul monte Piana

Cosa vedere sul Monte Piana

Appena arrivati dal sentiero o dalla strada il primo edificio che si trova sul cammino è il Rifugio Bosi, a 2.205 metri, punto di arrivo e di partenza delle navette. All’interno del Rifugio si può visitare il piccolo museo privato che espone reperti, fotografie e documenti della Grande Guerra, con un piccolo bookstore.

Accanto al rifugio Bosi si trova la Cappella degli Eroi, dedicata ai soldati caduti. All’interno della Cappella ho trovato la splendida poesia del Monte Piana, che potrete leggere in fondo all’articolo. 

Leggi anche Vacanze nell’Agordino: cosa fare e quando andare
Rifugio Bosi al Monte Piana
Rifugio Bosi al Monte Piana

Quanto dura l’escursione e dove conduce

La Cappella degli Eroi
La Cappella degli Eroi

Dalla Cappella parte l’escursione pedonale che conduce alle trincee e ai siti storici del Museo all’aperto della Prima Guerra Mondiale. La cima Sud, dove si trova la Capanna Carducci (che è privata e quindi chiusa al pubblico), si raggiunge in una ventina di minuti, percorrendo circa un chilometro con un centinaio di metri di dislivello.

La gita per chi va di fretta può essere conclusa in un paio d’ore, ma per chi, come me, è curioso ed appassionato di storia, può durare un giorno intero. In genere in un arco di tempo di 3 o 4 ore si visitano tutti i luoghi importanti e panoramici del Monte Piana, con alcuni tratti mediamente esposti e provvisti di funi di sicurezza. Il percorso esterno sulle cenge è molto panoramico, ma consigliato ad escursionisti esperti, gli altri sentieri sono in linea di massima semplici e pianeggianti, adatti quasi a tutti.

Durante la facile e piacevole escursione sulla cima del Monte Piana si ammira uno dei panorami più spettacolari delle Dolomiti

La Capanna Carducci
La Capanna Carducci

Piramide Carducci

Sul sentiero, fra le trincee si incontra una piccola piramide di roccia, una stele che gli alpini hanno voluto dedicare al ricordo del poeta Giosuè Carducci.

La Piramide Carducci
La Piramide Carducci

Il Poeta, nel 1892, durante un suo soggiorno in Cadore visitò il Monte Piana e scrisse la sua Ode al Cadore, nella quale esprime la sua ammirazione per i luoghi e per le gesta del patriota Pier Fortunato Calvi, eroe difensore del Cadore nel 1848.

Sul monumento al Carducci sta scritto: ”Al Poeta del vaticinio – A tutti i gloriosi Caduti – Nel rintuzzare la burbanza nemica – Gli Alpini del Battaglione Val Piave – In nome della Patria.”

Il Monte Piana ed il museo a cielo aperto della Grande Guerra > https://www.massimobasso.com/articoli/page/17/

Monte Piana e la serie TV Un Passo dal Cielo

Il Monte Piana lo ritroviamo anche nelle serie televisive. Nella quarta e nella quinta stagione della serie “Un Passo dal Cielo”, alcune scene con Emma (Pilar Fogliati) sono girate proprio qui. 

Ad esempio, quando Emma e il comandante della forestale Francesco, galoppando sui cavalli, incontrano e osservano un branco di piccoli lupi, la location è proprio questa.

Trincee sul Monte Piana
Trincee sul Monte Piana

Come arrivare al Monte Piana, itinerari, tempo e distanze chilometriche

I comuni più vicini al Monte Piana sono Cortina d’Ampezzo, Auronzo di Cadore (centro) e Dobbiaco ed in genere i visitatori arrivano al Monte Piana visitando anche le altre mete famose delle Dolomiti.

Ma vediamo, per chi vuole affrontare il viaggio, come arrivare al Monte Piana.

Arrivare al Monte Piana in auto da Venezia

Seguendo l’autostrada A27 in direzione Belluno utilizzare l’uscita Pian di Vedoia e imboccare la Strada Statale 51. Oltrepassare Longarone e Ponte Cadore, seguire le indicazioni per Auronzo-Comelico. Seguire sempre per Auronzo fino ad arrivare allo svincolo per Comelico che va oltrepassato per arrivare fino alla vista delle Tre Cime di Lavaredo. Calcolare circa due eore e mezza per circa 170 km.

Arrivare al Monte Piana dal Brennero

Percorrendo l’autostrada A22 Modena-Brennero, utilizzare l’uscita di Bressanone e seguire la strada della Val Pusteria in direzione Dobbiaco. Superato Dobbiaco, svoltare a destra sulla SS 51 di Alemagna. Giunti a Carbonin – svincolo per Cortina d’Ampezzo, seguire in direzione Misurina e proseguire fino ad Auronzo. Calcolare 2 ore circa da Bolzano per 120 km.

Il Monte Piana ed il museo a cielo aperto della Grande Guerra > https://www.massimobasso.com/articoli/page/17/

Arrivare al Monte Piana da Udine o dalla Slovenia

Dalla A23 Palmanova – Tarvisio uscire a Tolmezzo e seguire la SS 52 Carnica. A Villa Santina seguire la SR 355 in direzione Ampezzo e poi Forni di Sopra, Lozzo di Cadore e Auronzo. In alternativa a Villa Santina si può seguire per Sappada e poi Santo Stefano di Cadore. Calcolare 2 ore e mezza da Udine, con circa 150 Km. 

Arrivare al Monte Piana da Cortina:

Da Cortina seguire le indicazioni Auronzo – Misurina. Raggiungere il Passo Tre Croci e dopo la foto di rito, proseguire per qualche chilometro fino ad una svolta a sinistra in direzione di Misurina. Calcolare meno di mezz’ora per 15 chilometri.

Arrivare in treno

La stazione ferroviaria più vicina è quella di Calalzo-Pieve di Cadore-Cortina, a 15 km da Auronzo e a 35 km da Cortina. I treni arrivano principalmente da Venezia e Udine

Dalla stazione di Calalzo gli autobus della Dolomitibus effettuano i collegamenti fra Auronzo e Cortina, mentre Auronzo e Misurina sono collegate dal servizio pubblico solo durante la stagione estiva e nel periodo di Natale.

Arrivare in autobus

Le autolinee a turistiche collegano tutto l’anno Cortina d’Ampezzo a Treviso, all’aeroporto di Venezia ed alla stazione ferroviaria di Mestre. In alta stagione, sia in estate che in inverno, ci sono collegamenti con tutte le località famose delle Dolomiti e con le maggiori città del nord Italia

Leggi anche Livigno: quando andare e come arrivare
La campana dell'amicizia
La campana dell’Amicizia

Servizio Navetta da Misurina al Monte Piana

Il servizio navetta Misurina – Monte Piana parte da Misurina presso Ristorante Bar Genzianella, in Via Monte Piana 31 ad Auronzo di Cadore ed arriva al Rifugio A. Bosi, 2.205 metri.

Dal 1 giugno al 31 ottobre opera tutti i giorni dalle 9.00 alle 17.00. Non serve prenotare, perché ci sono partenze ogni 20 minuti circa, chi prima arriva.. informazioni sul sito .

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Sentieri di accesso al Monte Piana

Le vie per raggiungere la cima del Monte sono tante e percorrono sentieri di diversa difficoltà.

Prima di percorrere i sentieri verificatene le condizioni e attrezzatevi adeguatamente. A parte il primo percorso, relativamente facile, ma pur sempre in alta montagna, gli altri sentieri vanno affrontati con attenzione ed adeguata preparazione, oltre ad un adeguato equipaggiamento.

Sentieri del Museo a Cielo Aperto
Sentieri del Museo a Cielo Aperto della Grande Guerra

Dalla strada Misurina – Tre Cime di Lavaredo 

Tempi: con navetta circa 20 minuti, a piedi ore circa un’ora e mezza senza correre, dislivello 450 metri, escursionistico.

Il sentiero si sviluppa su una comoda strada parzialmente asfaltata, danneggiata in alcuni punti. La strada è aperta al traffico solo pedonale, sono vietate anche le biciclette e l’itinerario conduce direttamente al rifugio Angelo Bosi. Una parte della strada è in comune con la navetta.

Il sentiero dei pionieri (pionerweg)

Tempi: da Landro circa 3 ore, dislivello circa 900 metri, per escursionisti esperti.

Il sentiero dei pionieri parte dal lago di Landro, scendendo da Misurina verso Dobbiaco. Questo sentiero è forse il più bello e panoramico che porta a 2324 metri passando per il monte Piano a 2306 metri. La ferrata sulla parte alta è stata ideata e costruita nel 1916 per poi essere risistemata nel 1980. La ferrata è solo un’opzione che può essere facilmente evitata con un sentiero alternativo e ben segnato.

Vedi questa pagina per una traccia e tutte le informazioni

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Il sentiero dei turisti (touristensteig)

Tempi: da Landro dislivello circa 900 metri, per escursionisti esperti.

Si chiama sentiero dei Turisti ma affrontatelo con il dovuto rispetto. Si parte dal lago di Landro, come per il precedente itinerario, che può essere utilizzato per un percorso ad anello. Il sentiero dei Turisti, è più semplice, ma comunque lungo e in alcuni tratti potrebbe essere in cattive condizioni. Se non siete espertim, nei tratti attrezzati è consigliabile l’uso del set da ferrata

Vedi questa pagina per una traccia e tutte le informazioni

Trincee della Grande Guerra
Trincee della Prima Guerra Mondiale

Considerazioni finali

Questo museo a cielo aperto è un’occasione per rivivere un pezzo della nostra storia, visitatelo con rispetto e ricordate che sono i volontari a tenerlo pulito ed in ordine, quindi portate a valle i rifiuti e fate attenzione a non danneggiare le postazioni per una fotografia in più.

Poesia del Monte Piana

Questa poesia si trova all’interno della Cappella Degli Eroi.

Nessuno forse sa più – Perché ti han sepolto lassù – Nel Camposanto sperduto – Sull’alpe, soldato caduto
Nessuno sa più chi tu sia, – soldato di fanteria – coperto di erba e di terra, – vestito del saio di guerra – l’elmetto sulle ventitré.
Nessuno ricorda perché – posata la vanga e il badile, – portando a tracolla il fucile – salivi, sull’alpe, salivi – cantavi e di piombo morivi – ed altri morivan con te.
Ed ora sei tutto di Dio – il sole, la pioggia, l’oblio – l’han tolto anche il nome d’in fronte.
Non sei che una roccia sul Monte – che dura nei turbini e tace – custode di gloria e di pace.

Renzo Pezzani

Video di presentazione della Regione Veneto

Video di presentazione della Regione Veneto

Faq Monte Piana

Quanto costa visitare il Museo a Cielo Aperto del Monte Piana?

La visita al museo è gratuita

Dove si trova il Monte Piana?

Il Monte Piana si trova in Veneto, nel comune di Auronzo di Cadore

Chi vinse la battaglia sul Monte Piana?

I due anni di guerra sul Monte Piana non ebbero un vincitore, ma tanti sconfitti: le vittime del conflitto. I due eserciti per due lunghi anni combatterono su un fazzoletto di terra, senza mai riuscire a sopraffare le forze nemiche. 

Quanto durò la battaglia sul Monte Piana

La battagli sul Monte Piana durò circa 2 anni dal maggio 1915 all’ottobre 1917.

Quanti soldati morirono sul Monte Piana?

Sul Monte Piana persero la vita più di 14.000 soldati in due anni di battaglie.

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Pubblicato: 20/08/2022
Sentieri Livigno val Alpisella

Livigno in estate: cosa fare?

di Max Pubblicato: 10/08/2022
Italia written by Max

Cosa fare a Livigno in estate

Meglio andare a Livigno in estate o in inverno?

I periodi migliori per visitare Livigno, nonché quelli più affollati, sono l’estate e l’inverno, ovviamente per motivi diversi, nonostante io sia anche uno sciatore, preferisco andare a Livigno in estate.

A partire da fine giugno e qualche volta anche prima, questa piccola località di montagna diventa la meta adatta per chi è amante degli sport all’aria aperta. E la festa dura fino quasi alla fine di settembre. 

Durante il giorno ci si può cimentare in tantissime attività: dalla più semplice ed economica passeggiata a piedi, alla gita in e-bike, mountain bike o pattini lungo la ciclopedonale che attraversa tutta la valle. Volendo andare oltre e spendere qualcosa, si passa alle passeggiate a cavallo o, per esempio alla salita in funivia e discesa in downhill lungo una delle innumerevoli piste per le mountain bike.

A Livigno in estate c’è veramente da fare di tutto e di più, e si sta al fresco!

Verso sera la vera sfida è in paese: riuscirete a non arroventare la carta di credito nel tentativo di svaligiare uno dei negozi di sport e moda che punteggiano le vie del centro?

Leggi anche Livigno: quando andare e come arrivare

ATTENZIONE: le indicazioni presenti negli articoli sono fornite gratuitamente a scopo divulgativo e potrebbero essere non aggiornate o incomplete. Prima di acquistare, di prenotare o di partire, consultate sempre i siti ufficiali. Alcuni link in questo articolo sono link di affiliazione (anche i link ad Amazon*). Gli articoli aggiornati o pubblicati a partire da febbraio 2024 riportano un asterisco* accanto ai link di affiliazione.

Indice dell'articolo (clic per aprire)

  • Cosa fare a Livigno in estate
  • Guida escursioni Livigno
  • Passeggiate a piedi o di corsa
  • Passeggiate a cavallo a Livigno in estate
  • Gite in e-bike o mountain bike
  • Circuiti di downhill a Livigno in estate
  • E-bike: dove ricaricare
  • Arrampicata e via ferrata
  • Golf e Tennis
  • Aperture e chiusure dei passi di Livigno in estate ed inverno
  • Distanze da altri luoghi di interesse 
  • Il meteo a Livigno in estate e nelle altre stagioni
  • Mappa di Livigno con itinerario di accesso
  • Altri articoli e consigli sul tema Italia
Veduta del paese di Livigno
Veduta del paese di Livigno

Guida escursioni Livigno

Una buona idea per chi vuole fare delle camminate o escursioni in bicicletta può essere quella di comprare una guida. Ce ne sono alcune, anche se poche sono specifiche per Livigno. 

Una di queste è la guida Livigno le più belle escursioni, bilingue (anche in tedesco), mentre un’altra da prendere in considerazione è Passeggiate per famiglia e con i bambini in Alta Valtellina. 50 gite facili in Alta Valtellina.  Per gli amanti delle cartine invece, la classica Kompass è sempre una garanzia. Le guide qui riportate sono un suggerimento, non un consiglio, non ho potuto provarle.

Passeggiate a piedi o di corsa

Veduta del paese di Livigno
Veduta del paese di Livigno

Livigno può vantare oltre 1500km di sentieri in single track da percorrere a piedi (fonte). I sentieri vanno dai più semplici, come la ciclopedonale di quasi 20 chilometri che attraversa la valle – in gran parte pianeggiante – fino ai più impegnativi 75 chilometri di trail in alta quota di Carosello 3000, che fanno di Livigno una destinazione top per chi vuole allenarsi in montagna. 

Per le persone “normali” un assaggio di queste gite è la superclassica Val Federia, che partendo dal centro abitato, con una comoda passeggiata attraverso pascoli e malghe arriva ad un fantastico ristoro dove è possibile gustare le specialità della valle. 

Vallata con baita solitaria
Vista delle valli di Livigno

Passeggiate a cavallo a Livigno in estate

Una delle fantastiche esperienze che tutti possono permettersi di fare a Livigno è sicuramente quella di vivere un momento di relax a spasso con il cavallo. L’attività è adatta più o meno a tutti e viene adeguata alle esperienze ed attitudini personali, con prezzi che partono da 25 euro l’ora. 

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Gite in e-bike o mountain bike

Non c’è dubbio che le a-bike sono la novità del momento e una delle innovazioni più belle per vivere delle esperienze eccezionali alla portata di tutti coloro che hanno un minimo spirito di avventura. A Livigno ci sono percorsi per tutti i gusti, di qualsiasi durata e difficoltà ed i sentieri sono bene tenuti e ben segnalati. Prove questi tre percorsi in e-bike che consiglio (in ordine di difficoltà):

La ciclopedonale fino al passo Forcola di Livigno:

La ciclopedonale è molto bella e molto ben tenuta. Ci sono alcuni tratti di sterrato, evitabile con un percorso alternativo, ma lo sterrato non è mai difficile per le biciclette. L’itinerario è adatto anche per pattini e ski-roll, ma con delle limitazioni, per esempio arrivare in cima alla forcola non è fattibile i pattinatori.  

Vedi il percorso su Wikiloc

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La Val Federia

Lasciando il paese in direzione del lago di Livigno, si seguono le indicazioni e si entra nella Val Federia. La zona è protetta, per questo è facile avvistare le marmotte e a volte anche gli stambecchi (che non ho visto). Dopo una prima parte in salita, il resto è percorso ondulato, ma facile e con pendenze minime, consigliato per famiglie e principianti. In fondo alla valle un bellissimo ristoro che ripaga delle fatiche. E’ possibile proseguire oltre, ma la faccenda si fa seria :-)

Vedi il percorso su Wikiloc (qui il percorso completo con arrivo fino a Carosello 3000 e ritorno sulle piste di downhill – solo per esperti. Per i meno allenati si consiglia di fermarsi all’alpeggio-ristoro)

La Valle Alpisella

Si parte dal Ristoro di Valle Alpisella, dove consiglio di fermarsi per la buonissima polenta taragna con l’uovo, che fa tanto montagna. Una bellissima gita che fra salite e tratti pianeggianti porta fino ai laghi dell’alta valle con panorami stupendi (raggiungibili anche con itinerari differenti). L’itinerario semplice prevede la salita da Livigno e ritorno sulla stessa strada. Più impegnativo il giro ad anello.

Vedi il percorso su Wikiloc (qui il percorso completo ad anello con il giro dei laghi – solo per esperti)

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Circuiti di downhill a Livigno in estate

C’è anche chi non ama pedalare in salita, ma preferisce la velocità e le difficoltà dei percorsi in discesa, di downhill per dirla all’americana. Anche per gli amanti di questa specialità c’è di che sbizzarrirsi. Da un lato della valle c’è il Bike Park Mottolino, con 14 piste di discesa servite dagli impianti del Mottolino. Dall’altra parte della valle c’è Carosello 3000, con i suoi 50 km di piste suddivise fra blu, rosse e nere, proprio come le piste da sci. Non c’è da annoiarsi.

Leggi anche: 5 gite panoramiche in e-bike a Livigno

E-bike: dove ricaricare

A supporto del crescente interesse suscitato dalle e-bike, Livigno ha ampliato la rete di colonnine di ricarica pubbliche che oggi potete trovare ai principali passi, dal Passo Forcola al Passo d’Eira e in numerosi luoghi in quota come l’Alpe Mine, Alpe Trela e Alpe Federia.

Qui potete vedere i punti di ricarica e-bike sulla mia mappa 
Livigno in estate: cosa fare? > https://www.massimobasso.com/articoli/page/17/

Arrampicata e via ferrata

Oltre alle classiche attività, Livigno in estate permette anche di vivere vere e proprie avventure adrenaliniche in sicurezza. Da soli, solo se adeguatamente preparati, o con l’assistenza delle guide alpine di Livigno, ci si può avvicinare all’arrampica ed alle vie ferrate, per una vacanza ancora più all’insegna dell’avventura.

Livigno in estate: cosa fare? > https://www.massimobasso.com/articoli/page/17/

Golf e Tennis

A Livigno in estate potete cimentarvi in una partita a Tennis o in un pomeriggio di golf, anche se non lo avete mai fatto. Il Golf Club Livigno offre corsi estivi per tutti i livelli, adulti e bambini e una vacanza può essere il momento giusto per approcciare questo sport all’aria aperta in famiglia.

Per quanto riguarda il tennis, alcuni hotel, come l’hotel Posta, hanno un campo proprio, ma esistono anche diverse strutture che affittano, l’unica accortezza è prenotare per tempo.

Leggi anche: Faq Livigno: domande e risposte

Aperture e chiusure dei passi di Livigno in estate ed inverno

Potete consultare la situazione dei passi da questa pagina ufficiale del Comune di Livigno

Vista delle valli di Livigno
Vista delle valli di Livigno

Distanze da altri luoghi di interesse 

  • Milano: 234 km e 3 ore e 45 min. passando da Bormio, 209 da Passo Forcola, 228km da Aprica e Tirano (con traffico regolare).
  • Torino: 337 Km e 5 ore passando da Passo Forcola 25 km in più e circa 20 minuti passando da Bormio (con traffico regolare).
  • Bergamo: 192 km sia passando da Lecco e Valtellina che da Aprica, circa 3 ore e mezza (con traffico regolare).
  • Brescia: 178 km e 3 ore e 20 min. passando da Aprica
  • Trento: 188 km e 3 ore passando da Bolzano e Passo del Gallo, 176 km e 3 ore e 34 min. passando dal Passo del Tonale, 25 km e mezz’ora in più passando da Aprica
  • Bolzano: 138 km e 3 ore e mezza passando da Passo del Gallo
 

Il meteo a Livigno in estate e nelle altre stagioni

Grafico temperature e precipitazioni livigno
Grafico temperature e precipitazioni livigno

Mappa di Livigno con itinerario di accesso

Mappa di Livigno
Mappa di Livigno

Altri articoli e consigli sul tema Italia

Prima di tutto il bagaglio: dai un’occhiata a cosa mettere in valigia: la lista da stampare per il viaggio perfetto e parti senza lasciare nulla al caso.

Se sei in Piemonte parti con una visita alla Sacra di San Michele. Prosegui con le residenze reali come il Castello della Mandria e poi Palazzo Barolo e la Palazzina di caccia di Stupinigi nella splendida Torino, che in questo articolo ritraggo in notturna.

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Yi piace lo shopping? Unisci convenienza e natura: scopri su cosa fare a Livigno, la destinazione migliore per il duty free e quando andarci (consulta le FAQ).

Tuffati nella storia con l’articolo su Sovana terra di Papi, Regine ed invasori.

In Italia c’è sempre da fare!

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Pubblicato: 10/08/2022
Livigno da Carosello 3000

Livigno in estate: quando andare come arrivare

di Max Pubblicato: 06/08/2022
Italia written by Max

Come arrivare a Livigno e qual è il periodo migliore per andarci? Per rispondere alla prima domanda dovrete per forza leggere l’articolo. Se invece la domanda è: “quando posso andare a Livigno?”, la risposta è semplice: sempre.

Più che semplice, la risposta è semplicistica, ma corretta se l’obiettivo sono il relax e lo shopping. Diverso, invece, se si vogliono abbinare sport e divertimento. Leggete l’articolo o cliccate qui per andare direttamente alla sezione che parla di cosa fare a Livigno.

ATTENZIONE: le indicazioni presenti negli articoli sono fornite gratuitamente a scopo divulgativo e potrebbero essere non aggiornate o incomplete. Prima di acquistare, di prenotare o di partire, consultate sempre i siti ufficiali. Alcuni link in questo articolo sono link di affiliazione (anche i link ad Amazon*). Gli articoli aggiornati o pubblicati a partire da febbraio 2024 riportano un asterisco* accanto ai link di affiliazione.

Indice dell'articolo (clic per aprire)

  • Una breve introduzione su Livigno
  • Dove si trova e come arrivare a Livigno
  • Livigno dal passo del Foscagno, 2.291 metri
  • Livigno dal passo del Gallo, 1.693 metri
  • Livigno dal passo Forcola di Livigno, 2.315 metri
  • Livigno in treno
  • Livigno in aereo
  • Livigno in autobus
  • Livigno a piedi o in bici
  • Il Trenino Rosso del Bernina
  • Quando andare a Livigno
  • Libri e Guide di escursioni Livigno
  • Situazione aggiornata aperture e chiusure dei passi di Livigno
  • Distanze da altri luoghi di interesse 
  • Che tempo fa: il meteo a Livigno
  • Mappa di Livigno e punti di accesso
  • Altri articoli e consigli sul tema Italia

immagine di copertina di Livigno from Carosello 3.000 Umberto Fistarol – CC BY-ND 2.0

Una breve introduzione su Livigno

Livigno è zona priva di tasse o, se vogliamo dirla all’inglese, duty free e l’esenzione dal pagamento delle imposte risale ai tempi antichi. Un tempo, infatti, in molti periodi dell’anno Livigno era isolata o difficilmente raggiungibile per via delle scarse e scomode vie di comunicazione e della lontananza dagli altri centri abitati. La cosa accadeva specialmente nei mesi invernali, quando la neve impediva i passaggi attraverso i valichi alpini che conducono in città.

Nonostante oggi le vie di comunicazione siano notevolmente migliorate, Livigno rimane, comunque un comune a fiscalità agevolata.

Ovviamente l’esenzione dal pagamento delle imposte per i turisti non è illimitata ed è regolamentata da apposite tabelle merceologiche, che potete consultare sul sito ufficiale di Livigno.

Livigno in estate: quando andare come arrivare > https://www.massimobasso.com/articoli/page/17/

Dove si trova e come arrivare a Livigno

Livigno fa parte storicamente dell’Italia, ma analizzando la morfologia del luogo, la valle appartiene al bacino idrografico dell’Inn o, più precisamente, al bacino del Danubio e quindi tecnicamente oltre lo spartiacque alpino dell’Italia.

Proprio per questo motivo per raggiungere Livigno si deve per forza di cose percorrere un valico alpino (o almeno un tunnel). 

Livigno dal passo del Foscagno, 2.291 metri

La strada più logica, nonché la più utilizzata durante tutto l’arco dell’anno è quella che valica il Passo del Foscagno e supera il paese di Trepalle. La strada arriva da Milano e dalla Lombardia e si raggiunge normalmente passando da Lecco, percorrendo tutta la superstrada che corre lungo il lago fino a Colico. Da Colico si prosegue poi lungo l’interminabile statale fino a Bormio e valicando poi il Passo Foscagno, dove, da novembre ad aprile è obbligatorio avere a bordo catene da neve o montare pneumatici adatti (controllate prima di partire).

Link alla Webcam Livigno del passo del Foscagno

Livigno per la val Viola sentiero 129
Livigno da Trepalle verso la val Viola sentiero 129

Alternative per raggiungere il passo del Foscagno dalla Valtellina

Per raggiungere la Valtellina, invece di percorrere per intero la statale da Colico, esistono delle alternative, da valutare a seconda della provenienza e anche della voglia di farsi un giro più o meno veloce o più o meno panoramico per arrivare a destinazione.

Passo dell’Aprica, 1.181 metri

Un altro modo per raggiungere la Valtellina, per chi viene da Bergamo o da Brescia, ma anche per chi ha voglia di farsi un giro panoramico, è quello di percorrere il Passo dell’Aprica, che in genere è aperto tutto l’anno, visto i soli 1180 metri di altitudine.

Link alla Webcam del passo dell’Aprica

Passo del Mortirolo, 1.852 metri

Il Passo del Mortirolo è alternativo al Passo dell’Aprica ed è noto soprattutto fra i ciclisti. Il passo si può raggiungere da sud dalla val Camonica, passando per Monno, per chi proviene da Bergamo o Brescia, oppure da est, dal passo del Tonale per chi proviene da Trento o Bolzano

Link alla webcam passo Mortirolo (al momento non attiva)

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Passo Gavia, 2.618 metri

Il Passo Gavia è un’altra alternativa più “avventurosa” per chi proviene da Bergamo, da Brescia o da Trento. Un altro passo noto fra i ciclisti, spesso incluso fra le tappe del giro d’Italia, l’ultima volta nel 2014. Questo passo panoramico impone il valico ad un’altezza che scoraggia i più frettolosi, ma che premia i più curiosi con vedute spettacolari. La strada non è ampia ed è meglio sempre verificare che non ci siano problemi di viabilità.

Link alla Webcam del Passo Gavia

Livigno dal passo del Gallo, 1.693 metri

Venendo dalla Svizzera Orientale, dall’Austria o da Bolzano, una delle soluzioni più comode per raggiungere Livigno è percorrere il tunnel del Passo del Gallo – Tunnel Munt la Schera, aperto tutto l’anno. Il tunnel, percorribile a senso unico alternato, regolato da un apposito semaforo, collega la vallata di Livigno con la Svizzera e, tramite il Passo del Forno, con la Val Monastero (o val Mustair), Merano e Bolzano. 

Il Tunnel del Passo del Gallo si trova a nord di Livigno e, arrivando dalla Svizzera, si arriva sulla strada che costeggia il lago di Livigno. Il costo del pedaggio è di 15 franchi svizzeri e può essere pagato in anticipo sul sito ufficiale. Il tunnel, attualmente osserva orari differenziati a seconda del giorno della settimana ed è prevista una chiusura dal 1/9/2022 al 24/11/2022 per lavori di manutenzione. Consultate il sito per aggiornamenti.

Link alla Webcam Livigno Passo del Gallo Tunnel Munt La Schera

Quando andare e come arrivare a Livigno 3-2

Livigno dal passo Forcola di Livigno, 2.315 metri

D’estate il percorso più comodo per chi proviene da Milano o dall’Aprica, prevede di sconfinare nella vicina Svizzera e di valicare il passo della Forcola di Livigno, una deviazione sulla strada del passo Bernina. 

Una volta raggiunta Tirano, in Valtellina, ci si dirige verso la Svizzera e, dopo aver superato alcuni paesini, si giunge al passo. Il passo, per convenzione, è chiuso dall’ultimo venerdì di novembre al primo lunedì di giugno. Il Cantone dei Grigioni potrebbe però decidere di anticipare la chiusura o di ritardare l’apertura in funzione della condizioni meteo. 

Per chi proviene da Milano ed ha tempo un’alternativa interessante è percorrere la superstrada di Lecco, imboccare la Val Chiavenna e poi passare per la vallata St. Moritz raggiungendo il passo Forcola da Nord. Un po’ più lunga, ma con splendidi panorami.

Link alla Webcam Livigno Passo Forcola

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Livigno in treno

In Italia la stazione più vicina è quella di Tirano, a circa 70 km da Livigno che è collegata a Milano con un treno che parte ogni due ore. Da Tirano esistono poi due opzioni. La prima è proseguire in treno fino a Poschiavo e da lì prendere un bus della svizzera AutoPostale che arriva a Livigno in un’ora e mezza circa, attraverso il passo della Forcola. Ma attenzione: solo in estate! 

La seconda è prendere un autobus della linea Perego che arriva a Livigno attraverso Bormio in circa 3 ore. Alcuni bus permettono di trasportare le biciclette.

Quando andare e come arrivare a Livigno 3-2

Livigno in aereo

Gli aeroporti più vicini sono quelli di Milano e Bergamo in Italia, di Zurigo in Svizzera e di Innsbruck in Austria.

Milano offre collegamenti agevoli grazie al servizio di navetta tra gli aeroporti di Malpensa, Linate, Orio al Serio e la Stazione Centrale, da cui ogni giorno partono molti treni diretti in Valtellina.

In Inverno c’è anche un collegamento giornaliero direttamente dagli aeroporti sopra indicati, che potete prenotare da qui.

Livigno in autobus

Il collegamento Bormio – Livigno avviene durante tutto l’anno tramite pullman di linea. In inverno meglio fare riferimento alle navette aeroportuali. 

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Livigno a piedi o in bici

Molti dei percorsi che si fanno in auto possono ovviamente anche essere fatti a piedi o in bicicletta, anche se quasi esclusivamente in estate. Oltre a questi itinerari, Livigno è raggiungibile tramite numerosi sentieri, in buona parte ciclabili, che attraversano le splendide valli dell’Alta Valtellina. E’ importante che ognuno scelga i percorsi in base alla propria preparazione fisica e tecnica, non tutti i sentieri sono agevoli, ma tutti sono spettacolari.

Ecco alcuni itinerari estivi per raggiungere Livigno, avendo cura di informarsi preventivamente sulle condizioni meteo, sempre importanti per le gite in montagna.

  • Da Arnoga in Valtellina attraverso la Val Viola e la Vallaccia. Dalla località Arnoga a Trepalle e poi a Livigno. Molto difficile in bici, molto spettacolare, vedi qui per una traccia.
  • Val Federìa attraverso il Passo Cassana arrivando dalla Val Chaschauna (Svizzera). Molto difficile in bici e molto spettacolare, vedi qui per una traccia.
  • Val Fraèle attraverso la Val Trela e Val Pila o attraverso Valle Alpisella vedi qui per una traccia.

Il Trenino Rosso del Bernina

Una valida alternativa per una giornata diversa dal solito sulla via di Livigno è quella di prendere il Trenino Rosso del Bernina. Sia che si parta da Milano, sia che si parta da Tirano, viaggiare a bordo del treno panoramico Bernina Express, il fiabesco trenino rosso su rotaie, è una scoperta continua. E’ l’occasione perfetta per ammirare lo splendido paesaggio delle Alpi, dai vigneti della Valtellina ai ghiacciai del Passo del Bernina.

Potete scendere liberamente in qualsiasi stazione e risalire sul treno successivo quando siete pronti per proseguire il viaggio.

Quando andare a Livigno

La domanda giusta è: quando non andare a Livigno? Come ho già detto se volete solo shopping e relax ogni stagione è buona. Ovviamente in estate le opzioni per arrivarci sono migliori: passi aperti e niente neve sono indubbiamente un vantaggio.

Per quanto riguarda le cose da fare, Le mezze stagioni sono il periodo meno adatto, soprattutto in primavera dopo che gli impianti di risalita hanno chiuso i battenti, o in autunno prima che gli stessi aprano.

I periodi migliori per visitare Livigno, nonché quelli più affollati, sono l’estate e l’inverno, ovviamente per motivi diversi e io preferisco l’estate!

Livigno in estate: quando andare come arrivare > https://www.massimobasso.com/articoli/page/17/

Estate a Livigno

Livigno a partire da fine giugno e qualche volta anche prima, diventa la meta adatta per chi è amante degli sport all’aria aperta. E la festa dura fino quasi alla fine di settembre. Durante il giorno ci si può divertire in mille modi: dalla più semplice ed economica scarpinata lungo la ciclopedonale che attraversa tutta la valle, si passa alle passeggiate a cavallo, alle gite in e-bike, fino alla salita in funivia e discesa in downhill lungo una delle innumerevoli piste per le mountain bike.

C’è veramente da fare di tutto e di più, non fosse altro che per cercare una fuga dalla calura delle grandi città. 

Verso sera la vera sfida è in paese: riuscirete ad arroventare la carta di credito nel tentativo di svaligiare uno dei fantastici negozi che punteggiano le vie del centro?

Inverno a Livigno

Anche l’inverno è il momento adatto per vivere Livigno all’aria aperta. La cosa più ovvia da fare è sciare, ma ci sono un sacco di altre attività di nicchia che possono riempire le giornate, prima di rifugiarsi in albergo e magari fare una bella sauna.

Per quelli come me che non amano i motori, prima di tutto un a gita con una fat-bike sulla neve, una ciaspolata o una escursione di cross country con gli sci – da fondo o da scialpinismo sono un’opzione.

Meno scontate e più avventurose possono essere, invece, un volo il parapendio o un’arrampicata sulle cascate di ghiaccio. Insomma, non c’è proprio da annoiarsi.

Se poi volete proprio sentirvi come nel grande nord, allora provate una gita sulla slitta, senza gli husky, ma con i cavalli..  non fa per me, ma non siamo tutti uguali!

Libri e Guide di escursioni Livigno

Per trovare i sentieri potete farvi aiutare da una app come Komoot o Wikiloc, utili nella loro versione free ed eccezionali nella versione a pagamento.

Una buona idea per chi vuole fare delle camminate o escursioni in bicicletta può anche essere quella di comprare una guida. Ce ne sono alcune, anche se poche sono specifiche per Livigno. 

Una di queste è la guida Livigno le più belle escursioni, bilingue (anche in tedesco), mentre un’altra da prendere in considerazione è Passeggiate per famiglia e con i bambini in Alta Valtellina. 50 gite facili in Alta Valtellina.  Per gli amanti delle cartine invece, la classica Kompass è sempre una garanzia. Le guide qui riportate sono un suggerimento, non un consiglio, non ho potuto provarle.

Quando andare e come arrivare a Livigno 3-2

Situazione aggiornata aperture e chiusure dei passi di Livigno

Potete consultare la situazione dei passi da questa pagina ufficiale del Comune di Livigno

Distanze da altri luoghi di interesse 

  • Milano: 234 km e 3 ore e 45 min. passando da Bormio, 209 da Passo Forcola, 228km da Aprica e Tirano (con traffico regolare).
  • Torino: 337 Km e 5 ore passando da Passo Forcola 25 km in più e circa 20 minuti passando da Bormio (con traffico regolare).
  • Bergamo: 192 km sia passando da Lecco e Valtellina che da Aprica, circa 3 ore e mezza (con traffico regolare).
  • Brescia: 178 km e 3 ore e 20 min. passando da Aprica
  • Trento: 188 km e 3 ore passando da Bolzano e Passo del Gallo, 176 km e 3 ore e 34 min. passando dal Passo del Tonale, 25 km e mezz’ora in più passando da Aprica
  • Bolzano: 138 km e 3 ore e mezza passando da Passo del Gallo

Che tempo fa: il meteo a Livigno

Grafico temperature e precipitazioni livigno
Grafico temperature e precipitazioni livigno
 

Mappa di Livigno e punti di accesso

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Pubblicato: 06/08/2022
Museo Arte Islamica - Sharjah Emirati

Sharjah, perla degli Emirati Arabi

di Max Pubblicato: 25/07/2022
Asia written by Max

Visita all’Emirato di Sharjah, negli Emirati Arabi Uniti

Sharjah si trova ad appena 30 chilometri da Dubai ed è una delle zone ancora poco frequentate dal turismo di massa.

Non ha il traffico di Dubai, non ha tutte le gallerie d’arte di Abu Dhabi e non può vantare le mega spiagge di Ajman. L’Emirato di Sharjah si propone come capitale culturale degli Emirati Arabi Uniti e, secondo l’UNESCO, anche del mondo arabo: una perla da scoprire ricca di storia.

Il suo territorio è il terzo in ordine di grandezza ed ospita il deserto di dune sabbiose più grande del mondo oltre a sconfinate pianure di ghiaia: un luogo talmente inospitale che, in parte, è ancora oggi inesplorato. 

Esplora il deserto con una gita al tramonto, possibilità di provare un quad, un giro in cammello e cena a buffet.

ATTENZIONE: le indicazioni presenti negli articoli sono fornite gratuitamente a scopo divulgativo e potrebbero essere non aggiornate o incomplete. Prima di acquistare, di prenotare o di partire, consultate sempre i siti ufficiali. Alcuni link in questo articolo sono link di affiliazione (anche i link ad Amazon*). Gli articoli aggiornati o pubblicati a partire da febbraio 2024 riportano un asterisco* accanto ai link di affiliazione.

Indice dell'articolo (clic per aprire)

  • Visita all’Emirato di Sharjah, negli Emirati Arabi Uniti
  • Storia dell’emirato di Sharja
  • Cosa vederea a Sharjah: il museo di Arte Islamica e altri musei
  • Zoo Indoor di Sharjah
  • Costruzioni Religiose di Sharjah
  • I souq
  • Sharja Fountain
  • Il festival delle luci
  • Come arrivare a Sharjah da Dubai
  • Per saperne di più sull’Asia

Storia dell’emirato di Sharja

La città di Sharjah fu fondata attorno al 3000 a.C., ed è una delle città più antiche degli Emirati Arabi Uniti. Come gran parte degli stati che costituiscono gli attuali Emirati Arabi Uniti, l’economia della città si basava principalmente sul commercio e sulla pesca delle perle.

Fino alla conquista da parte degli arabi intorno al 636 d.C. la zona fu dominata dall’Impero persiano dei Sasanidi che fu una delle principali potenze della tarda antichità in Asia Occidentale, Meridionale e Centrale, insieme con l’Impero romano/bizantino.

Durante il periodo medievale il territorio fece parte del regno di Hormuz e fu protettorato portoghese, fino a diventare parte delle zone di influenza britannica tra il XVIII e il XIX secolo (vedi articolo su Dubai).

Leggi anche Gita all’Oasi di Al Ain

Sharja Emirati Arabi
Fotografia di Zahid Lilani Sharjah Museo della Civiltà Islamica

Cosa vederea a Sharjah: il museo di Arte Islamica e altri musei

Una delle mete imperdibili durante la visita di Sharjah è sicuramente il Museo sull’arte islamica, Museum of Islamic Civilization, che vanta oltre 5.000 oggetti storici custoditi all’interno di un vecchio Souq ristrutturato.

Ma i musei in città sono tanti e tutti interessanti: dallo Sharjah Heritage Museum, al Museo Archeologico, al Museo delle scienze, fino all’ l’Al Eslah School Museum che testimonia la storia della scuola e l’evoluzione dell’istruzione negli Emirati. In una città sul mare non poteva mancare lo Sharjah Maritime Museum, per ipercorrere la storia del mare e delle imbarcazioni negli Emirati Arabi

Zoo Indoor di Sharjah

Per i più piccoli oltre al singolare Zoo al coperto ed all’Acquario con gli immancabili squali, c’è il Discovery Centre, dove i bimbi ed i genitori si possono cimentare in un sacco di attività interessanti, fra le quali anche l’arrampicata.

Costruzioni Religiose di Sharjah

Fra le costruzioni religiose spicca la bianchissima Moschea di Al Noor, 

Moschea di Al Noor - Sharjah
Moschea di Al Noor – Foto di Aboody

I souq

Sharjah è una città che si lascia visitare con calma e che offre la possibilità di vivere le usanze locali lontano dalla globalizzazione di Dubai e di Abu. Uno dei posti più veri, dove gustare l’autenticità del luogo è il Souq Al Arsah. Qui potete bighellonare senza meta tra le bancarelle e, con discrezione, tentare di rubare qualche bella fotografia in un ambiente rilassato. 

Se non vi basta il Souq fate una puntatina al mercato del pesce! 

Leggi anche Visitare Dubai e gli Emirati Arabi Uniti

Sharja Fountain

Durante la visita non perderti la Sharjah Fountain con getti d’acqua fino a 100 metri e una visita alle moschee, veri capolavori di arte islamica. Fra queste non potete mancare la bianchissima Moschea Al Noor, specialmente quando è illuminata dopo il tramonto o durante il festival delle luci.

Il festival delle luci

Ogni febbraio, infatti, Sharjah ospita il festival delle luci, durante il quale molti artisti internazionali sfoggiano la loro creatività in giochi di luci incredibili, che illuminano la notte della città. Le performances interessano diversi luoghi della città e durano dalle 18 alla mezzanotte, uno spettacolo da non perdere: https://www.sharjahlightfestival.ae.

Come arrivare a Sharjah da Dubai

L’opzione più comoda per visitare Sharjah da Dubai è andarci in Taxi. Il prezzo di un taxi per 6 ore si aggira intorno ai 100 euro e può essere conveniente nel caso di un gruppo di persone.

In alternativa Sharjah è facilmente raggiungibile con gli autobus che partono da molte stazioni di Dubai. La frequenza nelle ore di punta è di pochi minuti ed il biglietto costa meno di due euro per tratta. E’ consigliabile acquistare la NOL card, una carta ricaricabile che permette di viaggiare su autobus e Metro senza dover fare il biglietto ogni volta. La carta costa 25 AED (6 euro circa) con 19 AED di prima ricarica inclusa.

Se hai in mente di esplorare anche altri posti potresti prendere un’auto a noleggio, un’opzione abbastanza economica e consente di essere independenti.

Per chi non ama il fai da te è possibile prenotare un’escursione. Questa è l’opzione migliore per vedere tutti i punti d’interesse della città senza pensare troppo. Ad esempio è possibile comprare i biglietti per gli autobus dai quale salire e scendere a piacimento, i cosiddetti “hop on – hop off”, per vedere tutti i luoghi interessanti della città. In alternativa potete prenotare un tour guidato di mezza giornata.

Per saperne di più sull’Asia

Sono approdato all’Asia di recente, ma questa terra è stata subito fonte di ispirazione. Non solo fotografie, ma appunti di viaggio e qualche riflessione.

Prima di tutto il bagaglio: dai un’occhiata a cosa mettere in valigia: la lista da stampare per il viaggio perfetto. Puoi anche stamparla e compilarla offline!

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Se ti interessa l’India prima di tutto informati sui luoghi sacri dell’induismo e sulle regole di comportamento. altri argomenti interessanti per avvicinarti a questa fantastica destinazione sono descritti negli articoli chi sono i Sadhu indiani e cosa fanno, le caste in India e gli Intoccabili Dalit, il Festival di Holi e la Festa dei Colori. Per approfondire la conoscenza sul variegato pantheon indiano leggi la sacra Trimurti, introduzione e cenni su Brahma, Shiva il Distruttore, il Benevolo, lo Yogi e altre storie, Vishnu ed i suoi Avatara, l’importanza del conservatore o Surya ed il culto del Dio del Sole in India. Senza dimenticare che il buddhismo è nato in India, un occasione per visitare i luoghi del Buddha a Sarnath.

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Ma l’Asia non è solo India. Parti per il Giappone, ma prima leggi Il periodo migliore per un viaggio in Giappone, qualche consiglio per scegliere un hotel in Giappone e cosa mangiare nel paese del sol Levante.

Altri articoli interessanti su Cina ed Indonesia sono per esempio il periodo migliore per visitare Hong Kong, o qualche cenno sul Capodanno Cinese e sul Calendario Cinese Tradizionale. Senza dimenticare gli strani animali asiatici come i Panda Giganti della riserva di Chengdu o gli Orangutan di Sumatra e i Macachi Neri di Tangkoko.

Ciao, a presto!

illustrazioni di Photographeeasia/Freepik

Pubblicato: 25/07/2022
Faq New York

FAQ New York: 50 e più domande sulla Grande Mela

di Max Pubblicato: 22/07/2022
Stati Uniti written by Max

Le FAQ e le risposte a (quasi) tutte le domande su New York

E’ inutile contare, sono più di 50 Faq su New York!

Finito di contare? Ogni volta che si parte per un posto nuovo, ognuno si pone un sacco di domande e cerca le notizie che gli interessano sulle guide, sui libri o su internet. Le notizie. però, sono a volte frammentarie, a volte parziali o trattano di un argomento specifico.

L’idea è quella di raccogliere il maggior numero di faq su New York, in maniera semplice e consultabile, in un unico articolo e fonderle con esperienze e gusti personali.

Se manca qualcosa scrivete ed aggiorniamo l’articolo!

Leggi anche: Partire per gli Stati Uniti nel 2022: le cose da sapere

Per scoprire gli angoli nascosti della città, preparati con la guida Pocket* di New York della Lonely Planet o la guida completa ed aggiornata*. Se preferisci una guida illustrata allora è meglio la guida del National Geographic*, meno dettagliata e meno aggiornata, ma meglio illustrata.

ATTENZIONE: le indicazioni presenti negli articoli sono fornite gratuitamente a scopo divulgativo e potrebbero essere non aggiornate o incomplete. Prima di acquistare, di prenotare o di partire, consultate sempre i siti ufficiali. Alcuni link in questo articolo sono link di affiliazione (anche i link ad Amazon*). Gli articoli aggiornati o pubblicati a partire da febbraio 2024 riportano un asterisco* accanto ai link di affiliazione.

Indice dell’articolo (clic per aprire)

  • Le FAQ e le risposte a (quasi) tutte le domande su New York
  • Faq su Fuso orario e orari a New york
    • Qual è il fuso orario di New York?
    • A che ora aprono i negozi a New York
    • A che ora aprono i pubblici esercizi a New York?
    • A che ora aprono i musei a New York?
    • A che opra aprono i locali notturni a New York
  • Faq sui Trasporti a New York
    • Quanto dura il volo dall’Italia a New York?
    • Quanto costa un volo da Milano o Roma a New York?
    • Qual è il mezzo migliore per raggiungere Manhattan dall’aeroporto?
    • Dove si compra il biglietto della Metro
    • Quanto costa la metro di New York?
    • Dove si compra la MetroCard?
    • E’ possibile pagare la Metropolitana di New york con lo smartphone?
    • Quali sono le linee della Metropolitana di New York?
    • Esistono abbonamenti giornalieri alla Metropolitana di New York?
    • Dove posso usare OMNY?
  • Faq sui taxi di New York
    • Quanto costa un taxi a New York
    • Come capisco se il taxi è libero?
    • Come chiamo un taxi a New York?
    • Come si paga il taxi a New York?
    • Quanto costa un taxi dall’aeroporto JFK a Manhattan?
    • Cosa sono i (green) Boro Taxi?
    • Quanto costa un limousine a New York?
    • Funziona Uber a New York?
    • Uber costa meno di un taxi tradizionale?
  • Faq sui bagni pubblici a New York
    • Ci sono i bagni pubblici a New York
    • I bagni pubblici sono puliti?
  • Faq su Wi-Fi e Cellulare
    • Si trova Wi-Fi gratuito a New York?
    • Il mio telefono funziona a New York?
  • Faq sul cibo a New York
    • Quanto costa un caffè a New York?
    • Quanto costa un cappuccino?
    • Quanto costa una colazione a New York?
    • Quanto costa mangiare a New York?
    • Si può bere l’acqua del rubinetto a New York?
    • Si può bere l’acqua delle fontanelle pubbliche a New York?
    • Si possono bere alcolici a New York?
    • Si può fumare nei luoghi pubblici a New York?
  • Faq su pagamenti e carte
    • Perché il prezzo da pagare è più alto di quello esposto?
    • Le tasse a New York sono più alte che in altri Stati?
    • Posso usare la carta di credito a New York?
  • Faq Shopping
    • Dove trovo un outlet a New York?
    • Qual è il più grande negozio di fotografia di New York?
    • Qual è il più grande negozio di New york?
  • Faq sulle Mance a New york
    • Quanto si lascia di mancia al ristorante?
    • Come devo fare per lasciare la mancia al ristorante?
    • Devo lasciare la mancia al Fast Food?
  • Faq sul periodo migliore
    • Qual è il periodo migliore per visitare New York?
    • Qual è il periodo di bassa stagione a NYC?
    • Qual è il periodo di alta stagione a NYC?
    • Luglio ed agosto sono mesi troppo caldi per visitare New York?
    • Dicembre è troppo freddo per visitare NYC?
  • Faq su cosa vedere
    • Quali sono i luoghi imperdibili di New York se ci vado per la prima volta?
    • Meglio visitare l’Empire State Building o il Top of the Rock?
    • Quanto costa la visita alla Statua della Libertà?
    • Quanto costa visitare il Ponte di Brooklyn
    • Dove trovo una webcam di New York
    • Cosa c’è al posto delle torri gemelle a ground Zero?
    • In che anno sono cadute le torri gemelle di New York?
  • Faq su informazioni, salute e sicurezza
    • Dove compro i farmaci a New York?
    • Qual è il numero per le emergenze a New York?
    • Qual è il numero per le informazioni di New York?
    • Manhattan è una zona sicura?

Dopo aver trovato la risposta ai vostri interrogativi in questa raccolta di faq su New York, leggete anche: 20 libri (e oltre) per la tua vacanza negli Stati Uniti.

Faq su Fuso orario e orari a New york

Statua della Liberta' - visita New York in Maggio
Statua della Libertà

Qual è il fuso orario di New York?

New York adotta il fuso orario EST (Eastern Standard Time), GMT-5 o UTC-5. In pratica è 6 ore indietro rispetto all’Italia. Per capirci quando in Italia sono le 14:00, negli Stati Uniti è ora di andare al lavoro, sono infatti le 8 del mattino.
Per alcune settimane la differenza si riduce a -5 ore per via dello sfasamento dell’entrata in vigore dell’ora legale fra Stati Uniti ed Italia.
Gli Stati Uniti anticipano l’utilizzo dell’ora legale alla seconda domenica di marzo, mentre in Italia il cambio avviene l’ultima domenica sempre di marzo. L’ora solare ritorna nella Grande Mela la prima domenica di novembre, mentre in Italia l’orario cambia già l’ultima domenica di ottobre. Anche in questo caso per una settimana le ore di differenza diventano -5.
Una volta atterrati a New York, nel caso aveste ancora un orologio analogico, bisogna mandare indietro le lancette di 6 ore, salvo che siano 5 nei periodi di sfasamento. Sul cellulare in genere l’ora si adegua da sola.

A che ora aprono i negozi a New York

A New York i negozi hanno vari orari di apertura. Se vi interessa un orario specifico controllate sul sito del negozio. Quasi tutti i negozi agli angoli delle strade che vendono cibo, bevande e articoli per la casa sono aperti 24/7 ossia 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. La maggior parte dei negozi di generi non essenziali apre alle 10 e chiude alle 22. La domenica spesso i negozi sono aperti, ma alzano le serrande un’ora più tardi.

A che ora aprono i pubblici esercizi a New York?

Quasi tutte le banche sono aperte dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 17:30. Alcune anche il sabato. La domenica sono chiuse. Gli uffici postali sono aperti dal lunedì al giovedì dalle 8:00 alle 18:00, il venerdì dalle 8:00 alle 19:00 e il sabato sono chiusi (ma se è urgente verificate sul sito).

A che ora aprono i musei a New York?

I musei di New York non hanno un orario comune, per sapere gli orari di ognuno è meglio andare a vedere sul sito del museo che intendete visitare.

A che opra aprono i locali notturni a New York

Ogni locale ha i suoi orari, consiglio di consultare il sito ufficiale. In genere i locali notturni aprono presto, ma prima delle 22/23 non ci va nessuno. Alcune discoteche aprono direttamente a quell’ora e chiudono intorno verso le 3 o le 4 del mattino. Qualche locale nel weekend tiene aperto un’ora o due in più.

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Faq sui Trasporti a New York

Leggi anche La metropolitana di New York: consigli e trucchi

Quanto dura il volo dall’Italia a New York?

Da Milano a New York ci vogliono dalle 8 alle 9 ore, senza considerare eventuali scali, la stessa cosa da Roma.

Quanto costa un volo da Milano o Roma a New York?

Il costo del volo per New York non è proibitivo, soprattutto se acquistate il biglietto in anticipo e in un periodo dell’anno poco affollato. Fuori stagione (da gennaio ad aprile) si trovano voli diretti anche con meno di 500 euro. In estate il prezzo può superare i mille euro se comprato all’ultimo minuto, in genere fra i 600 e gli 800 euro. Inutile dire che non si tratta della business.

Qual è il mezzo migliore per raggiungere Manhattan dall’aeroporto?

Se la priorità è risparmiare è obbligatorio prendere la metro. Se avete molti bagagli tenete conto che molte stazioni della metro non hanno gli ascensori e vi toccherà caricarvi del peso arrancando sulle scale non sempre larghissime. Taxi e transfer privati sono i mezzi più costosi, ma anche i più comodi, meglio se organizzati prima di partire da casa. Le navette costano un po’ meno e vi portano a destinazione con un po’ più di pazienza. Potete anche veder questi trasferimenti privati (per gruppi – controllate quante persone al massimo) da/per Aeroporto JFK*, La Guardia* o Newark*. Controllate bene cosa è incluso, per quante persone e quali sono le restrizioni. Se pensate di partire entro una certa ora prenotate il trasferimento con una buona mezz’ora/quarantacinque minuti di anticipo per non avere sorprese, il traffico è imprevedibile.

Dove si compra il biglietto della Metro

In ogni stazione della Metro c’è almeno un distributore automatico di biglietti. Non tutti accettano i contanti. La novità del momento è OMNY. Presso le stazioni abilitate è possibile pagare contactless con la propria carta di credito o con l’app di OMNY. Vedi come fare sul sito ufficiale.

Quanto costa la metro di New York?

Il biglietto singolo della metro di New York costa 2,90 dollari se lo acquistate con la MetroCard o con una carta di credito, 3,25 dollari se acquistate il biglietto singolarmente in stazione. L’abbonamento MetroCard Unlimited costa 34 dollari e permette di usufruire di corse illimitate per 7 giorni. Leggi anche La metropolitana di New York: consigli e trucchi 2025metrocard new york

Dove si compra la MetroCard?

La tessera MetroCard di New York si può comprare in una qualsiasi stazione della metro. Potete acquistare la MetroCard anche negli uffici del turismo o in alcuni negozi. La MetroCard ha un costo di 1US$ (circa 1€). Presso le stazioni abilitate è possibile pagare contactless con la propria carta di credito o con l’app di OMNY. Vedi come fare sul sito ufficiale.

E’ possibile pagare la Metropolitana di New york con lo smartphone?

Sì, anche a New York è possibile pagare contactless con smartphone, carta o con dispositivi indossabili, tramite il sistema OMNY.

Quali sono le linee della Metropolitana di New York?

Le linee della metropolitana di New York sono contraddistinte da lettere e numeri:
– 7 percorsi numerati: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7
– 15 percorsi con lettere: A, B, C, D, E, F, G, J, L, M, N, Q, R, W, Z
– 3 servizi navetta permanenti: Franklin Avenue a Brooklyn, Rockaway Park nel Queens e 42ma Street a Manhattan.
Numeri, lettere e colori delle linee della metropolitana di New York-2

Esistono abbonamenti giornalieri alla Metropolitana di New York?

No, le uniche opzioni sono il Pay per Ride, ovvero, il pagamento a consumo, oppure gli abbonamenti per 7 o 30 giorni, che vengono applicati automaticamente nel caso si usi la carta di credito. Anche il sistema Omny offre questa possibilità in modo automatico se si utilizza sempre lo stesso metodo di pagamento (a stessa carta o lo stesso smartphone). Leggi anche: La metropolitana di New York: consigli e trucchi 2025

Dove posso usare OMNY?

Tutte le 472 stazioni della metropolitana e tutti gli autobus MTA hanno lettori OMNY.

Booking.com

Faq sui taxi di New York

Leggi anche: Prendere un Taxi a New York

Taxi a New York
Taxi a New York

Quanto costa un taxi a New York

Il prezzo medio di una corsa in taxi a Manhattan è di circa 10 dollari. Le tariffe dei taxi prevedono una quota fissa di 2,50 dollari alla quale si aggiungono circa 1,5 dollari per ogni chilometro percorso (2,5 dollari per ogni miglio, conteggiati come mezzo dollaro ogni 320 metri/quinto di miglio). Non dimenticate la mancia per l’autista che dovrà essere di circa il 15%. Leggi l’articolo Prendere un Taxi a New York

Come capisco se il taxi è libero?

Bisogna guardare le luci della scritta sul tetto. Il taxi è libero quando è accesa solo la scritta centrale, con il numero del taxi. Se il taxi è occupato tutte le insegne luminose sono spente. Se, oltre alla parte centrale, sono accese anche le due scritte laterali – off duty – il taxi è fuori servizio.

Come chiamo un taxi a New York?

Scendendo dal marciapiede e alzando il braccio! I cabs, i taxi di New York, si trovano spesso sono nelle vicinanze degli alberghi e agli angoli delle strade. Non esiste un numero di telefono per prenotare i taxi a New York, ma esistono delle app, la più famosa si chiama Arro.

Come si paga il taxi a New York?

Potete pagare il taxi in contanti, con la carta di credito o tramite app, tutti i taxi a New York hanno un terminale POS. Solitamente al tassista si lascia una mancia del 15%.

Quanto costa un taxi dall’aeroporto JFK a Manhattan?

Calcolando la tariffa, le tasse ed i pedaggi pagati, di indicativamente si spendono fra i 60 e gli 80 dollari per ogni auto (da dividere tra i passeggeri). Non dimenticate la mancia.

Cosa sono i (green) Boro Taxi?

I Boro Taxi sono verdi che coprono le zone dove non arrivano i taxi gialli. Ai Green Boro Taxi è consentito prelevare i clienti nella zona nord di Manhattan, nel Queens, a Brooklyn, Staten Island e nel Bronx, con qualsiasi destinazione, ma non è consentito partire da Manhattan. Questi Taxi verde mela sono autorizzati a far salire i passeggeri nei quartieri esterni (esclusi l’aeroporto internazionale John F. Kennedy e l’aeroporto LaGuardia se non concordato in anticipo) e in Manhattan sopra la East 96th e la West 110th Street.Green Boro Taxi a New York

Quanto costa un limousine a New York?

In genere una limousine può costare intorno ai cento dollari l’ora. Alcune compagnie richiedono un minimo di ore a noleggio, ma anche se non lo richiedono, tre7quattro ore di noleggio è lo standard, pertanto 300/500 dollari può essere il costo di un pomeriggio in limousine (e ricordate la mancia). Potete provare questo tour natalizio* di Brooklyn in Limo dividendo le spese fra amici!

Limousine a New York

Funziona Uber a New York?

Uber funziona a New York come in tutti gli Stati Uniti

Uber costa meno di un taxi tradizionale?

Se l’obiettivo è risparmiare a New York la soluzione non è sempre Uber. Uber spesso costa più caro e se rimanete imbottigliati nel traffico a volte le tariffe possono anche salire di molto. Uber è più efficiente e più affidabile degli inaffidabili tassisti newyorkesi.

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Faq sui bagni pubblici a New York

Ci sono i bagni pubblici a New York

I bagni pubblici sono disponibili quasi ovunque in giro per la città. Il posto più accessibile sono ovviamente i locali, ma subito dopo ci sono i parchi e altri edifici pubblici. Cliccate qui per vedere vedi un elenco dei bagni pubblici sulla cartina. Potete anche affidarvi alle catene di fast food, dove non baderanno ad un cliente in più, anche se non consumate.

I bagni pubblici sono puliti?

In genere i bagni sia pubblici che privati sono puliti frequentemente ed è raro trovarli sporchi.

Faq su Wi-Fi e Cellulare

Faq su New York - Bryant Park
Vista su Bryant Park e sui grattacieli di Manhattan (anche qui c’è un hotspot Wi.Fi – vedi sul sito)

Si trova Wi-Fi gratuito a New York?

Il Wi-Fi a New York si trova praticamente ovunque. Quasi ogni locale offre il Wi-Fi gratuito se consumate, in alcuni locali ci si collega anche dall’esterno. Se avete bisogno di utilizzarlo per un po’ di tempo potete sedervi ai classici Starbucks o in qualche altra catena ed approntare un ufficio volante. Nei locali chiedete la password, molte volte è scritta sullo scontrino, nei menu o nel centro-tavola. Il Wi-Fi c’è anche in molti parchi di New York, verificate sul sito.

Il mio telefono funziona a New York?

Non tutti i telefoni e funzionano per la navigazione in internet negli Stati Uniti. In genere gli ultimi modelli sono compatibili, ma per essere sicuri meglio verificare la compatibilità del vostro modello con le reti americane su questo sito.  Nel 2022 AT&T e T-Mobile hanno disattivato le reti 3G, pertanto, se il vostro telefono o la SIM del vostro operatore non è compatibile al 100% con 4G e oltre, potrebbe non funzionare. Chiedete al servizio clienti del vostro operatore prima di partire. Ad esempio Iliad funziona per internet, ma non per le chiamate che operano su banda 3G. Se volete risparmiare usate una SIM Holafly*

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Faq sul cibo a New York

Mangiare negli Stati Uniti dove mangiare cosa ordinare quanto costa. Truck food in centro a New York al Rockefeller Center
Truck food in centro a New York al Rockefeller Center

Leggi anche Mangiare negli Stati Uniti: dove, cosa ordinare, quanto costa.

Quanto costa un caffè a New York?

Il caffè, rigorosamente americano, al prezzo più basso si può acquistare nei chioschi per strada, nei “deli” e nelle “grocery” anche al prezzo stracciato di un solo dollaro. Se lo comprate in un bar o da Starbucks il prezzo sarà quasi il doppio per un bicchiere piccolo. Se scegliete qualche miscela speciale può costare anche 4 dollari.

Quanto costa un cappuccino?

Il prezzo di un cappuccino (taglia piccola) va in genere dai 3 dollari in su, con diverse opzioni di personalizzazione. Se andate da Starbucks, che personalmente non adoro per il caffè, provate il Chai Tea Latte per un gusto più esotico.

Quanto costa una colazione a New York?

Una semplice colazione con caffè con bagel o muffin va dai ¾ dollari se acquistata e consumata per strada ai 5-8 dollari se consumata comodamente seduti al bar. Se invece volete provare una tipica colazione americana con uova, bacon, pancake o waffle, il prezzo lievita ad almeno 12-15 dollari a testa, ma può arrivare anche a 40. Io adoro Denny’s, che ha un ottimo rapporto qualità prezzo.

Quanto costa mangiare a New York?

Come per i trasporti bisogna capire qual è la priorità. Se la vostra priorità è il prezzo potete comprare qualcosa in un supermercato o in un negozietto e consumarlo in un parco spendendo meno di 10 dollari. I supermercati offrono anche cibo caldo da asporto. Se avete un appartamento ovviamente potete preparare qualcosa in casa, ma non fatevi mancare una cena in un locale. Nei ristoranti la cena può costare 15 dollari per un hamburger con le patatine, o anche molto di più a seconda del locale. Quasi tutti i ristoranti espongono un menu, potete consultarlo prima di entrare e verificare i prezzi. A pranzo molti locali offrono menù fissi a prezzo fisso anche a meno di 10 dollari. Attenzione che a tutti dovrete aggiungere un 20% di mancia per il cameriere, non fate i taccagni!Mangiare a New York - The Grey Dog

Si può bere l’acqua del rubinetto a New York?

L’acqua del rubinetto è potabile, controllata e anche buona.

Si può bere l’acqua delle fontanelle pubbliche a New York?

L’acqua delle fontanelle pubbliche è potabile, controllata e anche buona. Portatevi una borraccia per risparmiare la plastica e salvare l’ambiente. Se volete essere veramente “local “ non potete non avere una Nalgene. La borraccia dell’America*, un simbolo da oltre 70 anni. Ti consiglio il nuovo modello*, comodo e a prova di perdite (se ci metti l’acqua gassata tienilo verticale, non sfidare la sorte). Potete trovare una mappa delle fontanelle su questo sito.

Si possono bere alcolici a New York?

A New York è possibile consumare alcolici nei locali autorizzati o in privato. La legge non consente di bere alcolici in strada o nei parchi, pena una multa.

Si può fumare nei luoghi pubblici a New York?

A New York è vietato fumare nei luoghi pubblici. E’ consentito fumare solo all’aperto, ma se vi trovate nel dehors di un locale dovrete uscire dal locale ed andare in strada a fumare.

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Faq su pagamenti e carte

Grand Central Terminal New York
Grand Central Terminal a New York

Perché il prezzo da pagare è più alto di quello esposto?

Il prezzo esposto in bar, ristoranti, negozi e supermercati, diversamente dall’Italia, è indicato al netto delle tasse. A seconda dello stato bisogna aggiungere una percentuale di imposte che anche per New York è variabile in funzione del tipo di bene acquistato. Qui potete trovare un elenco aggiornato delle percentuali.
Per cibo e bevande la tassa è dell’8,875%. Per scarpe e abbigliamento dell’8,5%, ma non c’è nessuna tassa per scarpe e abbigliamento al di sotto dei 110$.

Le tasse a New York sono più alte che in altri Stati?

La maggior parte degli stati impone tasse sulle vendite, ma molti, come l’Alaska e l’Oregon, non lo fanno. Alcune città e paesi applicano un’imposta sulle vendite aggiuntiva. Ad esempio, in California, l’aliquota dell’imposta sulle vendite è del 7,25% (dato del 2021) e i distretti locali possono imporre le proprie tasse aggiuntive. Molti stati mettono un esenzione su determinati articoli, come i prodotti alimentari. In realtà lo stato di New York è solo al 10° posto fra quelli con maggiore tassazione (fonte WordlPopulationReview.com). Ad esempio Seattle applica in media il 10,75%

Posso usare la carta di credito a New York?

La carta di credito a New York si può usare quasi ovunque anche per i piccoli importi.

 

Faq Shopping

Dove trovo un outlet a New York?

C’è un outlet in pieno centro, il Century 21, con una sede vicino a Ground Zero e una al 22 di Cortlandt Street e una vicino al Lincoln Center al 1972 di Broadway. Uno dei più visitati, con un vero e proprio servizio di trasporti è il Woodbury Common Premium Outlet, che si trova a circa un’ora e mezza da Manhattan. Potete prenotare l’escursione di un giorno da questo link.

Qual è il più grande negozio di fotografia di New York?

Il più grande negozio di fotografia di New York, vero paradiso dei fotografi è B&H. Si trova al 420 della 9th Avenue e nel negozio trovate veramente TUTTO. Trovate le indicazioni da qui. Io mi ci sono perso..

Qual è il più grande negozio di New york?

Il più grande negozio di New York è Macy’s di Herald Square a Manhattan. Nei suoi 230.000 metri quadrati troverete di tutto.

FAQ New York: 50 e più domande sulla Grande Mela > https://www.massimobasso.com/articoli/page/17/

Faq sulle Mance a New york

Quanto si lascia di mancia al ristorante?

Al ristorante, anche quelli che servono la colazione, dovrete lasciare da un 15% (troppo poco) ad un 20% o più di mancia da calcolare sul totale dello scontrino. A volte la mancia è suggerita già in fondo al conto.

Come devo fare per lasciare la mancia al ristorante?

Per lasciare la mancia, se pagate con carta di credito, scrivete l’importo da lasciare al fondo dello scontrino, alla voce “service fee” o simile. Se pagate in contanti aggiungete l’importo della mancia al saldo e dite al cameriere di tenere il resto: “Keep the change” è la frase di rito.

Devo lasciare la mancia al Fast Food?

Se il fast food non fa servizio al tavolo la mancia in genere non è dovuta, anche se ultimamente alcuni esercizi la propongono come opzione nello scontrino. Se invece c’è il servizio al tavolo la mancia è d’obbligo. Anche quando consumate al banco al bar la mancia non è obbligatoria, ma è buona norma lasciare almeno un dollaro a consumazione.

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Faq sul periodo migliore

cose da fare a new york in maggio - Manhattanhenge
Manhattanhenge (foto di Luca Bravo)

Dopo aver letto le FAQ su New York leggete anche:

  • Cosa fare a New York a Maggio 2025
  • Cosa fare a New York a Giugno 2025
  • Cosa fare a New York a Luglio 2025
  • Cosa fare a New York ad Agosto 2025
  • Cosa fare a New York a Settembre
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Qual è il periodo migliore per visitare New York?

New York è visitabile tutto l’anno, attenzione solo alle bufere di neve invernali. A mio avviso la primavera e l’autunno sono i periodi migliori per visitare New York. Il clima è mite e le giornate abbastanza lunghe. L’estate è ugualmente una buona stagione, specialmente agosto, quando molti dei Newyorkesi sono in vacanza e la città meno affollata. Per contro farà un po’ caldo. Le feste natalizie sono un altro bel periodo per vedere NYC vestita a festa, ma se non amate il freddo potrebbe essere più una croce che una delizia.

Qual è il periodo di bassa stagione a NYC?

La bassa stagione va da gennaio, finite le festività, fino a marzo: attenzione alle bufere di neve in questo periodo

Qual è il periodo di alta stagione a NYC?

I periodi di alta stagione sono diversi. Il Natale è una delle stagioni più affollate. L’alta stagione estiva parte da metà luglio e va fino a fine agosto. In Primavera ed autunno non è alta stagione, ma sono ugualmente periodi molto affollati.

Luglio ed agosto sono mesi troppo caldi per visitare New York?

In alcuni giorni durante i mesi di luglio ed agosto, ed in generale durante l’estate, il caldo e l’umidità possono essere “impegnativi”. In genere, però, il clima è piacevole ed è quasi sempre possibile scegliere di camminare all’ombra dei grattacieli. Quando il caldo si facesse insopportabile, potreste sempre infilarvi in un negozio o in un bar. Portatevi dell’acqua o almeno una borraccia, meglio se termica (per risparmiare la plastica delle bottigliette). Per essere un vero Americano compra una Nalgene, la borraccia dell’America*.

Dicembre è troppo freddo per visitare NYC?

In inverno fa freddo, ma il periodo più freddo, in genere, va da fine dicembre a metà marzo. In questo periodo si possono avere nevicate o bufere di neve. Novembre e dicembre invece possono essere piacevoli, ma il tempo in quel periodo è imprevedibile. Portatevi sempre un piumino, magari uno come questo che sta in tasca.

Faq su cosa vedere

Faq New York
A New York non mancano le stranezze da vedere

Quali sono i luoghi imperdibili di New York se ci vado per la prima volta?

I luoghi imperdibili di New York sono tantissimi ed alcuni sono soggettivi. Prima di tutto il Ponte di Brooklyn, la Statua della Libertà, l’Empire State Building, Wall Street, Grand Central Terminal e Time Square. Se rimane tempo consiglio una passeggiata in Central Park, il quartiere di Brooklyn, l’East Village e, a mio gusto personale, il nuovo quartiere orientale di Flushing.

Meglio visitare l’Empire State Building o il Top of the Rock?

Meglio entrambi, ma se dovete sceglierne uno, scegliete il Top of the Rock per fare delle belle foto, o l’Empire State Building per sentirvi parte della storia. Dal Top of the Rock potete vedere contemporaneamente Central Park e l’Empire State Building. La visita all’Empire State Building ed al Top of the Rock è inclusa in alcuni PASS. Provate questo, che vi consiglio.

Quanto costa la visita alla Statua della Libertà?

La gita alla Statua della Libertà è forse la gita più economica di New York. L’ingresso è teoricamente gratuito, ma dovrete pagare il biglietto per il traghetto, che costa 24$ ed è in vendita alla biglietteria ufficiale di Battery Park o sul sito ufficiale online da qui. Con poco meno di 30 euro è possibile prenotare la visita alla Statua della Libertà e di Ellis Island anche online da un sito con spiegazioni in italiano. Vedete qui come prenotare online. La visita alla Statua della Libertà è inclusa in alcuni PASS, provate questo.
Se volete solo vedere la Statua della Libertà senza scendere sull’isola, potete prendere il traghetto per Staten Island e vedere la Statua della Libertà senza spendere un soldo, ma ci passerete davanti, non potrete scendere.

Quanto costa visitare il Ponte di Brooklyn

Il ponte di Brooklyn non ha un ingresso a pagamento, è gratis.

Dove trovo una webcam di New York

Potete vedere tantissime webcam di New York su questa pagina.

Cosa c’è al posto delle torri gemelle a ground Zero?

A Ground Zero, in Lower Manhattan, al posto delle Twin Towers, è stata costruita la torre One World Trade Center, che gli americani chiamano anche anche Freedom Tower.

In che anno sono cadute le torri gemelle di New York?

Le Torri Gemelle di New York sono cadute l’11 settembre 2001.

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Faq su informazioni, salute e sicurezza

Dove compro i farmaci a New York?

A New York ci sono molte farmacie, ma le piuù grandi appartengono a tre catene principali: la CSV Pharmacy, Walgreens e la Duane Reade. Ce ne sono anche di più piccole. Potete trovare un elenco delle farmacie su questa mappa.

Qual è il numero per le emergenze a New York?

Il numero unico per le emergenze come in tutti gli Stati Uniti, è il 911 che è gratuito. Un altro numero utile per le informazioni su New York è il 311.

Qual è il numero per le informazioni di New York?

Il numero pubblico per le informazioni di New York è il 311 ed è gratuito.

Manhattan è una zona sicura?

Manhattan in genere è una zona sicura, come tutte le altre zone frequentate da turisti. Come in tutte le grandi città occorre tuttavia fare sempre attenzione a quello che si fa e a come ci si comporta per non attirare troppo l’attenzione dei malintenzionati che possono essere ovunque.

Prima di prenotare verifica sempre che le informazioni siano aggiornate.

Scopri tutto su New York

Prima di tutto non dimenticate il bagaglio: date un’occhiata a cosa mettere in valigia: la lista da stampare per il viaggio perfetto. Potete anche stamparla e compilarla offline! 

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Due consigli: per non rimanere senza connessione scoprite i vantaggi di una eSIM con traffico dati* per gli USA e poi… non dimenticate un buon libro per la vostra vacanza a Stelle e Strisce.

Prima di partire potete rinfrescarvi le idee su cosa fare prima di partire per gli USA o, se non ci siete mai stati, farvi un’idea su cosa mangiare per sopravvivere alla cucina degli States.

Leggete le FAQ su New York: 50 e più domande sulla Grande Mela e scoprite come muovervi in città con la metropolitana di New York oppure prendendo un Taxi.

FAQ New York: 50 e più domande sulla Grande Mela > https://www.massimobasso.com/articoli/page/17/

Tutti gli articoli su New York

  • Prendere un Taxi a New York – ultimo aggiornamento: 06/05/2025
  • 5 considerazioni prima di acquistare un Pass per New York – ultimo aggiornamento: 03/05/2024
  • La metropolitana di New York: consigli e trucchi 2025 – ultimo aggiornamento: 06/05/2025
  • FAQ New York: 50 e più domande sulla Grande Mela – ultimo aggiornamento: 06/05/2025
  • Cosa fare a New York ad Agosto 2025 – ultimo aggiornamento: 05/04/2025
  • Cosa fare a New York a Settembre – ultimo aggiornamento: 06/05/2025
  • Cosa fare a New York a Maggio 2025 – ultimo aggiornamento: 06/05/2025
  • Cosa fare a New York a Luglio 2025 – ultimo aggiornamento: 06/05/2025
  • Cosa fare a New York a Giugno 2025 – ultimo aggiornamento: 06/05/2025
  • Cosa fare in 3 giorni a New York con itinerario – ultimo aggiornamento: 06/05/2025
  • 20 libri (e oltre) per la tua vacanza negli Stati Uniti – ultimo aggiornamento: 03/05/2024

Ciao, a presto!

Pubblicato: 22/07/2022
Gita all'Oasi di Al Ain Emirati Arabi

Gita all’oasi di Al Ain negli Emirati Arabi

di Max Pubblicato: 01/07/2022
Asia written by Max

Visita all’Oasi di Al Ain

L’oasi di Al Ain cioè “la Sorgente” è un’antica e suggestiva città, nota come la Città Giardino degli Emirati Arabi e del Golfo Persico. 

La città-oasi si trova a circa 150 chilometri a sud-est di Dubai o circa 170 a est di Abu Dhabi, sulla frontiera con l’Oman. L’oasi si trova giuridicamente all’interno del territorio di Abu Dhabi, pertanto se giungete da Dubai dovrete scaricare l’app Al Hosn e tecnicamente passare una frontiera, in tempo di restrizioni è meglio tenerne conto. Se non sapete dove trovare l’UID (Unified ID Number), richiesto per registrarsi sull’app Al Hosn, potete vedere qui.

Anche se è la quarta città per dimensione negli Emirati Arabi, Al Ain conserva uno spirito autentico e, in mezzo alla modernità, è ancora possibile osservare da vicino la cultura araba tradizionale.

Si tratta di una delle mete assolutamente da vedere per chi è in viaggio negli Emirati Arabi Uniti.

Leggi anche Cosa mettere in valigia: la lista da stampare per il viaggio perfetto

ATTENZIONE: le indicazioni presenti negli articoli sono fornite gratuitamente a scopo divulgativo e potrebbero essere non aggiornate o incomplete. Prima di acquistare, di prenotare o di partire, consultate sempre i siti ufficiali. Alcuni link in questo articolo sono link di affiliazione (anche i link ad Amazon*). Gli articoli aggiornati o pubblicati a partire da febbraio 2024 riportano un asterisco* accanto ai link di affiliazione.

Indice dell'articolo (clic per aprire)

  • Visita all’Oasi di Al Ain
  • L’Oasi di Al Ain
  • Cosa vedere a Al Ain, il Souq dei cammelli
  • Palazzo Sheikh Zayed
  • Museo Nazionale di Al Ain
  • Qasr Al Muwaiji
  • Fortezza di Al Jahili
  • Montagna Jebel Hafeet
  • Come raggiungere l’Oasi di Al Ain
  • Proposte di viaggio negli Emirati Arabi
  • Faq Al Ain
  • Per saperne di più sull’Asia

Prima di viaggiare verso gli Emirati Arabi Uniti consultate il sito Viaggiare Sicuri della Farnesina, a questo link.

L’Oasi di Al Ain

Al Ain nasce intorno all’omonima Oasi ed è stata per centinaia di anni crocevia di commerci e luogo di sosta per i viandanti del deserto. In questa città sono stati infatti ritrovati importanti reperti archeologici risalenti a migliaia di anni fa e custoditi in buona parte nel locale museo. 

Nel 2011 l’oasi è stata inserita nella lista dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO.

All’interno della città sopravvivono circa 1200 ettari di giardini, ombreggiati da quasi 150.000 palme da dattero di quasi cento specie differenti ed irrigate da un sistema di canali e sorgenti progettati dagli architetti locali più di 3000 anni fa.

Al Ain è infatti uno dei pochissimi luoghi negli Emirati Arabi dove è ancora attivo il tradizionale sistema di irrigazione falaj. Un tempo utilizzato in tutto il medio oriente, oltre che in alcuni paesi europei, il sistema convoglia l’acqua da sorgenti lontane mediante canali sotterranei per permettere l’irrigazione dei terreni.

Alcuni studi dimostrerebbero che quello di Al Ain è quello più antico tutt’oggi in funzione (fonte Gulf News https://gulfnews.com/uae/new-evidence-shows-falaj-in-al-ain-is-worlds-oldest-1.350276)

Gita all'Oasi di Al Ain Emirati Arabi_
Oasi di Al Ain

Cosa vedere a Al Ain, il Souq dei cammelli

Se dovessi scegliere una solo una cosa, ad Al Ain non ti puoi perdere il mercato dei cammelli. Gratuito se si entra a piedi, mentre per entrare con l’autovettura è richiesto un piccolo contributo. Quello di Al Ain è il mercato dei cammelli più grande e più importante del paese e, a parte il lunedì è un vero crocevia di commercianti e visitatori provenienti da ogni parte del paese. 

Le contrattazioni e le scene che ogni giorno si ripetono, mai uguali, i colori e gli odori dei mercati sono in genere i punti salienti di una vacanza e questo posto non fa eccezione.

Non aspettatevi di vedere tende e recinti di legno, il tutto è stato rivisitato in chiave un po’ più moderna e non mancano gli onnipresenti ciarlatani che cercheranno di spillarvi qualche soldo per fare le foto con i cammelli. I mercanti più strutturati semplicemente non faranno caso alla vostra presenza, ma non fate foto senza chiedere prima.

Nell’oasi c’è anche una zona dove vengono vendute anche le pecore e le capre, oltre a tutte le forniture necessarie per allevare gli animali.

Al Ain Souq Mercato dei Cammelli
Al Ain Mercato dei Cammelli

Palazzo Sheikh Zayed

Un’altra visita degna di nota è il Palazzo di Sheikh Zayed. Il palazzo è stata una delle residenze dello Sceicco ed è stato trasformato in un museo che permette ai visitatori di mettersi nei panni di un nababbo.

Chi si aspetta una reggia in stile occidentale rimarrà deluso dalla semplicità degli appartamenti, che mostrano quanto essenziale fosse la vita dei regnanti. La struttura del palazzo, sviluppato soprattutto in senso orizzontale, è complicata e articolata, con corti e giardini che infondono un senso di quiete e rilassatezza. 

Alcune foto sono in vendita su Adobe Stock

Museo Nazionale di Al Ain

Il Museo Nazionale di Al Ain vanta il primato di essere il più antico degli Emirati Arabi, con reperti datati fino a 7.000 anni fa. Una raccolta della vita e delle tradizioni della regione, non solo degli emirati.

Qasr Al Muwaiji

Da oltre 100 anni questo straordinario forte storico gioca un ruolo di spicco nella storia degli Emirati Arabi Uniti. Il forte di Qasr Al Muwaiji fu costruito agli inizi del XX secolo per proteggere l’accesso all’oasi, ed è ideale un luogo molto fotogenico. La piazza, ampia e pulita ha un magnifico portone ai lati del quale svettano le torri.

Qasr Al Muwaiji fu nel tempo utilizzato anche dalla famiglia regnante come residenza principale e per farne un luogo di rappresentanza.

All’interno è stata allestita una mostra storica multimediale, in parte autocelebrativa della dinastia.

Qasr Al Muwaiji - Al Ain
Qasr Al Muwaiji

Fortezza di Al Jahili

Residenza reale in estate e importante simbolo di potere e controllo, la Fortezza di Al Jahili è una delle più grandi del paese. Questa fortezza è una delle più grandi della zona ed e’ il miglior esempio di architettura militare del paese. Fu costruito nel 1890 per ordine di Zayed I, e vista l’ubicazion veniva utilizzato come residenza estiva. Al suo interno infatti si può godere dello straordinario microclima, ottenuto grazie all’uso di mattoni in argilla e ad un intelligente sistema di aerazione.

Montagna Jebel Hafeet

Localizzata a poca distanza dal confinde con l’Oman, la montagna Jebel Hafeet è una delle più alte all’interno del territorio degli Emirati Arabi Uniti. Si raggiunge la sua vetta attraverso una sinuosa strada, in parte percorrendo un’oasi verde all’interno della valle. Il clima fresco e la vista dalla cima valgono una visita.

Montagna Jebel Hafeet
Montagna Jebel Hafeet

Come raggiungere l’Oasi di Al Ain

L’escursione ad Al Ain è una delle classiche proposte delle agenzie locali, i prezzi sono contenuti e comprende a volte anche una sessione nel deserto, che, nonostante l’apparenza scontata, mi sento di consigliare. L’escursione è disponibile anche in italiano ed è l’opzione migliore per scoprire la città, senza troppe preoccupazioni e con informazioni puntuali e di prima mano da parte delle guide locali che raccontano sempre un sacco di cose interessanti.

Valuta questi tour all’Oasi di Al Ain con partenza da Dubai oppure con partenza da Abu Dhabi

In alternativo potete noleggiare un’auto, con o senza autista, o prendere un taxi o un bus. In ogni caso contate un paio d’ore di viaggio da Dubai (e più o meno lo stesso tempo da Abu Dhabi). Gli Autobus sono la soluzione più economica e partono ogni ora dalla stazione di al Ghubaiba, raggiungibile con la Metro linea verde. Il costo è di 30 AED, circa 7 euro, ma arrivati ad Al Ain sarete soli con le vostre gambe.

Proposte di viaggio negli Emirati Arabi

Alla scoperta di Dubai e Abu Dhabi (tour di gruppo con minimo 2 persone) con guida in italiano durante i city tours. Un itinerario straordinario che vi farà conoscere un mondo unico dove convivono in armonia realtà contrastanti.
Dubai, una città incredibile dove, ai margini del deserto convivono tradizioni e modernità, con architetture che sfidano l’impossibile in un luogo unico al mondo. E’ possibile inoltre programmare una visita facoltativa ad Abu Dhabi, dove alcune antiche tradizioni sono diventate Patrimonio Mondiale dell’Umanità tutelate dall’Unesco. Un viaggio indimenticabile!

Tour Perle d’Arabia, un viaggio alla scoperta di Dubai ed Abu Dhabi. Questo viaggio racchiude un incredibile mix di esperienze in un itinerario straordinario, per farti conoscere un mondo unico dove convivono in armonia realtà contrastanti.

Per altri itinerari chiedi a me

Faq Al Ain

In quale Emirato si trova Al Ain

Al Ain si trova giuridicamente nell’emirato di Abu Dhabi.

Quanto dista Al Ain da Abu Dhabi

Al Ain si trova a circa 170 chilometri da Abu Dhabi. In auto ci vogliono poco meno di due ore, in condizioni regolari di traffico.

Quanto dista Al Ain da Dubai

Al Ain si trova a circa 150 chilometri da Dubai. In auto ci si impiega circa un’ora e mezza, in condizioni regolari di traffico.

Quali sono gli orari dei pubblici esercizi?

In generale gli orari dei pubblici esercizi vanno dalle 8:00 alle 16:00. A volte chiudono presto e riaprono la sera. Il giorno sacro islamico è il venerdì. In questo giorno i negozi e le attrazioni per i visitatori sono aperti, anche se alcuni luoghi pubblici e musei restano chiusi fino al primo pomeriggio. 

Qual è il fuso orario degli Emirati Arabi?

Il fuso orario degli Emirati è GMT +4 mentre l’Italia usa il fuso orario GMT +1. La differenza di orario è quindi di tre ore. Se in Italia è mezzogiorno, a Dubai Al Ain ed Abu Dhabi sono le tre del pomeriggio. Quando in Italia vige l’ora legale, la differenza di fuso orario con Dubai scende a due ore perciò quando in Italia sono le tre del pomeriggio a Dubai sono le 5 (sempre del pomeriggio).

Per saperne di più sull’Asia

Sono approdato all’Asia di recente, ma questa terra è stata subito fonte di ispirazione. Non solo fotografie, ma appunti di viaggio e qualche riflessione.

Prima di tutto il bagaglio: dai un’occhiata a cosa mettere in valigia: la lista da stampare per il viaggio perfetto. Puoi anche stamparla e compilarla offline!

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Se ti interessa l’India prima di tutto informati sui luoghi sacri dell’induismo e sulle regole di comportamento. altri argomenti interessanti per avvicinarti a questa fantastica destinazione sono descritti negli articoli chi sono i Sadhu indiani e cosa fanno, le caste in India e gli Intoccabili Dalit, il Festival di Holi e la Festa dei Colori. Per approfondire la conoscenza sul variegato pantheon indiano leggi la sacra Trimurti, introduzione e cenni su Brahma, Shiva il Distruttore, il Benevolo, lo Yogi e altre storie, Vishnu ed i suoi Avatara, l’importanza del conservatore o Surya ed il culto del Dio del Sole in India. Senza dimenticare che il buddhismo è nato in India, un occasione per visitare i luoghi del Buddha a Sarnath.

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Ma l’Asia non è solo India. Parti per il Giappone, ma prima leggi Il periodo migliore per un viaggio in Giappone, qualche consiglio per scegliere un hotel in Giappone e cosa mangiare nel paese del sol Levante.

Altri articoli interessanti su Cina ed Indonesia sono per esempio il periodo migliore per visitare Hong Kong, o qualche cenno sul Capodanno Cinese e sul Calendario Cinese Tradizionale. Senza dimenticare gli strani animali asiatici come i Panda Giganti della riserva di Chengdu o gli Orangutan di Sumatra e i Macachi Neri di Tangkoko.

Ciao, a presto!

illustrazioni di Photographeeasia/Freepik

Pubblicato: 01/07/2022
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